Un mio zio, Gino, che non ero più riuscita a sentire da lassù - Sant'Erasmo mi avverte di un tentativo di "plagio" - infine Salvatore, nonno di una mia lettrice - 23/12/2011

Nel periodo in cui passarono nell'Oltre, a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro, mio padre, mio marito e mio zio Gennaro, mancò anche un altro zio, marito di una sorella di mia madre, che mi aveva praticamente vista crescere, zio Gino. Fu davvero un periodo tremendo per la mia famiglia perchè erano tutte persone ancora abbastanza giovani. Questo mio zio ero riuscita a sentirlo una sola volta, all'inizio di questa mia "avventura" metafonica, e in quell'occasione era apparso quasi "rassegnato" al fatto che tanto la sua famiglia non avrebbe creduto alla sua registrazione, al fatto che egli era, come tutti noi, sopravvissuto alla morte giunta per una terribile malattia che tanto lo aveva provato con sofferenze e dolori. In quella registrazione non ero riuscita a capire in che ambiente dell'Aldilà si trovasse e ho sperato che prima o poi si ripresentasse al mio registratore per darci notizie sul suo stato. Soprattutto mia mamma mi ha più volte chiesto come mai non ero riuscita più ad avere notizie di questo zio per il quale ella prega sempre. Stavolta l'ho chiesto espressamente a Sant'Erasmo, gli ho chiesto di farmi sapere come sta lassù, e il santo mi ha fatto questo bel dono di Natale portandolo a registrare. Sant'Erasmo, in questa registrazione, mi avverte di un tentativo di "plagio" del sito: un "divo" non meglio identificato, avrebbe avuto l'idea di trasformare, forse in un film?, la metafonia e gli argomenti di questo sito. Ma non ci riuscirà dice Sant'Erasmo, non è certo quello di fare audience e soldi al botteghino lo scopo di queste comunicazioni. Infine le belle e tenere parole di Salvatore, un nonno chiesto da una mia lettrice.

Giù allegra, lì vò sta Re, va lì!....

GINO

Ce n’è là, e laggiù propose Piero,
“fumo”, uèh, oh dicevi,
dì giù, ch’eran rape!
Remasta là era moglie,
lì sdegna: “era roba lutti”.

No, non è migliorà: qui abito luce!
Lido che già nave ce corre,
Venezia è mò chiasso,
te demmo il Re,
a Cieli un’immagine tu ha!

Agir muta era Ida,
là parli e dì: c’ho i guanti,
jà avè sciort’ e orecchie hanno qui, dì!
Ohi, fino a su lei mi rientrò, si, da là.
Ah si, vi è là, so, brutta:
la pace m’era qua, si!
Oh, scopo più amasse, oh mai di lì!
E Frà, pari st’acqua bevi!
Sant mò era, apri dolce qui!
Era strada, solleva tulle,
chi more giù nastro a te regala lì,
Dì loro hai l’acqua…
Vanna, mamma era a curare azienda,
ah, no sperperà lì,
nero fa lì uscire,
si, mento? Qui giù s’odia…..

 


SANT'ERASMO

Un ombrello qui do,
viziata per acqua tu bussi,
con me hai fiducia.

Oro vengo a dire di pulire,
dì: tu hai mai più veti giù te?
E sveliam più….

ZIA: Qua zia. Ti ripeto: salda questi piedi qui!
Ma in amore zia la “sceta”: ci apra!

A un divo veniva idea: “cò questo innovai”,
idea crede….
Giù allegra, lì vò sta Re, va lì!

E qua, lì vedo, uscì delle onde può.
Qua aprile e dagli indirizzi là,
uh ombre han foto di me: girare!

Suono hai, biglietti,
là tu ora apri le porte a tre,

c’hai là chi vuoi tu!


SALVATORE

Ma che morte!?
I miei: giri lì baci,

digli e andrò a dire a orecchie: bugie!
Erede ha: crede(re) è l’ora,
qui l’arte ce l’offrì dei,
entrò leone!
E poi giù dirò: fare, sai, lì sgobbà!
Vuoi? Su con l’ardore!
Dai piccina moscia, le venì lutti,
luce ha lì!

Con zio siam lì!
Passare sponde, destino aver,
suonammo così,

si era qua dì, siamo noi qui,
ah, su va lì!

E pianti, (vuoi?), falli ora smettere governà.
E dire: il Motore è qui,
ad insegnà manda stì due,
giù n’hai ir, capir:
c’hanno acqua là di Re!

E accarezzi figlia, di qui può,
giù è caro: ebbe sangue il Signore lì!


