Dopo il bel messaggio e gli auguri di Sant'Erasmo si presentano il padre di Michele, Vincenzo, e un giovane ragazzo, Gaetano, morto in un incidente - 10/04/2012

Sant'Erasmo, dopo il periodo del mio fermo pasquale, viene a farmi e a farci gli auguri direttamente dal Cielo e ci porta un messaggio dolce e pieno di allegria, anche scherzoso, com'è nel suo stile ironico, che ormai tanti di voi conoscono. Dopo di lui, Vincenzo, il papà di Michele che mi scrisse tempo fa mettendomi a conoscenza del fatto, per me meraviglioso, che si era convertito alla fede proprio leggendo e ascoltando le registrazioni e gli insegnamenti di Sant'Erasmo. Suo papà sa che al figlio è stata data questa grande grazia della conversione e lo esorta a tributare onori a Dio e a inginocchiarsi più spesso dinanzi a questo mistero che ci viene donato dal cielo anche attraverso questo mezzo. Chiude Gaetano, giovane ragazzo morto in un incidente, chiesto da un amico dei suoi genitori.

Che rovina, e urge chirurghi!.....

SANT'ERASMO

E son là auguri, veri, si, ha!
Oh lì giù, mò lì fresca
sciogli le membra e corri!
Chi è là mò?
Ahi, ma richiede, e dai d’occhio, amicizia qua!
I morti chiedere, jà, ma le vuole risa là?
Più rinnova lì,
voci n’ha qui chiare!
Fa venì là pane se ci apri: figli, com’è?
Ha XXX provare a me soffiare te!
E là, su, sorridi, bicchieri, si, arreco,
ho il bar, un oliva? E ride!
Porto giù, sa, di corsa!
E là puoi giù ripete(re), là aiutaci!
E uscirà dei forti che ce ne ha scalate!
Schiera dirige e noi qui dal muro
stiam tirà dischi!

Dalli fino a lì!

 


VINCENZO

E sta qua sole, è passato lì Dio!
E dillo che là si esce!
C’è, sull’onore, pietà!
Più pose timbro qui Sant’Erasmo,
dirà il viso che ho stà carta di Dio!
E’ onde lì, deh, respiro!
Se salva, chè lì proibì, là, neh?
E lì dai, ci ho fiore,
vai giù, più segui i ginocchi!

Rose chiederò, giù pista.
Che rovina, e urge chirurghi!
Sappia lì zampilla siringa lo zucchero….
Lui, si va lì, meno dubbi, sai?
Se fai lì dire ai nastri ridi…
Oh, sii strafelice, controlla, leggi mò qua!
A chi guidi dà, ccà dì! Abbilo cuore e lì dire!
Ce l’hai tributà Padre, tu!
Il Re l’apre, busta passare:
e rotta chiara è là giù!
Ah tiene, e levano dubbi i raggi
E noi da lanciarvi lì c’è blu!

 


GAETANO

Scriva, conosco: qui scetà, vedo là grave!
Lì giù uscire stavolta…
Oh, squali vedean de più.
Caro uscito de corte rosa,
Frà, a dialogà dacci merenda,
prima noi lì, ehhh!

Maria servi qua mette,
a sant’ è grati, chiavi scende là,
muove Aldilà….

E vado pè salutà persona,
e nostri ha cura, farò fare siringa…
tu servi, batti là notte….
Vita strappai e sono io da lì!
Ah, dire esperto: fai un appello lì,
Frà dillo che siamo là!
E noi che porti di là,
si balla e davo: sanano qui!

