Diverse entità si presentano per donarci informazioni e chiedere messe in suffragio - Sant'Erasmo mi avverte di un possibile pericolo e mi incita ad andare avanti con coraggio - saluti e avvertimenti da Piero e i miei nonni - 16/12/09

"Rischi ha tutto" mi disse qualche tempo fa, in una registrazione, Sant'Erasmo. E infatti...ecco che stavolta egli mi mette in guardia contro i subdoli attacchi di entità diaboliche cui, evidentemente, il lavoro che svolgo non va proprio a genio. Devo confessarvi che, appena ho compreso ciò che Sant'Erasmo mi ha detto in questa comunicazione, ho avuto tanta paura e mi sono fatta tante domande: cosa rischio esattamente? Vale la pena continuare con simili rischi? Avrò la forza di resistere? E quali sono i rischi? Poi, leggendo quanto il santo stesso mi rivela dopo l'avvertimento iniziale, in cui mi dice che "salirà una strega" per infamare una persona a me cara e mettere così zizzania nella mia famiglia togliendomi serenità, ogni mia paura si è dissolta. Cosa devo temere se "gli apici", come Sant'Erasmo definisce Spiriti Superiori, mi proteggono? Di cosa devo spaventarmi se il Signore mi assicura la Sua protezione durante le comunicazioni metafoniche? Del resto ora mi spiego meglio quanto Kardrè (leggi qui) mi aveva detto in qualche registrazione fa: quella meravigliosa entità angelica mi avvertì di aver chiesto protezione per me, specialmente la notte, quando, nel sonno, siamo più vulnerabili e meno difesi. Sant'Erasmo, poi, dopo l'avvertimento, per assicurarsi che io non rinunci alle registrazioni per paura dell'intromissione di entità negative, mi incoraggia a continuare assicurandomi circa tutti i vantaggi che ne derivano, anche personali. L'altro tema che riguarda questa registrazione è, nuovamente, la richiesta di messe in suffragio da parte di entità che ancora scontano una pena per i loro comportamenti terreni. Ed è una richiesta accorata, penosa, cui non si può certo rispondere con l'indifferenza: provvederò a far dire a tutti loro una messa. Ma attraverso le parole di queste entità ci è dato scorgere anche la misera condizione in cui vengono a trovarsi coloro che, sulla terra, hanno tenuto comportamenti contrari alla legge divina e che sono stati egoisti, amanti di piaceri effimeri ed insensibili alle esigenze e ai sentimenti del prossimo. "E' brutto e pare notte" mi dice quest'entità che si presenta come "Zanussi", là dove si trova, ed è ancora una volta l'oscurità interiore che genera quella esteriore, la lontananza dalla Luce che è Dio e che tanto si agogna ammirare, sono le proprie brutture che generano l'ambiente in cui ci si trova a scontare la propria pena, le "bestie e i lacci" di cui ci parla sono innanzitutto quelli che hanno condotto i suoi pensieri ed i suoi sentimenti durante la vita terrena, il nagativo che l'ha resa "storta" come si autodefinisce. Piero, poi, mi informa di esecrabili comportamenti tenuti da una persona che in vita gli era vicina: costei fa ricorso a "misture" magiche, quindi all'opera di fattucchiere e maghi e ciò costerà molto caro lassù! Probabilmente, visto che c'era poca simpatia fra noi, ella avrà usato anche contro di me tali orribili artifici, ma anche qui Piero mi dice di dimenticare tutto, quella persona e ciò che fa, che ho le "gambe" che lassù mi hanno donato per andare avanti, ella dovrà rispondere dei propri comportamenti al Signore che, per tali personaggi che sono sempre mossi dalla volontà di arrecare danno al prossimo, ha pene molto severe. Rifuggite, mi raccomando, da fattucchiere e maghi, rifuggite dai loro sortilegi e malocchi, sono pene che lassù si pagheranno molto, molto duramente! Mi ha alleggerito la tensione di questa difficile registrazione il rapido saluto finale dei miei nonni che, per la verità, hanno voluto mandare un bacio a mia madre.

C’è la mia spada: duellare! Tieni lì duro a te i freddi!...

CIRO

Sapor divino è qui velato:
tra ossa c’entra!
Se gli cadi c’è di fuoco,
si affacciò Ciro, o donna!
Onesti lì è ben stare, dì mò!
Anna lì stava sognando a dir di messa.


ZANUSSI

Ruotar!
Zanussi ne hai lì disco: ho pena!

E’ lì liscio e si può
se estrae l’oste
chi ne manna,

mò, hai visto? Ottenni!
E’ brutto e pare notte
e due e tre…fui storta, eh!
Esposti in nebbie ne ha troppi
e più lor crebbe, sai, è vero!

