Antonina è la nonna di Antonella che l'attende da tempo - Sofia è la bimba di Elena, morta 3 giorni dopo la nascita - a sorpresa mio zio paterno Luigi che ogni tanto torna in veste di guida e mi dona alcune frasi dei miei nonni - 26/09/2012

Antonella aspettava da tempo questa sua nonna a cui era, logicamente, molto affezionata. Antonella sta passando un brutto momento a causa della sua crisi matrimoniale, è confusa, probabilmente vive uno stato di malessere interiore profondo al punto che la sua nonna le dà consigli in merito alla sua situazione, anche se non sono stati espressamente richiesti (succede proprio che quando non si fanno domande sulla propria vita privata, proprio allora le risposte arrivano). Sofia è invece una bambina che è purtroppo morta dopo tre giorni dal parto, lassù è cresciuta con l'aiuto di Dio ed ora è in grado di dare il suo messaggio ai suoi familiari. Viene a sorpresa un mio zio, Luigi, che è già venuto altre volte, era un fratello di mio padre che morì appena dodicenne per una banale infezione e che io non ho ovviamente conosciuto in vita se non attraverso i racconti che di lui mi faceva mio padre, per il quale era il fratello preferito e più vicino di età. Zio Luigi mi fa dono anche di alcuni avvertimenti che i miei nonni (non so bene quali siano specificatamente, forse proprio i suoi genitori) vogliono darmi.

Erasmo qua mai lì favor fa: ci chiede dare!...

ANTONINA

Qua dimora l’ordine, lì, oh, Pietro capì!
E “rubo” figlia,
Erasmo qua mai lì favor fa: ci chiede dare!
Oh desidero! “Si” a Re lì dì e qui:
là prosegui, dì!

Ebbi lì veder causa, lì vidi ciò.
Qui saremo tutti, è ansie cogli uomini,
è raro che tra pareti se fugge!
Ah, sta più modi, fare colori!
Ha ccà, si, fra mire
registrà, si viene!
Alè, al fumo va esseri…
Buttateli via, è fiumana miti!
Prendi noi, e dava Frà lì!
Fai opera, dì!
Alza lume, Re c’è!
Oh mai, dir, poi lagnà deve:
qui ve raggiunge laggiù!

 


SOFIA

Sono laggiù, grande!
Qua nascere e imparà, fa uscire,
che scheda facciamo lì!
E giù scrivere chiedo:
c’è mia ricerca e là di già entrai,
decide il dettaglio, ah, Signore!
Va qui misteri,
Svelti, ve si limita? C’è qua crisi?
Dai, forza, l’inverno ha giù,
Gesù ho chiesto che lì venga figlia,
oh ti apro, lì dillo c’è giù  mille!
Là cominciare, corri!
Santi lì ha suonato,
ah si, di lì dille: è oro per te!
Se mi reggete l’onda, di più su va serrature!
Qua l’è tv, video,
carta hai, già passi, eh qui!
Per giove, fa lì dei ladri disco là?

 


ZIO LUIGI

Con pace era fiducia,
si, grande! E’ a fa Luigi!

Stato uccide: c’è là pertinenza?
Dà il voto a ricatti! Deo qui!

Immolà ti devi di là, più lode qui va.
Ma giova, ha là santo prove,
più gente or ama, sorridente!
Vieta Maestà l’onda? Là soffri giù te?
Aiuti di qui, ma più utilizza fango….
si usa artificio noi?
I nonni là vol dì.

 


NONNI

Fari gira qui!
Controllo lì fanno,
giro là fango e va aumentà qui bugia..
Ah, non di ride giù!

 