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Sant'Erasmo ci manda i suoi auguri, quelli veri, e poi, considerando che ho fatto tre giorni di vacanza per Pasqua, mi richiama in "servizio" invitandomi a "sciogliere le membra" ora che sono fresca e riposata e a correre, a darmi da fare. Scherza a proposito del gruppo che alcune persone a lui devote gli hanno dedicato su facebook: "chi è là"? chiede scherzosamente per farmi capire che ci sono persone che ora possono chiedere la sua amicizia (su facebook), e dice di dare occhio per valutarle. I "morti", le anime che gli sono vicine, sostengono la sua battuta scherzosa e mi chiedono se voglio le risate che mi mandano (anche loro stanno ridendo alla battuta dal Santo, a quanto pare si divertono anche lassù, e molto). Sant'Erasmo dice che ora le voci sono più chiare a chi le vuole intendere e che ora lassù "rinnovano", ossia avranno sistemi per farmi avere voci sempre più comprensibili. Se gli "apro" il registratore, loro ci faranno giungere il pane del Cielo, il nutrimento per l'anima che sono queste registrazioni, e poi ci chiede, a noi che già lo abbiamo assaggiato questo pane: figli, com'è? Per intendere che è un pane sopraffino. Mi fa il nome di una persona che continua a farmi malefici e sortilegi, e la canzona dicendole che deve solo provarci a soffiarmi a lui coi suoi malocchi (ancora la rassicurazione del santo che mi protegge contro maghi e stregacce che non gradiscono la mia opera, persone reali e concrete che agiscono ed esistono per fare del male al prossimo). Mi chiede di sorridere che mi porta i bicchieri per brindare, e addirittura mi chiede se voglio un'oliva nell'aperitivo (immaginario), visto che lui ha appresso il suo "bar" personale. Sa che sto ridendo a queste battute. Porta tante cose belle quaggiù e lo fa di corsa, con sollecitudine, come ha sempre fatto, e mi chiede di ripetere a chi è in grado di farlo di "aiutarli ad aiutarci" anche diffondendo questo sito, per esempio. Poi, mi preannuncia, siccome ne avrò di scalate da fare ancora (difficoltà da superare a causa di ciò che faccio per lui), usciranno da lassù anime "forti" in aiuto. Tutto ciò viene diretto dalla schiera degli angeli e di anime elette e loro dal "muro" immaginario che divide i due mondi, ci tirano queste registrazioni, vero dono per la nostra fede, e mi chiede di portarle, come faccio già, fino a voi, qui sulla terra.
Vincenzo esordisce con gioia perchè dice al figlio che nella sua vita è passato il sole, visto che è tornato alla fede. Bisogna dirlo che dall'Aldilà loro possono "uscire" per parlarci anche se tramite un registratore. Giura sul suo onore che lassù c'è pietà per tutti, c'è la misericordia che mai abbandona alcun suo figlio. Sant'Erasmo ha posto un timbro più grosso per questa registrazione perchè è felice della conversione di Michele, e se Michele potesse ora vedere la "faccia" di suo padre solo guardandola capirebbe l'emozione di aver avuto questa "carta", questo permesso da Dio di potergli parlare. Queste onde, che ci portano tali doni celesti e tali certezze, sono come il respiro per noi sulla terra, e allora, chiede Vincenzo, se queste onde salvano tante anime dalla disperazione perchè qualcuno dovrebbe decidere di proibirle, di vietare il contatto con i cosiddetti morti? Vincenzo dice a suo figlio che gli ha portato un fiore (credo per sua moglie), e poi gli dice che lui dovrebbe inginocchiarsi più spesso per quanto ha ricevuto. Gli chiede di donare una rosa per questa registrazione (pista). Pare poi che, guardando il mondo, Vincenzo sia sconfortato dalla rovina che vi vede, e dice che vi è urgenza dei chirurghi celesti, gli spiriti superiori che ci ammaestrano al bene e al cambiamento, e poi, continua, che si sappia, la siringa di questi chirurghi zampilla zucchero...ovvero la loro è una cura dolce che, una volta provata, si trasforma nella dolcezza e nella pace della nostra vita. Se Michele legge nel sito avrà sempre meno dubbi e più luce, così come accade a tutti coloro che si pongono verso le registrazioni col cuore e la mente aperti. Se