Fa che illumina, è triste:
so bestie e lacci

e l’uscio è chiuso,
venire sotto, bussa!

Poi lei dire: è uscire fuoco di là!
“Già Re sei figlia?” Eh, no!
Merda, si, oh n’ho giù lì!


SANT’ERASMO

E le dissi: i demoni viso
è in streghe di dischi!
E di dischi streghe dissi
perché una salirà,
mai più se ne va,
dirà ch’è indegna
S.
Apici esprimere che se tu venivi a un’onda,
annodano a zombie,
annoda lue!

V’è Creatore: fugge scolo ch’è dietro!
Più lunga di gambe sceglie,
più le gambe lunghe d’esta hai!

Strillo va lì: ero quasi lì!
Su navi lì c’hai vista: viaggia qui!
C’è iodio, c’ha pesci,
già su miei interessi me pari,
d’auguri già trovi!

C’è la mia spada: duellare!
Tieni lì duro a te i freddi!
Ma prete si fa pietà lì:
entra e sgama, hai più!

C’è Piero, è già lì.


PIERO

Mi .... conobbi schifi là:
messa eh? Promisi 5 euro su picche!
Misture l’attira: se c’è lì mi rinsordirà.
Qua mi scordi: c’hai, è vero, un paio di gambe:
c’entri i nonni!


NONNI

Cò Ida il mio bacio c’è
più il giro ho salì, dirò!

Piero ho un paio di gambe:
si, Gennarì!







