Immacolata è la mamma di Ugo, un mio lettore - Francesca è una giovane mamma partita troppo presto, figlia di Orietta che non riesce più a sentirla per via metafonica - Sant'Erasmo e, con mia enorme sorpresa, il pilota Marco Simoncelli, non richiesto - 06/01/2012

Immacolata è passata oltre per una malattia: è la mamma di un mio lettore che l'attende da tempo e che desidera notizie sul suo attuale stato in cielo dopo le sofferenze cui il male l'aveva sottoposta. Francesca è una giovane mamma, figlia di Orietta. Ella ha lasciato i suoi bimbi piccoli, dei quali ora si occupa Orietta che, con tanta forza e coraggio, ha iniziato lei stessa a fare metafonia per cercare la figlia. Da Francesca Orietta ha avuto dei bei messaggi, poi però, senza un motivo apparente, ella non è più riuscita a sentirla e mi ha chiesto se fosse possibile sapere il perchè grazie a Sant'Erasmo. Il motivo glielo spiega qui Francesca stessa che poi, alla fine del suo messaggio, ci porta una sorpresa davvero inattesa, Marco Simoncelli, il giovane pilota morto pochi mesi fa durante una gara motociclistica. Devo confessarvi che io conoscevo poco o niente questo ragazzo, essendo una che segue per niente lo sport, per cui ho saputo di lui solo quando è morto. Ragion per cui non me lo sarei mai aspettata, anche perchè non è mia abitudine chiedere persone "famose", nè accetto simili richieste da altri, so bene che non è consentito. Ma il Cielo ha deciso, per motivi che solo lassù conoscono, di consentire a questo ragazzo di darci il suo pur breve messaggio e noi, allora, lo accogliamo con gioia. Come sempre Sant'Erasmo, che accompagna tutti con amore da lassù, ci allieta anche con la sua ironia e la sua dolcezza.

E’ Dio lì Croce: essa fa luce!....

IMMACOLATA

Meglio che giù starò qui,
ohi, stavo giù!
Ohi figlio, Gesù vincerà lì,
Gesù opera lì,
e né malevoli giù l’entra:
o n’ha dubbi di là fino alla morte?
E dico: ma dei preti le scuole?
Se qua legge ufficiale è grati qui!
E’ ora….morte va via giù!
Prete c’ha insegnato
è qua, si, cuore che parla giù.
A dì c’era messa lì, era a dì!
Ah noi spedire fibre: non escludi sperà lì!
C’è ancora di lì,
lì bacerà, si, mà….
Per te giù mira qua me.

 


SANT'ERASMO

Gesù là, vero, conosci:
in noi più fiducia avevi?
Credevi c’è vita?
Si dica: qui ciurma c’era,
offriva buste!

Ah, pieni poteri qua: leggi c’ho lì!
Oh, là chiederà di te:
Frà, giù di lì porterò luci là!

Do lì bussola: chiaro?
Gli uomini lì infilare maschera,
Io dico a quello che tarda:
non lasciò dama qui limbo?

Monti non tassa qui dischi, dillo, beh!
E’ Dio lì Croce: essa fa luce!
Là dietro più lottare: diam l’ossa là!

 


FRANCESCA

A trovà ti verrà, spera!
Stavo in Gesù lì.

Larva giù nascer…..
A Cielo spirito nascere,
ha poi risveglio,

però là cuor giù va lì:
po’ annà de la!

Erasmo dà custodi pè venì.
Escludere morte ha lì grigio.
Sarò lì, però c’è Re,
e per venire ci vuol Re!

Se fin da giù c’è Gesù,
la fede infuocherà.
Serpe qui c’è, dico di là, e occhio!
E bere voi giù, mia dama,
e vivere colì!

Direbbe figlia: di buste s’ha a dì!
Ah c’è e ci raggiungerà Simoncelli.

 


SIMONCELLI

Oh, a te: digli è sempre bello.
Correte più lì che solido gruppo ha in qua:
fa là uscita, telefoni là!
Fa dì voce che qua si perse a morire,
si urga, dì: su lì meta!
Altro mò lì fa,
e rimedio darà: più grande ero qui!
Ah, c’è Aldilà,
sta qua amore: non stravolgere là!

