Fabio è il figlio ventisettenne di S., passato nell'Oltre perchè vittima della droga - Gianfranco, invece, è il figlio di Gloria, volato via, come tanti figli di luce, per un incidente in motorino - 08/11/2012

Se ho scelto di condividere con voi il motivo della morte di Fabio (e sua mamma mi perdonerà e comprenderà i motivi che mi hanno spinta a farlo), è solo perchè spero che, ancora una volta, questo possa far riflettere tante persone, e soprattutto tanti giovani che cadono vittime di queste sirene false ed ingannevoli, che carpiscono la vita di tanti ragazzi smarriti su una falsa strada di felicità. Quante tragedie in tante famiglie che si sono sentite impotenti e sole di fronte ad un tale nemico, che si sceglie sempre i più sensibili, i più amorevoli fra i nostri figli? Quante occasioni perdute e quanto dolore per i falsi paradisi spacciati agli angoli delle nostre strade a prezzi sempre più stracciati? Cosa possiamo opporre alle lusinghe di questi mostri della nostra epoca? Cosa possiamo davvero offrire come difesa ai nostri giovani? Permettetemi di pensare che un grande antidoto si trovi anche qui, fra la pagine di questo sito che il Cielo ci dona, ed è la salda certezza che noi siamo ben più di quella scimmia evoluta senz'anima che questo mondo ha interesse a farci credere perchè si possa sostenere acriticamente questo sistema economico consumistico e scellerato, e siamo ben più di un automa comandato dalle reti neurali di cervello fragile e che non deve avere nessuna pretesa di immortalità o trascendenza. Se si vive davvero con questa profonda certezza, nessuna droga potrà più sembrare una risposta accettabile al nostro bisogno di infinito, alla nostra sete di capire chi siamo davvero, alle nostre domande di essere riconosciuti per ciò che siamo: figli di Dio, immortali e creati a Sua immagine nella nostra impossibilità di sparire nel nulla orribile che questa società ci sbandiera sotto il naso come nostro ineludibile destino. La consapevolezza interiore di essere immortali è una difesa potente contro i mali del mondo in cui stiamo vivendo questa esperienza temporanea, almeno questo è il mio parere, per aver sperimentato ciò prima di tutto su me stessa. La vita ha un senso logico, profondo e meraviglioso solo se la si legge alla luce della nostra eternità, e quando questa sarà una nostra conquista interiore, allora e solo allora nulla, nemmeno la morte potrà turbare la nostra serenità interiore e il piacere e la pienezza di vivere non ce li venderanno più gli spacciatori agli angoli delle strade con le loro polverine chimiche, e nemmeno certe tv che, coi loro insulsi programmi, stanno cercando di anestetizzare le nostre residue facoltà di critica.
Gianfranco è il figlio diciottenne di Gloria, un dolce ragazzo anche lui morto in un incidente col motorino: la sua preoccupazione principale è quella di raccomandare sua mamma a fare metafonia, e lo fa in un modo davvero pressante.

Stringe, però sai, giustizia, ma, sai, Rosa c’adotta!.....

FABIO

Si, rosa passi là, dà baci a tutti lì,
e là il Santo c’è al lavoro, entra!
Non ha amore fine, ma dura a Cieli!
S’era a strugge(re), mi sa, coi baci lì giù!
Ha scheda, c’hai dubbi?
Stringe, però sai, giustizia,
ma, sai, Rosa c’adotta!
Ho qui Piero, puoi chiedere là, là c’era.
Non ti diedi una carriera, deh!
V’è, giù lì, su diritto:
già tornà qui si chiede a te!

Avendo Patrona, davanti
c’hà là rose e il papavero?

Fai là, fa i raggi: connetti!
Ha di lì tessera, farà Piero là!

 


GIANFRANCO

Ehi! Mò lì gira pista,
c'è aria di Venezia!

Dire casa là onda, era laggiù,
timbrò! Hai, deh, filo e tirare:
un affare de qui!

Per fiatà lì ti baciava un duo!
Ti fa Dio escogitare,
salire lì le parrà salvò,
le fa ritrovà de là scintilla,
io offro, sona ccà di lì,
farà il Cielo, ah, lì!

Da lì dò amici, li faccia rispondere, ah!.
Le diam, è chiaro, che donasse ai cari.
C’è, ah, un Re, dà vista,
fa unire qui de tomba!

Laggiù, sai, dormì il mio cuore:
ah, dire, si, Amor fa!
Qui da noi hai i visti, là dì!

