L'amore che rassicura, consola, solleva....questo amore non muore mai e vengono a testimoniarcelo due genitori da lassù, Giovanni, padre di Maria, ed Elena, mamma adottiva di Angela - 13/0572014

Eh si, nell'amore ci sono tante altre cose...esso è come uno straordinario contenitore dall'infinita capacità di accogliere; nell'amore c'è tenerezza, entusiasmo, vicinanza, dolcezza, sollecitudine, nostalgia, speranza e tanto altro ancora, proprio come nelle parole di questi due genitori che, con bravura sopraffina, riescono ad esprimere tutto questo nel breve tempo del loro messaggio e con grande profondità. Messaggio, il loro, che arriva diretto al cuore di chi lo aspetta, confortando e dando prova di verità e speranza.

E v’è via cieli, là dan da fa santi!.....

SANT'ERASMO

So più legge agì qua,
mò qui sole, corro a dì, mezzi dà!

Vendo ire, luce porti,
dà mi Re un buco, passi lì e dai lì in terra!
Oh il Re bene aiutà,
su, eh, c’è eroi, dà a me, girare, voce là offrire…
da là corda dà: sta a noi servì, eh!

 


ELENA

Già qui “mà” senti là,
de lì in giù va, spavento manda via!
E già rido fra i denti…
lì chiave ha!
Si te lasciai, ah là,
e de là continuare a fare,
se più vuò rubà c’è ponti, si, ah là!
Prenditi, mò va,
ch’è fortuna, credi!
Però di qui..la fede!
E’ vero, hai bellezze, reginetta!
Avanza luce, neh!
E ci metti i fiori…ce li consegni, neh?
Figure qua hanno? Ma no!
Pista cieli de lì intanto do giù, ah!
A te là, si, ah là senta: si, lì ama!
Se lacrime scende colì, che sia!
Mamma è là!

 


GIOVANNI

In che zone si registra?
Una gara in più là c’è lì vincere, dì!
Il mi Re là dà,
Son gli amici da lì!
Dire ci fa lì che ti rincuor!
E dar Maria: e qua l’è pace, amo!
Se fa qua, neh! Sperà, su, ehi!
E dì è vero, son là, ndò cammina!
Ah nì, cca te sognà,
e dei segni lì gira, si, neh!
Ccà fa, là viene…
C’ho un mare e do: amo lì!
Han debole ccà: de lì vetri, eh, le dà, si!
Lei mi aprì, ora ha!
E dai, metti tuta, parti lì,
mò andrei a casa sua…
là feroci, gente bisogna pregare!
Cca vero e gioiosa va, eh!
Osate futuro fa qua!
Se dica, eh, hanno disco,
però fai ccà e dà,
che dà, fa qua amici!
E v’è via cieli,
là dan da fa santi!

 

