Sant'Erasmo intensifica gli avvertimenti. Dopo di lui portano il loro messaggio Piero, marito di Vittoria, e Nunzia, mamma di Monica - 25/03/2015

In questa registrazione il Santo ci porta degli avvertimenti che paiono prefigurare davvero un intervento divino nella storia dell'umanità, intervento che probabilmente non è poi così lontano nel tempo, visto che ormai da un pò, da lassù, ci giungono richiami a svegliarsi e a prendere atto che la cosiddetta coppa d'ira divina, di biblica memoria, è ormai piena fin quasi all'orlo. Il Santo ci parla anche dell'intenzione che avrebbero i soliti potenti massoni di abolire la Messa, almeno nel suo aspetto più sacro di offerta sacrificale, tramite sovvertimenti teologici che vengono tentati tramite loro infiltrati nelle facoltà teologiche ed anche tramite i loro mezzi di comunicazione di massa e poi, lentamente, fatti accettare anche a chi sostiene di essere autenticamente credente e cattolico. Del resto guardate le leggi che stanno facendo passare per attaccare la famiglia, la sacralità della vita, il matrimonio, l'identità sessuale naturale delle persone, e vi renderete conto che questa battaglia infuria ferocemente in tutto il mondo, ben camuffata dal finto pretesto del progresso morale e civile e dell'uguaglianza dei diritti di tutti, appoggiandosi sul consenso disinformato di tante persone che vengono abbagliate da tanti bei proclami di modernità, riscatto e libertà. Ma Gesù, che ben sapeva cosa sarebbe accaduto nei secoli a questa umanità, già duemila anni fa ha voluto rassicurarci con le parole che disse a Pietro: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli". Quindi si diano pace costoro, dopo qualche vita rovinata, un pò di bambini stravolti senza poter godere di un padre e di una madre, persone senza identità e allo sbando, qualche fuocherello di paglia acceso qua e là con l'aiuto ben retribuito di tanti intellettualoidi, sociologi, psichiatri, psicologi, pedagoghi, giornalisti e compagnia bella, arriveranno le dure cure divine, come ci dice S.Erasmo. E allora saranno davvero dolori per una società che, senza Dio, è sempre più violenta, sbandata, egoista ed autoreferenziale ed in cui non c'è quasi più posto per l'umano. E ormai tutti possiamo testimoniarlo semplicemente leggendo le notizie quotidiane di violenze ed orrori che ci vengono propinate e alle quali, ormai, siamo anche assuefatti. Questa è ormai una società anestetizzata alla violenza, alla rapina, alla sopraffazione e alla corruzione, e questo è solo il primo passo verso lo sdoganamento e l'accettazione di delitti di ogni genere, delitti che, infatti, restano sempre più impuniti nei tribunali, specie in Italia. Dovremmo davvero riflettere seriamente su queste cose se vogliamo ancora assicurare un futuro vivibile ai nostri figli e non uno scenario da incubo, è più importante di quanto si possa immaginare. Con il santo ci sono Piero, marito di Vittoria, e Nunzia, mamma di Monica.ascolta il testo

non sondaggi, mò tu vedo hai Re, e alle nozze, dir, uscirà!.... istruzioni

SANT'ERASMO

Con gli assi, si operare,
non sondaggi, mò tu vedo hai Re,
alle nozze dir uscirà!

E là, si, dormì,
nuda Legge!
E di là date sotto, ce n’hai lì!
Sai, pare se metti scritti, pure
del ramo terra almeno prende a parlà!
Eroe fede in voci ma dà,
dì me credi? Lì dubbi?
Na spora là de fede me può dà,
vedi che non entra? Almeno il nome sa là!
Uh ero con baci, e luce ha lady!
E non lì qua temo:
ah mondo vuò lì posà Messa?
Avrà dure se ti cura…costà!