 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Hai tanto lì dal cielo, dice mio zio, e questa tua "attività" fu proposta da Piero, mio marito, una volta giunto nel mondo spirituale. Mio zio sa bene che un tempo ero scettica e agnostica su certi argomenti ultraterreni, e me lo rammenta, un tempo affermavo, infatti, che fosse tutto fumo ciò che concerne il trascendente. E siccome quaggiù ci sono molte "rape", ovvero persone che ignorano certi argomenti, mi chiede di parlarne sempre di più. Sua moglie, ovvero mia zia, è rimasta qui sulla terra ma continua a sdegnare queste comunicazioni e questi argomenti perchè ella pensa che siano cose che riguiardano la morte, il lutto, e non ne vuole sapere. Zio mi dice che egli non deve migliorare ancora il suo stato lassù, infatti ora è nella luce. Al Lido di Venezia, dove abito, corre questa loro "nave" e porta il loro "chiasso", le loro voci, appunto, a Venezia. Grazie a queste registrazioni loro mi hanno "dato" il Signore, mi hanno riportata a Lui, e grazie ad esse posso avere un'immagine del Cielo. Ida è mia mamma, lei prega moltissimo per le anime dei nostri cari lassù e mio zio lo sa bene, dice che lei agisce in silenzio per loro con le sue preghiere, mi chiede di dirle che lui ha i "guanti" per lei, ovvero attenzioni, e le augura in dialetto napoletano di avere "sciorta", ovvero fortuna per quanto fa per loro e che sappia: lassù hanno orecchie, sentono le preghiere che facciamo per loro e ce ne sono grati. Col registratore posso entrare fino a lassù dove egli ora vive. Zio ora fa un accenno alla vita quotidiana che riguarda la sua famiglia, sa che ci sono dei problemi relazionali, che la cosa gli appare brutta, ma ora egli lassù è nella pace di Dio, per fortuna, è sfuggito a queste questioni che lo facevano soffrire già quando egli era in vita. Commenta con amarezza che i suoi cari non rivolgono mai interesse e amore verso lo scopo supremo della nostra vita, ovvero l'amore per gli altri e per Dio, non amano questo scopo, dice. Mi chiama Frà e mi invita a bere quest'acqua del Cielo, questa verità divina, pari pari, così com'è, c'era il santo ad aiutarmi lassù e un giorno potrò aprire un dolce preparato da loro lassù. Questa è la vera strada per la salvezza e la pace, mi invita a sollevare il velo (tulle) che divide i due mondi con queste registrazioni, e ciò perchè chi muore può poi da lassù donarmi una registrazione (nastro). Mi chiede di dire alla sua famiglia che in queste comunicazioni c'è l'acqua, quella di Cristo, che disseta per sempre. Si rivolge a sua figlia chiamandola per nome, le ricorda che sua mamma, nonchè sua moglie, non sperpera nulla, ma che sta facendo e ha fatto sempre gli interessi di famiglia (con la parola "azienda" ha voluto indicare appunto la famiglia). Le chiede di far uscire il "nero" dalla sua anima, di essere più positiva, e le dice che egli non mente quando afferma che sente dell'odio quaggiù nella sua famiglia.
Sant'Erasmo mi ricorda che lui mi protegge da lassù, mi dà un "ombrello", quando io, che ormai non posso fare a meno di quest'acqua del Cielo che ci viene donata e di cui anche mio zio ha parlato, busso alla sua porta nell'Aldilà tramite il registratore. Mi chiede di continuare ad avere fiducia in lui che viene a chiedermi di "pulire" l'oro che ci è stato fin qui donato da lassù, ossia di valorizzare sempre più le comunicazioni. Mi chiede se fino ad oggi ho mai avuto veti, divieti sulle registrazioni, e siccome la risposta è no, il Santo mi preannuncia che sveleranno sempre di più. Sulla stessa voce del santo entra poi una mia zia (non so quale fra quelle che ho lassù) per consigliarmi di "saldare" i miei piedi su questa strada che sto percorrendo con la guida di Sant'Erasmo, e mi "sceta", ossia mi sveglia ricordandomi di aprire sempre loro la "porta" del mio registratore. Torna Sant'Erasmo e mi informa che un "divo" non meglio identificato, di fronte ai contenuti del sito, crede di aver avuto un'idea innovativa per farne un prodotto commerciale, ma posso stare allegra, dice il Santo, perchè il Re vuole stare fra le pagine di questo sito e costui non avrà alcun risultato, visto lo scopo col quale vuole agire. Qui possono giungermi le loro onde che ci portano la meraviglia di un eterno aprile del quale devo dare l'indirizzo grazie alle comunicazioni che mi donano, e mi chiede di far girare le immagini di spiriti che egli ci ha donato con gli spettrogrammi (visibili nel sito). Il Santo mi ricorda che ho il suono che mi giunge da lassù, che ho i "biglietti" per entrare lassù, dunque devo aprire più che posso a loro le porte ("a tre" per loro significa "moltissimo" ) visto che poi mi concedono il privilegio di poter avere al registratore tutti coloro che chiedo.
Salvatore esordisce con un grido di stupore: ma che morte e morte? Lui è ben vivo! Mi chiede di girare i suoi baci ai suoi cari. Sono bugie quelle che ci vogliono dissolti nel nulla e Salvatore verrà a gridarlo alle orecchie di tutti perchè sentano bene questa verità. La sua erede, che mi ha chiesto il contatto, ora ottiene quel che desiderava e lui le dice, innanzitutto che è giunta l'ora di credere. Credere anche che l'arte che permette loro di parlare attraverso la metafonia fu donata dagli Spiriti Superiori, e soprattutto entrò Gesù a offire quiesto grande dono (Gesù è anche detto il Leone della tribù di giuda). Dice a sua nipote che deve darsi da fare, bisogna sgobbare per arrivare a conquistare la propria serenità interiore e mettersi sulla strada della giusta evoluzione. La esorta ad avere ardore, passione, sa che la sua "piccina" è moscia perchè nel frattempo ha avuto un altro lutto, lo zio che è venuto a mancare, ma ora lei ha luce con questa registrazione, e questa luce la può consolare. Le dice che è insieme allo zio appena passato oltre, che insieme sono venuti al registratore, hanno avuto il destino di poter passare di nuovo le sponde fra i due mondi e poter così "suonare" al mio registratore per dare il proprio messaggio. Erano proprio qua, lo ripete il nonno, sono proprio loro due insieme visto che io, col registratore, arrivo fin lassù. Le chiede se vuole smettere di fare in modo che sia il pianto a governare le sue emozioni, finalmente, e che si dica che il Motore del tutto, ossia Dio, è lassù, esiste davvero, e ha mandato loro due a dare questi insegnamenti. Chiede a sua nipote che comprenda che in questo sito c'è l'acqua della verità del Signore (il concetto dell'acqua spirituale che spegne ogni sete di verità è stato ripetuto tre volte in questa registrazione). Manda una carezza a sua nipote e vuole ribadire un concetto che gli è caro esprimere: il Signore ha avuto davvero sangue su questa terra, ovvero si è incarnato davvero in Gesù Cristo che quindi è davvero il figlio di Dio, seconda persona della Trinità.

