Sant'Erasmo ci porta una comunicazione molto particolare, dedicata all'Italia e ai tristi momenti che stiamo attraversando in politica - 22/02/2011

"Ambasciator non porta pena", vi prego di ricordare questo detto quando capirete di cosa si parla in questa registrazione così particolare, che tratta un tema finora mai toccato dal Cielo così direttamente e così severamente. Non avrei voluto pubblicarla per la delicatezza dell'argomento che potrebbe urtare qualcuno tra i miei lettori, ma sapete bene che non mi è consentito nascondere delle registrazioni a meno che non siano davvero personali. E questa non lo è di certo, visto che parla dell'Italia, di chi ci governa e di come ci governano (non nominerò mai quella persona, cercate di fare uno sforzo personale per capire di chi parla Sant'Erasmo, non è difficile davvero). Sono solo un tramite, non dimenticatelo, per cui se qualcuno ha da fare delle lamentele per quanto il Santo ci dice, le faccia direttamente a lui e al al Cielo che, evidentemente, legge molto più chiaramente ed in profondità nell'animo e nei veri desideri delle persone, tanto più se sono chiamate a così alte responsabilità, come quella di governare un popolo ed una nazione, e può vedere anche con limpidezza, in prospettiva, quali saranno i frutti avvelenati che, a lungo termine, nella cultura e nel sentire di un popolo, potranno portare certi scandali e certi comportamenti superficiali e disinvolti di chi ha così alte responsabilità, e che il Cielo deplora senza mezzi termini. Dal Cielo gli insegnamenti e le indicazioni sono sempre "o bianco o nero", non ci sono mai compromessi per la salvezza dell'anima, qui non si tratta di politica, ricordatelo quando leggerete le parole di Sant'Erasmo. E' il "parlare duro" di Gesù nel Vangelo, dobbiamo ricordarlo tutti noi. Detto ciò, vi darò solo la spiegazione letterale delle parole del Santo tralasciando nomi e commento finale. Fatevi voi una vostra opinione e pregate con me per la nostra bella Italia, che possa davvero rinascere a nuova vita superando quelle divisioni e quegli odi di parte che non avevamo mai conosciuto finora con questa intensità.

E ti mescio che a beffà l’Italia son là!....

SANT'ERASMO

Sotto proponi te.
E ti mescio che a beffà l’Italia son là!
Contributo e rappezzi verme son là!
Ah gli gira ruota noi,
qua buttai là fiamma, n’ha!
Per ori già duellare,
già là aspetta,
dai dinaro e dei e miraggi butta!
Torna giù le mani, re v’è nudo!
E ho lì fragore d’uscir,
basso andà lì oltre!

Rischi Camere e lì paure
già presto a Italia.

Ama i rischi e “crepa tutta!”
chiama ora.

Colare viso ti rende bella.
Qui restai per l’annuncio:
che errore “vendo votà” su,
gogna là torna!

C’è Rai, già accade,
ah, deh, miri: carismi è denari,
palate ha i re!

E molto amor ti ravvisa!
E di lì dire:
leggeri già noi star qui,

per te che vengo lì!

 





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Sono io che ho proposto al Santo una parola di conforto per il futuro dell'Italia, e lui mi ha accontentata andando anche oltre ciò che gli ho chiesto. Mi "mesce" (ossia mi versa come se mi versasse un liquido nel bicchiere, metaforicamente mi informa) che chi ci governa sta beffando l'Italia, la sta prendendo in giro. Basta che chi comanda dia un contributo in danaro ed ecco che i rattoppi a chi governa (usa un termine davvero molto duro Sant'Erasmo) sono pronti (la transumanza dei parlamentari che, perfino dall'opposizione, danno man forte al governo solo per soldi e non per convinzione). Ma, dice il Santo, da lassù fanno si che questa ruota del destino alla fine giri (che le cose possano cambiare) e in questo suo duro intervento il Santo è come se buttasse fiamma, ovvero la sua rabbia, e dice che ne avranno di gatte da pelare (non dice a cosa si riferisce, ovviamente, staremo a vedere). Duellano solo per gli ori, per i soldi ed il potere nel nostro parlamento, ma Dio lassù già li aspetta come aspetta tutti noi, per cui il consiglio del santo a questi signori sarebbe quello di dar via i propri soldi (che sono davvero montagne di soldi, intendiamoci), di buttare i falsi dei che inseguono (nel potere e nel piacere) e i miraggi di immortalità ed invincibilità che inutilmente si affannano a rincorrere convinti di sconfiggere la morte e la paura che essa fa a loro. Ora che il re è nudo, ossia che chi ci governa è stato smascherato nel suo vero essere, le mani che, figurativamente, ha tenuto sempre in alto in segno di vittoria e sublimazione di sè, ora devono tornare in basso perchè costretto a coprire le proprie vergogne (se è nudo, deve coprirsi, in questa immagine che fa Sant'Erasmo, le parti basse, per così dire, è una metafora). Il Santo dice che lassù sente il fragore che questa persona sta facendo per uscire da tutto ciò, per non subire processi e giudizi, e in questo suo tentativo toccherà ancora più il fondo (ancora di più?). E qui il Santo fa un'affermazione che mi fa tremare: costui porterà a rischio le Camere del parlamento e ci saranno paure per l'Italia e la sua democrazia. Siccome costui ama i rischi, allora, nella sua testa dice: che crepi con me anche l'italia intera, ossia "muoia Sansone e tutti i filistei" di biblica memoria. Tenete presente che man mano che decifravo queste dure parole, io piangevo per il dolore che mi ha dato questa orribile prospettiva che il Santo ci fa intravedere come possibile, e allora il santo, per consolarmi, mi dice che il fatto che sul mio viso colassero lacrime di dolore per l'Italia mi rendeva bella ai suoi occhi (ovviamente è una bellezza spirituale quella di cui parla Sant'Erasmo che conosce bene le mie ansie legate al destino di questa nazione che amo come tutti voi, immagino). Resta ancora per dare un annuncio importante, se solo gli interessati lo ascoltassero: è un grave errore, dice il Santo, vendere il proprio voto in parlamento, ed è un errore che si trasformerà un giorno, lassù, in una vera e propria gogna cui si autoesporranno costoro come durissima pena per la loro anima. La Rai, dice il Santo, ce lo ha mostrato in questi giorni (credo si riferisca al servizio tg in cui hanno mostrato le montagne di soldi e gioielli che Ben Alì, il dittatore tunisino, teneva ben nascosti nel suo personale caveau e che aveva sottratto a quel popolo cui avrebbe dovuto garantire benessere e sviluppo): i veri carismi che hanno questi "re" e questi governanti, sono solo i soldi, ne hanno a palate! (Il Santo vorrebbe farci capire che ben altri dovrebbero essere i carismi di una persona che si candida a guidare una nazione!). Mi ricorda che dovrebbero avere molto amore, amore e amore! Mi chiede di dire che il Cielo assiste a tutto ciò, che loro sono "leggeri", ovvero non si fanno sentire, ma ci sono e vedono. Mi saluta con una frase bellissima ed affettuosa: mi dice che è per me e ciò che mi impegno a fare che lui abbandona la purezza e la magnificenza del suo paradiso per scendere in questa fetida palude che è la terra per cercare di farci intravedere la vera luce cui dobbiamo aspirare.

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