 

 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Immacolata informa subito suo figlio sulla sua attuale condizione: gli dice che starà meglio che giù, lassù dove ora si trova e gli dice anche che lei è proprio quaggiù. Il messaggio di Immacolata è molto spirituale, verte su argomenti elevati, di fede, e infatti ella, rivolgendosi a suo figlio, gli dice che alla fine Gesù vincerà sulla terra (sarà la Sua Parola a vincere) e che Egli già opera anche attraverso questo sito dove non entrano spiriti malevoli (grazie alla protezione di Sant'Erasmo): questa è la realtà, dice Immacolata, oppure suo figlio continuerà ad avere dubbi fino alla morte? Immacolata si chiede perchè i preti non insegnano la realtà della vita dopo la morte e il fatto che loro, i "morti", possano senza problemi comunicare con noi col permesso di Dio per portarci luce e conforto, se ci fosse il timbro dell'ufficialità su queste comunicazioni con l'Oltre loro sarebbero grati da lassù. E' ormai il tempo che gli uomini sappiano la verità e che la morte vada via col suo velo opprimente dal mondo, che mostri la sua vera faccia. A loro ha insegnato il "prete", ossia Sant'Erasmo, a parlare attraverso il registratore, lui è lì con lei e ora è il suo cuore che parla, il suo amore per suo figlio, Chiede di farle dire una messa e lo chiede con forza. Loro da lassù mandano le "fibre", ossia la forza, e quindi dice a suo figlio che non deve smettere di sperare, la sua situazione migliorerà. Lei c'è ancora lassù, e manderà i suoi baci a Ugo, lei che è proprio sua mamma (dice "mà" per dire appunto mamma). E da lassù è lui che ella guarda e protegge.
Sant'Erasmo mi dice che ora conosco il vero Gesù grazie ai suoi messaggi, dunque ho più fiducia in loro? Ma certo che ce l'ho, senza alcun dubbio ormai. Mi chiede se ora credo al fatto che c'è vita dopo la morte. Certo che lo credo, senza dubbio. Si dica che lassù c'è questa "ciurma" di spiriti che ci offrono le loro "buste", i loro messaggi. Lui ha avuto pieni poteri dal Signore per poter portare il suo messaggio di speranza, ha dalla sua parte le leggi che permettono queste comunicazioni. Le persone chiederanno ancor più a me dei contatti coi loro cari (ormai sono talmente oberata di richieste che ho chiesto al santo come devo fare, non so se riuscirò ad accontentare tutti ormai), ma lui mi dice che porterà luci, intendendo forse che mi darà lumi sulle possibili soluzioni (speriamo). Lui ci dà una bussola per navigare meglio nel mare della nostra vita e del mistero che la circonda, e ci informa che gli uomini quaggiù infilano una maschera che cela la loro vera natura ed impedisce loro di vedere la realtà superiore che li governa. E coloro che tardano a convertirsi a questa realtà, egli cerca di convincerli anche facendo loro presente che io (la "dama"), una volta presa coscienza di questa realtà che mi si apriva attraverso le registrazioni, ho lasciato il mio "limbo" spirituale, limbo nel quale non vedevo la luce che vedo oggi e nel quale mi dibattevo con angoscia fra mille domande irrisolte. Ecco la sottile ironia del santo che, invitando le persone a sentire questi "dischi", queste registrazioni, scherza dicendo che Monti non li ha tassati, sono gratis. Dio è la Croce stessa di Cristo, in Essa lo possiamo trovare, ed essa fa luce nel buio del mondo, ci fa da faro. Saluta chiedendoci di lottare di più per diffondere queste verità, qui, dietro la cortina che è la vita materiale che ci divide dalla vera realtà, loro da lassù ci daranno le "ossa", la forza e la capacità per poterlo fare.
Francesca promette a sua mamma che tornerà a trovarla attraverso il registratore, deve sperare. Francesca afferma che sta ormai in Gesù, nella Sua luce. Era entrata una "larva", ossia uno spirito basso, nel registratore di sua mamma e lei, per evitarle guai, si è ritirata. In Cielo lo spirito rinasce a nuova vita e si "risveglia" alla nuova realtà che magari prima non accettava o non conosceva, ma è il cuore che resta uguale, con gli stessi sentimenti d'amore, ed è lui che torna e può andare sulla terra a comunicare i propri sentimenti. Sant'Erasmo le darà custodi per farla tornare a registrare senza pericoli. Chiede di escludere dalle proprie convinzioni che la morte ci introduca in un mondo incolore, grigio (se ci siamo comportati bene), inconoscibile. Lei tornerà nel registratore di sua mamma, però lei deve ricordarsi che c'è il Signore da pregare, ed è Lui che permette a lei di scendere a registrare (chiede a sua mamma più fede e preghiere al Signore per permetterle di registrare senza rischi). Se fin da questa vita sulla terra noi guarderemo a Gesù, la nostra fede lassù si infuocherà ancor di più permettendoci di godere presto della Sua presenza divina. Francesca avverte che di là c'è anche il demonio, il male, dunque occhio, attenzione, egli è sempre pronto a ghermire le anime di Dio. Mi chiede di bere, di festeggiare per quanto mi viene concesso dal Cielo, e di vivere pienamente. Dà un consiglio a sua mamma: dovrebbe parlare ad altri familiari dei messaggi metafonici, di questa realtà. Saluta dicendo che è lì presente Simoncelli e che ci raggiungerà per regsitrare.
Simoncelli inizia in maniera scherzosa: mi chiede di dire a tutti che lui è sempre bello lassù. Chiede a tutti di "correre" (detto da lui....) a leggere queste registrazioni che lassù c'è un solido gruppo di spiriti capace di creare le uscite che permettono a loro di "telefonare" quaggiù (di darci i loro messaggi metafonici). E questo gruppo è capace di ricreare la voce che con la morte si perde (non avendo più un corpo, una laringe, non sarebbe possibile a loro poter parlare senza la tecnica che permette loro di sfruttare le voci che incido nella base). E' urgente, dice Marco, si dica che la vera meta di tutti noi è lassù. Lui ora fa altro lassù, e vuole dare un rimedio al dolore di quanti soffrono per la sua morte: dice che lassù è ancora più grande di quanto non lo fosse stato in terra. C'è l'Aldilà, eccome (forse ci aveva creduto poco?), e c'è lassù un amore tanto grande ed inimmaginabile che non può essere stravolto dalle nostre umane concezioni.

