Il santo ci parla delle "prove" che tanti mi chiedono e porta Alessandro, giovane marito e padre, e Salvatore, papà di Elia - 28/01/2014

Viviamo in un'epoca un pò strana nella quale tutti vogliono la prova di tutto. Che siamo vivi, che siamo proprio su questo pianeta, che respiriamo, che possiamo comunicare, che siamo sani, che siamo malati, che siamo intelligenti, che siamo ignoranti. Che siamo noi. Tutto va provato e dimostrato, in laboratorio, se possibile, e col beneplacito dell'intellettuale famoso di turno, competente o meno, questo poco importa. "Per credere voglio la prova". A parte il fatto che si potrebbe anche obiettare che non ci importa poi tanto che uno creda e o meno, ad essere un pò cattivelli, che la cosa è assolutamente irrilevante in quanto credere è un moto intimo ed interiore dell'animo più o meno buono e fiducioso di ciascuno, ma su questo termine bisogna intendersi, perchè ognuno ha la il suo tipo di prova in mente. E qui, ovviamente, le cose si complicano, come sempre quando una cosa semplice ed evidente di per se stessa viene data in pasto ad un vasto pubblico. Ognuno la elaborerà secondo il proprio vissuto, le proprie credenze, le proprie esperienze e la propria cultura, determinando una grande varietà di reazioni alle quali, per fortuna, non spetta a me far fronte. Io porto un messaggio che mi viene affidato e cerco di farlo nel modo più onesto e preciso possibile, chi ha voglia lo ascolta, lo valuta in quanto espressione di un fenomeno, e poi ne trae le proprie conseguenze decidendo se far fruttificare in se stesso questo dono oppure no. Le prove, insomma, ci sono in abbondanza in questo sito, come dice il santo, le voci stesse, i messaggi stessi che ormai hanno raggiunto il numero ragguardevole di 343 sono prove, i contenuti nascosti tra le comunicazioni sono prove, il fatto che da otto anni sto qua senza averne alcun tornaconto se non addirittura tante noie e delusioni cocenti, è una prova regina che queste comunicazioni giungono proprio da dove dicono di venire: dall'Aldilà. Anche per me queste sono prove, ne ho avuto bisogno anche io.

Neh, prova l’ha date Lui, e, uh, vero: l’onda dà!....

SANT'ERASMO

E sta, di qui più, assai,
di prove a lei l’arriva.

Ero là, dire, già dì: segui, ah!
Oh sta che sai, diede Rai voci!
Neh, prove l’ha date Lui,
e, uh, vero: l’onda dà!
E, oh, mi Re ci sta a dare voci,
dici no di proibire!
Stare là, là ho vetro, vedete!
Oh state, qua le si entra,
vien dà, si. prove, le hai, salame, lì!
Hai, sta là amare,
escì a noi diverte, già tende è lì!

Poi lì gran messaggio!

 


ALESSANDRO

Ah già lì ve sveglio: Erasmo onorà!
Vonno, so, coprì e non vabbè, eh, noi!
Vivo anche di qui e là più dai risposta!
Oh scendo, per di là c’è, entrammo già due!
Noi qua, ah me vede? Se ne va bua….
Ah le ridò tanti dischi, qui, dì, ha Martire!
Dischi ha Re, no occultà!
Qua è dura: sale di là,
non danno fede in Re,
là più, ah, c’è rete!
Ve darò, sta lì!
Sali, do cent’or!
Fu e lì sta rete,
santo c’è, dì, vero!

 


SALVATORE

Ah ver, dici, do: toccherà!
Armonia, si, è là!

Desti lì entra
che si vivrà, oh, dici!
Amor ha lady:
là ascì ve procura,
là mostra po’ là vivere!
Aldilà non si ebbe po’ là!
Eh si, vi raggiunge là
la mì inchiesta: ci fu Re Verbo là!
E’ a uscire per te fior da là,
notasti un amaro?....
qua mir (a), dì!

E mò hai dire:persona: l’è, deh, raro
che da noi sta la colpa là,
ohi, si, ah va!

Qua n’anima è noi,
mi sto a scoprire!

più d’or di d’or n’esce,
di luci dà là Veri, lì!

Ah mò lo sai, blu portà:
da Aldilà disco qua c’è!

