Mamma Mariangela mi ha scritto nella speranza di poter ricevere un messaggio dalle sue due figlie in spirito. Una, Elisabetta, di quasi un anno di età, morta qualche anno fa, e l'altra, Pamela, giovane ragazza morta per le conseguenze di un intervento chirurgico più recentemente. Sono venute a portare il loro segno per questa sfortunata mamma - 04/05/2014

Triste destino quello di Mariangela che ha purtroppo perduto ben due figlie, in tempi e modalità diverse. Elisabetta è morta nel 1979 a circa un anno di età per gastroenterite, mentre Pamela è passata oltre nel luglio 2013, a 29 anni, per le complicanze di un intervento chirurgico. Posso solo immaginare il dolore provato da questa mamma che, anche se nel dolore più forte e nella prova più cocente, ha trovato però la forza di chiedere un segno per poter ancora sperare. E le sue due "bimbe" glielo portano questo segno, bello e chiaro. Preghiamo perchè Mariangela riesca a trovare in questo messaggio quel filo di speranza e di serenità che oggi ha smarrito e che possa ritornare a sorridere con la certezza che un giorno rivedrà le sue ragazze nello splendore nel quale ora abitano e che un pò le fanno intravedere con le loro parole di amore. Elisabetta, pur essendo morta piccolissima, lassù è cresciuta e dunque parla come una persona adulta e matura.

Lą spruzzagli in testa: ombra ha luce!.....

ELISABETTA

Detto, signori,
deh, sento, lì ha male giù, si, fare!
Là spruzzagli in testa: ombra ha luce!
Mamy giù hai e si espone là noi!
Siamo a aiutà….c’è mà aiutare!
Si aiuta, qua tace?
Si aumenta il fiato in gara,
grida!

Approcci già dà,
de là senti: si può!
Qui cielo dà di lì vetri…
Uva Re tiriamo a Francè!

 


PAMELA

Euro toglie lì…mentire fu!
Qui sole! Qua digli: lascio mai di lì!
Prigion giù lì…ricordi lì?
Fece Dio scordà!
In garanzia torniamo, e temprai!
E mi dispiace…giova lì controllo,
trapasso è tutto!

Unisce e trai sperà….st’operazioni!
E de lì cuor duro v’è in famiglia,
vi offre luce…han bare, eh!
E santo copre, da te tira ciliegine,
giù era sti vetri,
e ben di qua, è ccà pace,
fate ascì là,
patì rinnovai a mia madre!

Lì Francesca da lei invita,
si cadaveri, uhè, ma si, è là!
Anch’io ora sto vicino alle stelle…
che bare? Ciò dirà: che lei canta!

 

 

