Due padri amorevoli attesi da tempo. Cataldo ed Arturo "scendono" per le loro rispettive figlie, Rosy e Lorena - 22/05/2014

Sono due amati padri che vengono in registrazione, questa volta. Tra ironia, entusiasmo e dolcezza, il loro messaggio arriva forte e chiaro e credo che rimarrà con forza nel cuore delle loro figlie per portare anche a loro due il dono della speranza, anzi, della certezza della vita eterna, quella nella quale essi già vivono e crescono in sapienza e compassione. Eh si, continuano proprio a fare i padri lassù, con la voglia di insegnare e mostrare la giusta via alle loro figlie, e non rinunciano a quel ruolo nemmeno lassù, e lo fanno con affetto e gioia, e perfino con grande ironia.

Cercà Mary giù lì…Gesù!.

CATALDO

Ci prende e vuol dà, dà “ragazza” giù là!
Cumpar tener lì, in America Latina sto….apri ccà!
Preferire c’è là,
si bacia, si va in chiaro!
Ma creda, fare,
com’è giù tempo grave!…Capito?

Signore, già continuate,
là dire “che tempi!”, l’ha già sentita? Ride….
Qua fate, hai esser determinata lì.
Viene de là pace, ormai a decine entra, signori,
chiede destà le pietre!
Daran cifra: potrà là essere, deh, feste,
c’è, ah, scialà, dunque puoi aprì,
c’hanno porte, si considera,
su là è doge, care, è Re, precisa!
Tre rose,
si, padre v’è, là sto già di buon umore più!
Tu non registra….
Ma il bene c'era, considerar che hai lì detto giù, incontro là va!
Ma giù pure è il Blu puoi negà?
Ccà fidateci, frasi ha!
Pari rendi, ama, là apre!
Già premi, era là Re!
Che sale, hai pensare a da mò….



ARTURO

E cedere, smettere, credi già!
Più si dica ha giù giusto, ma…
Ma di lì piaghe….
E ci dà, fate insieme per l’Oltre,
ah giù deve! Disfate e rifate!
Annullare, ah, si, a te!
Brucia, eh, mode:
l’antica aggiornate!
Qua dà, sente,
tiri busta giù,
più un diritto qua amà Doge,
anche va giù al Lido, pescar l’amata!
Se di sete gran n’ha dì: si può, entrate!
E turbine ti fa là andar….
Cercà Mary giù lì…Gesù!
Qui dì: è cari,
qui, dì, si disfa, dì!
E davo mò con Piero là.
Cieli mò dà de vivere, ce ritrova, deh!

