Sant'Erasmo accompagna Emanuele, giovane figlio di Polissena, ed Eugenio, padre di Ermanno - 04/05/2015

Dopo una lunga interruzione, dovuta a problemi familiari che mi hanno costretta a fermare per un pò le registrazioni, ecco che posso riprendere con gioia ed entusiasmo rinnovato il mio impegno per portare, stavolta, un giovane figlio, Emanuele, a sua mamma Polissena, ed un papà molto atteso, Eugenio, richiesto da suo figlio Ermanno. Introduce il caro Sant'Erasmo che, come sempre, mi motiva ancor più fortemente a perseverare nelle registrazioni per aiutare il mondo dubbioso ed in coma spirituale profondo. E' il cuore che è divino, come ci spiega il santo in questa registrazione, il cuore che ci porta a vedere la nostra esistenza come un "continuum" dalla Fonte all'eternità della vita oltre la morte, ed in questa ottica rinnovata siamo invitati a riconsiderare i nostri comportamenti e a tornare ai valori più autentici della cristianità. Il paradiso, ci insegna il santo in questa bellissima registrazione, è là dove c'è amore vero, là dove si ama, e chi, sebbene si trovi ancora qui sulla terra, può negare questa semplice verità? Anche nelle nostre vite quotidiane assaggiamo un pezzettino di paradiso quando siamo amati, accettati e in sintonia con chi ci circonda e con quanto ci accompagna lungo il percorso del cammino terreno. Amore è Dio e amore è il paradiso che accoglie l'anima che si è forgiata nel dono dell'amore e pertanto è capace di "vederlo" e "riconoscerlo" già qui in terra. ascolta il testo NB: il registrato del santo è ottenuto col metodo del nastro rovesciato, mentre gli altri due con la radio ad onde corte su stazione straniera.

Ah ma là amo? Là, si, mò Paradiso!.... istruzioni

SANT'ERASMO

Suonare ch’è già noi,
preci là, la a terra…c’è il dubbio,
oh sa, la terra…c’è coma là!
Là a terra c’ero, ho l’onda,
là a terra, su, pace, strada c’è là!
Ah si, è là fa, neh!
Si mette là motivo, fare!
E Frà, divino è il cuore, lo dica!
Ah ma là amo? Là, si, mò Paradiso!
‘Un baci? là entrate, su n’ha amore!
S'ha male lì,
e Frà qui seccature tira a me, fugge!
E' noi, gira Dio, dava segnali che addà badà!
Ah stella, fa, là cresce,
oh no ero di là? O c’è, si, n’altra eri?
Lì timbra, ti dà Re,

là chiesi per attenuare, eh!
Oh, ma c’ho anch’io amici,
noi gira, è lì, oh, santi, in aria:
fa dì Lui, eh!



EMANUELE

Lì han preti con gruppo,
là “parlamento”, e là una sera n’ascoltava là!
E dici: mà c’ero,
sto qui, se tace starà a scovare te!
Lì un prete, ccà questo è,
là ponte radio,
messaggi è astrale!
Uscita di su lì è,
firma, là giri da lì!
Di là c’era lì un po’,
ce stamm a girà, ma gli euro sfumi, ah!
Te vol bene, colì conta lei baci?
L’Ostia unì, vorrei dì là!
Oh, tirà qua!
E’ Rai qui, mica zeri!
Ministeri, infrastrutture in Dio,
tutto loda, n’ha su!

Oh, Dio ce salva, neh!
Agenzia Imma, eh, ha là,
accendi, si Mary sta!
Là bisticci? Ma potenza tenè qua lì con Frà….
Oh, là sta radio!
Voglie n’hai vasi,
n’avrò lacrima ora…sono qua!

 



EUGENIO

Ah, già rida là!
Chiamai cò ali,
che stan pronti lì.
Là, sa, manda, eh Re!
E dà, na pacchia,
li fa, là va papà!

