Ciro e Fioravante sono, rispettivamente, il fratello ed il genero di una persona che preferisco resti anonima. Si sono entrambi tragicamente suicidati ed i loro cari desiderano sapere in che condizione si trovano lassù - 03/06/2016

A volte penso che il destino di certe famiglie sia davvero tragico, e quando mi trovo di fronte a certe situazioni me ne convinco ulteriormente. Mi è giunta questa accorata richiesta da parte di un uomo che ha perso il fratello ed il genero che si sono, entrambi, suicidati lasciando i propri cari attoniti ed increduli. Sconosciute le motivazioni di questi gesti, e ciò ha reso ancora più dolorosi questi eventi apparentemente inspiegabili da parte della famiglia. Questi due trapassati, purtroppo, si trovano in una situazione di espiazione per un gesto compiuto, evidentemente, in piena scienza e coscienza. Ribadisco, per l'ennesima volta, che la situazione dei suicidi, nell'aldilà, varia di caso in caso e che non tutti coloro che decidono di interrompere la propria vita si trovano allo stesso livello, la loro situazione dipende molto dalle motivazioni, dalle condizioni psicologiche e fisiche in cui si trovava la persona al momento dell'atto e, soprattutto, dal grado di consapevolezza di quanto si sta compiendo contro se stessi. Ora queste due anime hanno un lungo cammino davanti a sè, hanno bisogno delle preghiere dei loro cari e, soprattutto, del loro perdono per poter progredire verso livelli più luminosi e potersi, finalmente, riscattare. ascolta il testo

Fango trovà neh qui, deve chi sta qui!..... istruzioni

CIRO

Oh c’è, prendi.
E c’è scorretto,
si, ha già cura, ma a ciuchi lì!
Casa de ciuchi pare…
Chi pace?
Qui giù fià dà ancora…mance!
Fango trovà neh qui, deve chi sta qui!
Ma finchè campate giù
mai giù parate pista!
Ccà m’ fria e vedi sta qua
chi ha tolta lì vita…

errore, già!
Si più neri si appare…
Ci parla volanti.
Già avanti fa ccà: jà amà!
Ah vuò lì Ciro voce?
E voce già mi benedì!
Gruppo voci te,
mò trovai scala che va!

E c’ha lì, eh, che già perdi, galera c’è!
Qui v’è giù voci,
qui già vero manca.



FIORAVANTE

E qua sta il vero,
uhè, c’ha là saluti,
c’avrà ferite e dolori giù moglie!
Qua no dì pensare perché giù là…
E là hai prova…
Qui c’ha radio, io, Frà, uscire là mi costa….
Non gli dirà, dì ….
Ti dirà là Francy, là senti,
mò cari che lì dà.

Prova sta, Re dà, e dì,
mò ah già vanno a cari, si eh là!
Laggiù madre vuoi me dare?
E giù là mi dava lode de là,
moglie eh lo hai lì…

io a te là male, là di lì…
però lunghi eh là saranno….superà lì!
Là me ha torti,
ma lì già amate, perdonà!

M’aiuti, me fa sperà da là cara…
E sta dai miei cari, si, Ave?
Ah di là, lì aspettiam
e l’aiuto te lì aiutare il Rabbi!

 

 

 

 

