DIANA
Re più giù, si, fa,
e cuffie! Bussa che in mare c’ha le stelle
per cercà misteri….
Se dirò me piange?
Piange se parte?
Lì va onor davvero!
Cari miei, sapete mò che far,
ci vedi meno se stai là, però
ti do tutta voce, eh già!
Oh, mira il Rabbi già, e grazia era!
Or qua mira: c’è ombre,
Francesca avvisa!
Ah, rose ci stanno,
cara hai il velo messo, scopri,
che vò Re giù e renderà!
A figlia vorrei andare de qua,
fare cene per far lì elevar umor;
fa e l’è vera,
e dà, un vetro ha qui!
Ah, e studia, si, c’è l’esami,
nun vorrei…sceta lì!
Oh mai morti! Giù Maestro c’è!
Egli perciò lì idolatrà,
dirà là all’eredi:
Gesù mò è in Oltre!
NUNZIATA
Qui i raggi ce l’ha me aldilà!
Ccà rete e ve fa, si, mò mezzi,
qua la voce si manda.
Euro più ci dà aldilà,
ah so, porta nomi già:
che c’è una corsa a vedè?
E noi fare lì giri lì: lì dì!
E dà giù, si, note:
là dì, strilla!
E Imma è di là ori ed Erasmo
che Re verrà!
Là navi, uscivo lì.
Sai no lì devi le tombe che ha or fa:
oh, ma cinesi sta!
Me vò ch’entra e qua bussa lì,
Ciccio mò qua, si, ha, salì, neh!
Caro lì giù, eh, serve il carattere,
qui mostrà, c’ha da dà, ammoniva lì, busta!
Col Rabbi è nastro cd,
qui dì: era ambra!
Tre lodi dì:
deh, sempre Ave piace ai collegi.
SANT'ERASMO
Era tra la natura,
da principio si chieser luci di onda, eh!
Esplora, che qua fare riuscirà.
Ah Re c’ha la chiave,
lì usa rima, ode.
Eroi, eh si, là ardua, su lascia…
Costava i vetri denari?
Disciplina è giusto offrire là,
poi ci parli te.
Oh oh oh yeah qua dire de santo: arriva lontano,
e ridi, su ordina Cristo, si può!
Oh dire a ccà son usciti, là c’era l’Oltre!
Ah ridi, beh!
E Re de qua amerà, è vivo!
E sembra grossa là dischi:
le rape tira!
Scuola hai de lì, deh,
a chi vengo darà!
| SPIEGAZIONE DEL TESTO
Diana esordisce dicendo che il Signore sta facendo sempre di più quaggiù per poterci dare la certezza che esiste la vita dopo la morte, e invita quindi sua figlia a mettersi le cuffie per ascoltare bene le voci di queste registrazioni, a bussare a questa porta dell'Aldilà perché, nel mare delle onde che ci permettono di comunicare, Dio ha messo delle "stelle" che ci guidano sulla via, alla ricerca dei fondamenti del mistero della nostra vita. Sa già che sua figlia si commuoverà sentendola parlare, però le fa anche capire che quando lei parte per un viaggio non piange di certo, anzi ne è contenta, ed è proprio così che la invita a pensare alla morte di sua mamma, come se ella fosse partita semplicemente per un lungo viaggio. Niente lacrime, dunque. Commenta che al comportamento di sua figlia, comunque, va fatto tanto onore. Rivolgendosi ai suoi cari commenta che essi, conoscendo adesso questo nuovo metodo di comunicazione con l'Aldilà, dovrebbero sapere cosa fare, e questo appare quasi come un sottinteso invito a registrare anche fatto a loro. Diana ci dice che, certo, registrando, noi non abbiamo la possibilità di vederli, di poterli percepire con i nostri occhi, però certamente essi ci donano tutta la loro voce, e tramite essa si manifestano con forza. Avverte sua figlia che la grazia ricevuta di questo messaggio, è solo per merito del "rabbi" (Gesù è chiamato spesso così nel Vangelo, ovvero "maestro"), ovvero di Gesù Cristo, e la invita a guardare lassù dove ci sono le anime (che loro chiamano spesso ombre), e chiede a me, chiamandomi per nome, di avvisare di questa verità senza mai stancarmi. Diana con molto affetto manda delle rose simboliche a sua figlia, e poi rivolgendosi a lei con parole affettuose, le dice che la vede, sa che ella ha messo il velo del lutto sul suo capo dopo la sua morte, ma le chiede di scoprire la testa, di togliere questo velo nero, che così vuole il Signore, Egli non vuole vederci macerare nel lutto, e ci renderà alla fine la certezza di questa verità: la morte è solo un passaggio. Come una mamma affettuosa e sollecita, dice che vorrebbe tornare qui sulla terra a preparare delle buone cene per i suoi cari, allo scopo di risollevare il loro umore. Dice che io mi do da fare e che sono "vera", non inganno, (di questo ringrazio Diana), e che è vero che mi hanno messo a disposizione un vetro, una piccola finestra, per spiare nell' Aldilà e poter avere da loro questi splendidi messaggi. Alla fine della nostra vita dovremo superare l'esame più importante, quello che dovremo sostenere davanti a Nostro Signore, per cui Diana avverte che questo esame ci sarà davvero, e dice a sua figlia di prepararsi, di "studiare" , ella non vorrebbe mai che quest'esame non venisse superato e per questo le chiede di svegliarsi a questa verità e prepararsi ("sceta" in dialetto napoletano vuol dire "sveglia"). Con gioia questa mamma grida che lassù non ci saranno mai dei morti, che noi saremo tutti vivi in Cristo dopo la morte, e che il nostro Maestro Gesù Cristo è già quaggiù a donarci la vita eterna. Ed è per questo che va idolatrato soltanto Lui, Gesù Cristo nostro Dio, ecco, è questo che vuole che sua figlia dica agli eredi, a tutti i cari che sono rimasti sulla terra, vuole che dica a tutti loro che Gesù adesso è vivo nell'Oltre, è il Risorto.
Nunziata pare contenta nel dire che lassù, nell'Aldilà, le hanno concesso i raggi per poter parlare con noi. C'è una rete di collegamento qui, attraverso il mio registratore, e già lassù ci costruiscono i mezzi per poterci parlare e attraverso i quali ci mandano le loro voci. L'Aldilà ci regala "euro" con queste registrazioni, esse sono il vero valore; lei sa che io già porto dei nomi che mi vengono richiesti da lassù, e per l'eccezionalità di questo fatto si chiede se c'è una corsa delle persone a leggere questi messaggi, a vedere quello che accade in questa sito....in realtà non è così, il mondo dei media tace e tacerà sempre dando rilievo a cose di nessuna importanza per la salvezza di ognuno di noi e preferendo ignorare la metafonia e la possibilità di comunicare con l'Oltre (discorso già tante volte affrontato, fa comodo a tanti tacere). Chiede a suo marito di dire a tutti quelli che conosce che loro, i cosiddetti "morti", fanno dei giri qui sulla terra quando Dio concede loro il permesso, è una realtà. Gli chiede anche di dire che da lassù loro mandano le note, i loro messaggi, e gli chiede di dire questa verità strillando, urlando a gran voce, perché è molto importante che gli uomini sappiano questo. Imma, la Madonna, per noi rappresenta oro lassù, e così anche Sant'Erasmo, e bisogna dire che di certo il Signore tornerà su questa terra così come è scritto nel Vangelo. Da lassù mettono a disposizione per loro queste famose navi simboliche con le quali essi riescono a scendere qui sulla terra per dare il loro messaggio e con una di queste navi lei è venuta. Nunziata ci lascia poi un insegnamento con una nota un pò scherzosa ed ironica: dice che, infatti, noi non dovremo riempire di oro le tombe, non dovremmo spendere molti soldi per fare delle tombe ricche che sono inutili, e scherzando ci invita appunto a rivolgerci ai cinesi per fare delle tombe di poco prezzo. Ricordiamoci sempre, infatti, che i nostri cari non sono affatto in quelle tombe. Desidera che anche suo marito entri col registratore lassù e che bussi alla porta di Sant'Erasmo, desidera, insomma, che lui stesso faccia metafonia; lo chiama affettuosamente "Ciccio" e gli ricorda che adesso deve "salire" anche lui con la metafonia. Chiamandolo "caro" gli ricorda però che, per fare metafonia, serve il carattere, e gli chiede di mostrarlo adesso, questo carattere, perché da lassù ammoniscono sulla necessità che c'è bisogno di diffondere sempre più "buste", sempre più i loro messaggi. Anche Nunziata ricorda a Francesco che, se si ottengono queste registrazioni, questi cd come dicono loro, è sempre grazie a Gesù Cristo, è per Lui, per il "rabbi", che possiamo avere tutto questo che è davvero prezioso come l'ambra. In segno di ringraziamento per il messaggio ricevuto, Nunziata chiede a suo marito di recitare tre preghiere, e gli consiglia di recitare anche l'Ave Maria che è una preghiera sempre molto gradita ai collegi dei santi lassù.