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Antonina ci dice che là dove ella si trova regna l'ordine, quell'ordine che è rappresentato e onorato dalla chiesa di Pietro. Scherzosamente dice che "ruba" il sapere del santo per esprimersi e dire che Sant'Erasmo non è che ci fa un favore donandoci queste registrazioni, egli in cambio vuole che noi, a nostra volta, le facciamo conoscere ad altri, che diffondiamo questa realtà senza vergogna o paura. Antonia desidera che sua nipote prosegua il suo matrimonio, perchè il "si", quando ci si sposa in chiesa, si dice al Signore sulla terra e in cielo. La nonna ha visto le cause della crisi, le conosce. Un giorno saremo tutti lassù a dover rendere conto, è vero che oggi gli uomini devono subire tante ansie e paure, ed è per questo che non si riesce più a evadere dalla pareti dell'abitudine e dei soliti problemi da affrontare, insomma la routine ammazza tanti matrimoni perchè non si è più in grado di reggere il peso delle responsabilità. Ma, dice la saggia nonna, ci sono tanti modi di dare colore alle solite pareti grigie della quotidianità, basta volerlo, darsi da fare per immaginare una nuova prospettiva, a colori, appunto. Sa che sua nipote ha fra i suoi desideri quello di dedicarsi alla metafonia e le dice di farlo, loro andranno anche da lei a dare messaggi. Con un ironico "alè" dice che moltissimi uomini, al giorno d'oggi, credono al "fumo", alle cose vane ed inventate (pensate alle religioni orientali, alla reincarnazione, alle fantasie su religioni spaziali e tante altre amenità tipiche di chi, non volendo credere nel Salvatore che è Gesù, si appiglia appunto, come dice Antonina, al fumo vacuo di umane congetture senza fondamento), ma bisogna buttar via queste cose, esse sono come una fiumana che travolge l'anima di chi le rincorre sottraendola alla verità. La verità ce la portano loro, e la nonna ci chiede di prendere loro come paradigma di verità, loro che vengono anche attraverso queste mie registrazioni; chiede ad Antonella di darsi da fare di operare fattivamente per questa verità diffondendola, e poi con una bellissima frase che paragona la verità ad un lume le chiede di alzarlo di più questo lume affinchè porti la sua luce anche ad altre anime bisognose di verità e fede e di sapere che il re c'è davvero. Chiude dicendo che non bisogna mai lagnarsi quaggiù , e ciò per semplice fatto che loro, i cosiddetti "morti", possono raggiungerci quaggiù e dunque morti non sono. E questo cambia il mondo, non è così?
La piccola Sofia esordisce scherzosa dicendo che è grande il fatto che lei sia quaggiù a parlare con noi. Lassù è rinata ed ha imparato a comunicare (lassù il tempo certo non esiste e l'anima è sempre ciò che è), ed è felice di dire che farà una "scheda" speciale, una registrazione davvero indimenticabile. Mi chiede di scrivere che, visto che da quaggiù la cercano, ella già era "entrata" nella vita dei suoi cari qualche altra volta, il dettaglio di come ciò possa accadere lo decide il Signore. I misteri del cielo ci si presentano attraverso queste registrazioni, e Sofia ci invita a sbrigarsi a conoscerli, non ci sono limiti, non c'è crisi in questo campo, scherza. Mi chiede di darmi da fare a registrare che qui sulla terra c'è "l'inverno" spirituale, lei stessa ha chiesto a Gesù di poter scendere a parlare ed esorta la sua mamma a registrare in prima persona, lei le aprirà la porta, ci sono quaggiù mille spiriti pronti ad aiutarla nell'impresa. Bisogna iniziare e correre, dice Sofia a sua mamma, i santi (S.Erasmo) suonano a questa "porta" e questa possibilità che concedono a sua mamma è oro. Se i suoi le "reggeranno l'onda", ossia se registreranno, le serrande che chiudono l'Aldilà alla nostra percezione si alzeranno sempre di più. C'è anche la possibilità che arrivino immagini da lassù per la sua mamma che ha già la "carta", il permesso per passare e registrare. Chiude scherzando e con un "per giove" incita a non aver timori, non sono "ladri", ossia spiriti bassi a donare questi "dischi", ma spiriti elevati.
Mio zio ci porta un insegnamento molto bello e che ci fa riflettere. Se c'è la pace tra gli uomini allora, dice, c'è anche la fiducia e le due cose sono complementari, poi scherzando, contento, dice che è grande che ci sia lui, Luigi a parlare. Con la legge sull'aborto lo stato si arroga il diritto di uccidere, ma, dice mio zio, questa non è pertinenza di uno stato che ha varato certe leggi perchè sotto ricatto di lobby e potenti associazioni, bisogna ricordarsi che l'unico padrone della vita e della morte è Dio e Dio è lassù, non nei nostri parlamenti. Zio mi dice che ormai devo immolarmi per questo compito e se lo faccio loro avranno più lode per me. Registrare giova, fa del bene, e ciò perchè il santo ci porta prove con le registrazioni, e così ora in giro c'è più gente sorridente, dopo aver conosciuto questa realtà, più gente che ama. Che forse Dio vieta di usare le onde per parlare con loro? Chiede ironico mio zio riferendosi ai tanti che ancora deprecano la metafonia come fosse equiparabile allo spiritismo, all'evocazione dei morti e quant'altro. Che forse io soffro per le nefaste conseguenze del fatto che faccio metafonia? (Per niente, anzi, mai stata così felice e serena nella mia anima, da anni ormai). Questi aiuti che ci giungono dal cielo e che ci permettono di sbirciare un pò nell'Aldilà sono un aiuto per tutti noi, eppure tanti infangano quanto io e altri ricercatori facciamo dicendo che facciamo chissà che imbrogli (infingardi....non sanno proprio di cosa parlano e nemmeno vogliono provare in prima persona). Mi saluta dicendo che ci sono i nonni che vogliono dirmi qualcosa.
Quaggiù, vicino a me, girano i fari dell'Aldilà, da lassù controllano cosa accade anche alle mie spalle e sanno che girano chiacchiere infamanti su questo sito, da parte di chi parla solo per sport o per partito preso, e le bugie che dicono andranno aumentando (sai che novità!). Ma concludono con un avvertimento severo a costoro: che non ridano della metafonia, ne risponderanno poi lassù.

