Ancora due cari da lassù: Angelina, la mamma di Rina, una mia lettrice che la attende da tanto tempo, e Gaetano, fratello di Maria Antonietta, anch'essa in attesa da tanto di un saluto del suo caro - 03/03/2011

Angelina è la mamma di Rina, una delle mie più "vecchie" lettrici (nel senso che mi segue fin da quando ho iniziato a lavorare a questo sito), mentre Gaetano è il fratello di Maria Antonietta, che aveva per lui un legame davvero straordinario. Si presentano entrambi con due messaggi molto profondi, ci esortano alla fede e a guardare sempre al Re come nostro infallibile faro nella nostra vita, nonostante il mondo cerchi di offuscarlo, quel faro. Pare che si trovino entrambi in un luogo di luce e, come ho già detto altre volte, ciò si deduce dal contenuto dei messaggi che sono veri e propri insegnamenti morali e non solo messaggi alle loro famiglie. Come sempre emozionanti, ci lasciano tuttora sopraffatti dalla meraviglia che esprimono al nostro sentire.

Costà clima so: c’è più delitti lì!....

ANGELINA

Cara c’è, ah, lenta va,
farò a tempo ad annà, si,
a parrocchietta,

ah ah, e stà là!
Eh si, leggete, spingi e dì “per di là”!
Ho si nastro, s’è chiesto al Re!
A dare speranza va tesori!
Mi ama, so cò te,
mira pigli, apro si!

Costà clima so: c’è più delitti lì!
Scrive chi giù, se mi chiami,
hanno uscite per chiamare me.
Hanno cifre,
osare se l’inferno cresce vie!
Al Re deve la Luce,
ciao Venezia, fai lì più.
Ancor m’incanta..
Baci mò si!

E Rina preziosa sarai lì!
Noi spera c’entri…


GAETANO

Calmi, c’era Lui,
però Egli inferno ha lì!

Ah, giù andavano e zeppi d’ira:
qua ha finestre e multe fa!
Qua basterebbe Roma a lo cor venì, ah!
A chi rema vanno per produrre,
più c’entra, ah, luce:

si vive, ah, sempre!
E na luce si dà,
e d’audì su gli dà!
Poi lascià,
buttà tara, buttare, levà !

A Pietro vuò anna?
Trovi l’ora ammirare.

Dentro! Vi esaudirà,
quell’Opera conoscereste, cà vista!
Entrà pè nastro,
qui somma venue (venute).

Su è Donna, mi ride,
sa che là a unirvi viene ora a fa!
Poi, nel vedere luci, li avvii te!
Col cuore arrivo de là,
da sorè fa andà il Re di più:
felici tutti da qua!


