Antonino, padre di Roberto, e Carlo, giovane fratello di Annalaura - 02/09/2014

Le parole dall'Oltre, stavolta, vengono da Antonino, padre del giovane Roberto, e da Carlo, fratello di Annalaura, morto per un incidente in mare. E sono, come sempre, parole di verità, di sollecitudine, di esortazione a diffondere questa verità. Loro sono vivi, noi siano esseri eterni, la vita va posta in questa prospettiva, e solo in tal modo tutto può avere un senso, solo così il mistero del male trova sbocco, solo così il male di vivere che oggi attanaglia tante persone può essere curato. La migliore medicina al dolore è quella che entra in circolo nelle profondità del nostro essere trasportando l'informazione-cura che nulla muore mai, nulla può mai morire nella propria, intima, essenza immortale, che l'amore dato e ricevuto si riflette nell'eterno moltiplicando la propria luce e la propria intensità per definire ciò che siamo: esseri nati dall'amore e destinati ad imparare ad amare anche contro ogni altra evidenza di questo mondo che, finchè sarà all'oscuro sulla vera realtà del proprio essere, cederà alla violenza, al caos, alla divisione, alla paura. Sapere (e non credere) quello che si cela dietro questi messaggi è qualcosa che, una volta che sarà acquisito nella nostra cultura (come mi auguro di tutto cuore), sarà capace di rivoluzionare il modo in cui l'umanità guarda a se stessa e al mondo; resto convinta che sarebbe questa la rivoluzione più profonda che si possa attuare in questo mondo, capace di segnare in un destino comune ogni singolo individuo, ogni cultura ed ogni religione, superando di fatto differenze dovute all'ignoranza che ancora ricopre la nostra vera natura ed il nostro destino ultimo.

De lì dà: vizi è a noi sfide!....

ANTONINO

Fugge e non donne…
L’aria po’ vira in vento, alludo là…
Vuoi un bacio? Il Re citare più!
Di lì so(no) ma c’avrai le orecchie?
Da lì Re senti, il Re li penserà? Disturbai, neh?
Giù testa han lì? Cd, sveglia!
Nei siti di lì giù dà, e si va, dì!
Oh mai era laude a me,
può andà, l’è Re!
E all’ara, là dì, c’era dì “si” mò.
Là alle scale sto…
E’ lì che mò gradire è giù sai,
era lì, belli, lady morte!
E dico: giù porta qui noi dà aperta,
qui c’era lì l’onda, in morte risò lì,
là scrivi Messa, gli eroi già stan lì.
Toh, dà il Re, lì se m’udrai,
forte è Re, decidi lì.
E a noi, se ve sona, mò permette.
De lì dà: vizi è a noi sfide!
Ah Re sona: rogna n’ha lì!

 


CARLO

E’ ver, osa lì.
Noi bega dì ch’è nera:
Re già gela lì…
Grandi, si, riunire, crudeli è là storie,
voli, si, ne ha, per dare da te:
c’è motor garanzia!

Oh già me piacesti,
fai là lampada …e già dirà!
Se dà, eh, onda
minima via d’uscita e non lo gridò di lì?
Venga, ha rigenerante là,
lì ho casa ma presi villa…
E’ nata già intesa? Ciò dasse: ha là me!
Oh donna, è a Pietro i cori,
si, è pronti ori di giù lì!
Fa lì più a chi tanto mannava….eh, messa a te!
Si, odan bene:
in pace sto ora.
Italia, vedi lampade!
Hai croce, jà stà ccà,
resti cara, fa che denuncia mò, corri, uh!
Droga? Cani, perché lì ghianda sarà!
Sperà lì putè ghianda…uno vegeta, eh!
Da fa là, proteggi.
In vuoto so come si esca, progettai….
Mò vedo, dare sguardi: mò ccà sonnecchia!
Ora giù serve, ingegneri c’ha…

 

 

