Sant'Erasmo mi conduce la nonna di una mia lettrice: le sue sono parole di amore e di incitamento ad affidarsi al Re - 6 agosto 2010

Ecco un altro dono che Sant'Erasmo fa a R., una mia giovane lettrice che mi aveva chiesto un contatto con i suoi nonni. Sant'Erasmo, in genere, quando si chiedono, per così dire, contatti "collettivi", spesso affida ad un "portavoce" la parola, facendo intendere, però, che lì sono presenti anche le altre persone che si erano chieste. Infatti questa nonna dice che ci sono "i nonni", al plurale, per far intendere che, con lei, ci sono anche gli altri, sebbene non parlino direttamente con il proprio parente che ne ha richiesto il contatto. Questa nonna pronuncia il nome di suo nipote come prova della sua identità, nome che io non conoscevo affatto. Le sue parole, come sempre, ci invitano a riflettere e ad elevare il nostro sguardo dalle cose terrene.

Chi ha, ha Re!.....

SANT'ERASMO

Speravo, si, la lista parlasse,
ne uscirò tariffa: qui signali e lì buste do!
Pure i preti croce ti dà!
Ah, di sera qui tenda: dare là luce,
è agli atti, né a cicli già ve n’entra!
Di extra poi hai a dì dò quest’onda:
acqua è meno venti,
in Paradiso è urgente!

E, Fra, che voi ci inietta
cigola nei dettagli,
le piste, mò sfera tu ce l’hai.
Qua cifre: ti chiede, se ti dà,
giù ce le dai!

Suona chi doni ha dodici!


NONNA

Arrischia ‘e pazz!
Ah, beh, ha taxi!
Bussa eredi: vero hai libro qui!
Aveva i nonni, e così te dà!
Giù Luca, hai da spartire!
E là va a dì:
in noi scappà messa mò aveva e
dirti, nel mio libro,
chi ha, ha Re!

Ninna, è fastidio a uscì,
già ceri mò arde ai poeti, e qua vedrà!
E là e sgroppa, dà meglio!
Mostra a chi là, detti lì ma rispandere!
E salva Re ve po’ fare,
Oh, lì ridi!
Ah, se il Signore farà….

 