 

 

 

 

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Fabio mi chiede innanzi tutto di passare una simbolica rosa a sua mamma e chiede poi a lei di dare baci a tutti quelli che lo hanno amato e ancora lo amano; assicura che c'è Sant'Erasmo al lavoro per permettere la sua registrazione, e le chiede di "entrare" idealmente là dove si trova lui. Il concetto più importante che vuole comunicare è che l'amore non ha fine con la morte, ma dura nei cieli, oltre la morte. Sa che la mamma si sta struggendo coi baci che gli manda da quaggiù. Fabio vuole essere certo che sua mamma sia convinta che è proprio luia registrare, io ora sto scrivendo proprio la sua scheda, per cui lei non deve avere dubbi. La giustizia di Dio "morde" la sua anima per gli errori commessi, ma lui, assicura a sua mamma, ha come Patrona lassù la Madonna (qui chiamata Rosa, infatti la Madonna è chiamata anche Rosa Mistica) che "adotta" coloro che hanno ancora da purificarsi prima di giungere a Dio, le anime del Purgatorio. Vicino a lui c'è Piero, mio marito, e Fabio ci assicura di star dicendo una verità che anche Piero, appunto, può confermare, visto che è lì con lui per aiutarlo a registrare (vi ricordo che in più occasioni Piero mi ha detto di essere l'aiutante di Sant'Erasmo, uno dei tanti di cui il Santo si avvale per svolgere il suo compito di portare le anime a registrare). Fabio commenta amareggiato, rivolgendosi a sua mamma, che non ha potuto realizzare il suo desiderio di vederlo avviato ad una carriera professionale. Le dice che lassù le hanno riservato il diritto di registrare personalmente, per cui egli le chiede di "ritornare" per provare anche lei a fare metafonia. E poichè ha questa Santa Patrona che è la Madonna e che lo aiuta, Fabio chiede a sua mamma di mettere davanti all'immagine di Maria dei fiori, le rose e i papaveri in segno di ringraziamento. Saluta sua mamma esortandola a fare anche lei metafonia, i raggi la aiuteranno, e anche Piero da lassù la aiuterà, visto che ora lei ha la "tessera" per "entrare" lassù col registratore.
Gianfranco esordisce con gioia ed entusiasmo: dice "ehi" quasi stupito e felice, e commenta che il nastro (la pista) ora gira per lui e che sente aria di Venezia (io abito a Venezia). Mi chiede di dire a "casa" sua che laggiù hanno l'onda, ovvero la possibilità di registrare anche in proprio, e che sua mamma ha avuto il "timbro", ovvero il permesso da lassù, per cui, visto che ha avuto questo filo diretto col cielo, le chiede di "tirarlo" per utilizzarlo perchè è un "affare" (in senso spirituale, ovvio). Per aver chiesto un contatto col cielo ("fiatà lì"), la baciano in due (non mi è specificato chi è l'altra anima vicina a Gianfranco, Gloria potrà immaginarlo senz'altro). Dio le farà escogitare il sistema per avere contatti con l'Aldilà, e questo le sembrerà proprio come una salvezza per lei e il suo dolore, le farà ritrovare la scintilla per vivere, è Gianfranco stesso che si offre di aiutarla da lassù, e poi il resto lo farà il Cielo. Gli amici del Cielo, dice Gianfranco a sua mamma, vogliono che li faccia parlare attraverso il microfono, ma che sia chiaro, se le danno questo dono è solo perchè lei aiuti gratuitamente altre persone a contattare i propri cari lassù. C'è il Re lassù che dà "vista" e che permette che ci si possa riunire anche oltre la tomba attraverso questo dono meraviglioso della metafonia. Poi Gianfranco commenta che quando era qui sulla terra il suo cuore fu un pò addormentato verso le cose spirituali, non ci pensava più di tanto, ma ora vuole dire che si, è vero, è l'Amore che rende possibile questo miracolo. Mi chiede di dire a sua mamma che ha i visti per poter registrare lassù.

COMMENTO

Il tema a cui tengono tanto da lassù, ovvero quello di invitare i propri cari a registrare a loro volta, in questa registrazione torna prepotente. L'entusiasmo di questi due giovani per questa possibilità che è loro offerta di poter, così, rimediare al dolore dei propri cari e della proprie mamme in particolare, è davvero contagioso. A tal punto da far apparire il contatto coi nostri cari nell'Oltre come un evento naturale, semplice, logico. E io vi assicuro che così è. E mi azzardo a pensare che, visti i progressi della cosiddetta "scienza di confine" che si avvale delle più recenti scoperte della fisica, non è lontano il tempo in cui l'Aldilà sarà acquisito anche "scientificamente", e che tutti noi, se lo vorremo, avremo possibilità tecniche molto più avanzate per contattare i nostri cari lassù (sempre col permesso di Dio, è ovvio, e mai per motivi di propri vantaggi).

image