Sant'Erasmo ci parla dunque di queste onde che ci permettono di ricevere questi meravigliosi messaggi dell'altra dimensione. Egli ci dice subito che queste onde sono nell'ordine naturale delle cose, che sono state previste da Dio nell'ordine della fisica di questo universo fin dal principio, stabilendo che attraverso questo mezzo giungessero a noi, uomini di oggi, le luci la verità che quest'altro mondo poteva portarci. La mia cara guida non si stanca mai di invitarmi ad esplorare anche altri metodi di comunicazione, mi assicura che poi si riuscirà a comunicare sempre meglio. Però, e bisogna sempre ricordarlo, la chiave che apre questi due mondi e che permette alle onde di attraversarli, ce l'ha il Signore, ed Egli predilige le rime per parlarci, ovvero questo linguaggio così particolare e poetico, queste odi. Gli spiriti che permettono questa comunicazione sono dei veri eroi, come spesso ci ricorda Sant'Erasmo, perchè è molto arduo per loro lasciare l'ambiente paradisiaco per scendere verso l'ambiente terreno, così scuro, pesante e pieno di violenza. Con ironia il santo chiede se il fatto di poter avere questo vetro sull'Aldilà mi sia costato dei soldi...assolutamente no, tutto quello che serve per poter avere queste comunicazioni è semplicemente la disciplina, la forza di volontà che permette di superare le tante difficoltà di comprensione di questi messaggi. Il nostro caro Santo arriverà lontano con questi messaggi, e con ciò egli ci fa presagire un futuro glorioso per questi messaggi che, appunto, arriveranno lontano (spero che arrivino lontano soprattutto nel cuore di chi li legge). Mi invita ridere, ad essere ottimista per il destino di questi messaggi, di questo sito, e S.Erasmo dice che questa positività, questa allegria, la ordina direttamente Gesù perché queste comunicazioni sono da Lui consentite. Bisogna sempre dire a tutti che davvero quelli che sono chiamati morti sono usciti da lassù con questi messaggi, e bisogna sempre dire che veramente, al di là della morte, ci aspetta l'Oltre. Mi invita ancora ridere, ad essere contenta per questa verità. E ad essere contenta soprattutto perchè tutti noi che crediamo in Lui abbiamo l'amore di Gesù Cristo che, lassù, è vivo e continua ad amarci e a sostenerci (anche con queste comunicazioni). E' vero, ammette Sant'Erasmo, sembra proprio grossa questa storia che i morti possono comunicare attraverso questi dischi, queste registrazioni, ma ciò è stato consentito da Dio per attirare proprio le "rape", cioè coloro che sono più duri di cuore e che hanno più difficoltà ad accostarsi alla verità della fede. Il santo mi chiede anche di continuare a fare scuola a coloro che vogliono imparare questo metodo per comunicare con l'Oltre, e assicura che a tutti coloro a cui il santo si concederà come guida il Signore darà la sua grazia. |