SPIEGAZIONE DEL TESTO

Devo spiegarvi un piccolo precedente per meglio farvi comprendere la prima frase che il Santo mi dice: ho preparato una lista nella quale ho inserito il nome della persona che chiede un contatto metafonico con quello del relativo parente scomparso. Ho inserito, in quella lista, dodici nomi e, nella registrazione precedente, forse per la sua brevità, la persona che è venuta a dire poche frasi non è stata riconosciuta da me, anche perchè non ha detto alcun nome (e quindi non l'ho pubblicata). Allora Sant'Erasmo mi dice che sperava che quella lista parlasse, che dalla lista io potessi comprendere chi era quella persona, ma non è stato così, certo per miei limiti. Allora il Santo, che approva l'idea della lista, dice che sarà quella la tariffa che lui stabilisce per il contatto, ossia che i nomi che gli sono richiesti debbano essere proprio inseriti prima in quell'elenco. Mi ricorda che anche i preti, a volte, mi creano difficoltà e confusione con le persone interessate alla metafonia perchè diffondono l'idea, oramai superata anche nella Chiesa, che i defunti non vadano disturbati (ricordo a tutti che padre Gino Concetti, teologo dell'Osservatore romano, così si è espresso proprio sulle pagine del suddetto giornale: "Secondo il catechismo moderno, Dio consente ai nostri cari defunti, che vivono in una dimensione ultra-terrena, di inviare messaggi per guidarci in certi momenti difficili della nostra vita. La Chiesa ha deciso di non proibire più il dialogo con i morti, a condizione che questi contatti siano motivati da seri propositi religiosi e scientifici ).
Siccome, stranamente per le mie abitudini, ho effettuato questa registrazione di sera tardi, il Santo approfitta per ricordarmi che anche di sera la sua "tenda" è piazzata a casa mia per diffondere la luce della verità, anche perchè la verità e la luce non vengono a cicli, a orari determinati, ma sono sempre disponibili, anche di sera tardi. E' un modo per farmi capire che posso registrare quando voglio. C'è un messaggio extra sulle onde del Santo, un messaggio che esula dal contatto con un'entità in particolare ed è universale: ci ricorda l'estarema drammaticità della situazione delle nostre acque, riferendosi in particolar modo alla perdita di greggio nel golfo del Messico, e dichiara che il pianeta ha perso già il 20% della sue acque perchè l'uomo le ha inquinate e danneggiate in maniera tragica. Infatti dice che in Paradiso questa faccenda appare urgente. Non solo, ma mi rivela anche che quello che hanno iniettato in quel pozzo perde "nei dettagli", nelle giunture, e che ci sono delle falle piccole e continue comunque; ora, mi dice, con queste registrazioni e come se potessimo avere delle sfere di cristallo per vedere il futuro e questo futuro ci dice, purtroppo, che quel pozzo non sarà occluso definitivamente. Lui ha delle cifre che ci ha dato, ci ha informato che abbiamo il 20% di acque disponibili in meno, e mi chiede di diffonderle, di dirle tramite il sito. Mi saluta facendo sempre riferimento alla lista dei dodici nomi e mi dice che qui da me suona lui, lui che ha dodici dono per quei dodici nomi.
Questa nonna esordisce con una frase in dialetto napoletano (io sono di origini napoletane e lo comprendo benissimo ovviamente, e loro lo sanno) dicendo che solo i pazzi arrischiano contatti con l'aldilà senza il permesso di guide superiori, ma il problema non mi riguarda perche poi lei stessa considera che ho quel famoso "taxi" autorizzato che mi conduce le entità a parlare. Sa che è stata una sua erede a "bussare" per un contatto e dice a lei che qui ha un libro di verità, ossia che tutto ciò che viene detto è vero. Questa nipote aveva i nonni che ha richiesto, e così il Signore le concede questo contatto. Poi fa il nome del fratello di questa ragazza e si raccomanda che ella spartisca con lui questa registrazione, ossia che lo metta al corrente che lei è venuta a parlare dall'aldilà. Poi si raccomanda che io dica che vorrebbero una messa in suffragio e afferma che, nel suo libro (è un modo di dire per dire "nel mio modo di pensare"), colui che ha davvero qualcosa di importante ha il Re, ovvero la fede in Gesù Cristo e la Sua vicinanza. Si rivolge alla ragazza chiamandola "ninna" (credo sia un termine dialettale anche questo) e le dice che uscire a parlare da lassù costa comunque un fastidio a chi deve ascoltare e decifrare e allora, rivolgendosi a me (a volte mi chiamano poeta per il mio vezzo di scrivere poesie) mi dice lassù ardono dei ceri per me e che un giorno li vedrò (è un modo per dirmi che mi ringraziano, anche se sono certo io a ringraziare mille volte per questi doni). Le raccomanda di darsi da fare quaggiù e dare sempre il meglio di sè ed anche di spandere quello che lei le ha dato e detto da lassù parlandone quanto più possibile. Le ricorda che il Re, solo, può farla salva e le dice di ridere che se il Signore farà quello che lei gli ha richiesto di certo sarà molto felice!

COMMENTO

Non è la prima volta (e i lettori del sito lo sanno) che da lassù ci fanno presente lo stato tragico del nostro pianeta. Adesso arrivano anche a darci delle cifre, quelle che piacciono tanto agli scienziati per spiegarci il mondo, e devo dire che è davvero una catastrofe quella che stiamo vivendo in questi mesi. Una catastrofe che non è risolta con la chiusura del pozzo perchè pare che quel pozzo abbia delle perdite e quindi continuerà chissà per quanti anni ad ammorbare il mare. In questi giorni, vedendo le immagini tragiche che arrivano da più parti del mondo (alluvioni tragiche in India e Cina, incendi senza precedenti in Russia, perdite di petrolio in mare), verrebbe da pensare che forse il pianeta, che è vivo, sta cercando di scuotersi di dosso questo virus che è l'uomo, non in quanto tale, è ovvio, ma in quanto inserito in un sistema socio-economico profondamente malato ed alterato, materialista e fine a se stesso. I governi, coi loro giochini per buttraci fumo negli occhi, non fanno nulla di veramente concreto e le prossime generazioni si troveranno ad affrontare problemi devastanti e gravissimi...sempre che non decideremo di autodistruggerci prima. Dovremmo chiede conto, a chi si candida a governare un paese, di quali progetti abbia per questi problemi che sono di primaria importanza, di quali soluzioni possa dotarsi per assicurare ai nostri figli un mondo sano. Roberto Benigni una volta disse una frase che mi colpì molto, disse infatti: "Noi non abbiamo eredidato la terra dai nostri padri, no, l'abbiamo ricevuta in prestito dai nostri figli".

image