Marco è un giovane ragazzo morto in un incidente, sua mamma Elvira me lo ha richiesto - Gaetano è il papà di V. - 25/03/2014

Di fronte a tutti questi ragazzi che sono andati via anzitempo per colpa di incidenti stradali, verrebbe spontaneo pensare che se non avessero inventato le automobili o le moto tante mamme oggi non piangerebbero lacrime amare....ma a ben riflettere sarebbe meglio dire "se non esistessero tanti irresponsabili che usano auto e moto con superficialità e senza senso del pericolo", imbecilli che magari si mettono alla guida ubriachi, drogati, storditi da ogni sorta di roba chimica che serve solo a distruggere la vita, la loro e quella degli altri innocenti che hanno solo la disgrazia di trovarsi sulla loro strada. Ma così va il mondo, e nonostante si parli tanto di omicidio stradale ancora il nostro governo si ostina a lasciare impuniti questi veri e propri assassini, quasi che uccidere stando ubriachi al volante fosse molto meno grave che uccidere, da ubriachi, usando una pistola. Io non so se introdurre il reato di omicidio stradale servirà a diminuire il numero dei morti per incidente, ma so che sarebbe comunque ripristinato il senso di giustizia che deve governare ogni umana società, e che tante famiglie potrebbero almeno dire di aver ricevuto giustizia per quella vita che è stata strappata loro per qualcosa di davvero inaccettabile: la stupidità e la superficialità di quanti ancora credono che spingere il piede sull'acceleratore aumenti proporzionalmente il volume dei loro neuroni atrofizzati e completamente inefficaci ai fini di una vita che sia un minimo soddisfacente. Con Marco viene anche Gaetano, amato papà di V. Faccio solo notare che la voce di Gaetano cambia durante la registrazione per l'inserimento nella base di voci di cui alcune sono femminili, lui le ha ugualmente utilizzate per parlarci sopra, non meravigliatevi, dunque, spesso accade.

Qua c’è il sol, se butta pace…

MARCO

Qua me porta, eh, vo giù!
E qua stai, dan voce,
ccà credere!
Te vò bene, cercare tu stavi,
generà, lì mà studente!
V’è ccà, ci dà mente, prega colì!
E’ naturale, già, chiede….
Lo sente ccà, scopo è.
Sono ccà, scendo, uscita,
qua dei sogni giù sarà.

E sete avete là,
covate amaro, è prassi neuro…
ah, po’ là, deh, dimezzà!
Alto può scendere…Pasqua è ccà, han vita!
“Conversar? Ma va! Neh, qui tarati, menti!”
Qua c’è il sol, se butta pace,
limita il sole, ti alluccai!
Ccà toppa, si, è mostrine,
taxi, mò, è di là reale!
L’entità te n’apre porta,
deh, canti…chi viene qua, pensare!

 


GAETANO

Qua hai, neh, papà: va giù!
Trai fede e nasci te,
Re dava lì, ah dì, il potere,
te va giù, che nenia!
Oh affetti pene credo vendere tu ha!
Sto prete, si, po’ rubrica dà,
posta: sta giù via!
Ha detto che Re mò giù t’offre là,
e fa strade già l’autista che dà!
Dottò va, caldo ce fa, dice vole uscite,
giù starà là si non potrà,
brava è guida, vole dì!
Eh si, giù va: do dvd!
Più uscite provare già,
qui verrà amicizie, qua, si de là.
More, su, te rubi,
fa Croce lì,
te pungo che già va!
Interessa, informati, tu lady già vedi…
Luce qua va, qui siamo pronti, entrà vorrei!

 

