Il bellissimo messaggio di Sant'Erasmo ci introduce a quello, davvero particolare, di una diva famosa del cinema pornografico americano, richiesta da alcuni suoi amici e della quale non posso rivelare il nome - 24/03/2013

Una richiesta davvero un po particolare mi ha spinto a fare questa registrazione. Mi hanno scritto, infatti, delle persone dall'estero con una richiesta che per me è davvero nuova, infatti non mi era mai capitata una cosa del genere. Vi spiego. Questo gruppo di persone mi scrive dall'America, fra di loro alcuni sono di lingua italiana e per questo conoscono il sito ed i suoi contenuti. Ad una prima lettura, la loro richiesta mi è sembrata inaccettabile, perchè ho creduto che fosse imbarazzante trattare certi argomenti in un sito come questo. Poi, facendo una più profonda riflessione, ho pensato che anche questi sono argomenti che fanno parte della vita delle persone, e che quindi è giusto affrontarli. In poche parole, queste persone hanno conosciuto, in vita, una donna che nell'America degli anni 70, era stata molto famosa per aver girato un film pornografico che, all'epoca, ebbe enorme diffusione e grande successo. Mantengo l'anonimato su questa persona per ovvie ragioni. Quest'attrice è morta ad un'età relativamente giovane, qualche anno fa, e a qualcuno fra questi suoi amici è venuto in mente di chiedere a Sant'Erasmo la condizione di questa donna nell'Aldilà, visto anche il tipo di vita, assai libero e spregiudicato, che aveva condotto in gioventù. Prima di accingermi alla registrazione, come faccio sempre ogni volta, ho rivolto la mia richiesta e la mia preghiera a Sant'Erasmo, temendo che non mi sarebbe stato concesso questo contatto per la particolarità dell'argomento che qui si tratta. Il santo, lo leggerete anche voi, invece, mi preannuncia l'arrivo in registrazione di questa persona, proprio perché attraverso il suo messaggio può giungere un forte insegnamento per tutti noi. E visto che oggi la diffusione della pornografia, sia in rete che fuori, è veramente capillare e fuori controllo, mi è sembrato giusto, alla fine, lasciare che da lassù ci portassero anche il loro insegnamento in proposito. Di questa attrice, riporto solo le prime lettere del nome.

Oh, Dio, fa luce più là!....

SANT'ERASMO

E la Grazia de là offrire: diva c’è!
Si, ma lì c’ha, dì, rossore: c’è, guardai!
Uh, se diva ti dà la busta lì mò ride…
Oh, lì diva vede là:
cinema di muffa lì!
Dà lue!
Laido, a dire,
scrivevi lì grande, tu lì, fare!
Oh, n’ha Bergoglio, qua n’ha, si, invecchià!
D’oro là a Londra, vere dà, porte darà,
e cita lì Giobbe….
Oh si, Dio (vengo da là) ci darà,
disse: porterai zucchero, e do già là!
Oh, Dio, fa luce più là!
Ah, studi saggio qua di Dio!
Oh, imposta su Dio,
questo Sire chi va a dì “vale”,
“querido” merita!

 


LI.

E c’ha, vi dà Re mò,
e vo, dai!
Star confidà le ribrucia,
si e lo fa là, dischi è ccà!
E’ godè, né cadere!
E solo qui domai i denti.
Oh ghiande smetta, non m’ascì lode!
Bastava che Re va in cerca,
te va, e ti chiama lì!
Oh lì è sta matita, che occhiali ce vo lì,
dà tracce e suona, le venga buondì, il meglio!
Oh, mai sta giù lagnà,
ah dì: fai? Oh, mai!
Danno ascì, nuota e nuota da lì!
E n’ha circo, eh, sta cavallina?
Sta qui di levà un bordè,
di lì ne udì, vetrata c’è giù lì.
E dir che fiamme hai già,
e piume a noi già toglie,
e arrivai a aggredì…
a rischio uscì là? No!

