Un'entità "chiamata" dal pensiero di una mia conoscente, e a seguire il papà e la mamma di due lettrici (che non conosco personalmente). Davvero una splendida comunicazione - 18 agosto 2010

In questa lunga, bella e complessa registrazione, sono molte le cose da far risaltare alla vostra attenzione. Dapprima ci viene detto da Sant'Erasmo che un'anima può essere chiamata a registrare anche col pensiero, magari un pensiero fatto come gesto di sfida, come una "provocazione" per avere una prova, a patto che questa sfida sia fatta con uno scopo comunque benevolo, per disporre più facilmente la propria anima a credere nel trascendente. Quando lassù ritengono positivo lo scopo allora concedono talvolta questi risultati, attesi, magari senza confessarli apertamente, nell'intimo di una persona. Lassù, non dimentichiamolo, leggono nei nostri pensieri come in un libro aperto. Qui c'è una persona di mia conoscenza, P. (la indico solo con l'iniziale per salvaguardare la sua privacy), che, dice Sant'Erasmo, è dura come i cocci, si ostina, anche davanti alle prove delle regitrazioni, a non credere e dunque chiede ancora ulteriori prove. Tempo fa lei mi chiese un contatto con un suo amico che si era suicidato, ma in quel momento non mi era stato ancora concesso il dono di poter comunicare con persone a me sconosciute e richieste da altre persone. Dovevo terminare dapprima il compito di dimostrarmi degna di tale responsabilità con il lavoro svolto, fino al momento in cui ciò mi è stato concesso. Ed ecco dunque che ora Sant'Erasmo conduce questa persona richiesta a suo tempo. Lui è lontano dalla luce perche il suicidio è sempre un gesto contrario alla legge divina e chiede messe e preghiere spiegandone l'utilità per chi si trova nella sua condizione. Si avverte anche il suo tono dispiaciuto per quanto ha fatto, ma è chiaro che, comunque, ora si è reso conto di aver giustamente bisogno di questo periodo di "rieducazione" per riequilibrare la sua vita terrena. Un'altra cosa su cui riflettere (e non lo faremo mai abbastanza) è l'insistenza con la quale le anime venute a registrare si rivolgono ai loro parenti invitandoli a credere che sono davvero loro, a non aver dubbi sull'esistenza della vita dopo la morte, anche se le loro voci non sempre possono essere quelle che avevano sulla terra, Non dimentichiamoci che essi non hanno più il loro apparato fonetico e devono servirsi delle voci che mettiamo a loro disposizione sulle basi, Anche se talvolta, per una concessione divina speciale, possono anche riprodurre la loro vera voce. Notiamo la grande gioia che essi hanno nel poter consolare i loro parenti rimasti sulla terra, a loro sembra un dono enorme questa possibilità, facciamo dunque che lo sia anche per noi che godiamo dei frutti di un simile dono.

te l’ho dì là: dal Regno ritornai!....

SANT'ERASMO

V’ho messo in due:
segnalo che il nonno è dietro su,

appunto v’ho messo il sofà!
I cocci: che dura P.!
Battaglie sarà!

E realizza chi di qua legge!


ENTITA'

E lì su lavorai, mando già.
Per essa ero là, prima mi guidò qui, per idea.
In lacrime, a grotta, si sfrutta permesso
le cifre, vi prego, date le cifre in tv!
Dire tu là, scrivi di là,
se con due mi tira,

c’hamm aspettà a dà messa:
dimagrì può il carcere qui!
E’ affare di lascià Chiesa?
E tu resta lì!

Dove sta arabi dai cd coi siti:
chi è lì matto lo sturi!


VINCENZO

Ah vai! Fare ferite colme figlie,
può salire, può stare, là a lei dirà.
S'ha da ire, sai i rami trovare,
poi sale Rai qui,
donne e papà scendere fa!

Il male è un vizio di riviste,
direttor più firme è corrotte:
entrate qua,

e i lari trovar, c’è i grossi!
Qui noi già c’è, ‘un svenire!
Figlia non entra, forza, le dirà.
E siedo, sai i gradi trovar,
pregustano, che gemma!,
La lettera: sono qui!

C’è là già fine, è delusa,
poi rider!

e dai, te l’ho dì là:
dal Regno ritornai!

Ed origlia che potrà avè na prova,
origlia e allieta!
Allieta guida,
c’ero già a medaglia,
sentire là storie, dà lì già salute mentale,
le rende perfette e ironizza,
anche spalle calar lì!
A dir là si chiude, forti, bravi!
Da lì la diretta è conclusa.


GIOVANNA

Eh si, poss ‘i ddè figlia, veder giù lì!
Volai, veloce venni lì, vicino ai maligni.
Qua passa freddo, n’ebbi più lana là!
Vi si mette a voi stile di bene, figli,
gioir, copialo si!

Ha noi, già sale di noi:
dimmi se balla là figli?