SPIEGAZIONE DEL TESTO

Quest' anima mi dice lui stesso di chiamarsi Ciro ed esordisce dicendoci che in queste registrazioni ci viene donato il "sapore divino" sebbene ancora velato, visto che possiamo goderlo solo attraverso delle voci, poi Ciro sente il bisogno di ricordarci che, se cadiamo, ovvero se pecchiamo, poi di là dovremo affrontare il fuoco purificatore del Purgatorio. In questa registrazione, infatti, parlano anime che sono comunque salve, anche se ancora bisognose di purificazione. Si raccomanda: qui sulla terra è bene restare onesti, puri. Poi mi porta il velato ringraziamento di una signora di nome Anna che io ho conosciuto in vita e alla quale, poichè era venuta a salutarmi in una registrazione privata, avevo fatto dire una messa in suffragio: Ciro mi dice che ella sognava che qualcuno le facesse dire messa, per cui deduco che ora sarà contenta. Poi, con la parola "ruotar", mi viene fatto capire che a parlare ora è un'altra entità che dice subito di chiamarsi Zanussi (è un cognome) e, poichè parla al femminile, senz'altro si tratta di una donna (personalmente non conosco nessuno con questo cognome). Mi dice che ho il suo "disco", ovvero la sua registrazione, e che ella "ha pena", cioè soffre perchè si trova in quello che noi chiamiamo Purgatorio. Dice che è facile ("liscio") comunicare con noi se l'oste, ovvero Sant'Erasmo, estrae la persona da far parlare e stavolta è toccato a lei ("ottenni"). Subito ci dice che lì dove si trova è brutto ed è buio, perchè lei sulla terra "fu storta", ovvero si comportò male. Dice che il Signore ha tante anime che si trovano nella nebbia del peccato e che il numero di queste anime continua a crescere. Mi chiede di offrire dunque una messa affinchè il Signore dia a lei un pò di luce perchè lì è davvero triste, è come se vi fossero bestie orribili e lacci che incatenano le anime in un posto chiuso, dal quale non è possibile uscire, anche se non vi sono porte vere e proprie. Ci chiede di andare figurativamente sotto a dove sta lei (con le preghiere) ed è propriamente questo che lei chiede bussando alla porta del nostro mondo. Preghiere e messe: e così, mi dice, posso affermare che queste azioni significano far uscire dal fuoco delle pene coloro che soffrono in quelle condizioni. Chiude la sua richiesta in maniera davvero straziante: ad un probabile qualcuno che le chieda: "Ma tu, non sei figlia di Cristo? Dunque, perchè ti trovi qui?" lei stessa risponde "No, non sono figlia di Cristo adesso perchè ho commesso tanti peccati (lei usa un termine colorito spesso usato per indicare i peccati commessi) laggiù sulla terra".
Sant'Erasmo mi avverte subito e chiaramente: intravedi i visi dei demoni dietro possibili registrazioni fasulle di una strega! E questo avvertimento me lo dà perchè, dice, una di esse "salirà" dal fondo dell'abisso dove si trova per non andarsene più e cercare di danneggiare i miei contatti con l'aldilà intrufolandosi nelle registrazioni e insinuando malignità su una persona a me vicina per mettere zizzania e preoccupazioni. Però, egli mi rassicura, gli "apici", ovvero gli Spiriti Superiori, si sono espressi dicendo che, quando farò i contatti (andrò ad "un'onda"), essi stessi provvedranno a rendere inoffensivo quello "zombie" (chiama così lo spirito immondo), e annoderanno quella orribile strega che è definita "lue" (la lue altro non è che la sifilide, dunque male immondo). Per rassicurarmi ancora di più, egli mi dice che c'è il Creatore che sorveglia su queste comunicazioni che ha voluto e permesso, per cui lo "scolo" (altro sinonimo per la stessa malattia) che vuole infettare le comunicazioni fugge a gambe levate. E a proposito di gambe, il santo mi dice che per questo compito il Signore ha scelto persone "lunghe di gambe", ovvero in grado di sfiggire agli attacchi degli spiriti immondi (in maniera figurata, si intende), e mi dice che io ho gambe più lunghe di questa stregaccia (meno male che il Signore me le ha date!). Mi dice che lui è quasi qui con me, che lo è anche se non fisicamente quando registro, e questo lo dice strillando affinchè me lo ricordi sempre e non abbia paura. Continuando la metafora delle navi che era stata usata anche da Piero nella registrazione precedente, il santo mi dice che su queste navi che ci giungono in soccorso da lassù io ho la possibilità di vedere oltre e che quindi devo restare per viaggiare su quelle navi. Lì, continuando la metafora marina, dice che c'è iodio salutare e pesci e che, andando avanti con le registrazioni, mi metterò in pari con gli interessi spirituali che gli devo alla mia cara guida (notate il tono scherzoso), e troverò auguri benefici per la mia vita. Mi stimola a duellare, a combattere per la verità con la sua spada, ovvero col suo santo aiuto, mi raccomanda di tenere stretti a me (soprattutto a ciò che viene rivelato attraverso le registrazioni) i "freddi", ovvero le persone che non riescono a credere e sono lontane dalla fede. Poi mi saluta dicendomi che, poichè si è impietosito (ricordo che lui in vita era un prete), ora mi lascerà scoprire qualcosa di più, qualcosa che ora mi dirà Piero.
Piero mi dice che ha saputo degli "schifi", ovvero delle azioni riprovevoli fatte da una persona che qui non svelo per ovvi motivi e che era a lui molto vicina. Oltre a queste azioni, egli dice che non gli ha mai fatto dire nemmeno una messa e che lui su quel "picche" (ovvero sul fatto che non lo avrebbe fatto), ci aveva scommesso 5 euro (è ovviamente un modo di dire). Dice che questa persona è attratta da "misture" (sono chiamati anche così gli intrugli delle fattucchiere) e che se lei potesse sentirlo gridare di riprovazione diventerebbe sorda. Però, mi dice, scorda tutto, le gambe di cui ti hanno fornita quassù ti permetteranno di sfuggire anche ai suoi intrugli obbrobbriosi. Mi saluta introducendo i miei nonni. Probabilmente è il nonno a parlare, egli manda subito un bacio sua figlia, mia madre, e poi le dice che è salito un pò più su (grazie alle preghiere che lei fa quotidianamente per tutti suoi cari). Sempre continuando con la metafora delle gambe, mi fa presente che lì con lui c'è anche Gennaro, il figlio e fratello di mia madre e lo chiama affettuosamente in napoletano: "Gennarì".

COMMENTO

I pericoli delle registrazioni mi sono sempre stati ben chiari ed è per questo che provvedo a pregare sempre prima di effettuare una registrazione, recitando da un pò anche le preghiere di liberazione consigliate da Don Gabriele Amorth, celeberrimo esorcista. Vi confesso che dopo un iniziale smarrimento, non ho timori particolari e non ho alcuna intenzione di allontanarmi dalla metafonia e da Sant'Erasmo. Questa esperienza ha cambiato la mia vita, l'ha resa più piena e ha dato ad essa un significato profondo che mai avrei osato sognare e continuo a sperare di aver donato qualcosa anche a qualcuno di voi. La certezza che la morte è solo un passaggio, che abbiamo un'anima vera, che lassù il Signore provvede alle nostre vite anche quando lo pensiamo lontano, che Cristo è vivo e ci ama ed agisce oggi per ognuno di noi. Vorrei che tutto ciò entrasse nelle vostre anime come un dolce balsamo donandovi la pace, quella vera ed eterna che tanto invocano queste povere anime che vengono a chiederci preghiere e messe.

image