Lassù, dice Sant'Erasmo, impediranno di fare morti ai terroristi islamici anche se il rischio resta ed è forte - mio padre mi porta belle parole ed incoraggiamenti - 04/06/2009

Un'importante registrazione, questa, il segno che il mondo spirituale, in casi speciali, può intervenire nelle cose terrene anche se solo fino ad un certo punto (ricordiamoci che sulla terra abbiamo il libero arbitrio, nel bene e nel male, quindi la possibilità di intervento dall'alto, a mio parere, è limitata solo ed esclusivamente da ciò). Dapprima il Santo mi dà una "nota" riguardo ad una persona che, pensavo, avrebbe potuto darmi una mano nelle registrazioni, invece, egli dice, lui non sarebbe adatto in quanto non ha molto "orecchio" e dovrebbe sforzarsi molto per comprendere quanto loro ci dicono tramite il registratore. Molto pressante l'invito a mettere da parte il lusso, le pellicce (simbolo di lusso e cose preziose), e a dare di più per aiutare la causa di Dio, ad avere la "virtus" nel senso latino del termine, a staccarsi, cioè, dalle cose terrene che non hanno altro valore se non quello del temporaneo soddisfacimento del proprio egoismo, dell'amor proprio, a non ambire ai beni materiali, bensì a quelli dell'animo, a quelli morali. Il Santo ci informa di agitazioni nel mondo dei terroristi islamici, ed anche del fatto che in Francia avrebbero sequestrato dei loro piani (la stella di cui parla Sant'Erasmo che, come potete vedere dalla foto di intestazione, compare anche sulla maschera che copre il volto dei terroristi che sono ripresi nell'addestramento, è uno dei simboli dell'Islam e rappresenta i cinque pilastri della fede musulmana), però, ci avverte, il rischio resta, bisogna tenere alta la guardia. Nella seconda parte ho avuto la grande gioia di poter avere mio padre ed ho compreso che si trattava di lui perchè, ad un certo punto, si rivolge a me chiamandomi "figlia". Molto accorato il suo tono, dolci i suoi incoraggiamenti, bella la chiusura della sua comunicazione dove mi dice che sarà il cuore a dirmi che la stima (e l'amore aggiungo io) che c'era tra noi, non è affatto cambiata.

C’escì notizia, s’agita arabi: morti noi gli impedirà, chiuso!.....

SANT'ERASMO

M. cà nun sta bene,
gli sarebbe peso rispondere:
vi riferiam lì note,
casi mai io ho sentì: qua Alessandro hai, gioisce a lui lì.
Pure sbandierà pelliccia, lì inviti lusso a lasciare,
c’ha due scarpe? Era ricca,
scrivele un po’ “Giovà a Dio!,
Ma virtus, c’è il latino lì!”.

C’escì notizia, s’agita arabi:
morti noi gli impedirà, chiuso!
Purtroppo i francesi che carte recenti, dì pure,
sequestra di stella, mò giù il rischio creerà.


MIO PADRE

E noi, si lì è vero, ti allevi,
eppur fili è, se ti nasce di riccioli
è dono di lì!

Ah si, vero, c’ho una leva su là
e prendevi.
Fa giù risveglià, fa girar manuali,
che brocchi ripara,

si ha a morì, atti brutti lascia stare.
E so che finestra l’ebbe figlia,
de là a gioì starà tutti mò!

Cuore vi dirà che tra noi, oh mai,
di stima girò.







