Caterina, Giuseppe, Franco e Saverio: quattro parenti richiesti dai loro cari accompagnati da Sant'Erasmo - 23/08/2011

Caterina è la nonna di A., una mia lettrice. Per meglio comprendere cosa questa nonna dice a sua nipote, vi basti sapere che ultimamente A. ha espresso molti dubbi sulla chiesa e sui preti, arrivando a non frequentare più la Messa per via del fatto che molti preti non hanno un comportamento specchiato. Questo è anche vero, in parte, ma rinunciare alla Messa per questo motivo, a Gesù Eucaristia che nella Messa ci fa dono di Se stesso, è come dire che non si mangia più nulla fino a morire di fame perchè il cibo è per gran parte inquinato. La nonna riprende duramente la nipote per questo suo atteggiamento contro la Chiesa che non è certo formata solo dal clero, ma soprattutto da noi tutti fedeli che costituiamo il Corpo di Cristo che è morto anche per ognuno di noi. Il giudizio sui preti incoerenti e peccatori, spetterà, come per tutti noi, solo a Dio. Giuseppe è il nonno di Anna, una mia lettrice siciliana; egli ci tiene a spronarla a dedicarsi alla metafonia: le file di quelli che aspettano lassù per un contatto sono lunghe, dice, e dunque cercano possibili collaboratori da quest'altra parte. Franco è stato richiesto da un suo amico, Mario; egli morì per un incidente in bicicletta, e vedrete come la sua registrazione sia davvero spiritosa e vòlta a far capire la sua sorpresa nello scoprire che alla morte si sopravvive. Saverio è il papà di Maia, una giovane donna colpita da questo lutto inatteso e prematuro. Chiude, infine, Sant'Erasmo, che stavolta, prendendomi un pò in giro, risponde alla mia eterna domanda: perchè hai scelto me?

Ho in brocca là oro e più il garante ti sorreggerà..

CATERINA

Qua spina, ve l’ha a dire, sai?
Erasmo porta misure a te:
e là è scema?
V’è fiaba a Roma?
Qui se la vede!
Qua c’era fili: dire che passo là!
Andrà, giura, a dire: passi a crisma!
Ebbe il sole e l’alba qui
signora che ve fa là già stupire.

L’Alfa era qui!
Lei ci dona bocca,
là vede, figlia, e meglio, qui.

E cori levate!
Buste n’ha su, voci n’ha,
su allena darne.

E fiume di conforti è di lì,
sale fino a grotte,
onda è già qui!


GIUSEPPE

Lo vuoi? Sta qua il libro,
da qui, ma è giù, Anna, libro!
Su, ah, leggi mò che tu ha.
Ah, giù dentro a cassetti,
se noi giù aprite, era penna e biro,
che appunti do!

Qua digli che vende penna,
gira da capì lì, gira un po’!
Però fede qui vi strappa, cara tocca a te!
Pure tv, pregai, era nell’offerta!
Cara, questa roba nascondi?
Non hai la dentiera lì!

Gea: verrà ovunque pace,
e che pace!
E’ molto tardi,
alle orecchie giù vi entra?

Sai là io aspetterò
lì se dubbio entra raccoglie, eh!

E noi sempre ha file,
c’era qua, gli entra a fa,
pare che arriva, voce l' hai,
cuori incastrati vieni a sostenere,
è qui rotta!


FRANCO

Nasce p’entrà, là contatti lì!
C’è là un trucco: qui è uscita mente!
Ostrega! A immaginare non andrai
là de fa a ombre rate!

Che vanno a nuar?
Son lì, va, c’ha buste!

E noi giusto sembrò da lì,
e Dio mandi ombra là!

Stima hai lì? Cè qui il mare, deh!
Lì, da noi, già piega affari vede su,
sai, mò in terra si va,
qui s’esce allora a là dà dischi,
va pace!