PIERO

Oh senta, lei ha.
Cuore si indossa,
dai tu, ma cuore, giova lì in Dio.
Tengo salita taxi là…
Tempo: qua annà,
oh, doni da là le dici,
e da te, si, Re tutela.
Pecore, oh, lì sputa,
ah sta qui e giù canta!
Pure Francesca mò qua lenti dà.
E mò, e mò senti!
Senti mò, oh qui devi.
Qua, se c’ha, se lamenta lì?
C’è cari, neh, acqua avrai.
Ti dà onde già Re.
Ostia del grande Re!
E fiamma mando, vai,
ha folla, cari ne ha,
hai d’amà, stare là è colorà!
E che vie c’ha là!
Scale avere qua.
Qua, deh, su basta! C’hai mamma,
c’è effetto…onde di Re!
In breve: partì qui un progetto, resti, già udì ccà!
Il bene si manda, scopra!
Sta qui traffico e tutti firma
per lì generà voci,
sanno a gruppi noi assegnà... fumai di lì…
qua riesci anche ad aprirmi,
rima ccà giù Rai, e per dì là foto aspetta lì?
E c’è poi lì siti, ne avrà avviso: là, si, notte…
E c’è orologi…
Oh, là, citti, è voce! E di nuovo unite!


NUNZIA

Ha là una rete di giù,
c’è qui già sta!
Colì già le genti benedice!
Là dici, ccà inserisci:
ciò tu giù lì vieta, sta bene? Fatti una domanda!
Ciechi giù!
Lì già sta ancille de Re,
c’è un alone, qui santi lì.
Ccà andà, agisci!
Se qui dono l’occhi, fate li.
Ostia fa, su prega, deh!
Cara, scenda assai cure!
Ah si, e Re fa giù, ccà, dì, le interessa?
Ostia è, beh, tesoro, ce passa bene!
Bussa! L’è realtà anche Dio!
Fine pianeta là, si, verrà,
si, c’era su leggi ora,
neh, quando lì ami?
La pace ora è su là.
Chi dà non perde,
dove hai bomba hai visto Re?…
Quaggiù la pena fa cresce(re).
E’ come se io sia vena d’amore,
e si, libertà chieder su ha!
Su fa ammalià giù che è ccà già cari!

 



