Parlano Salvatore, nonno di Toti, ed Oronzo, suocero di Lorenza - 16/09/2014

Decidersi per Gesù, qui e ora. Ce lo ricordano sempre i cari che vengono in visita, ci dicono che è importante per trasformare la nostra vita terrena e cercare di viverla al massimo delle nostre potenzialità di evoluzione, cercando di seguire e mettere in pratica la Parola di Cristo in ogni aspetto della nostra vita. Ed anche stavolta, sia Salvatore che Oronzo esortano i propri cari a decidersi per Gesù, veramente, con piena convinzione, offrendo la propria vita a Lui ed al Suo amore. Salvatore è l'amato nonno di Toti, mentre Oronzo è il suocero di Lorenza che me lo ha richiesto, ma è atteso anche da suo figlio.

Qui santi le va, lì curando!.....

SALVATORE

Qui santi li veglia.
Si morì…già manca a me.
Somma qui dati lady,
anche su là felice!
Si vieta lì? Giù mò c’ha il Blu!
E c’è là!
Un evento…ma lo mandi giù nonno là?
Ridi qua, c’è Re, vuol dire?…
Iesù è Re là,
cura dà alle bestie lì,
credi lì, s'ha rinati e ricchi lì!
Su svegliati, decision bambì
ch’è su là luce!
Stai su, lì già c’è re ed è già albe.
Oh, fa lì pianti? Balli di lì, in giù là bene!
Qui santi le va, lì curando!
Oh, fame di natura qua risvegliate.
Che tace? Che lassù ceri ce va, deh!
Sin del sangue lì vive, ah, già me!
Qua de girà, sai, danno disco.

 


ORONZO

Sarà Pasqua, su, quassù!
Già mando là!
Chi c’ho c’ho, né, ah, inventerò: teste!
Amà, eh, tutt’e due, si deve il Re!
Tutt’e due: c’è, dai leggi, so andare in gilet!
Si dà, c’è qua vita,
ch’feste! Tu mò hai fede, è lettera!
Ccà stetti, dì!
Qua, sul serio “mai” dire, e leggi!
Qui ci metterete: ci sfascia “canna” giù, va a scannà!
Lì giù chiede…de lì attività!
Io ero lì re, ah, là metti:
Mary lì già la vidi, ah mò giù dava!
Si, oh, zuccherà lei ti dà,
oh, rispetto va a Francy,
si farà stadi però….
Se va a lasciare? No, qua è sani!
Oh lì quanto han combattere e amà!
Dare ho là: amate!
Ha là cuore: c’è santi lì.
Non va cane, c’è Rai, si grida…
Alto vedi il Re,
amà vo il cielo,
e lì hai, lì già manda….

