Bruna, mia suocera,mi confessa i suoi "delitti di magia". Per me una sorpresa incredibile!

Con Bruna, mia suocera, i rapporti non sono mai stati idilliaci e questo, devo confessarlo, non è un mistero per nessuno di coloro che mi hanno conosciuta. La grande differenza di età, la distanza generazionale, ci avevano portato ad avere frequenti incomprensioni, sebbene non per gravi motivi. Non abbiamo veramente mai avuto scontri diretti, semplicemente ci siamo ignorate per molto tempo, lei sopportando la mia presenza accanto a suo figlio, e io cercando di rispettarla più che potevo, cercando di starle a debita distanza. Molte volte Piero aveva cercato di comporre questo rapporto nel modo migliore, in quanto soffriva di questa situazione, ma vuoi per la differenza di carattere, vuoi per il tipo di mentalità che le impediva di accettare il fatto che io fossi la seconda moglie di suo figlio, i rapporti sono restati sempre molto freddi fino alla fine della sua vita, che è stata in verità molto lunga, essendo lei mancata all'età di 94 anni. La sua vita non era stata molto facile: crescere i figli in tempo di guerra, combattere contro la miseria e la fatica dei campi, l'avevano indurita. Non esternava molto i suoi sentimenti, la sua mentalità e la sua educazione probabilmente glielo impedivano, ma ciò non toglie che amasse molto i suoi figli. Diciamo che per me è stato un rapporto non risolto, che spesso mi ha molto amareggiata, per me e anche per Piero. In questa registrazione del 15 settembre 2008, Bruna viene a farmi una confessione per me incredibile ed inaspettata: vengo così a sapere direttamente da lei, dopo anni dalla sua morte, che lei aveva utilizzato per anni la magia bianca per far sì che io e Piero non avessimo figli, rivolgendosi a persone senza scrupoli che l'avevano aiutata in tal senso. Queste cose mi restano molto difficili da comprendere, anche perché non ho mai creduto veramente al potere di fatture e malocchi, ma il caso (o chissà.....) ha voluto che per anni io e Piero non abbiamo avuto figli pur non evitando in alcun modo di poterne avere. Il nostro bambino è nato ben tre anni dopo la morte di mia suocera, sebbene cercato e desiderato, che vogliate crederci o no. Lascio a voi il giudizio sull'intera faccenda, lo stesso Sant' Erasmo ci invita ad utilizzare un po' di ironia nei confronti di questi argomenti. Quello che probabilmente viene punito, in questi casi, è l'atteggiamento, la volontà di nuocere comunque al prossimo, di alterare il suo destino. Lei stessa confessa di aver utilizzato questi sistemi in altre occasioni e nei confronti di altre persone, quasi che avvertisse l'urgenza, ora che si trova nell'aldilà, sia di metterci in guardia dall'utilizzare questi sistemi, sia di liberarsi la coscienza per poter evolvere più velocemente verso la luce. In ogni caso è una vicenda, per me, davvero incredibile; mai avrei potuto immaginare una cosa simile anche perché Bruna era una donna apparentemente molto religiosa, che spesso esprimeva giudizi severi e con un forte moralismo. Dopo lo smarrimento iniziale, nel mio animo, sono riuscita a perdonarla: che si dia pace, il suo meraviglioso nipotino è nato sano e bello, ed è una delle gioie più grandi della mia vita. Vorrei far notare la presenza di mia nonna alla fine della registrazione: pare quasi che ella, con le sue dolci parole, volesse stemperare l'amarezza che la durezza di Bruna mi avrebbero sicuramente causato.

Stesi un’ascia su un robot,
slittare figli....

Sant’Erasmo

Hai visti già: se più lì darà
splenderà più stile, è fatale, da lì.

Non trovi lì gradimenti:
andavi da sinistra lì.
Satira c’è ad arginare
pure delitti di magia.

Bruna

Persuasi eri brutta,
bene hai, ti rifò qui,
il vero ti tornai.
Leggi Bruna,
di Piero eri moglie
.
Ti vedo, ebbi minuti, scrivi.
Se giù darò, su loro menti, lì, agirò.
Ti maledissi e c’erano i motivi.
Ce n’è animi ingrati di magia assai.
Troppi. Se tu accetti non diverrai libera.
Enormi disastri seminati là.
Rovinai persone là e siamo qui.
Stesi un’ascia su un robot,
slittare figli.

C’avetti in cuore il sudor di madre
e, in più, svezzar!
A chi potè carcerì più è lì grata!
Tra chi norme eccede
leggeri mi metti,
ne ho pulì sbagli qui.
Se reati crescerà enormi
fibre avesse forti
chi ne raddirizza onde che hai.
E dai tuoi distrà (tta) ero,
nonna vuole parlare qua con voi.

Nonna

C’è noi, speravi!
e se cadi, nonna resta qui,

e farò misurare là spirituali:
il tuo vero alibi!.