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Sant'Erasmo mi chiede di continuare a stare qui a registrare che di prove poi ne arriveranno sempre di più (le registrazioni stesse sono prove). Lui è sempre qui e vuole semplicemente che io risponda, a chi chiede prove, "segui" il sito. Bisogna stare qui per sapere, le voci che ci dicono la verità le ha date quella Rai celeste che ci assiste ormai da anni, me e tutti coloro che ricevono messaggi dal santo, come i coniugi Desideri da molto tempo prima di me, i miei cari maestri. Le prove le ha date il Signore, insieme all'onda che ci porta queste voci dall'altro mondo, e se Lui vuole così, non bisogna proibire la metafonia. Il santo ha aperto dei "vetri" simbolici per farci guardare lassù, chiede di stare su questo sito, di seguirlo che loro entrano davvero nel mio registratore e portano già le prove (a questo punto mi sono beccata, dall'ironia proverbiale del santo, un bel "salame" perchè evidentemente non apprezza il fatto che io gli chieda le prove che la gente vorrebbe....). Ho già tanto, qui sta la prova del loro amore, ed essi si divertono anche a darci questi messaggi, non è una fatica per loro, e dice che qui ci hanno messe le tende, hanno intenzione di restarci per tanto ancora. Ed è questo il loro messaggio.
Alessandro si presenta con molta energia, vuole dare una sveglia alla sua famiglia, anche dicendo che a S.Erasmo va dato onore per ciò che sta facendo. Vogliono coprire questo fenomeno, tacerlo, farlo svanire non parlandone, dice Alessandro, ma questo non va assolutamente bene per loro. Vuole che sua moglie dia una risposta precisa ai suoi cari in terra, specie a sua figlia: lui è vivo anche lassù e questo è sicuro. Lui scende a parlare che c'è la possibilità di farlo, e in questa registrazione vengono in due col santo (dopo c'è infatti Salvatore). Lui è qui a parlare, gli pare strano che io non lo possa vedere e dicendo questo il dolore che sua moglie e sua figlia provano se na va, svanisce per lasciare posto alla speranza. Dice a sua moglie che, se lei vuole registrare, lui le darà tante registrazioni, ne ha in serbo per lei S.Erasmo. Non bisogna occultare queste registrazioni che ci vengono donate da Gesù. Sulla terra è dura la situazione, per questo loro mandano qui il loro "sale", la loro "sapienza", anche perchè tutto ciò di cui veniamo bombardati non ci porta alla fede in Dio, ed è per questo che loro hanno creato questa "rete" celeste, per aiutarci ad avere fede in Dio. Promette a sua moglie che le darà registrazioni, le chiede di "salire" col registratore che le darà cento ori. Anche da lei c'è la rete disponibile per comunicare (Alessandro faceva metafonia in vita), e c'è anche sant'Erasmo pronto ad aiutarla.
Salvatore vuole che io dica a sua figlia che lui ora dirà solo la verità e che toccherà il suo cuore. Ora c'è una via aperta quaggiù per comunicare con l'Aldilà. Quelli che "entrano" nel mio registratore son ben desti e svegli e vuole anche che Elia (che è una donna anche se ha un nome maschile) dica che dopo la morte si continuerà a vivere. Poi, bontà sua, ha un pensiero gentile per me dicendo che ho amore nel procurare a loro il modo di poter "uscire" a parlare e poi mostrare che loro vivono. Probabilmente Salvatore in terra non credeva all'Aldilà, io interpreto così questa sua frase nella quale dice che quaggiù non ebbe la certezza dell'Aldilà fra le sue consolazioni. E invece ora lui sa che addirittura ci raggiunge qui in terra la sua "inchiesta" di prima mano e fatta "sul posto", nella quale ha scoperto che davvero Gesù, il Verbo, si è incarnato sulla terra. Manda dei fiori a sua figlia e le chiede se per caso ha notato che lui ha un pò di amarezza in sè, forse per non aver avuto la verità già in terra. Vuole che lei miri a ciò che accadrà nell'Oltre, è quello l'importante, non ciò che accade in terra. E vuole anche che Elia, che è una psicoterapeuta, aiuti le persone a superare i sensi di colpa dicendo loro che raramente abbiamo davvero le colpe di quanto accade intorno a noi e non è da noi desiderato, come le malattie o la morte di un proprio caro. Salvatore dice che lassù saremo semplicemente anime, che lui sta scoprendo piano piano cosa è diventato lassù, e afferma che da queste comunicazioni esce qualcosa di più prezioso dell'oro e tanta luce, portata da spiriti veritieri ed elevati. E ora che Elia lo sa, che lo porti giù, anche ai suoi pazienti, e dica loro che dall'Aldilà ci giungono queste comunicazioni, per dire che la vita non finisce.

COMMENTO

Mi commuovono sempre quegli spiriti che, dopo la loro morte, scoprono con grande sorpresa che, in effetti, la morte non esiste, magari dopo una vita passata a credere il contrario oppure a non aver avuto alcuna idea di cosa può esserci dopo la morte. Sono i testimoni più veri ed umani di questa splendida realtà, nelle loro parole vibra emozione stupore, anche se Salvatore, in verità, ha anche una punta di amarezza per non aver avuto in vita la forza della fede vera nel suo intimo. E questo stupore dovrebbe accompagnare anche tutti noi, di fronte a certe rivelazioni, perchè la capacità di stupirsi è delle anime pure, fiduciose, vere, come quelle dei bambini....ricordate? "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli".

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