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

S.Erasmo mi informa che ha saputo che la legge di Dio agirà ancor di più in queste comunicazioni, c'è sempre il "sole" in questi messaggi e lui, felice, corre a dirmi che il Signore ci dona i mezzi per farci comunicare, mezzi sempre più evoluti e perfezionati. Anche se ogni tanto lo faccio arrabbiare lui "vende" le sue ire nei miei confronti purchè io continui a portare luce con questi messaggi; Gesù gli ha concesso un "buco" aperto fra i due mondi, buco dal quale posso "passare" e portare questi messaggi in terra. E' bene aiutare il Signore in questo suo progetto, su ci sono anime sante, "eroi" che lasciano il Paradiso per venire in nostro aiuto, che aiutano S.Erasmo a produrre le "voci" dei nostri cari defunti che ci vengono poi offerte con queste registrazioni. Il Signore ci tira una corda per "tirarci" su, poi sta a noi servirlo afferrando questa corda nel modo più degno..
Elena rassicura Angela: qui sta davvero sentendo "mà", la mamma, lei viene davvero quaggiù e le raccomanda di mandare via la paura, non c'è motivo di temere nulla. Elena già ride fra i denti, forse immaginando l'agitazione di Angela nel sentirla, e dice che io ho la chiave per aprire questi contatti con l'aldilà (chiave che mi è concessa per grazia e generosità da S.Erasmo). Si, è vero che Elena ha lasciato fisicamente Angela, però lei continua a darsi da fare da lassù per aiutare e guidare Angela, e poi le dice che, se tante volte volesse "rubare" la tecnica per parlare anche lei con loro, sappia che ci sono davvero dei "ponti" radio che uniscono i due mondi. La invita a prendere con gioia questo messaggio che è una vera fortuna riceverne uno. Fortuna si, ma a patto che ci sia la fede nel nostro cuore, fede che ci fa comprendere che questi messaggi vengono davvero dai nostri cari lassù. Con grande affetto chiama "reginetta" sua figlia e le dice che ha tante bellezze, che ha tanta luce nella sua anima che avanza addirittura. Mi invita poi a consegnare dei fiori virtuali ad Angela, fiori che lei le manda dal cielo. Dice che lassù loro non hanno "figure" definite se non quando decidono di assumerle per farsi riconoscere, insomma al livello in cui lei si trova le forme fisiche non sono più necessarie, conta l'essenza. Intanto lei però manda questa sua registrazione (pista) dal cielo e vuole che Angela senta bene: che viva amando, sempre e tutti. E se questo messaggio ha mosso lacrime di commozione in sua figlia, va bene, che sia, è giusto anche piangere di gioia e commozione perchè lei, mamma, è qui, ha parlato per dare questo messaggio a sua figlia.
Giovanni inizia il suo messaggio invitando tutti noi, con la sua domanda, a riflettere sul fatto che loro non abbandonano certo il "posto" dove ora vivono per venire a registrare. Ed è importante comprendere questo, lo è perchè ci sono coloro che dicono che con la metafonia noi disturbiamo i "morti" attirandoli sulla terra. Niente di più falso e stupido, visto che i nostri cari, essendo puro spirito, si trovano fuori dallo spazio e dal tempo, e possono essere ovunque immediatamente, alla velocità del pensiero. Dunque nessuno spostamento dai loro luoghi tranquilli al turbinio del livello terrestre. Vuole che io dica a sua figlia che ora deve vincere una gara in più sulla terra, quella di superare immotivate paure che spesso ci bloccano nella ricerca della verità. E' Gesù, che Giovanni chiama "il mio Re", che ci dona tutto questo e sono spiriti amici che vengono a portarci i nostri cari perchè ci diano i loro messaggi. Vuole che io dica che lui è venuto a dare il suo messaggio per rincuorare sua figlia. Qui la base cambia voce in quanto ho registrato anche da un'altra stazione e Giovanni ha utilizzato anche quest'altra base con voce quasi femminile; vuole dare a Maria (sua figlia) questa verità: dove lui ora vive c'è la pace e lui ama da lassù. Loro si danno da fare tanto lassù e Giovanni desidera che sua figlia abbia speranza e la sollecita con un "ehi" di incoraggiamento. E' vero lui ora è qui sulla terra, dove anche sua figlia cammina...Le dice che lei lo sognerà (o lo ha sognato, non so) e che lui dà tanti segni della sua presenza; vuole che anche sua figlia si dia da fare, che registri anche lei (là viene). Ha nel suo cuore un mare d'amore e lo dona ai suoi cari. Dice che lassù hanno un "debole" per me (bontà sua) e che per questo mi hanno donato questi "vetri" attraverso i quali posso comunicare con loro, gli ho aperto io il mio registratore e ora ho il suo messaggio. Invita sua figlia a "mettersi la tuta" (un modo simpatico per invitarla a darsi da fare) e a fare anche lei metafonia, lui andrebbe anche a casa sua a portare il suo messaggio. Dice che sulla terra ci sono tanti uomini feroci, che bisogna pregare. Assicura Maria che è tutto vero, che lui è davvero qui che parla, e che dunque vada gioiosa, questa è la buona novella. Chiede di avere il coraggio di immaginare il futuro anche con l'aiuto di queste certezze che riguardano l'immortalità dell'anima. Vuole che si dica a tutti che riceviamo questi "dischi", queste registrazioni, per questo invita sua figlia a darsi da fare e a far conoscere anche agli altri suoi familiari questo messaggio. Sono spiriti amici che ci danno qui, qui c'è la via dei cieli e sono anime sante che ci danno da fare questi messaggi.

COMMENTO

Notate con quanta insistenza i nostri cari da lassù ripetono che questi messaggi sono veri, che sono davvero loro a venire a parlare, che bisogna portare a tutti la buona novella, far sapere al mondo.....mi dispiace dirlo, ma spesso è fatica inutile. Perfino per coloro che mi chiedono il messaggio con una certa convinzione e speranza. Loro sanno che cozzano contro i muri più duri che l'essere umano possa costruire, quelli della propria incredulità e della propria sfiducia, lo sanno, eppure continuano puntualmente a cercare di scuoterci, di convincerci che la realtà è davvero questa ed è semplice, chiara ed evidente, ormai. Cercano per poterci portare quel sole della speranza che, solo, può sollevare la fatica di vivere senza certezze. Ma c'è sempre quella vocina in ogni cuore, quel piccolo tarlo che si chiama dubbio e che intralcia il cammino: sarà davvero lui/lei? Chi me lo assicura? Loro ce lo dicono: nient'altro che il cuore, non ci sono altre garanzie che il proprio sentire quando non ci danno quelle prove eclatanti che vorremmo per mettere a tacere quel piccolo tarlo che ci rovina una gioia che dovrebbe essere la più grande possibile su questa terra....una fortuna, come dice Elena ad Angela. Ma peccato, una cura così potente per qualunque umano dolore si vanifica ad ogni morso di quel piccolo tarlo. Purtroppo questa è la condizione umana.

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