E' la volta di Dora, una giovane ragazza suicida richiesta dalla sua amica Mirella, e di Antonio, papà di Letizia - 03/11/2015

Arriva sempre più luce dall'Oltre sul tema di coloro che decidono di mettere fine alla propria esistenza manu propria, e sempre più impariamo che queste anime, dopo aver estinto il proprio debito (se devono farlo, infatti nel giudizio si distingue sempre tra le motivazioni che hanno portato a quel gesto e non tutti seguono lo stesso cammino), possono raggiungere la Luce come tutti gli altri. E' importante, insomma, nel definire il tipo di ambiente in cui si ritroverà il suicida nell'Aldilà, il tipo di motivazioni che hanno condotto la persona al gesto estremo: una cosa è la sofferenza forte, sia fisica che psicologica, che rende la vita insopportabile per mille motivi, altra la superbia intellettuale di arrogarsi il diritto divino di decidere quando è il momento di morire, anche senza particolari motivi di sofferenza, spesso solo per stanchezza ed apatia nell'affrontare i normali problemi della vita, in spregio al dono divino della vita. Dora lo dice chiaramente: ha pagato il suo debito ed ora può anche'ella salire verso la Luce, per vivere la sua eternità in un ambiente più solare e gioioso. A tale proposito vorrei farvi conoscere il singolare progetto di Jurgen Ziewe, un regista che è anche un cosiddetto "viaggiatore astrale", il quale sta curando un film in cui, grazie all'uso della realtà virtuale, descrive i vari ambienti dell'Oltre che egli ha visitato col suo corpo astrale, e cliccando qui potrete vedere un pezzettino di quello che lui definisce come uno dei livelli più bassi ed oscuri dell'Oltre. Una visione angosciante di quello che aspetta coloro che hanno vissuto in maniera egoistica e per fare del male agli altri, che hanno ucciso ed offeso la vita umana in tutte le sue espressioni. Certo è solo per avere un'idea, in realtà non sappiamo come può essere davvero l'ambiente che S.Erasmo definisce sempre "le grotte", ma credo che si avvicini molto alla sensazione labirintica di abbandono, freddo, e profonda angoscia che questo filmato trasmette. Cerchiamo di starne lontani facendo del nostro meglio e cercando di essere onesti e di aiutare come possiamo chi ha bisogno, a tutti i livelli, materiali e spirituali. Dopo Dora parla Antonio, papà di Letizia. ascolta il testo

Ad amica un’uscita, vado e ci manca.... istruzioni

DORA

E di lì fate, senti che dà Re!
Ho già andare giù.
C’avete, si neh, giù, eh, mali.
Colà c’è…
E' là, dì, giù i testi.
Il mio debito che è estinto…
Ccà riavè sta voce qui!
Qua la mente, se ci credi là,
ah lassù c’è.
Ah può dire ho incontrato venti lì….
Ah vicino, con te vivo, là c’è!
C’è via, de su morti...
Chiamar, e c’ha regalo su Re.
Ad amica un’uscita, vado e ci manca…
E questi, lì già morti, va!
Già là mando anche fede, si, Dio ccà la dà!
Si, ma creda lì:
si ride su, e giù metti: si fidi, ah!
Si ride: e temo che esci nuda…
È vero...e qua vò dì: scemotta!



ANTONIO

Aldilà sta di là, deh, che affare!
E sta sole…ah là ma dai!
E’ su colà, là nati!
Apri là, lì chi è voce dà!
Mò ccà mano va,
là sai amore? Setto rompe e lì ha!
Ah là n’ha padri…ma so qui!
E dire: dà niente?
Fratelli c’ha qui, eh!
Ah che bara, neh?
C’è qua a dì santi,
giù, ah lì, do cura!
Ccà a mancare è spoglie, dì!
E ha lì, sta a man’ ‘e Gesù!
E v’è lacuna…ma saran lì sciocchi? E qua va…
E lì serve avè, là scopra!
Uhè là donna! E lei spera, e le ridà qui voce?
Uh qua rete! Ma là, neh, move!
Là fiducia e fa qua liste.
Maturità c’ha,
amore, dici tu “la strada sta là!”
E m’inchioda, a me mi goda figlia, là rese…