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Ciro inizia con un tono dimesso, lui c'è e chiede a me di "prendere" il suo messaggio e lo fa quasi con stanchezza e rassegnazione, si definisce "scorretto" per il gesto compiuto, ci dice che lo stanno curando ma nel luogo dove ci sono i "ciuchi" (questa immagine possiamo interpretarla in un doppio senso: il luogo dove egli si trova è lo "zoo" di cui tante volte alcune anime hanno parlato e dove le anime che si trovano più in basso condividono l'ambiente con alcuni tipi di animali, ma anche egli stesso si definisce "ciuco" per stoltezza del gesto che ha fatto e del quale ora si rende conto). Ribadisce infatti che lì dove sta è la casa dei "ciuchi". Che non si pensi che lui è in pace, purtroppo non lo è e se da lassù gli danno fiato per parlare tramite questo registratore, chiede una mancia ai suoi cari (preghiere). Chi sta nel suo stesso posto è giusto che trovi il fango ad accoglierlo, e poi dà un consiglio: finchè si vive in terra non bisogna mai drogarsi (parare pista, nel senso di aspirare droga). Lassù gli "frigge" il pensiero per quanto ha fatto, si tormenta, e chi si è tolta la vita in terra sta lì insieme a lui. Fu un errore, lo sa bene. E ora loro appaiono più "neri", senza luce, e a loro vanno a parlare i "volanti", spiriti più evoluti che cercano di aiutarli, di farli andare avanti ricordando loro che bisogna amare (anche se stessi). Se suo fratello desidera sentirlo, eccolo, da lassù il santo ha benedetto questa voce sulla quale lui sta parlando. C'è un gruppo di spiriti che lo aiutano a mandare la sua voce e grazie a loro ha anche intravisto la scala (simbolica) che dovrà iniziare a percorrere per elevare la sua condizione. Ci ricorda che certi gesti dissennati fanno perdere la propria anima e fanno si che lassù essa trovi la "galera", un luogo di pena ed espiazione. Queste voci ci vengono donate anche perchè ormai su questa terra la verità si è perduta, specie quella che riguarda la realtà dell'Aldilà che, come Gesù ci ha insegnato, ha molte stanze, e non tutte le anime, purtroppo, vanno in quelle migliori dopo la morte, ci sono anche "stanze" buie, oscure, penose e lontane dalla luce di Dio. ascolta il testo
Fioravante si rivolge soprattutto a sua moglie in questo suo messaggio, evidentemente il suo più grande cruccio. Qui ora c'è la verità, innanzitutto manda i suoi saluti e poi pensa a sua moglie che, a causa del suo gesto, avrà "ferite e dolori". Non vuole che lei continui a pensare al perchè lui si è suicidato, qui c'è la prova che lui ancora esiste in spirito, qui c'è una "radio" celeste che ci permette di stare in contatto, ma a lui costa molto dare il suo messaggio, si sente in colpa, non le dirà il motivo del suo gesto (non ne ha il coraggio). Le spiegherò io il senso del suo messaggio, ora il cielo manda i nostri cari da lassù. Queste registrazioni sono prove che loro esistono ancora e possono venire quaggiù a parlarci. Vorrebbe che sua moglie dicesse a sua madre di questo messaggio, a sua madre che prega per lui, lui sa di aver fatto del male a sua moglie, ne è pienamente consapevole, ma gli anni a venire sono lunghi per lei, per questo le chiede di superare il lutto e riprendere a vivere la sua vita. Lui ha torti, è vero, ma chiede che i suoi lo amino lo stesso e lo perdonino. E chiede l'aiuto delle preghiere di sua moglie, così egli può sperare di migliorare la sua situazione. E si chiede se i suoi pregano per lui, se dicano le Ave Maria per lui, loro lassù aspettano le preghiere e l'aiuto che i propri cari possono dare; noi qua in terra, pregando per loro, aiutiamo anche Gesù (il Rabbi) a salvarli. ascolta il testo

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COMMENTO

Ho effettuato questa registrazione con il cuore contrito ed un senso di pena profonda per queste due povere anime che, risvegliatisi lassù in un luogo oscuro e desolato, hanno dovuto presto fare i conti con una realtà che non si aspettavano di trovare, a cui forse in vita non credevano nemmeno, e con il fatto che il suicidio non aveva messo fine alle loro pene, qualunque esse fossero. Ma soprattutto si sono trovati di fronte al fatto che il loro atto era definitivo ed irreparabile, e hanno, in più, dovuto rivivere il dolore che i loro cari stavano provando per quanto essi avevano commesso contro se stessi. Immaginatevi la confusione, lo sconcerto, il disorientamento di trovarsi in un luogo che non avrebbero mai creduto potesse esistere, visto che, col suicidio, avevano pensato di mettere fine definitivamente alla loro esistenza consegnandola al nulla e al vuoto. Amaramente hanno dovuto constatare che, invece, non è così ed ora si sono risvegliati a questa nuova consapevolezza comprendendo che non hanno risolto i problemi che avevano sulla terra e, in più, si trovano ad affrontarne altri, per loro completamente inimmaginabili e penosi. Una situazione che solo con la loro presa d'atto di ciò che hanno commesso e con le preghiere ed il perdono dei loro cari potrà piano piano migliorare e portarli verso livelli più sereni e luminosi. Già i "volanti", ovvero gli spiriti superiori e le guide provvedono a dar loro insegnamenti e ad aiutarli a "risvegliare" il loro Io più profondo e vero, a ravvivare la scintilla divina che è in loro, sepolta nella sfiducia e nell'assenza di speranza, ma solo un loro libero atto di fede e volontà potrà portarli verso il perdono di se stessi e, dunque, più vicini alla luce di Dio che li attende per donare loro la realizzazione di se stessi e la capacità di amare e di amarsi, progetto divino pensato per ogni uomo, e per il quale anche loro erano nati su questa terra. Ricordo ai loro parenti che anche le messe in suffragio possono aiutare molto queste anime perchè, durante l'Eucaristia offerta per loro, essi riescono ad acquisire maggiore consapevolezza di se stessi e di ciò che è loro necessario per poter trovare la strada che li porta verso livelli di luce sempre più intensa . ascolta il testo

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