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SPIEGAZIONE DEL TESTO

Sant'Erasmo dice che qui operano "gli assi", ovvero gli spiriti più bravi e potenti, e che il Signore ritornerà per la Sua seconda venuta (alle "nozze", vi ricordate la parabola delle vergini e dello sposo, in Mt 25,1-13?) qui non sono i sondaggi a dirlo, ma il Signore stesso. Però qui il mondo dorme, anche se la Legge è "nuda", semplice e chiara, e tutti noi sappiamo che Gesù ci ha detto che ritornerà come giudice. Per questo il santo mi chiede di dare tutto quello che dal cielo ci mandano per svegliarci e prendere coscienza della verità. Se io pubblico questi scritti, dice il santo, anche se il mondo non ne prenderà pienamente atto, almeno però ne parlerà e questo è già qualcosa. Lui, che è un eroe della fede in quanto martire, ci dona verità ed avvertimenti in queste voci metafoniche, e bisogna credere in questo fatto, non avere dubbi. Se anche le persone non si addentrano più di tanto nel sito e nella questione che esso pone, almeno può nascere in loro una "spora" (una piccola particella) di fede, almeno conosceranno il nome di Gesù Cristo, dice il Santo. Il Santo ci porta sempre le sue verità, anche difficili da "digerire", con i suoi baci e la sua luce. E non teme affatto coloro che intendono eliminare la Messa dalla nostra vita, non teme perchè saranno poi dure le "cure" che Dio manderà per costoro. ascolta il testo
Piero invita sua moglie a sentire che finalmente ha il messaggio che desiderava da tempo. Lui "indossa" il suo cuore per "scendere" quaggiù, ed invita anche Vittoria a dare il suo cuore a chi ha intorno che poi, quando anche lei sarà in Dio, ciò le gioverà. Sapete che a volte usano l'immagine del "taxi" per indicare il "mezzo" col quale vengono fino al nostro livello, ora è tempo, lui viene a registrare, e questi sono doni veri e propri, e vuole che io lo dica a sua moglie, anche perchè queste registrazioni sono tutelate dal Signore stesso. Solo le "pecore", i vigliacchi, sputano su questo dono delle registrazioni, perchè non sono in grado di capirlo e di crederci, ma a sua moglie Piero chiede di stare qui e di cantare di gioia. Dice che io, con questi messaggi, dono "lenti" per vedere meglio la verità. Chiede con insistenza di sentire, qui si "deve" sentire, dice Piero. E se qui la sua compagna riceve questo segno così grande, di cosa mai ha da lamentarsi? Qui ci sono davvero i cari che sono trapassati e nei loro messaggi c'è l'acqua spirituale che disseta le nostre anime. Il Signore dona queste onde, l'Ostia del grande Re che è Gesù Cristo, e lui da lassù manda una fiamma d'amore; lassù c'è una folla in attesa di registrare, e consiglia a Vittoria di amare, in fondo stare su questo sito ascoltando questi messaggi vuol dire colorare la propria vita di gioia. Questa della metafonia è davvero una grande via. Piero fa capire di avere ancora scale da salire nell'Oltre per giungere al Paradiso. Qui Piero si rivolge poi al figlio che, a detta della mamma, dopo la morte del padre, si è ribellato a Dio, e lo riprende, dicendogli che è ora di farla finita con questo atteggiamento, che c'ha la mamma a cui ora deve pensare e che può stargli accanto; e siccome queste sono "onde del Re", esse hanno un effetto su chi ascolta. Spiega che dal cielo, con queste comunicazioni elettroniche, partì un progetto preciso, e chiede al ragazzo di ascoltare quello che le registrazioni ci dicono. Da lassù mandano il bene e Piero vuole che suo figlio lo scopra. Lassù c'è un gran "traffico" di anime che vorrebbero comunicare, e tutti ci mettono la firma per generare queste voci che ci portano certezze e speranze. Spiriti superiori dividono le anime in gruppi, e poi Piero dice qualcosa che può essere una piccola prova, dice che in vita lui aveva fumato (anche se anni prima, come Vittoria mi ha detto). Se i suoi volessero potrebbero anche loro "aprirgli" la porta tentando magari qualche registrazione; qui è la Rai celeste che mette in rima i loro discorsi, e dunque per dirlo a tutti che aspettano i suoi? Una foto, forse? (Lo dice ironicamente, perchè vorrebbe che raccontassero a tutti di questi messaggi). Nei siti in cui si raccolgono questi messaggi è chiaro che qui, sulla terra, siamo avvolti dalla notte dei valori e della speranza, e che ci sono gli orologi che segnano questo tempo per riparare che è sempre più breve, ormai. Piero chiude con un termine prettamente toscano, citti, che vuol, dire ragazzi, esortandoci ad ascoltare la voce dei cosiddetti "morti" e, così facendo, a sentirci ancora uniti a loro. ascolta il testo
Nunzia assicura che dal cielo hanno una rete di comunicazione con la terra e chiede di stare qui ad ascoltare. Il Signore benedice le persone con questo dono. Vuole che io dica a coloro che vorrebbero proibire queste comunicazioni di farsi una domanda: sta bene rinunciare a tanta grazia? Ci sono tanti "ciechi" qui sulla terra e questi messaggi ci vengono donati per cercare di aprire loro gli occhi. Dice che qui ci sono le ancelle del Signore e che in questi messaggi c'è l'alone della santità, anche per S.Erasmo che li dirige. Bisogna darsi da fare, agire, dice Nunzia a sua figlia, se lei dona la vista su questo mondo spirituale, ebbene allora poi bisogna farlo sapere anche agli altri. E' Gesù, l'Ostia, che opera lassù, per farci avere queste comunicazioni, e per questo Nunzia invita Monica a pregare. Le assicura la sua preghiera perchè dall'alto scendano le "cure" per i suoi problemi, qualunque essi siano, e le ribadisce che qui opera Gesù stesso, non interessa questo? L'Ostia, il sacramento della Comunione, è un vero tesoro e ci porta tanto bene. Esorta sua figlia a chiedere al cielo con la preghiera, anche Dio è realtà, anzi, è la realtà! Prima o poi la terra finirà, le leggi di Dio lo prevedono, e allora che si aspetta ad amare il prossimo? A crescere nell'amore?. Nunzia dice che ora lei è in pace lassù, sta bene. Ricorda che chi dona non perde mai, e trovo questa frase bellissima, davvero, e chiede se possiamo vedere Cristo in chi fa la guerra, in chi bombarda, in chi uccide. Le pene terrene servono a far crescere lo spirito, a farlo maturare, non disperare, in cielo tutto si ricompone nel fine disegno di Dio. Nunzia, con una bella espressione, dice di sentirsi come una vena che porta amore a sua figlia, e le raccomanda di aspettarsi la libertà, quella vera, solo chiedendola a Dio, di trovarla in Lui stesso. Il cielo ci ammalia perchè, con questi messaggi, ci conduce i nostri cari e ce li fa ritrovare vivi e presenti. ascolta il testo