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Marco dice che lo portano a parlare nel mio registratore, che quindi viene quaggiù, per cui dice a sua mamma di stare ad ascoltare, qui gli danno davvero voce per parlare, che ci creda, è vero. Dice a sua mamma che le vuole bene e sa che lei stava cercando un contatto con lui e le dice che può "generarlo" lei stessa, questo contatto, se si mette a studiare come fare. Lassù c'è davvero un altro mondo, il Signore conserva la loro mente e la loro personalità, e per questo Marco invita sua madre a pregare per lui. E' naturale che lei abbia il desiderio di chiedere di lui, di sentirlo, e il fatto che ora lo sta sentendo ha uno scopo ben preciso nei piani del Cielo che ci concede queste registrazioni. Lui è davvero in questa registrazione, è sceso, qui c'è un"uscita" possibile per loro, e dice a sua mamma che avrà ancora altri sogni in cui lui sarà vicino a lei, altri segni della sua presenza. Qui sulla terra abbiamo sete di sapere, sete spirituale, e per questo coviamo amarezza, ci ribelliamo ai piani di Dio e spesso finiamo alla "neuro", è quasi una prassi consolidata, ciò perchè non abbiamo abbastanza fede e fiducia in Dio. Ma dice a sua mamma che conoscendo questa verità si possono anche dimezzare le dosi di farmaci che magari si prendono per sopportare il dolore di una perdita. L'Alto può scendere fino a noi per comunicare (e non il contrario....), lassù è davvero Pasqua per tutti, nel senso che tutti risorgono con il loro corpo astrale, dopo la morte, e quindi anche lui. Sua mamma cova dei dubbi sulla veridicità di queste comunicazioni con l'Aldilà, e lui ne riporta i pensieri; lei pensa cose tipo "ma va, non è possibile conversare coi morti, quelli che lo affermano sono tarati, mentono...", dunque una richiesta di sentirlo fatta forse per semplice curiosità. Invece in questi messaggi c'è il sole, afferma Marco, loro buttano pace nei cuori da lassù, e invece lei con la sua incredulità limita questo sole, se ne sta al volontariamente al buio....lassù quelle che noi consideriamo "toppe", rappezzi, fallimenti, sono invece "mostrine", ovvero segni che permettono di capire il grado di valore delle persone e delle anime. Il "taxi" simbolico (la metafonia) che lo ha portato fino al mio registratore è reale, le entità davvero aprono le porte dell'Oltre, e che dunque canti di gioia sua mamma, pensi a chi davvero viene a parlare quaggiù grazie alla metafonia.
Qui c'è papà, dice Gaetano a sua figlia, viene giù. Subito un consiglio importante: che tragga fede da queste comunicazioni fra terra e cielo e per lei sarà come nascere davvero a nuova vita. Il vero potere è quello che viene da Dio, quello spirituale della conoscenza e dell'amore, e questo concetto le viene da lassù, che nenia, scherza Gaetano sapendo che è come se stesse facendo un predicozzo a sua figlia. Sa che sua figlia ha delle pene per i suoi affetti, ma le consiglia di "venderle" queste pene e di vivere più serena. Sant'Erasmo, il prete che è la cara guida di queste comunicazioni, ha la rubrica con tutti gli "indirizzi" a cui mandare la sua posta celeste, ovvero questi messaggi, è lui il regista, insomma. S.Erasmo fa sapere a V. che il Signore offre anche a lei la possibilità di percorrere questa via, di dedicarsi alla metafonia, l'autista, ovvero S.Erasmo, già prepara le strade, se lei vorrà. Il "dottore", ovvero S.Erasmo viene a portare calore nei nostri cuori con ciò che ci svela, e dice che vuole più "uscite", più persone che facciano metafonia, ma se V. non potrà dedicarsi alla metafonia, che almeno segua le comunicazioni nel sito, la guida che ce le dona è brava e vuole comunicarci la verità. Ma Gaetano cerca ancora di convincere sua figlia, le dice che se lei ci proverà le donerà il suo "dvd", le sue registrazioni. Bisogna provare diversi metodi per comunicare, attraverso la porta di Erasmo arrivano anime amiche. Esorta V. a "rubare" le more succose, i frutti di queste registrazioni, è Gesù che opera perchè ci giungano, lui la "punge" affinchè accetti e si dedichi a fare metafonia sotto tali guide. Che si interessi, si informi, guardi a cosa faccio io già (ormai sapete che per loro sono "lady). . Attraverso questi messaggi arriva luce, loro sono pronti anche per V., lui vorrebbe tanto "entrare" per farle da guida.

COMMENTO

Ormai sapete che loro lassù invitano spesso i propri cari a fare metafonia, ma poche volte ho sentito tanta insistenza come nel caso di Gaetano verso sua figlia. Colgo l'occasione per chiarire un concetto: il fatto che loro invitino a provare a sperimentare non deve affatto farvi sentire in obbligo, anche perchè, se non siete nella condizione spirituale e psicologica per farlo, è molto meglio lasciar perdere o magari aspettare momenti più favorevoli della propria vita. Se non vi sentite di pregare prima, ad esempio, è decisamente meglio lasciar perdere; oppure se non mettete in prospettiva di aiutare gli altri a ricevere qualche messaggio da un proprio caro, se non avete abbastanza pazienza e predisposizione, se non avete, fra le vostre motivazioni, il desiderio di conoscere, di evolvere e migliorarsi, di dare a Dio una possibilità di aprire strade nuove insieme a noi, insomma. Meglio aspettare tempi migliori senza sentirsi in colpa, nessuno ci obbliga, il cielo propone, ma noi siamo sempre liberi, in qualunque momento, di dire si o no. Le conseguenze di questa scelta si rifletteranno solo sulla soddisfazione di prestare un servizio gratuito e sul profondo cambiamento di vita a cui tutto questo può portarci. In meglio, ovviamente. Ma nessuno verrà a chiedervi nessun conto se deciderete che non fa per voi, avrete solo rinunciato ad una possibilità. Come, in fondo, nella vita capita spesso...

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