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Ora Elisabetta detta a me il suo delicato messaggio e dice che lei riesce a sentire che sua mamma "ha male", soffre molto, e quindi ora si dà da fare per portarle almeno il sollievo di questo messaggio. Mi chiede di "spruzzare" in testa a sua mamma questa grande verità: dove c'è ombra c'è all'origine sempre la luce, quindi oltre ogni prova ed ogni dolore si può sempre trovare la luce. Si rivolge a Mariangela chiamandola "mamy" e le dice che sta ricevendo molto dal cielo con questo messaggio e vuole assicurarla che sono proprio loro, le sue figlie, ad "esporle" con parole questo messaggio. In corsivo ho scritto le frasi dette da un'entità maschile che ha accompagnato Elisabetta e che resta sconosciuto; egli dice che sono qui per aiutare ed Elisabetta ripete che c'è bisogno di aiutare sua mamma (mà). E visto che il cielo aiuta con questi messaggi lei si chiede come mai sua mamma tace su questa realtà che ora conosce, con questi messaggi, dice la piccola con un'espressione molto bella, loro ci "aumentano il fiato in gara", ovvero ci danno più forza nella gara della vita, nelle prove a cui essa ci sottopone, e vuole che sua mamma addirittura gridi per farlo sapere a tutti. Il messaggio è terminato da questa entità che ha accompagnato Elisabetta e dice che il Signore già qui sulla terra, grazie a queste registrazioni, ci concede di approcciare il mondo spirituale, Mariangela può sentire che loro ci sono, che ci stanno parlando. Il cielo ci concede questi "vetri" simbolici attraverso i quali possiamo scrutare un pochino il mondo della spirito in cui un giorno vivremo tutti. E' come se loro, da lassù, tirassero a me questa "uva" di Cristo, questi frutti succosi che portano speranza, consolazione e fede (i loro messaggi).
Pamela fa riferimento a qualche cura costosa che ha dovuto affrontare (euro toglie lì) e che però era una bugia, una truffa. Dove lei vive ora c'è il sole, la luce vera, e vuole che io dica a sua mamma che lei non la lascia mai. Chiede a sua mamma di ricordare che lei, Pamela, ha vissuto come in una prigione mentale la sua vita (Mariangela mi ha detto che lei desiderava molto dimagrire, e forse si riferisce a questa sua ossessione). Ma ora Dio le ha fatto dimenticare quella "prigione", quella sua ossesisone di cui purtroppo oggi tante ragazze ancora soffrono. Lassù si torna in "garanzia" (un'espressione sorprendente per dire che il nostro corpo astrale lassù torna sempre perfetto, senza i difetti del corpo fisico) e inoltre lei ha anche temprato il suo carattere che ora è più forte. Le dispiace per come ha vissuto questo suo problema e ora sa che quaggiù gioverebbe molto di più il "controllo" di certi desideri ed insicurezze, e ciò perchè il "trapasso" alla vera vita è tutto, nel senso che bisogna vivere mirando a cosa ci porteremo dietro lassù, un giorno, tutto va fatto in funzione di prepararsi al trapasso ad un'altra vita nella quale, però, ci porteremo dietro le conseguenze di quanto abbiamo fatto qui, nel bene e nel male.Queste "operazioni" che il cielo permette (la metafonia) servono ad unire i due mondi e le prsone fra loro e a trarre speranza. Dice che in famiglia c'è qualcuno che ha il "cuore duro" verso queste verità e questi messaggi, ma si sappia che il cielo attraverso la metafonia offre luce, loro, le "bare" (spesso si indicano anche con questo termine visto che di solito i morti sono messi nelle bare), hanno tanto da dare ancora e ciò perchè non sono affatto morti così come li intendiamo noi. Sant'Erasmo, la mia cara guida, ci copre le spalle, nel senso che ci protegge da intromissioni di spiriti cattivi e con questi messaggi è come se tirasse "ciliegine", primizie, sulla terra; questi "vetri", come ha già detto l'accompagnatore di Elisabetta, ci sono davvero per noi sulla terra e attraverso esi Pamela ci chiede di far uscire il bene, la pace....sa che, con la sua morte, ha rinnovato a sua mamma lo stesso dolore provato per la morte di sua sorella anni prima. Sa che io li invito a parlare nel mio registratore, che invito coloro che sono considerati "cadaveri" ma che, nonostante ciò, tali non sono perchè sono qui, a parlare, vivi in spirito. anche lei, come Elisabetta, è vicina alle stelle (si trova quindi nella piena luce di Dio); ma che bare? Loro non lo sono affatto, visto che ora lei lassù canta, è dunque ben viva!

COMMENTO

Ho effettuato questa registrazione con la viva speranza che possa portare davvero a Mariangela un pò di sollievo in tanto dolore e che la luce di quel "sole" che ora sia Elisabetta che Pamela vedono dal vivo possa giungere a scaldare l'anima ed il cuore di questa mamma che, anche se inebetita dal dolore, ha comunque trovato la forza di chiedere un segno, un filo di speranza che la possa guidare fuori dal tunnel di dolore in cui vive. Ed è importante avere la voglia di cercare ancora un senso, di cercare una risposta, perchè le risposte arrivano quando si ha la forza di farsi ancora le domande e si cerca nella giusta direzione, e perchè è segno che si è ancora vivi, nonostante tutto, e con la voglia di non arrendersi.

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