Morta, qui, figli, lì disco offre!
Qua sto, ma l’è bella qui!
E’ taxi, scende giù per me,
ha l’uscita lì.
Qua si stima lì, là, vir, c’affida!
C’è vita, va lì oltre,
si può apparire!
C’è qui numero: ah, zia ti sfidò là?
V’è Signore:
qui è finestre, là è da credere,
e dì…a voi!

E non accetta misture!

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Sant'Erasmo, come se parlasse alle due entità richieste che si presenteranno dopo la prima che, invece, non è stata richiesta da me, dice loro che li ha messi tutt'e due in lista per parlare. Mi segnala poi che c'è già un nonno che è stato richiesto e che è pronto a parlare la prossima volta, e appunto, dice scherzando, ha messo lì un sofà per trascorrere più comodamente l'attesa (l'ironia del Santo è oramai ben nota). Poi mi fa il nome di una mia conoscente e mi dice che essa è "dura" come i cocci nel non voler prendere atto di questa realtà e che con lei sarà una dura battaglia per portarla a credere. La invita poi a realizzare in cuor suo chi è che legge ora per lei.
Come ho già spiegato nell'introduzione, quest'uomo si è suicidato senza lasciare ben chiare le motivazioni di tale gesto alla sua famiglia, lasciando così tutti loro in uno stato di profonda angoscia. La mia conoscente era amica di lui e della sua famiglia ed è per lei, dice quest'entità, che egli, dopo aver già "lavorato" su se stesso e le sue mancanze lassù, che viene giù a registrare. Lei, dice, lo guidò quaggiu "per idea", con una richiesta mentale, fatta nel suo intimo. Il tono cambia e subito egli ci fa capire il penoso stato in cui si trova: dice che il permesso di poter registrare, loro che sono nelle "grotte" (tante volte ci è stato detto di queste grotte che rappresentano il luogo lontano dalla luce divina, il posto delle tenebre dell'anima e della lontananza da Dio), lo sfruttano con le lacrime agli occhi. Lacrime di pentimento e gratitudine per questa possibilità che, comunque, li aiuta ad avanzare un pò. Ci chiede di dire con forza a tutti (anche attarverso la tv andrebbe fatto secondo lui per meglio farlo sapere a tutti) le cifre di coloro che, ignari o increduli dell'esistenza del giudizio divino dopo la morte, essendosi comportati in maniera egoistica, dopo la morte fisica, vanno, appunto, nelle "grotte", in questo luogo di pena ed espiazione. Mi chiede di dire e di scrivere che gli tirino con due mani delle messe lassù perchè le messe li aiutano ad accelerare la loro pena (lui indica come "carcere" il luogo senza Dio dove si trova). Chiede poi a tutti noi se, lasciando la Chiesa, allontanandoci da essa, facciamo davvero un affare: di sicuro no, per cui egli ci dice di starci, di non allontanarsi da essa. Non manca l'insegnamento finale, di sicuro dettato dalla nostra cara guida: dice di diffondere questo sito e le verità che contiene anche fra gli arabi (lui dice "dai cd coi siti") cosicchè a chi, fra di loro, è fondamentalista ed estremista, gli vengano "sturate" le orecchie con la vera verità.
Arriva, con voce squillante ed un tono ben diverso dall'entità precedente, il papà di questa mia giovane lettrice, Vincenzo, atteso da lei davvero in maniera spasmodica. Mi esorta, vai, dice, vai a colmare le ferite delle mie figlie (parla al plurale rivolgendosi anche ad un'altra figlia) con questa registrazione, ora puoi salire e poi dirai a lei, a mia figlia, quanto ti dico. Bisogna andare a cercare i rami dell'albero della verità ed è così che lassù può salire questa Rai (è un moo scherzoso per indicare il mezzo, il registratore), e fa scendere donne (si riferisce all'entità che lo seguirà) e questo papà. Tutte le entità devono dare anche insegnamenti generali ed ecco che egli ci dice subito che le riviste che si trovano oggi in commercio sono spesso uno strumento del male perchè diffondono nei giovani falsi valori, i loro direttori, dice, sono spesso corrotti dal miraggio dei guadagni e dunque invita tutti ad avere letture più proficue per la propria vita spirituale, anche entrando in questo sito e leggendo le comunicazioni che ci vengono inviate. Ed è qui, in questo sito che si possono trovare i "lari", ovvero gli spiriti protettori, quelli "grossi", ovvero importanti e più evoluti. Poi, rivolgendosi alla figlia, le dice che lui c'è davvero e le si raccomanda di non svenire dalla gioia (questa ragazza lo ha atteso davvero con grandissimo desiderio). Visto che lei non registra allora le dirò poi io quanto egli ha da dirmi per lei. Le dice che ora lui "siede" e che ha trovato già dei gradi (è avanzato già nel suo livello spirituale), e sa che le sue figlie già pregustano questa gemma che lui dà a loro, la sua lettera dall'aldilà, che stiano sicure, è proprio lui ad essere qui.