Oh, giù entrate sono a terra,
lei c’ha chiavi, gli apriva.

E giù ricorda: è diretta,
e dirigo, Frà su là è!


SAVERIO

Va a dà a essa cd: son alto qua!
Canali: c’è qua Re!
Scomparivo? Mai qui!
E figli andrai a dire:
qui vivo e sto là!
Voci n’hai, dalla soglia
può dà foto lì!

C’è Rai! Qua tagliavi la catena lunga.
Ah, su nave d’amore ho baci.


SANT'ERASMO

Cosa su là vedetti?
Via, g’ha pregi là:

chè l’essere umano lì fumi rischiò
per girare qui.

E lì che sbagli!
La vidi, crede e va dire lì:
c’è lì vita!

E lì frutti,ohhh!
E hai da fare alla nave, eh!
E ora che notizia:
qui Re s'incontra!

Ho in brocca là oro e
più il garante ti sorreggerà

 







 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Caterina dice che ha una "spina" nel cuore e che deve proprio raccontarla a sua nipote (si riferisce al fatto che sua nipote non frequenti più tanto la Messa). Le dice che lo stesso Sant'Erasmo le porta la giusta "misura" per giudicare il suo rapporto con la religione e con Dio e le chiede se è "scema" a dire certe cose sulla chiesa di Cristo. Le domanda se crede davvero che a Roma sia nato tutto su una favola (a Roma è nata la Chiesa di Pietro), e se crede davvero questo, poi se la vedrà un giorno con sua nonna lassù. Caterina dice che loro hanno dei "fili" che li collegano a noi e dunque lei può "passare" qualche volta quaggiù, per vedere sua nipote e i suoi cari. Mi chiede di giurare sul fatto che andrò a dire a sua nipote di passare al "crisma" E qui devo dire che il crisma, essendo l'olio consacrato che viene utilizzato nel Battesimo e nella Cresima, sta a simboleggiare proprio l'essenza dei sacramenti cattolici ai quali Caterina vorrebbe vedere avvicinarsi sua nipote. Insomma, le chiede di accettare la santità dei sacramenti, al di là del comportamento dei preti, infatti sono proprio i sacramenti che rendono unica e preziosa la Chiesa di Pietro. Caterina afferma poi che io (la "signora" che vi fa già stupire con queste registrazioni grazie a loro lassù), ebbi il sole, l'alba di una nuova concezione del nostro destino, grazie ai doni di Sant'Erasmo. L'Alfa, ovvero Dio, sta proprio lì, e ora lei lo sa. Dice che io, facendoli parlare al registratore, dono a loro una bocca per potersi esprimere, e che attraverso queste comunicazioni vedo meglio lassù. Per il dono di queste registrazioni dovremmo levare cori di ringraziamento al Cielo; io ricevo buste, ossia messaggi e lassù loro vengono allenati dalle guide superiori a "parlare" con noi, a darci le loro "buste". L'onda che porta queste voci viene paragonata ad un fiume di conforti e consolazioni che arriva nei due mondi e giunge fino alle "grotte" dove sono le anime penitenti per portare loro sollievo.
Giuseppe dice a sua nipote che le comunicazioni metafoniche che sono in questo sito costituiscono un vero e proprio libro scritto dall'Aldilà per farci "luce" sui misteri della nostra vita. La esorta a leggerlo, questo libro. Chiede di prendere penna e biro dai cassetti che ha appunti da dettare. Mi chiede di dire a sua nipote che lassù vendono "penne" speciali per scrivere queste verità, e le chiede di "girare" un pò nel sito per capire meglio, di leggere altre registrazioni che vi sono pubblicate. Con queste comunicazioni ci "strappano" la fede, ci aiutano ad ottenerla, e ora tocca a sua nipote provare a fare metafonia; lui stesso ha pregato che le venisse concesso di poter provare e nell'offerta che ora le fanno da lassù c'è anche la possibilità di ricevere immagini (tv). Siccome Anna sa già di queste comunicazioni dall'Aldilà, le chiede perchè le nasconde, ossia non racconta anche ad altri quello che lei ora sa, in fondo, dice Giuseppe scherzando, non hai mica la dentiera che ti devi nascondere, no? Può parlare agevolmente, e che dunque lo faccia. Sulla terra (Gea), verra pace ovunque quando certe verità saranno accettate, e che pace, dice Giuseppe, sarà la pace vera, ma ora è già tardi, il mondo tribola ed è in preda all'errore, bisogna muoversi, diffondere queste verità, e chiede se questa cosa ci entra nelle orecchie, visto che l'hanno ripetuta già tante volte. Giuseppe rassicura sua nipote dicendole che aspetterà dall'altra parte per aiutarla, e se le verranno dei dubbi lui li "raccoglierà", li eliminerà dalla sua vita. Lassù ci sono sempe file di anime che desiderano parlare con noi e pare proprio che ad Anna possano entrare queste voci. Chiude con una bellissima frase: le chiede di sostenere, facendo metafonia, i "cuori incastrati" di coloro che la morte ha solo temporaneamente separati, cuori che resteranno incastrati nella rete dell'amore anche dopo la morte del corpo. La vera rotta per il "ricongiungimento" di questi cuori è qui, con Sant'Erasmo al timone.