COMMENTO

L'ordine di cui ci parla Antonina è soprattutto un ordine morale, ed è in riferimento a quel tipo di ordine che Dio ha immaginato sommamente utile per l'uomo, che ella rifiuta l'idea che sua nipote possa divorziare, dandole addirittura consiglio di ridare colore alla sua vita matrimoniale, di fare, insomma, tutto il possibile per evitare la rottura traumatica di questo rapporto e di questa famiglia. Molto importante il tema che mio zio ha affrontato riuscendo a sviscerarlo in una battuta secca, che non ammette repliche ideologiche: sulla vita, insomma, non si discute. Non è lo stato che ha la pertinenza di giudicare che l'aborto sia cosa buona e lecita, e non lo è perchè esso non è l'autore di quella vita, quindi non può nemmeno autorizzare qualcuno a distruggerla, Dio, autore della vita, è l'unico a poter disporre della vita; uno stato, con le sue umane leggi, non può ambire ad arrogarsi questo diritto, che è esclusivamente divino. Ma lo stato, appunto, come dice mio zio Luigi, si presta a ricatti che gli vengono fatti da tante componenti della società che hanno una visione della vita e del mondo che esula dall'idea di Dio Creatore e che quindi credono di poter disporre della vita a loro piacimento e mettendo davanti al diritto di ogni bambino a nascere i propri diritti a continuare a vivere senza "rogne" non volute. Ed è per questo che, per togliere alla vita la sua sacralità, oggi gli abortisti non chiamano "bambino" il nascituro che è ancora nel grembo, ma lo indicano con termini freddi e neutrali quali "prodotto del concepimento" e "grumo di cellule". Certi lavaggi del cervello passano anche attraverso lo straniamento del linguaggio, basta leggere i giornali e lo possiamo vedere ogni giorno. Non sono capricci lessicali, è ben di più, questi tentativi di sminuire il valore delle cose attraverso terminologie neutre nasconde la volontà di depotenziare concetti che per l'uomo sono sempre stati sacri, dalla vita, appunto, al fine vita, all'omicidio dei malati terminali, che oggi, con un termine rassicurante, viene detto "eutanasia", letteralmente "buona morte" per non farci pensare che sempre di omicidio si tratta. E se è vero che la Verità si afferma anche attraverso le parole, ebbene questa volontà di togliere dignità ai termini e alle parole, fa parte proprio del gioco nichilista di chi pretende di poter esercitare il potere di veto sulla vita, considerata una mera casualità nell'assurda roulette del caos che, per costoro, avrebbe dato origine al mondo e alla sua intrinseca armonia. Basti pensare che in Francia stanno per approvare una legge secondo la quale nei documenti non si potrà più scrivere "padre" e "madre", ma solo il neutro "genitore" in vista dell'equiparazione delle coppie omosessuali a quelle eterosessuali nel diritto all'adozione di bambini. E poi dicono che non è vero che il mondo è sull'orlo del baratro come da lassù continuamente ci avvertono.

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