Ave, già sta mò là fede?
Fede in Dio, lì!
Si, lì, già, ma si, è Uno là: li chiama!
De là sul prato, si,
e oggi, oh, avere lì!
Sto a dà, reclamà pronti…
Ciò anche smettere, frase lì!
Saresti utile, qua mille…si, carità.
Qui do, “presta” me,
è prove, dì, e mò là a cantà giù!
Già corri lì, ah là, ah dice…
Già ccà entro, de qua mette papà!
E Re, ah, tira, umani ha,
là già dispensa!

Già ride il “mio” là,
Re qua, ma dà papà
che è, oh si, per te

 


 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Il santo, dopo il mio stop obbligato, mi invita a "suonare" al suo campanello, a registrare, e a pregare perchè in terra ormai prevale il dubbio e ciò ha messo l'umanità in uno stato di "coma spirituale". Lui,come guida metafonica, sta qui in terra per permettere queste registrazioni, ha l'onda che Dio gli ha concesso per esortarci alla conversione e per ricordarci che qui, sulla terra, c'è la via verso la pace ed essa è in Cristo stesso e nella Sua parola. Bisogna darsi da fare, come spesso il santo ama ripeterci, e c'è un motivo, uno scopo per darsi da fare, scopo che è quello di aprire gli occhi a tanti e tentare di aiutare l'umanità ad uscire da buio, ignoranza e violenza. Vuole che io dica che è il cuore ad avere facoltà divine, il cuore che ama, perchè se si ama si è già in paradiso. Mi chiede di dargli un bacio e di entrare, lassù ne hanno amore da donarci. Sa che ho avuto un periodo un pò difficile, però mi dice che se le mie "seccature" le "tiro" a lui, lui le farà "fuggire", ed infatti ora sono sparite con mio grande sollievo. Con loro è come se "girasse" Dio qui in terra, perchè loro, spiriti superiori, lo rappresentano, e Dio manda segnali che bisogna avere molta attenzione a quanto sta accadendo nel mondo. Con affetto mi chiama "stella" e dice che il Signore fa crescere il sito ed il numero di quanti vi trovano fede e consolazione, in fondo, mi chiede cercando di sollevarmi un pò, non era forse lui qui per farmi da guida? O forse sono diventata un'altra, mi chiede ironicamente....Questi messaggi hanno il timbro del Signore, la Sua autorizzazione, e il santo mi ricorda che ha interceduto in mio favore per attenuare la prova che in famiglia abbiamo dovuto superare. In fondo, scherza mirabilmente il santo, anche lui ha degli "amici" lassù a cui chiedere un favore! Loro, i santi, girano, stanno nell'aria, ed è Dio che permette a loro di "parlare" tramite questo mezzo. ascolta il testo
Emanuele dice che qui c'è il prete (Sant'Erasmo) insieme ad un gruppo di spiriti elevati, e che essi fanno un "parlamento", si esprimono attraverso il mio registratore, e così, finalmente, è giunta la sera in cui sua mamma può ascoltare anche lui da lassù. Vuole che io dica per lui "mamma, c'ero, sto qui" e se lui da lassù tace e non dà segni è perchè sta a lei cercare di "scovarlo". Qui sulla terra Sant'Erasmo era un prete, ed ora lassù è un ponte radio che manda messaggi dal mondo astrale. Qui c'è un'uscita per l'Oltre, bisognerebbe farci la firma su questa possibilità che ci è data, e per questo Emanuele invita sua mamma a girare tra le registrazioni del sito per trarne consolazione e verità. Loro girano tramite questo mezzo, ma si concedono solo a chi non chiede soldi in cambio per portare aiuto e messaggi ad una persona che ne ha bisogno. Dice alla mamma che le vuole bene e che lei non potrebbe contare i baci che le manda. E' stato Gesù, l'Ostia, ad unire i due mondi, quello dei vivi e quello dei morti, dopo la Sua resurrezione, e che oggi permette questi contatti, vuole "tirarci" questa verità. E lassù hanno la "Rai" celeste che trasmette i loro messaggi, mica cose di poco conto! Lassù hanno "ministeri" ed infrastrutture che fanno tutte capo a Dio, e tutto lo loda perchè Dio ha tanto da donare a tutti. Dio ci salva tutti, solo Lui può farlo. E lo fa anche su intercessione dell'"agenzia" della Madonna, come la chiama scherzando Emanuele, Maria sta qui, sulla terra, sempre vicina ai suoi figli. Ed anche se bisogna bisticciare con coloro che non credono alla metafonia, ebbene, bisogna sapere che lassù in cielo c'è la potenza dei santi che manda questi messaggi. Qui c'è una radio che unisce i due mondi. Sua mamma ne ha vasi, di voglie, vorrebbe sapere tante cose da lui, ma Emanuele saluta con una lacrimuccia di nostalgia, ora lui può rassicurarla: lui è lassù, c'è ancora, vive. ascolta il testo
Eugenio chiede a suo figlio di ridere, di essere felice, lui sta chiamando la terra con l'aiuto degli angeli che prestano la loro energia purissima per far si che questo miracolo accada, angeli che stanno sempre pronti per aiutare le comunicazioni. E' il Signore che manda questi doni, ed è una vera pacchia, dice Eugenio, tant'è che ora lui, il papà, viene a registrare. Ma chiede a suo figlio se ha davvero fede nel fatto che sia proprio lui a parlare, e lo esorta ad avere fede in Dio che è Uno per tutti e che chiama tutti i suoi figli a conoscerlo in Cristo Gesù. Lui è sul cosiddetto "prato verde", uno spazio luminoso e pacifico dell'aldilà che accoglie le anime buone che camminano ancora verso il Paradiso, e oggi qui sulla terra abbiamo il suo messaggio. Dice che poi tutti sono pronti a reclamare, a lamentarsi perchè magari il messaggio non è quello che si aspettavano o perchè dubitano, bisogna smettere con questo atteggiamento, qui ci sono le frasi che loro ci mandano a provare la loro autenticità. Dice a suo figlio che sarebbe utile anche lui se facesse metafonia, ci sono mille persone in attesa di poter dare ed avere un messaggio e sarebbe una bella opera di carità. Il Signore lo sta "prestando" per un pò affinché possa dare il suo messaggio, e queste sono prove, bisognerebbe cantare di gioia quaggiù per questo. Chiede ad Ermanno di correre a dirlo a tutti, di diffondere la meravigliosa realtà della metafonia e di questi messaggi. Lui davvero entra tramite questo registratore, qui è il papà che mette le sue parole. Il Signore tira tutti questi doni, li dispensa con generosità a tutti gli umani. Sa che Ermanno sarà felice, che riderà per questo messaggio, Il Signore è lassù, ma qui è Eugenio, il papà, che sta per la gioia di suo figlio. ascolta il testo