La figlia pensa spesso che la fine del suo papà sia arrivata troppo presto ed è delusa da questo fatto, ma lui la invita a ridere, la vera vita non è questa che viviamo quaggiu e lui non è "finito". E dai, le dice, te l'ho già detto, sono ritornato dal Regno di Dio e sto parlando con te. Poi mi chiede di "origliare" ancora ai nastri così sua figlia potrà avere una prova di tutto ciò, mi chiede di origliare ed allietare così le persone in lutto.i Vincenzo fa una lode alla nostra cara guida, Sant'Erasmo, e dice che egli li allieta lassù portandoli a registrare, che lui ha già guadagnato una medaglia con questa registrazione (è un modo per dire che ha guadagnato dei meriti), ed invita a sentire le storie di chi viene a registrare perchè esse ci donano la salute mentale illuminandoci con la speranza della vita dopo la morte, tanto più che poi il Santo rende perfette queste storie con la sua conoscenza del particolare linguaggio con cui sono costruite, e perfino le rende gustose con la sua deliziosa ironia. Per questo dovremmo calare anche le spalle, inchinandoci, davanti a Sant'Erasmo (e non lo faremo mai abbastanza). Ci dice che ora chiude la conversazione e fa un complimento dicendo che siamo stati forti e bravi. La diretta è conclusa e Vincenzo torna su.
Giovanna, la mamma di un'altra mia giovane lettrice, esordisce con una frase dialettale e dice che si, ella può venire da sua figlia che l'ha richiesta e vedere quaggiù, ne ha il permesso divino. Dice che già era venuta volando, veloce, vicina a persone malvagie che avevano intenzione di nuocere alla sua famiglia (sappiamo che le anime dei nostri cari possono, per speciale concessione divina, assistere agli avvenimenti della nostra vita anche se il loro potere di condizionare gli eventi è fortemente limitato da Dio: possono al massimo ispirarci idee e soluzioni). Dice che lassù le è passato il freddo, che poi di là le hanno dato tanta lana per scaldarsi (probabilmente nell'ultimo periodo della sua vita ella ha sofferto il freddo a causa della sua malattia). Rivolgendosi ai figli dice loro che lei ha messo, nella loro educazione, "stile di bene", ovvero li ha educati a fare del bene, e dunque che gioiscano di ciò e copino lo stesso stile anche un giorno coi loro figli. Sua figlia ha già loro che son venuti di lassù con la loro sapienza (il sale indica appunto sapienza, il sal sapientae) e scherzando mi chiede se i suoi figli non ballano dalla gioia per questo. Dice che lei, pur essendo "morta" ora offre un "disco", ovvero una registrazione ai suoi figli. Lei sta lassù e ci informa che è bella, lassù, che è in un bel posto dove la sua anima si è abbellita con la Luce divina. Dice che il taxi (scherzano sempre definendo "taxi" il mezzo energetico che permette loro di venire a registrare) oggi è sceso per portare lei, perchè io qui ho un'uscita attraverso la quale possono venire, e mi fa un complimento dicendo che lassù mi stimano (troppo buoni) e ciò si evince anche dal fatto che Sant'Erasmo affida tanti di loro al mio registratore.
Dà poi l'informazione più importante a sua figlia: le dice che la vita va oltre quella terrena e che loro possono anche apparire a noi quaggiù se è loro concesso da Dio. C'è qui un "numero", una scenetta per lei, e le fa capire che lei sa lassù che la zia sfidò sua figlia sulla possibilità che ciò accadesse, che lei venisse davvero a registrare. In poche parole, la mamma dice a questa figlia di dire alla zia che la sfida l'ha vinta lei perchè alla fine ella è venuta dall'aldilà a parlare attraverso un registratore, che si ricreda dunque (io non sono a conoscenza di questo episodio). Il Signore c'è lassù, e qui, con queste comunicazioni metafoniche, c'è una finestra per scrutare nell'aldilà, e ciò è da credere, bisogna dirlo a tutti noi. Chiude con un insegnamento: il Signore, dice, non accetta "misture", ovvero che si ricorra a fattucchiere e maghi che preparano, appunto le loro misture magiche a danno della volontà altrui. E questo avvertimento ci è stato dato molte altre volte.

COMMENTO

Immagino quanta gioia possano provare queste due giovani ragazze che hanno perso i propri genitori precocemente e ciò mi riempie di felicità. Il leit motiv è sempre quello: loro, lassù, cercano di convincerci dell'esistenza della vita dopo la morte, e del fatto che siano davvero loro, con la loro personalità, a parlare attraverso questo mezzo. La loro gioia nel poter rivolgere qualche parola alle loro figlie e pari a quella di queste ragazze che tanto li hanno attesi. La lode che Vincenzo fa di Sant'Erasmo è la stessa nostra e noi vorremmo davvero poterci inchinare davanti a lui che, con tanto amore, appare instancabile nel voler guadagnare ancora anime e gloria a Dio e alla Sua Chiesa. Una tale guida è davvero incommensurabile nella sua grandezza e gloria e spesso mi chiedo con quanto merito io abbia ricevuto tutto ciò.

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