si lascia parlare i nastri e li si ascolta nella loro verità, allora si ride di gioia. Dice al figlio di essere strafelice, di controllare e di leggere quanto viene detto nelle registrazioni. Lo esorta anche a dire a coloro per i i quali lui è una guida (nel lavoro e nella vita privata, credo si riferisca anche al figlio di Michele) di questo sito, di ciò che ora lui sa, gli dice di farlo, se ha cuore, perchè scoprire che non moriamo e che i "morti" possono anche comunicare con noi è qualcosa che può trasformare la vita di tutti. Ne ha da tributare onori al Padre Celeste, Michele! Per ciò che ha ricevuto, per la luce che lo ha toccato. Il Signore, infine, apre una busta con un messaggio da passare a Michele: devo dirgli che il messaggio è che la sua rotta sarà chiara, ovvero il cammino della sua vita ora sarà inondato dalla luce della fede. Vincenzo dice che io ho il dono di ricevere questi raggi che levano i dubbi a tanti e loro da lassù hanno il "blu", ovvero le verità spirituali, da "lanciarci" per la nostra gioia.
Gaetano mi chiede di scrivere questa cosa che evidentemente gli sta molto a cuore: bisogna svegliare le anime dei suoi genitori perchè la loro situazione interiore, dopo la sua morte, è grave, essi soffrono molto e non vedono alcuna luce nel loro dolore. Stavolta il Signore gli permette di uscire anche se a chiederlo non è un suo parente ma un amico. Da lassù gli spiriti superiori vedono sempre più squali aggirarsi sulla terra. Lui, il "caro" che mi è stato richiesto, esce da una "corte rosa" e siccome è la prima volta che sento questo termine, non saprei dirvi che tipo di ambiente è. Si rivolge a me e dice che, facendoli parlare attraverso il mio registratore, è come se io dessi loro uhna merenda, qualcosa di buono e consolante, e poi scherza dicendo che vuole passare per primo a parlare. La Madonna mette servi sulla terra che servano il Signore, e loro sono grati a Sant'Erasmo che scende le chiavi per aprire questa via di comunicazione: in fondo è l'Aldilà che muove questo fenomeno, che lo determina. Gaetano viene giù per salutare la persona che lo ha chiesto, e per portare una cura per i suoi, ai quali farà fare una "siringa" dai chirurghi di cui ci ha già parlato Vincenzo allo scopo di sollevarli dal dolore. Io servo quaggiù perchè con quanto diffondo posso aiutare a battere la notte del dubbio e della disperazione. Gaetano pare ammettere una sua colpa nel fatto che strappò via la propria vita, forse con un'azione avventata, ed è proprio lui da lassù che parla, vuole ribadirlo. L'esperto da lassù mi chiede di fare un appello a tutti e dire che loro sono quaggiù per davvero. E coloro che porto a parlare attraverso il registratore ballano dalla gioia e in più "sanano" lassù, forse perchè il fatto di aiutarci a capire la verità li aiuta ad elevarsi, gli fa guadagnare qualche merito.

COMMENTO

Il dono più grande che possa giungere, nel corso della nostra vita, è la conversione del cuore a Dio, e ve lo dice una che ha provato questa grazia capace di trasformare il nostro modo di concepire l'esistenza e il mondo che ci circonda. E da lassù i nostri cari fanno festa quando sanno che Dio è riuscito a passare attraverso le barriere e le resistenze della nostra razionalità e del nostro ipercriticismo intellettuale. Sono felici quando sanno che Dio ha preso il nostro cuore per sempre e lo è anche Dio stesso, perchè un'anima è tornata a casa, si è incamminata con umiltà verso di Lui che l'attende e l'ama da sempre, fin da prima che il tempo fosse. Ed è così che le rotte possono diventare chiare, e che, sebbene fra i marosi della vita, la luce le illumina accompagnandole fino al porto sicuro, là da dove sono partite senza ricordarlo. Il cielo fa festa per ogni figlio che torna, perchè ciò significa che il mondo con le sue miserie ed il suo male non ha ancora occultato ed insozzato del tutto lo spirito dell'uomo che è stato creato per essere poco meno degli angeli ed essere l'apice della Creazione, creatura fatta ad immagine e somiglianza di Dio.

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