COMMENTO

Per ben tre volte, tutti e tre i partecipanti spirituali a questa registrazione, hanno nominato un concetto molto importante: quello dell'"acqua" che ci viene donata con queste registrazioni, acqua della Verità che, sola, è capace di placare la nostra sete, la nostra inquietudine, il nostro dolore, la nostra paura di vivere, di essere nati per caso e senza alcun senso. Ricordate l'episodio del Vangelo in cui Gesù incontra la Samaritana? "

....Risponde la donna: "Perché tu che vieni dalla Giudea chiedi da bere a me che sono samaritana?" (Si sa che i Giudei non hanno buoni rapporti con i samaritani).
Gesù le dice: "Tu non sai chi è che ti ha chiesto da bere e non sai che cosa Dio può darti per mezzo di lui. Se tu sapessi, saresti tu a chiederglielo, ed egli ti darebbe acqua viva".
La donna osserva: "Signore, tu non hai un secchio, e il pozzo è profondo. Dove la prendi, l'acqua viva? Non sei mica più grande di Giacobbe, nostro padre, che usò questo pozzo per sé, per i suoi figli e per le sue bestie, e poi lo lasciò a noi!"
Gesù risponde alla donna: "Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete. Invece, se uno beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; l'acqua che io darò diventerà per lui sorgente per l'eternità".
La donna dice a Gesù: "Signore, dammela quest'acqua, così non avrò più sete e non dovrò più venire qui a prendere acqua".


E' questa l'acqua che ci portano con queste registrazioni, l'acqua che mai più ci farà avere sete, che ci renderà liberi da ogni falso desiderio e bisogno, che potrà placare il lutto e sconfiggere la morte e la paura che essa ci fa da sempre. E nonno Salvatore ce lo grida all'inizio della sua registrazione: "Ma che morte?", già, dov'è, o morte, la tua vittoria ora che i nostri cari da lassù possono parlarci, mostrarsi vivi e intelligenti, conservare i sentimenti che avevano per noi sulla terra? L'orizzonte si apre verso lidi nuovi dove il dolore non ha più cittadinanza e la disperazione è sconosciuta, e quest'acqua ci accompagna nel meraviglioso viaggio verso l'altra faccia della vita e della morte.

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