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Dora incita a darci da fare quaggiù, visto cosa ci dona il Signore tramite queste registrazioni. Deve venire quaggiù perchè richiesta e commenta che qui in terra abbiamo tanti mali, morali e materiali, e ci sono tanti testi che ormai ci illustrano di quali mali si tratta. Dice che il suo debito, per il suo suicidio, lo ha estinto; ora le ridanno una "voce" per poter parlare con noi. Se ci si vuol credere la realtà è che la mente è immortale ed è questa che poi vive lassù. Vuole dire che dopo la morte lei ha dovuto stare in un ambiente ventoso, tempestoso, specchio delle tempeste che aveva nel suo animo. Rassicura di stare vicina a Mirella e le dice che loro, i cosiddetti "morti" hanno una "via" per scendere al livello terreno e, quando è loro permesso, possono visitarci in spirito. Se chiamiamo tramite il regitratore, il Signore ha poi in serbo il dono di questi messaggi da lassù. Un'uscita predisposta da Dio le ha permesso di venire a registrare per la sua amica, sa che le manca: i morti vengono certamente e con gioia a comunicare con noi. Col suo messaggio vorrebbe mandare a Mirella il dono della fede e per questo scopo Dio le ha dato questo messaggio, affinchè abbia la vera fede, affinchè creda che loro lassù sono anche gioiosi. Vuole che io dica con chiarezza a Mirella che deve fidarsi. Ora, in chiusura, le dice che vuole scherzare un pò dicendole che lei teme che alla fine Mirella "esca nuda" da questa vita, senza aver accumulato fede e verità nel suo animo, avendo con Dio e la Sua verità solo un rapporto superficiale e interpretandolo a modo suo. Dora saluta in maniera un pò "ambigua": da un lato dice che è vero quanto ha appena detto e dall'altro dice che scherzava...e in maniera amichevole ed affettuosa chiama "scemotta" Mirella e se ne va. ascolta il testo
Antonio conferma che l'Aldilà è qui a comunicare e ci ricorda che per noi è un vero affare ascoltarli. Mi chiede di dare subito la notizia che lui è in un posto dove c'è sole, dove c'è luce, e che quaggiù ci sono le anime che, provenendo dal mondo dove egli ora si trova, hanno scelto di nascere, di incarnarsi. Chiede a Letizia di aprire anche lei la "porta" registrando, chi si presenta qui lo fa con una voce per farsi comprendere. Bisogna dare una mano a questo progetto di comunicazione fra i due mondi e, chiamando "amore" sua figlia, le dice che il cielo, tramite la metafonia, ha rotto il "setto" (è una parete divisoria, simbolo, appunto, di divisione fra i due mondi) e ora qui abbiamo le loro voci. Dice che Letizia ne ha tanti di "padri", di figure paterne, almeno, ma lui, quello vero, è lassù ed ora parla con lei. E ci invita a pensare al valore di quanto il Signore ci sta donando, mica niente, eh! E a sovrintendere a questi messaggi ci sono spiriti fratelli, animati dalle migliori intenzioni di aiutarci. E poi che bara? Certo lui non è dentro ad una bara, ma è vivo lassù. Qui ci sono santi a permettere le comunicazioni e lui assicura le sue "cure" da lassù a sua figlia. E in tutto questo c'è la mano di Gesù che ci guida. E per questo si chiede se tanti che non vogliono accostarsi a questi messaggi e alla metafonia siano stupidi, visto che oggi il mondo ha necessità di colmare le sue lacune in materia spirituale. Qui ci serve avere questi messaggi. Poi si rivolge a me chiamandomi "donna" e chiedendomi, visto che sua figlia è in fervida attesa di questo suo messaggio, se le consegnerò la sua "voce" ed il suo messaggio (manco a dirlo, ho sempre consegnato ai destinatari tutti i messaggi che mi vengono richiesti). Qui c'è ormai una rete di comunicazione stabilita fra i due mondi ma bisogna muoversi un pò tutti a comunicare e diffondere la buona notizia. Chiede di avere fiducia, lassù fanno le liste di chi poi dovrà venire a registrare. Sua figlia è matura abbastanza per affrontare questo argomento e questa verità e, chiamandola ancora "amore", le consiglia di dire agli altri della famiglia di credere che lui sta davvero lassù ed è venuto davvero a registrare. Poi, siccome insistevo a cercare ancora basi per farlo continuare un altro poco a parlare, mi dice che io lo "inchiodo" nel registratore, che sua figlia ha già avuto abbastanza da godere, lui ha reso quanto doveva. ascolta il testo