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COMMENTO

Il tema del poco tempo che abbiamo per cambiare rotta caratterizza questa registrazione. Nelle parole di S.Erasmo ed in quelle di Piero pare di cogliere un'urgenza come mai prima è capitato di cogliere, e la preoccupazione di S.Erasmo e di altri cari venuti a portare il loro messaggio ci costringe a riflettere e a fare precise considerazioni. La preoccupazione del Santo è la stessa che anche noi abbiamo quando ci guardiamo intorno e scopriamo un mondo che, spesso, non riconosciamo più. I valori che hanno insegnato nell'infanzia alla mia generazione sembrano improvvisamente diventati desueti, fuori moda, li stanno abbattendo giorno dopo giorno per far spazio a non-valori che, in nome della libertà e dell'uguaglianza, stanno in realtà rendendoci schiavi dell'indistinto, dell'incerto, del dubbio e del vuoto. Della non-identità. Esperimenti che, sulla pelle delle persone e soprattutto dei bambini, cercano di affermare un nuovo immaginario dell'umanità, piatta, senza sesso, senza ideali, politicamente corretta e, inevitabilmente, impreparata e destinata a soccombere di fronte a chi si fa, con la forza della barbarie, portatore di pseudovalori indiscutibili e di sopraffazione. Cosa stiamo facendo? Cosa stiamo apprestando per i nostri figli? Avranno ancora la forza che viene dall'avere radici solide e forti oppure soccomberanno nell'angoscia del dubbio, dell'incertezza, della solitudine valoriale? Grandissime sfide attraversano il mondo di oggi, e colpiscono soprattutto la società occidentale così come l'abbiamo conosciuta fino ad oggi, come potremo vincerle se non abbiamo più l'idea dei valori su cui essa si è fondata ed ha prosperato fino ad oggi? Il tutto ed il niente non si potranno mai equivalere, nemmeno nei sogni dei potenti che muovono i fili del mondo, il relativismo del quieto vivere porta solo alla disperata confusione in cui ormai tanti giovani vivono in piena solitudine e spesso senza speranza, ed il buco che Dio ha lasciato dentro di loro oggi è pieno di sballo, di fughe, disperati desideri ai quali non si sa più nemmeno dare un nome. Una battaglia tremenda, epica, si agita in tanti giovani cuori lasciati a pensarsi e vedersi come semplici pezzi di carne da tenere in forma, da vestire alla moda, da spingere al massimo dello stordimento, e destinati, un giorno, all'annullamento totale della morte, altro che battaglie e pistole sui campi di guerra! Ed è una guerra silenziosa, nascosta, che non fa meno morti delle tante guerre horror che si combattono ad ogni angolo del mondo e che danno spettacolo quotidiano in tv. Bisogna riflettere in fretta e poi agire, l'orologio corre....ascolta il testo

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