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Antonino riprende affettuosamente suo figlio giudicandolo un pò "dongiovanni" con le donne dalle quali fugge dopo averle conosciute, e gli ricorda che poi le cose possono cambiare, che l'aria calma può trasformarsi in vento forte, e così trovarsi lui dalla parte dell'"abbandonato". Se vuole un bacio del suo papà deve parlare più di Gesù. Antonino sa che probabilmente suo figlio non riuscirà a sentire bene le sue frasi o a capirle e infatti gli dice che lui è qui, che sta parlando, ma suo figlio avrà orecchie per sentire, per capire cosa lui gli sta dicendo? Tramite questi messaggi si sentono insegnamenti del Signore, e così Antonino chiede a suo figlio se ora avrà tempo per pensare un pò di più a Dio....lo disturba, forse, chiedendogli queste cose, invitandolo a pensare a Dio? Qui ci sono queste registrazioni (i cd), quindi se abbiamo testa bisogna svegliarsi, prendere coscienza che Dio esiste e che un giorno dovremo rendergli conto. Loro vengono a parlare in questo sito, questo è certo. Si lamenta perchè Roberto non dice mai una preghiera per la sua anima, può farlo tranquillamente, dice il padre, c'è il Signore che lo ascolta. E c'era dire di si alla partecipazione alla messa (all'ara). Antonino dice di star salendo le scale lassù, ovvero sta purificandosi per poter entrare un giorno nella luce. Ma è in vita che bisogna "gradire" la presenza del Signore nella nostra vita, perchè "lady morte" è sempre presente nelle nostre vite. La loro "porta", quella che ci fa comunicare con loro, è sempre aperta, e grazie a quest'onda di energia che ci mette in contatto lui è di nuovo qui a parlare, anche se è "morto". Chiede a Roberto di prenotargli una messa in suffragio, gli spiriti superiori già stanno qui sulla terra a raccoglierla per donarla al Signore in nome di Antonino. Prendi (toh), dice Antonino, prendi questo invito se riuscirai a sentire: Gesù è forte, che deciditi a seguirlo e a credere in Lui seriamente. Precisa che è Gesù che permette a loro di "suonare" al registratore, di parlarci. E ricorda una cosa molto importante: i nostri vizi sono anche sfide per noi, sfide che dobbiamo imparare a superare e a vincere col dominio di noi stessi. Il Signore avverte che Roberto ha una "rogna" (lo capirà molto meglio lui di me di cosa si tratta).
Carlo subito dice a sua sorella che è tutto vero, che osi pure parlare di questi messaggi e diffondere questa realtà. Loro vedono che ora noi qui sulla terra abbiamo una "bega", un guaio grande, e che è "nero" (io penso si riferisca all'isis, il sedicente califfato islamico che minaccia tutto l'occidente e la cristianità), umano orrore per cui anche Gesù rimane "gelato". Si, dice Carlo riferendosi ad un fatto di stretta attualità, i grandi della terra si riuniscono perchè le storie che sentiamo arrivare dal Medio Oriente e dall'Ucraina sono crudeli; l'Aldilà ha un servizio di "voli" (è simbolico , ovvio) con cui lui è venuto a dare il suo messaggio sulla terra, e sul motore di questi "aerei" c'è la piena garanzia del Signore. Carlo dice ad Annalaura che già gli è piaciuta a suo tempo quando lo ha cercato e si è messa alla ricerca di un modo per poter avere un suo messaggio, ma ora le chiede di farsi "lampada" anche per altri della sua famiglia raccontando loro del suo messaggio. Se anche quest'onda donasse una minima via d'uscita al dolore del lutto, che fa, non lo grida a tutti? C'è un "rigenerante" in questi messaggi. Carlo fa capire che lassù sta bene, che se qui aveva una casa lassù ha una "villa", intendendo dire, simbolicamente, che forse la nostra vera casa è proprio lassù. Chiede a sua sorella se dunque nasce il patto fra loro due, ossia quello di dire a mamma e parenti che in questo messaggio c'è lui che parla. Le ricorda che i cori di ringraziamento vanno a Pietro, fondatore della Chiesa di Gesù, la Verità, e da lassù sono sempre pronti ori da mandare qui sulla terra con questi messaggi. Poi le chiede di fare qualcosa di più per lui che tanto le sta mandando da lassù: le chiede una messa in suffragio. Dice di udire bene: ora lui sta in pace lassù. Rivolto al nostro Paese chiede che riesca a vedere queste "lampade" che illuminano il senso della vita, le verità che vengono fuori da questi messaggi. Qui c'è la Croce, c'è Gesù che fa la regia, che stia qui, le dice Carlo (me lo dice nel mio dialetto d'origine, il napoletano), e vada a "denunciare", a parlare di tutto questo. Ci ricorda che chi ha a che fare con la droga sarà poi lassù come un cane a cui butteranno le ghiande, starà cioè in un posto orribile, e che speri di poter mangiare le ghiande perchè questi spiriti drogati saranno capaci solo di vegetare lassù, senza poter evolvere. Che protegga la loro madre. Ora lui sa come uscire da lassù attraverso il vuoto per venire a registrare, ha progettato lui come fare. Lui può vedere qui sulla terra, può vedere sua sorella e vede che "sonnecchia" spiritualmente. Lassù ci sono "ingegneri" che servono questo progetto di Dio per mettere in comunicazione i due mondi.

COMMENTO

Grazie al cielo mi pare di vederne sempre di più di queste "lampade" accese in giro per l'Italia....all'inizio erano luci isolate che si accendevano qua e là, con pudore e timore di essere presi in giro poi, piano piano, ho iniziato a vedere che da una se ne accendevano altre tre, e così via, in maniera esponenziale. Voglio dire, per essere più chiara, che sempre più persone conoscono la vera metafonia e grazie ad essa prendono coscienza di quella verità che è la sola capace di ribaltare le nostre vite. Sempre più persone, grazie ai messaggi di Sant'Erasmo e delle persone che ci conduce da lassù, hanno scoperto una realtà inimmaginabile e spesso nemmeno sognata, un mondo che ci parla del nostro vero essere, del nostro scopo e del nostro destino, del senso dell'essere, dell'amore e perfino dell'odio. Certo, c'è bisogno di far accendere ancora più lampade in giro, specie in questi tempi così difficili e bui, ma in questo compito io chiamo anche voi lettori fedeli ed appassionati, voi che potete trasformarvi in casse di risonanza, in seminatori di verità e di speranza, parlatene a chi non sa, a chi soffre nel lutto senza speranza, diffondete la luce che Sant'Erasmo, con tanto amore, ci porta, lanciate questo salvagente a chi si dibatte tra i flutti della disperazione, il cielo, senza dubbio, ve ne sarà grato e riconoscente. Potente medicina per l'anima afflitta, questi messaggi sono davvero capaci di cambiare il dolore in speranza, se solo riusciamo ad avere comunque un pò di fede, sempre necessaria, anche di fronte a prove così forti e tangibili.

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