COMMENTO

Antonio pronuncia in particolare una frase che mi stimola a fare una riflessione: a loro mancano solo le spoglie mortali, per il resto sono esattamente quello che erano prima, a livello di personalità, carattere e psicologia. E se ci pensiamo bene, in fondo il dolore del lutto, per noi che restiamo sulla terra, è dovuto proprio alla mancanza di un corpo tangibile, del contenitore di "quella" determinata persona, col quale relazionarci. Ma bisogna capire che il corpo fisico altro non è che la "tuta spaziale" che permette alla nostra anima di poter vivere e fare esperienza in questa dimensione ed in questo ambiente, e ciò perchè è capace di respirare ossigeno, nutrirsi di quanto questo pianeta produce, e crescere secondo le regole della fisica terrestre. Se noi volessimo vivere su Marte, che ha regole ambientali e fisiche molto diverse dalla terra, con questo corpo fisico non potremmo, moriremmo subito senza l'aiuto di una tuta adeguata; la stessa cosa è per l'anima che decide di venire a vivere per un pò su questo pianeta che è materiale, per cui essa, che è immateriale per sua natura, deve assumere una forma fisica, un "veicolo" adeguato ed adattato a questo determinato ambiente. Ma il veicolo è solo un mezzo temporaneo, non è chi siamo davvero, è come se dicessi che l'automobile è l'autista, e che quando l'automobile viene rottamata l'autista non esiste più, scompare tra i detriti ed i rottami dell'auto. Non è così, e lo sappiamo bene, ma, mentre per l'esempio dell'automobile, accettiamo facilmente una realtà così evidente, altrettanto non riusciamo a fare quando consideriamo quel passaggio che chiamiamo "morte". La frase di Antonio vuole dunque farci capire, ancora una volta, che loro, dopo la morte del corpo, sono restati gli stessi che erano prima, solo che ora sono impegnati ad evolvere e fare esperienza in un ambiente molto diverso da quello terreno, non come se fossero su un altro pianeta di questo stesso universo, ma in un ambiente spirituale, proprio in un'altra dimensione di esistenza, dove le forme fisiche non hanno più alcuna funzionalità e quindi vengono lasciate indietro, come peso inutile. E dove le cose che facciamo ogni giorno, come mangiare, bere, dormire, non servono più. Ma il cambiamento è solo ambientale e funzionale, ciò che ci ha caratterizzati in vita (personalità, idee, carattere, tendenze, istinti) resta immutato, ed è proprio con queste caratteristiche che ognuno si prepara l'ambiente in cui vivrà lassù, con queste caratteristiche la sua evoluzione sarà più o meno rapida. Insomma, avverto i signori ricchi che governano il mondo come meglio aggrada ai loro interessi: lassù le ville di lusso e gli ambienti sfarzosi non ve le comprerete coi libretti di assegni nè corrompendo qualche funzionario compiacente offrendo favori in cambio. No, signori, nella banca di Dio non vengono depositati soldi, ma solo l'amore disinteressato che avete donato, e nello Ior celeste non ci sono i soldi del Bambin Gesù da poter rubare per ristrutturarsi l'attico di lusso, ma l'onestà con cui avete atteso al disegno che Dio vi ha chiamato a realizzare. Ma costoro, le vogliono sapere queste cose secondo voi? ascolta il testo

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