Franco spiega che questi contatti nascono per dar loro modo di "entrare" ancora quaggiù. Il tono di Franco è scherzoso e amichevole e dice a Mario una cosa importante anche se con la leggerezza di una battuta: nel momento della morte egli ha assistito ad un "trucco" inaspettato, una magia, ossia la sua mente, la sua coscienza, è uscita dal corpo per continuare a vivere là dove ora egli si trova. La battuta continua con un "ostrega" (credo che o Franco o Mario siano veneti) per esprimere il suo stupore nello scoprire che la morte non esiste come annullamento totale dell'io, e dice che, ad immaginare che le "ombre", ossia le anime vivono poi in eterno, certo a nessuno verrebbe in mente di vendere loro qualcosa a rate! (La trovo una battuta divertentissima, perchè le rate sarebbero di certo quasi inesistenti, visto la possibilità di rateazione estremamente diluita nel tempo!). Ancora in dialetto veneziano Franco chiede perchè andare a nuotare (siamo in estate), quando qui c'è una busta con messaggio da parte sua per Mario. A loro lassù sembrò giusto fargli dare questo messaggio al suo amico, e che Dio lo mandi quaggiù. Franco chiede al suo amico di avere stima in lui che ora gli dice una verità: lassù c'è il mare. Loro lassù, dice Franco, vedono la brutta piega degli avvenimenti terrestri ed è per questo che vengono a darci questi messaggi, per portare la pace, soprattutto nel cuore degli uomini. Sulla terra vi sono delle "entrate" per loro, una di queste è nel mio registratore di cui ho le chiavi e ho aperto anche a lui. Saluta dicendo a Mario che egli sta parlando in diretta, che lui stesso ha "diretto" la sua registrazione e che lui ( si chiama col diminutivo Frà) è proprio lassù, ancora vivo, lo stesso amico di prima.
Saverio mi chiede di dare a sua figlia il suo "cd", la sua registrazione, e di dirle che lui è in alto lassù. I canali di comunicazione tra i due mondi sono permessi dal Signore. Saverio dice che lui non è mai scomparso, che lassù mai si scompare. Mi chiede di dire ai suoi figli che lui è vivo e spesso sta con loro. Ho le voci, e Saverio conferma che per loro, dalla soglia tra i due mondi, è possibile anche inviarci le loro immagini. Lassù hanno la loro "Rai" : informandosi ai loro canali possiamo tagliare la catena lunga costituita dalla paura della morte, dell'annullamento, della perdita di coloro che amiamo. Saverio, infine, manda baci d'amore dalla "nave" che ce lo ha condotto.
Cosa vidi in te? E' la risposta che sempre aspetto dalla mia cara guida. Pregi generici, dice il Santo, ma anche il coraggio di "girare" lassù, visto che l'essere umano ha sempre rischiato il rogo (i fumi) quando ha cercato di parlare delle proprie esperienze con l'Aldilà. Il coraggio di dirlo, di diffonderlo, e si vede che non tanti lo avrebbero avuto, questo coraggio. E quanti sbagli, dice Sant'Erasmo si sono commessi sulla terra nei confronti di tanti che hanno osato ricercare personalmente, in ogni tempo. Egli dice che in me vide il fatto che io ho creduto subito a questa realtà che mi si apriva tramite la metafonia e che ho avuto il desiderio poi di gridare agli altri che dopo la morte c'è ancora vita, anche se una vita in forma diversa da quella che conduciamo sulla terra. E per questo coraggio ho poi avuto tanti frutti, frutti che sono testimoniati in questo sito. Ho ancora tanto da fare per quella "nave" celeste che mi arriva sulle "onde" attraverso le quali viaggiano queste voci di un'altra dimensione. La bella notizia, dice il santo, è che qui, in queste registrazioni, si può "incontrare" il Re, ossia si può trovare la fede in Lui, e saluta con una delle sue sublimi immagini: ha una brocca piena d'oro ancora da versare e lui stesso, il mio garante, mi sorreggerà in questo cammino di aiuto reciproco fra i due mondi.