 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Angelina dice che c'è una persona cara, cioè lei, (cara a Rina che l'ha chiesta) che, però, cammina lenta (forse come quando era in vita), ma. dice scherzando, farà lo stesso in tempo ad andare in parrocchia (probabilmente era una cosa che faceva in vita e notate che la chiama affettuosamente "parrocchietta), parrocchia che sta qui sulla terra, probabilmente intendendo quella che era la sua. Invita tutti a leggere il sito e a spingere gli altri dicendo loro di andare "per di là", ossia verso queste verità contenute nel sito. Se ha avuto la possibilità di avere un nastro, ossia una registrazione, è perchè hanno chiesto il permesso al Signore, cosa che accade per tutti quelli che vengono a darci un messaggio da lassù. Sulla terra arrivano questi veri e propri tesori di verità a dare speranza a noi viventi. Sa che la figlia la ama e le dice che è con lei e, se lei prende la giusta mira, lei le aprirà (è un invito a registrare fatto a Rina). Angelina dice di conoscere il clima brutto che c'è sulla terra (non in senso metereologico, ovvio) e sa anche che ci sono più delitti di un tempo perchè il male ha incrementato le sue armi. Dice che se viene chiamata, poi ciò che lei dice lo scriverò io che sono quaggiù. Lassù hanno altre uscite per chiamare lei se la figlia vorrà provare a registrare anche lei. Il Cielo ha le cifre precise dei delitti che ci sono sulla terra, per cui il consiglio che viene dato a coloro che vogliono diffondere la parola di Dio e anche questi insegnamenti metafonici è di osare di più, di fare di più, visto che l'inferno costruisce sempre più vie sulla terra per portare gli uomini alla perdizione. Angelina ricorda a sua figlia che la Luce della fede la deve al Signore stesso che gliene ha fatto dono, poi dice ciao a me che sto a Venezia e mi incita (come fanno sempre!) a fare ancora di più. Angelina esprime stupore nel dire che il Signore ancora la incanta con le Sue meraviglie celesti e manda baci alla figlia. Poi la chiama per nome e dice che lei, se vorrà partecipare alla diffusione di questo sito e di ciò che contiene, sarà preziosa per il Cielo. Saluta dicendole che loro lassù sperano che Rina voglia "entrare" lassù, ossia voglia anche lei dedicarsi a qualche registrazione.
Gaetano ci invita tutti a stare calmi pensando che il Signore davvero c'è, lassù, però dobbiamo anche ricordarci che esiste davvero l'inferno. Tanti, dice Gaetano, pieni di rabbia, vanno in quel luogo basso (l'inferno), e ciò perchè lassù hanno "finestre" dalle quali vedono tutto ciò che facciamo di bene e di male nella nostra vita e, se facciamo il male, dopo la morte saremo "multati", ossia dovremo pagare per ciò che abbiamo fatto di sbagliato verso il prossimo. E dire che basterebbe rivolgersi agli insegnamenti del cuore di Roma, che è la cristianità vera, per evitare le pene ultraterrene, ricorda Gaetano. Gli spiriti superiori vanno volentieri da chi si dà da fare ("chi rema") e ci vanno per produrre i loro insegnamenti e così a noi entra di più la luce della conoscenza della nostra vera natura e del fatto che si vivrà per sempre, che siamo spiriti immortali come Gesù ci ha insegnato. Da lassù ci danno luce ed anche l'audio (con la metafonia). Il consiglio di Gaetano è quello di lasciare la "tara" ossia le cose inutili, le cose prettamente materiali, di levarle dalla nostra vita per dare spazio alle cose dello spirito che saranno quelle eterne veramente. Se si vuole andare da San Pietro, ossia in paradiso, bisogna trovare il tempo per ammirare l'opera divina con la preghiera e allora Dio ci esaudirà anche nel farci conoscere nel nostro cuore la sua vera Opera nella sua totalità, anche nella parte ultraterrena, e infatti, con l'aiuto della metafonia, Egli ci dà già un pò di vista di questa realtà che ci attende. Lassù sommano tutte le mie "entrate" col registratore. Poi ci dona un'immagine strabiliante: ci dice che dall'alto una Donna gli sorride (è la Madonna), e gli sorride perchè ella sa che può venire ancora fra di noi, con le sue apparizioni, per richiamarci all'unione in quanto figli di Cristo. Poi mi si rivolge dicendomi che anche attraverso queste registrazioni che faccio le persone possono avviarsi a vedere le "luci" dell'aldilà. Gaetano dice a sua sorella che lui arriva col cuore da lei, e la informa che il Re a sua sorella ("sorè") regala un'informazione ancor più preziosa, cioè che tutti i suoi cari lassù sono felici perchè sono nella luce divina.

COMMENTO

Tutti e due, Angelina e Gaetano, parlano di inferno, e ribadiscono ancora una volta che, piaccia o meno, è un luogo che esiste realmente nell'aldilà, è il luogo ove scendono "zeppi d'ira" coloro che sono stati egoisti, superbi, che hanno rifiutato l'amore di Dio ostinatamente. Proprio in questi giorni sto leggendo un libro che vi consiglio, s'intitola "Il rito" ed è stato scritto da Matt Baglio, un americano che ha deciso di raccontare le vera storia di un sacerdote che, dall'America, è stato mandato a Roma dal suo vescovo per seguire un corso vòlto alla preparazione di nuovi esorcisti tenuto, fra gli altri, anche da padre Gabriele Amorth. E' un libro diverso dai quelli che sono stati scritti fino ad oggi su questo tema, perchè rifugge dal sensazionalismo gratuito e narra i veri fatti di persone reali che sono vittime di reale possessione diabolica e di coloro che, quotidianamente e nell'ombra di un mondo sempre più distratto e indifferente, combattono la battaglia contro satana ed i suoi angeli caduti. Migliaia di persone ogni anno ricorrono agli esorcisti, anche se poi magari i casi di possessione reale sono pochi. Seguendo questo sacerdote americano, in principio scettico sull'effettivo potere del demonio sull'uomo e completamente a digiuno sull'antico rituale cattolico dell'esorcismo, Baglio racconta anche della sua personale scoperta della realtà personale del male, idea che aveva sempre relegato ad una concezione medievale del demonio. Ma seguendo l'esperienza di padre Gary (questo è il nome del sacerdote americano), anche Matt Baglio ha dovuto prendere coscienza che il demonio è anche fisicamente presente in questo mondo con lo scopo di tormentare i figli di Dio e portarli alla perdizione per puro e semplice odio fine a se stesso. Molto spesso il mondo dileggia chi sostiene la tesi dell'esistenza personale di satana, perfino tanti sacerdoti oggi preferiscono ricondurlo ad una metafora, ma da lassù ci rammentano che l'inferno e coloro che lo abitano sono reali, che esistono nel mondo spirituale così come esiste Dio, i suoi angeli e tutti coloro che hanno lasciato la dimora terrena. Gesù, nel Vangelo, ce lo insegna con chiarezza, e Lui stesso ha scacciato molti demòni da tanti disperati che gli si rivolgevano in cerca di aiuto: è dunque una verità che ci viene rivelata anche nel Vangelo, motivo per cui padre Gabriele Amorth ha più volte affermato che chi non crede a satana e all'esistenza dei demòni non crede al Vangelo.

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