 

 

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

E' la grazia divina che ci offre questo messaggio, ci dice Sant'Erasmo, infatti questa "diva" che ho richiesto c'è, verrà a dare il suo messaggio dopo di lui. Nel guardarla Sant'Erasmo si accorge che questa donna ha le guance rosse di vergogna e timidezza, probabilmente perché si sente inadeguata di fronte alla luce e alla purezza di Sant'Erasmo. Col suo tono scherzoso Sant'Erasmo afferma che se questa diva mi darà il suo messaggio, la sua busta, ci sarà da ridere ( per modo di dire). La mia cara guida ci fa anche capire che adesso, nella luce di Dio, costei vede veramente il senso e lo svolgimento della sua vita terrena, e si rende conto, amaramente, che il cinema a cui si era dedicata è un cinema "di muffa", come lo definisce il santo, un cinema che non porta nessuna crescita umana e spirituale alle persone e le fa "ammuffire", spostando i loro obiettivi molto in basso. E' molto duro il giudizio di Sant'Erasmo che definisce questo tipo di cinema una "lue", ovvero una "sifilide", un male molto grave ed infettivo, e continua a dire che è anche "laido", sporco, che sporca le persone che lo fanno e quelle che ne usufruiscono come spettatori. Un giudizio, dunque, duro e senza appelli da parte del cielo. Mi dice inoltre di fare quello che mi sta dicendo: ovvero di scrivere in caratteri grandi questo suo giudizio, per dare ad esso maggiore risalto e perché sia chiaro a tutti, senza fraintendimenti. Cambiando argomento, Sant'Erasmo ci parla del nuovo papa e, chiamandolo col suo cognome, prevede che egli diventerà vecchio esercitando il suo ministero petrino, e questo ci fa molto piacere. Prevede poi che questo papa si dedicherà alla ripresa dei rapporti con gli anglicani, con quelli che sono i fratelli separati della Chiesa anglicana, allo scopo di ricondurli all'ovile di Pietro, e che aprirà loro molte porte perché possano riunirsi alla nostra Chiesa, ma mi chiede di citare Giobbe, perché in tutto questo lavoro di diplomazia ci vorrà una grandissima pazienza da parte di questo papa (ma già molti anglicani sono passati nella chiesa cattolica negli ultimi anni). Quasi come se stesse appena tornando da un colloquio con Dio, mi dice che il Signore ci concederà anche queste grazie, ed anche che il Signore gli ha rinnovato "l'incarico" di portarci "zucchero", ovvero la dolcezza di questi messaggi metafonici, cosa che del resto già sta facendo da tempo. Si alza poi una richiesta da parte di Sant'Erasmo, una preghiera a Dio affinchè porti sempre più luce, qui sulla terra, anche grazie a queste registrazioni. Studiare i messaggi di Sant'Erasmo, significa studiare i messaggi di un saggio di Dio, messo a nostra disposizione grazie alla metafonia. Nella chiusa del suo bellissimo messaggio, il santo ci invita ad impostare la nostra vita su Dio, e ci saluta dicendoci che chi va per il mondo a proclamare che Gesù Cristo è il "valente", la Verità, merita di essere chiamato "querido", ovvero, nella lingua di papa Francesco, "caro".
Questa attrice m'informa che ho avuto quello che ho chiesto, che il Signore le concede di parlare con me, e quindi lei viene a dare il suo messaggio. Si definisce un pò scherzosamente "star", e dice che vuole confidarci che le brucia tanto pensare a come ha vissuto sulla terra, e lo fa qui, dove sa che è possibile registrare i loro "dischi", lasciare una prova. In una brevissima frase concentra tutto il senso ed il significato del suo messaggio: ella ci dice che godere dell'amore fisico non non deve significare cadere dalla propria umanità, dalla propria dignità di uomini, scendere nel sottoscala dei propri vizi. Solo lassù, ci confessa, è riuscita a domare i suoi denti, simbolo della sua aggressività anche nel campo sessuale, della sua spregiudicatezza. Al maiale si associa, per tradizione, tutto ciò che rappresenta i bassi istinti umani e, invocando che non le si diano più ghiande, Li. ci fa capire che non si trova certo in una bella posizione lassù, infatti non riesce nemmeno a pregare, a lodare Dio. Eppure questa donna ci fa capire che sarebbe bastato che in vita fosse andata a cercare Gesù Cristo con cuore sincero, che avesse creduto in Lui e sarebbe stata perdonata, ed è per questo che invita tutti noi ad andare verso di lui che ci chiama tutti, "io sto alla porta e busso", ci dice infatti il Signore. Gesù avrebbe lavato anche le sue colpe, bastava andare verso di Lui con sincero pentimento e cuore aperto, la Sua misericordia, se la desideriamo davvero, non ci mancherà mai. Mi paragona ad una matita che riporta per iscritto tutti i loro messaggi, ammette che quaggiù abbiamo bisogno di questi "occhiali" celesti che ci aiutano a vedere meglio la realtà delle cose che sta dietro la nostra esistenza, da lassù donano tracce e suoni della loro realtà che io vi riporto, e mi augura che mi venga un buon giorno, che mi venga il meglio, ed è molto cara a farmi questo augurio, che io prendo con affetto. Mi dice che non devo mai lagnarmi per l'impegno che metto in questa "missione", perchè essa è una grazia che il cielo mi ha fatto, e mi domanda se lo faccio, se mi lagno, e nel caso lo facessi mi chiede di non farlo mai. Da lassù concedono a loro di uscire in questo "mare" di onde sonore che unisce i due mondi e quindi mi invita a "nuotare e nuotare" in queste onde per far si che loro possano darmi i loro messaggi. Con una frase scherzosa mi paragona ad una cavallina che corre e galoppa e osserva che intorno c'è un bel "circo" di persone che mi seguono e mi aiutano. Paragona il mondo ad un grande bordello, probabilmente perché lei lo ha visto attraverso gli occhi e del suo mestiere, e prega che venga tolta dal mondo questa disgregazione morale; da lassù hanno una "vetrata" che permette loro di essere consapevoli di ciò che accade in terra, e lei dice di averne sentite di cose brutte che sono accadute ed accadono su questo pianeta. Vuole che io dica che quando si vive come lei ha vissuto, già si vive nelle fiamme, nel tormento di non essere in pace con se stessi, il male ci toglie le "piume", ovvero il nostro tentativo di evolverci fino a diventare come angeli; confessa che nella sua vita lei è arrivata anche ad aggredire le persone. Siccome lei è un'anima che parla da un livello ancora molto oscuro e basso, mi rassicura dicendomi che, comunque, non ho corso mai nessun rischio ad averla cercata e ad averla fatta parlare nel mio registratore, ma su questo non avevo nessun dubbio, perché posso contare sulla guida salda di Sant'Erasmo.