 







SPIEGAZIONE DEL TESTO

Il caro Sant' Erasmo dà l'avvio alla registrazione rammentandomi che ho già i permessi per comunicare con loro e che, se metterò più impegno, lo stile con il quale loro mi parlano migliorerà senza dubbio. Nota come il mio operato, nell' entourage familiare, non sia stato accolto molto favorevolmente, forse perché ho scelto il metodo sbagliato per presentare e per far comprendere quello che faccio. Poi mi avverte, introducendomi l'argomento della registrazione, di utilizzare un po' di ironia: si tratta, niente po' po' di meno che, di " delitti di magia". La mia ex suocera esordisce confessandomi che, quando mi ha conosciuta, si era convinta che io fossi cattiva, malvagia, e ora ammette di essersi sbagliata, dice che adesso vuole ristabilire il vero. Poi si presenta dicendomi di essere Bruna e per farmi capire di quale bruna si tratti aggiungere che io ero la moglie di Piero: così non posso avere nessun dubbio sulla sua identità. Dice che può addirittura vedermi, che ebbe pochi minuti e che quindi devo scrivere quello che ha da dirmi. Dice che quello che avrà da dire può agire sulle nostre menti per spingerci a non avere i suoi stessi comportamenti. Confessa che mi ha addirittura maledetto perché, nella sua mente e nel suo modo di considerare le cose del mondo, ce n'erano motivi, forse solo perché era la seconda moglie di suo figlio ed imputava me la fine del precedente matrimonio. Rivolgendosi a coloro che usano rivolgersi a maghi e fattucchiere, e notando che sono davvero tanti, rammenta loro che,1 volta entrati in quel giro, non saranno più liberi delle loro azioni. Probabilmente lei stessa si è trovata in questa situazione. Confessa di aver fatto enormi disastri con la magia, di aver rovinato persone e che quindi adesso si trova a dover scontare la pena per questi comportamenti. Poi arriva la confessione che mi ha scioccata: dice apertamente di aver preso un robot, forse una di quelle bamboline voodoo, e di averci steso sopra un'ascia per compiere un rito che mi impedisse di avere figli. Comunque lei cerca di giustificarsi dicendo che si, sebbene sia stata malvagia a compiere tali atti, ha comunque avuto nel suo cuore amore di madre e impegno nel crescere i suoi figli e allattando anche bambini non suoi. Dice che coloro che si sono arrogati il potere di impedire qualcosa agli altri avranno un carcere più duro nell'aldilà. Poi tiene a sottolineare una cosa: mi dice di metterla tra coloro che hanno compiuto peccati che si possono comunque scontare, e che lei ora ha già scontato molti dei suoi peccati. Cambiando argomento, considera l'importanza di poter comunicare con l'aldilà tramite queste onde che mi sono state concesse ai fini di arginare i reati che, secondo quanto ella afferma, cresceranno moltissimo. Improvvisamente mi dice di essere interrotta da mia nonna la quale vuole parlare con me. Non so bene quale delle mie due donne sia, per me non ha molta importanza saperlo, ciò che è importante è stato quell'amore incondizionato che traspira da quelle parole: nonna mi dice di sperare, che se anche cadrò ancora nel peccato, il mio alibi vero resterà quello di poter aiutare le anime a confessare anche dopo la morte i propri peccati.

COMMENTO

Come potete facilmente immaginare, questa registrazione mi ha lasciato profondamente scossa. Davvero non avrei mai immaginato un comportamento simile nella mia ex suocera. Avevo cercato comunque di capirla: consideravo il tipo di educazione che aveva ricevuto, la sua mentalità, il fatto che appartenesse ad un'altra epoca. Non avrei mai pensato che dietro ci fosse un risentimento così crudo e profondo. Sono rimasta per alcuni giorni turbata: poi, guardando mio figlio, ho pensato che una gioia così grande deve darmi necessariamente la capacità di comprendere e perdonare. In fondo è questo quello che lei viene a chiedermi: se è vero che nell'aldilà conserviamo il nostro carattere deve esserle costato molto venire a confessarmi tutto questo e non spetta certamente a me, per nessun motivo, giudicare chicchessia. Sono in pace con me stessa e del mio cuore, ho pregato per lei e rendendo pubblico tutto questo non ho fatto altro che esaudire il desiderio di Piero che, in un'altra registrazione successiva, mi chiede espressamente di pubblicare la registrazione di sua madre che io avrei preferito tenere tra le mie cose private. Voglio comunque sottolineare il valore del messaggio della confessione di Bruna: bisogna stare lontani da questo mondo fatto per lo più da imbroglioni e gente senza scrupoli e bisogna starne lontani perché la volontà di fare del male agli altri verrà punita molto duramente, che si creda o meno all'efficacia effettiva di questi metodi. Fuggite da queste cose come si fugge la peste, non desiderate mai fare del male, le strade per vivere un'esistenza degna di questo nome non passano da posti come la rabbia, il rancore, il risentimento. Bisogna accantonare l'egoismo, e, come ci ha insegnato il Re, amare soprattutto i nostri nemici. Ricordiamoci che ognuno di noi ha il proprio destino da compiere e nessuno ha il diritto di intromettersi nei piani che Dio ha disegnato per noi: è questo il peccato più imperdonabile.

image