COMMENTO

Mi ha sempre colpito l'atteggiamento di tante persone che smettono di andare in chiesa e frequentare i sacramenti perchè, secondo loro, i preti non si comportano coerentemente, o perchè chiedono soldi per le Messe, e così via, poi ogni scusa, per loro, diventa una giustificazione per il fatto che, semplicemente, smettono di frequentare la Messa. Ora il fatto di smettere di frequentare la Messa può essere frutto di una legittima e libera decisione, così com'è stato per me stessa per tanti anni, ma non trovo giusto questo tipo di giustificazione. I preti, il clero in generale, è composto di uomini che, come tali, sbagliano, peccano, possono avere comportamenti sconcertanti, ma come possiamo far dipendere da uomini fallaci la nostra fede in Dio? Ho già detto che ciò equivarrebbe a lasciarsi morire di fame perchè si è convinti che il cibo sia ormai inquinato e non più genuino, evidentemente una follia, un grave errore di valutazione. Personalmente io vado a Messa perchè questo mi fa sentire più vicina a Dio e, sopratttutto, perchè nella Messa c'è Gesù Eucaristia, il frutto più prezioso del Suo sacrificio. Cosa poi faccia nel suo privato questo o quel prete, sinceramente non mi riguarda e non devo certo essere io a giudicarlo, il giudizio spetterà un giorno al Signore, così come gli spetterà quello sul nostro conto. Caterina è anche un pò "arrabbiata" per questo atteggiamento di sua nipote e spera che ella lo cambi comprendendo che la verità non sta nelle forme, nei simboli, nei riti, ma nell'essenzialità dell'Eucaristia nella quale Cristo si dona gratuitamente a noi che siamo la Sua chiesa e ricreandoci come tale ogni volta che ci si dona, formandoci chiesa viva. Voglio ricordare il concetto che Sant'Erasmo ha voluto sottolineare e che trovo verissimo e vivo ancora oggi: tutti coloro che, nel corso dei secoli, hanno desiderato "indagare" sull'Aldilà in qualunque modo, hanno sempre rischiato qualche "rogo", vero o simbolico che sia. E se non è il rogo vero e proprio come fu per Giordano Bruno che osò affermare verità troppo avanzate per la sua epoca, è comunque un "rogo" fatto di scherno, incredulità, ridicolo e incomprensione. Ma sapete? Io ho le spalle larghe.....

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