COMMENTO

Come avrete potuto rendervi conto leggendo questo ultimo messaggio, l'argomento è davvero di quelli che fanno tremare le vene nel tentativo di presentarli nella maniera più delicata e rispettosa possibile. Mano a mano che decifravo le parole di questa attrice, mi si chiariva in mente l'immagine di un'anima che solo dopo la morte è riuscita a mettere a fuoco il proprio dissidio che, durante la vita, era invece rimasto inconsapevole. E mi sono chiesta cosa sarebbe accaduto se a questa persona fosse stata data la possibilità di vivere ancora per qualche anno sulla terra. Mi sono domandata cosa sarebbe accaduto se questo dissidio, col tempo, fosse venuto a galla nella sua coscienza, e se lei poteva ancora giungere ad un giudizio più profondo e consapevole di quella che era stata la sua vita fino a quel momento, magari arrivando a quello che è il traguardo del pentimento cristiano. Probabilmente il Signore, che tutto vede e tutto conosce, sapeva bene che ciò non sarebbe accaduto, e per questo non le ha lasciato ancora la possibilità di vivere su questa terra ma, anzi, forse le ha evitato altre occasioni di cadere. Il mistero di certe vite resta anche nascosto nelle pieghe di queste domande a cui possiamo dare solo risposte umane, sicuramente limitate, come quelle che possiamo immaginare nel nostro discorrere comune. Se questa donna è andata a collocarsi ad un livello così basso, non è forse solo per la vita che ha condotto, ma è soprattutto per l'inconsapevolezza del vuoto e della "muffa" che vi stava dietro, per la sua incosciente leggerezza, incomprensibile in una donna matura e cosciente, per il rifiuto di cercare aiuto e perdono, alternative di vita più costruttive, per la miopia spirituale che non l'ha spinta fino a comprendere quale veleno contribuiva a spargere nella fragile psiche di chi consuma certi "prodotti". La sua condizione nell'Oltre, la sua incapacità a levare una lode a Dio, è lo specchio di quell'incapacità, che ha avuto in terra, di concepire o anche solo sospettare un mondo vero oltre la materia, oltre quel osannato piacere dei sensi che deve essere sempre mezzo e mai fine ossessivo, perchè così è solo una malattia dell'anima che ammuffisce.

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