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Cataldo si presenta come una forte personalità, deciso ed anche ironico, e infatti mi chiama "ragazza" con un tono amichevole e dice che io li "prendo" con le mie onde e che voglio poi "darli" a chi mi ha chiesto un contatto con loro. Si definisce un "compare", e invita a pensarlo come se stesse in America Latina, lontano, ma non è morto, è solo come se fosse da un'altra parte del mondo, lui c'è e mi chiede di aprirgli la "comunicazione". Bisogna preferire la verità che viene fuori da questi messaggi, manda un bacio e lo manda con parole chiare. E bisogna credere che è necessario darsi da fare perchè il tempo che stiamo vivendo è grave e lo dice rinforzando il concetto con un "capito?". Si rivolge sia a sua figlia che a me e chiede di continuare a diffondere questi messaggi, a dire che sono tempi grami (ma sdrammatizza con una battuta ironica, dicendo che questo concetto ormai lo abbiamo sentito mille volte da lassù... e vuole che si rida a questa sua battuta). Chiede a Rosy di darsi dunque da fare come può e di essere determinata. Con questi messaggi arriva a noi la pace e ormai entrano a decine i cosiddetti "morti" a parlare, entrano per chiederci di svegliare le "pietre", le anime indurite e più increduli. Dal cielo ci ripagheranno se li aiuteremo a portare nel mondo la certezza della vita eterna, magari ci ripagheranno con feste quando arriveremo anche noi lassù, ci sarà da "scialare" dunque si può aprire questo canale, il cielo in fondo ha delle "porte" che si possono aprire e chiudere, e nell'alto di questo cielo c'è il "Doge", più precisamente, dice, il Re, Nostro Signore. Manda tre rose a Rosy, si, c'è davvero lui, il padre, ed è di buon umore, è felice di comunicare. Sa che Rosy non registra, forse per timore di fare qualcosa di sbagliato, ma sappia che lui sa che lei pensa che il bene è bene e dunque se questi messaggi portano il bene come possono essere sbagliati? Vada serena incontro a queste verità. Non si può negare che ci sia davvero il cielo (il Blu) dietro questi messaggi. Bisogna fidarsi di loro, hanno frasi e parole da donarci, e lui vorrebbe che sua figlia rendesse il dono avuto provando anche lei a registrare. Che prema il tasto del registratore, c'è il Re che manda messaggi! E che "sale", che sapienza ci arriva da lassù, basti solo pensare a questo per capire quale dono immenso siano queste registrazioni.
Arturo inizia invece con una piccola "tiratina d'orecchi" per sua figlia: la esorta a smettere di essere dubbiosa, a cedere la sua troppa razionalità e a credere, finalmente. Vuole che sua figlia sappia che lui si trova fra i giusti lassù, ma che ha ancora delle "piaghe" da risanare (è in Purgatorio). Il Signore dona tanto a noi e a loro tramite la possibilità di comunicare e Arturo ripete a sua figlia che quaggiù deve disfare la sua mentalità e rifarla daccapo, annullare i vecchi schemi mentali. Bisogna bruciare le mode che ci portano a credere alle cose più assurde, come la new age, le filosofie più o meno orientaleggianti, e bisogna invece aggiornare le mode "vecchie", la fede in cui siamo cresciuti. Qui si possono sentire le loro voci, loro possono "tirarci" giù le buste coi loro messaggi, e ci ricordano che quaggiù più che un dovere è invece un grande diritto amare il "Doge" (anche Arturo, come Cataldo, chiama così il Signore). Arturo arriva fino al Lido (dove abito) per poter "pescare" la sua amata figlia e darle il suo messaggio. Ci ricorda che se si ha sete di verità e conoscenza quaggiù, allora si può "entrare" con questo mezzo per ricevere conoscenza e prove, e così dopo si può andare avanti con la "turbina", in maniera più veloce e facile. Qui Arturo dice una frase bellissima consigliando a sua figlia di cercare Gesù e Maria quaggiù per avere Verità e speranza viva. Vuole che io dica a sua figlia che qui davvero ci sono le anime dei nostri cari che ci parlano e consiglia ancora Lorena a disfare il suo modo di pensare. Mi ricorda di essere venuto accompagnato da Piero (mio marito che, come molti di voi sanno, lassù assolve al ruolo di aiutante di S.Erasmo), e dice che i cieli danno loro la vita, che un giorno li ritroveremo tutti lassù.

COMMENTO

Disfare per rifare ....un bel consiglio che Arturo dà a sua figlia. E in fondo cosa è la nostra vita se non un continuo disfare per rifare? Disfare errori, abbagli, false opinioni per trovarne altre, magari più approfondite, sperimentate, vere. Maturando col passare degli anni questo esercizio è necessario ed anche naturale, man mano si riesce sempre meglio a separare il grano dal loglio per capire qual'è davvero la via giusta, quella che più si avvicina alla pienezza della verità, ed è questo tipo di operazione che Arturo spinge sua figlia a fare, operazione necessaria per la propria evoluzione e per l'equilibrio che nasce dalla certezza di aver costruito la propria vita su fondamenta solide ed immarcescibili. Tutti noi, io per prima, nelle nostre vite abbiamo "fatto" per poi essere costretti a disfare, ma proprio in questo esercizio sta un grande insegnamento, quello che ci porta a comprendere umilmente come correggere il nostro sentire, le nostre convinzioni, le nostre credenze, che spesso, se ci pensiamo bene, si fondano sul nulla, su sabbie mobili di idee ed impressioni destinate a cambiare nel tempo. Anche nella storia dell'umanità è sempre stato così, mentre si pensava di andare avanti ci si è ritrovati spesso molto indietro e l'uomo è stato così costretto a ricostruire dalle macerie, ricostruire su altre idee, su altre prospettive per eventi del tutto impensabili. Così è saggio ogni tanto, come ci insegnano da lassù, avere il coraggio, nella propria vita, di disfare convincimenti spesso basati su abitudini mentali e null'altro, per cercare di rifare meglio di prima, è un nobile ed umano esercizio.

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