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COMMENTO

E' il dubbio ostinato (non certo quello positivo, che ci aiuta a crescere) che attanaglia la Terra nelle sue spire spesso letali per la crescita dello spirito dell'uomo, è il coma spirituale in cui l'umanità langue che rende questo mondo un posto cieco di fronte all'ingiustizia e alla violenza, alla barbarie che cerca di guadagnarsi spazio travolgendo chiunque si pari sul suo cammino di morte e distruzione. E senza valori da difendere ed in cui credere non si può combattere nemmeno il male, ma anzi, se ne diventa, piano piano, complici e facilitatori, per inerzia, pigrizia, ignoranza ed ignavia. E' come se il mondo fosse sotto una grande ipnosi che lo blocca e gli rende difficile riconoscerlo quel male, quel nemico della propria libertà e dignità di figli di Dio. Il cielo ci chiama a svegliarci, manda segnali e richiami, dona segni forti, anche questi messaggi lo sono, essi squillano per le anime dormienti ed egoiste chiamandoli alla conversione del cuore che oggi è l'unica arma letale per compiere la vera rivoluzione. Se ogni cuore si chiudesse al male, alla violenza, alla sopraffazione e si aprisse al rispetto, a Cristo, al desiderio di costruire un mondo nuovo fondato su parametri completamente differenti dal guadagno e dal successo, sono certa che allora avremmo davvero quei cieli nuovi e quella terra nuova che Gesù ci ha promesso duemila anni fa. Difficile? Forse, ma a Dio nulla è impossibile, preghiamo che accada presto, per noi e per il futuro dei nostri figli. ascolta il testo

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