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Salvatore conferma che ci sono i santi qui a vegliare le registrazioni. Si, dice, lui è morto in terra e per questo suo nipote gli manca fisicamente, ma sommando i dati che loro ci hanno trasmesso in gran quantità in questi anni e dai quali deduciamo che sono vivi, si può capire che lui anche lassù è felice (sta bene, evidentemente è in un bel posto). Perché mai, si chiede Salvatore, la Chiesa vieta questa comunicazioni quando è il "blu" (ovvero il livello più elevato dell'Aldilà) a comunicare qui? E' un evento il fatto che da lassù mandino lui, il nonno, a parlare qui. Che rida Toti, esiste davvero il Signore e che lo dica a tutti. Gesù (lo dice in latino) è davvero il Re e con queste comunicazioni porta la cura per le "bestie", anche per coloro, cioè, che sono votati al male se vogliono redimersi. E che ci creda Toti, convertendosi tanti sono rinati e sono anche ricchi spiritualmente. Incita suo nipote a svegliarsi, a prendere una decisione per Gesù ("bambì" lo chiama, ovvero la forma contratta di bambino) perché la luce è in Lui, lassù. Lo invita a stare su di morale che col Signore c'è sempre l'alba di un nuovo inizio, che non pianga ma, anzi, balli che gli andrà bene quaggiù. In questo registratore arrivano i santi per curare la nostra incredulità e i nostri mali spirituali. Chiede che si risvegli in tutti noi il desiderio di natura, di viverla e rispettarla. E che non taccia suo nipote su questo dono ricevuto, anzi, accenda dei ceri in ringraziamento per quanto ricevuto. Anche senza il sangue lui vive lassù (il sangue è estinto con la morte del corpo) col suo corpo spirituale. Che giri per questo sito, qui loro dal cielo donano "dischi", registrazioni.
Oronzo esordisce con una frase molto significativa: per tutti noi, dopo la morte, coi sarà subito una "pasqua", ovvero la resurrezione del nostro corpo spirituale. E per questo che lui può mandare qui il suo messaggio, perché è vivo. E chi c'è c'è ad ascoltarlo, lui non inventerà proprio nulla, ma sarà solo un semplice testimone (teste) della realtà. A tutti e due i suoi cari (suo figlio e sua nuora) egli dice che si deve amare il Signore, e che devono leggere quello che è scritto nei messaggi di questo sito, lui viene addirittura in "gilet" per parlarci. Lassù c'è vita, ci sono feste, e che abbiano fede, lui sta dando davvero la sua "lettera" dall'Aldilà. Lui è stato davvero qui sulla terra per registrare; e che non si dica la parola "mai" per dire che una persona morta non tornerà mai più, leggendo questi messaggi si può capire che non è vero che nessuno è mai tornato dall'Aldilà a parlare come tanti affermano gratuitamente. Dà ora un avvertimento generale, come fanno spesso da lassù: ricorda che le droghe, le "canne", rovinano le persone quaggiù e poi lassù, indebolendole spiritualmente, , le sfasciano, le "scannano" (lo dice con un gioco di parole tra canna e scannà). Se qualcuno si chiede cosa fanno loro lassù, lui risponde che sono in attività, certo non se ne stanno senza far niente, purificarsi spesso vuol dire anche aiutare gli altri che ne hanno bisogno anche lassù. Qui sulla terra lui si sentiva un re, era felice. E ora lassù ha visto anche la Madonna (Mary) che viene a dare i suoi messaggi in terra nelle varie apparizioni; la Madonna ci permette di "zuccherare" la nostra vita col suo grande amore di madre. Mi lusinga dicendo che mi porta rispetto per quanto faccio per loro, e scherza che poi faranno stadi per contenere tutta la gente che segue questo sito. Qui pensiamo forse che i morti ci lasciano? Per niente, lassù, anzi, sono perfettamente sani anche se in terra erano malati. Predice a sua nuora e a suo figlio che avranno molto da combattere ed amarsi nella vita, e vuole dare loro il suo consiglio: amare sempre. Ha il suo cuore vicino a loro e prega i santi per loro. In queste registrazioni non vengono mai spiriti falsi e cattivi (cani), la Rai celeste garantisce. Il Signore sta nell'alto dei cieli, e il cielo vuole che tutti gli uomini imparino ad amare. Questo ho avuto e questo mi chiede di mandare ai suoi cari.

COMMENTO

Amare, amare ed ancora amare: questo chiede e desiderano da noi il cielo tutto ed il Signore. La cura che il Signore porta alle "bestie" (ammetto che il termine è un po’ forte, ma per certi esseri è finanche lusinghiero il paragone con gli animali che certo non ammazzano i loro simili per divertimento, vendetta, fanatismo o quant'altro) è proprio questo semplice consiglio, come già ci insegnò quando ancora camminava per le vie della Giudea ammonendoci ad amare il prossimo come noi stessi. Pare facile e scontato, eh? Ma se ad oggi il mondo pare soccombere all'odio, alla violenza, alla guerra declinata in tutte le sue forme più crude e violente, quell'ammonimento di Gesù non è affatto facile e scontato. In esso si cela una soluzione tanto semplice quanto impossibile, spesso, da mettere in pratica per tutti noi, anche nella nostra vita quotidiana. Rabbia, frustrazione, intolleranza, delusioni, ci allontanano ogni giorno da questo obiettivo che spesso resta una chimera, anche per le mille provocazioni che il mondo di oggi ci presenta lungo la via. Ma bisogna pur dire che la rivoluzione più efficace è quella che nasce in ogni singolo cuore, senza spargimento di sangue nè violenza, e quando l'amore è in tutti i cuori allora davvero l'agnello può stare con il lupo, come ci dice Cristo. E' la via stretta questa, certo, la via più irta e difficile, ma è l'unica che ci conduce in Paradiso già qui sulla terra. Però questa è una rivoluzione che non si può fare in piazza, tutti insieme, ognuno deve farla nel proprio cuore, nel proprio animo, giorno per giorno, migliorando se stessi e la società intorno, e resto convinta che solo quando tale rivoluzione sarà compiuta potremo vivere sulla terra come nel paradiso terrestre, senza violenza né competizione. Utopia? Forse, ma Gesù non è conosciuto certo per essere un utopista, e se ci ha dato quel comando è perché sa benissimo che possiamo realizzarlo. Certo, se tutti siamo disposti ad intraprendere quella famosa via stretta che conduce al Paradiso. Per aspera ad astra.

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