 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

La persona sulla quale pensavo di poter contare (ometto il nome per questioni di privacy, ma il Santo ne dice chiaramente il nome per intero) per avere un aiuto nella decifrazione dei messaggi metafonici, mi avverte la mia cara guida, non è adatta a questo compito, gli sarebbe di peso rispondere e comprendere, ecco la nota che mi deve essere riferita. Poi, con tono ironico, mi dice che, se caso mai lo sentissi (lo vedo tutti i giorni), devo dirgli che là con lui è risalito anche il suo carissimo amico Alessandro (in segno di saluto, anche se Alessandro, deceduto qualche anno fa per una grave malattia, non parla in questa registrazione). Passa poi a darci un insegnamento molto importante: mi dice di invitare (tramite ciò che sto scrivendo) a lasciar perdere il lusso (la pelliccia ne è un simbolo) e poi, con la sua ineffabile ironia, dice che, quando si hanno due scarpe siamo già ricchi. Mi dice di scrivere di giovare a Dio coi propri soldi e di tenere in considerazione la virtù nel senso latino del termine (indica l'insieme di valori morali contrapposti a quelli materiali). Ci dà poi la notizia più importante dell'intera comunicazione: dice che gli arabi sono in agitazione (probabilmente hanno progetti di attentati, e in questi giorni abbiamo saputo di attentati sventati in Italia, anche alla basilica di San Petronio a Bologna, oppure pensate all'atomica iraniana), però lassù impediranno loro di fare morti. Di più non dice, e termina con un lapidario "chiuso". Dice poi che i francesi che di recente hanno sequestrato progetti della "stella" (ho già spiegato che si tratta di un simbolo islamico), creeranno (non so bene in che modo) del rischio quaggiu. Ho capito che la seconda entità è mio padre dal fatto che, ad un certo punto, si rivolge a me indirettamente chiamandomi "figlia". Inizia con una notazione che ho già avuto modo di notare in altre registrazioni, anche quella precedente a questa: per loro lassù, evidentemente i "riccioli" sono un segno di evoluzione spirituale, ed è in questo senso che mio padre si riferisce, appunto, ai riccioli; egli dice che in qualche modo io mi "allevo" loro lassù perchè essi, quando vengono al registratore per dare la loro testimonianza rendendo un grosso servigio spirituale a noi umani, in qualche maniera crescono spiritualmente. Il grande dono che ho avuto, ossia avere dei fili di comunicazione con l'aldilà, se ben impiegato da me, mi permetterà, un giorno, di avere anche io questi riccioli, segno di un cammino spirituale compiuto, come dono da lassù (speriamo!). Poi fa come una battuta per dire che lassù lui ha una leva per azionare i doni che io ora prendo quaggiù, doni coi quali devo far risvegliare le persone ignare di questa realtà, risvegliarle anche facendo girare i manuali (il libro e le registrazioni che si possono scaricare gratis dal sito) che ho scritto sia da sola che in collaborazione con loro lassù: in tal modo, egli dice, i "brocchi", ossia le persone ignare e confuse, potranno essere riscattate e portate alla verità. Segue un insegnamento che, per la verità, mio padre amava darci anche quando era in vita: di là, ossia sulla terra, egli dice, tutti dovrete morire, per cui lasciate perdere cattiverie, azioni brutte, fate del bene, amate, tutto è transeunte. Dice che è perfettamente consapevole che io, sua figlia, ebbi la facoltà di spiare in questa meravigliosa finestra che il Signore apre sull'altra dimensione e sa che per questo motivo tutti qua stiamo a gioire. Chiude in maniera molto bella: mi dice che sarà il cuore a dirmi che la stima tra di noi non è "girata", ossia non è mutata per il semplice fatto che ora lui non vive più su questa terra, e che i sentimenti che ha avuto in vita per me sono restati gli stessi.

COMMENTO

Sono stata tentata di non fare il commento a questa registrazione. Troppe e complesse sarebbero le considerazioni da fare, ci porterebbero molto lontano e lo scopo di questo sito è solo quello di dare spazio e diffusione agli insegnamenti di Sant'Erasmo, non già quello di intavolare discussioni ed argomentazioni che spettano ad altre sedi. Poi ognuno di noi si fa l'idea che vuole sulla realtà di altre religioni, in particolare di quella islamica ove il concetto di "guerra santa", un vero e proprio ossimoro (figura retorica che accosta due concetti inconciliabili fra loro come "ghiaccio bollente" e "grido silenzioso"), costituisce uno dei fondamenti di una fede che prevede, comunque, un Dio misericordioso e buono. Concetti a lungo dibattuti e mai esauriti. Dico solo che noi cristiani non dobbiamo mai distogliere lo sguardo dalla luce del Cristo, dai suoi insegnamenti di amore e compassione, di assoluta non violenza, di disponibilità all'accoglienza e alla condivisione. Sant'Erasmo più di una volta ci ha detto che la sola moneta spendibile lassù sarà costituita da quanto abbiamo dato e fatto per i nostri fratelli, da quanto siamo stati capaci di alzare lo sguardo oltre il nostro egoismo per comprendere che c'è una realtà ben più vasta e sconfinata, sia spazialmente che temporalmente, del vile e miserevole orticello in cui ci dibattiamo ogni giorno come cani che si contendono un osso consunto.

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