COMMENTO

Dire che sono rimasta sorpresa è poco. Confesso che nulla sapevo di Simoncelli (seguo poco lo sport, mea culpa, non mi appassiona più di tanto), per cui non avrei mai pensato che un giorno Sant'Erasmo lo avrebbe portato, come non penso mai che personaggi famosi possano affacciarsi al mio registratore, anche perchè so che lassù non permettono contatti con persone famose a meno che il contatto non mi venga richiesto da un familiare stesso. Sono comunque contenta per tutte quelle persone che hanno amato questo ragazzo e ciò che ha fatto, è stata una bellissima esperienza ascoltare le sue sagge ed entusiastiche parole, spero diano conforto a chi lo piange. Approfitto delle parole di Francesca per ricordare a tutti coloro che vogliono provare la metafonia che essa non è un gioco, che vi sono dei pericoli e che bisogna proteggersi con la preghiera fatta con fede. Orietta ricordi che è il Signore a permettere a queste anime di scendere sul piano terreno per registrare, e che è a Lui che deve chiedere il permesso con una preghiera convinta, altrimenti il rischio di infiltrazioni negative sarà sempre presente. E' importante ricordare sempre questo. Un'ultima nota: in questa registrazione gli spiriti convenuti hanno nominato il Santo Nome di Gesù per ben cinque volte, come a voler sottolineare con forza che l'autore di questo vero miracolo è Lui e solo Lui, e che la fede in Lui, la Luce che emette sulla terra la Sua Croce, trasforma davvero le nostre anime come nient'altro può.

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