Leonardo è il suocero di Elisabetta che aveva avuto in vita un rapporto problematico col figlio - Francesco è un bel ragazzo diciassettenne che ha lasciato troppo presto questo mondo e la sua mamma - 06/03/2011

Leonardo è il suocero di Elisabetta che mi ha scritto tanto tempo fa chiedendomi un contatto con lui per un motivo ben preciso: tra lui e suo figlio, il marito di Elisabetta, non c'era mai stato un buon rapporto quando Leonardo era in vita, e nel figlio è rimasta l'amarezza per questa faccenda non risolta, non chiarita. Elisabetta sperava che il suocero potesse dire qualcosa in grado di rimediare a questa brutta situazione che ha lasciato, come è facile intuire, un'ombra dolorosa nel cuore del marito di Elisabetta. E, vedrete, Leonardo li ha accontentati, dando loro un messaggio che invita al perdono e a lasciare ogni macigno che pesa sull'animo per non portarselo poi lassù un giorno. E' un messaggio di profonda umanità, direi anche commovente, e credo che sia Elisabetta che suo marito avranno di che riflettere per rimettere tutto ciò che è stato in una nuova prospettiva che includa il perdono definitivo, vera medicina per l'anima (Gesù, nel Vangelo, ci ha detto che dobbiamo perdonare non sette volte, ma "settanta volte sette", ricordate?).
Francesco, che parla subito dopo Leonardo, è il figlio di Rosaria, un ragazzo di appena diciassette anni, volato troppo presto lassù. Lascio a voi immaginare il dolore che la sua morte ha lasciato in tutti coloro che gli hanno voluto bene. Il dolore di questa mamma mi ha profondamente commossa e ho pregato Sant'Erasmo di condurre Francesco, cosa che è puntualmente avvenuta. E' un messaggio straordinario, pieno di vita e di allegria, addirittura Francesco scherza con la mamma e le dice di preparare tante cioccolate che poi lui ed i suoi amici verranno da lassù a "sequestrarle", le dice di preparare i dolci di carnevale, vuole farle capire in tutti i modi che lui sta bene, è allegro e scherzoso e le sta vicino. Davvero un messaggio consolante per questa mamma che, come lui stesso le dice, è "afflitta" e spero possa ridarle almeno un pochino di serenità.

Hai botte e botti in onda?....

LEONARDO

Scesi da presso io col nastro,
tira là Divino e gli invia ombra.
In bottiglia si strozza,
verrà giù per gli osanna, ammiro, neh,
e via porterà papà no civile,
tremare dai via,
in Oltre ha fede, dai lì avviso!
Superam, là unisciti!
Tutti i mezzi spremere era,
Frà tira sembra, sempre va,
a lei stemo qua troppo!
E ti dirò: non butti scoglio?
Si more de là!

Figliù negozia,
prega mandi, ah, mai più, la trave qui!
Esportai giù!


FRANCESCO.

A te qua dico là vero:
mamì rotta è tv, è vero, va!
E’ figl’ e andare a dire,
da là afflitta:

fa le cioccolate,
gruppo noi verrà e sequestrare,
do cifra: tremila lì!
Oh, scherza!
E di maschere, oh, fai dolce!
Ti dà due fischietti, al bar avvisi!
Han Re, d’onde è centro,
bei ragazzi, va là gola!
Ah, chiede: vò fa di qua?
Mi dà chiedere,
và a dì loro: bene stavo!
Hai botte e botti in onda?
Morti è, ma era arrivati lì!
Vai mò parti, vole onda là!

 


 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Leonardo dice che scende vicino (da presso) ai suoi grazie alla registrazione sul nastro, è il divino che tira sulla terra questi doni ed invia le "ombre", ossia le anime (loro lassù si definiscono spesso "ombre"). Questa frase della bottiglia io non so come interpretarla, Leonardo potrebbe riferirsi sia ad un'abitudine che aveva in vita (gli piaceva bere?), oppure vuole dire che fino ad ora si è sentito come costretto in una bottiglia, quasi strozzato, forse per la voglia di parlare con i suoi e la lunga attesa che ha dovuto sopportare. Ora però lui viene giù ad osannare sua nuora e suo figlio, vuole fare a loro delle lodi, li ammira, ed ora lui stesso, che è cambiato, porterà via l'immagine del padre "poco civile" che è stato in vita e che ha lasciato giù. Dice a suo figlio di "dar via il tremare", ossia di non temere più, lui adesso è un altro e lassù, nell'Oltre, ha acquisito anche la fede e vuole che si dica, si avvisi tutti quelli che lo hanno conosciuto. Chiede a suo figlio: "superiamo" i vecchi rancori, e gli chiede di unirsi a quanti registrano e fanno metafonia, gli chiede di provare tutti i mezzi per mettersi in contatto con l'Aldilà, poi si rivolge a me e commenta che io continuo a "tirare" questo "carro" (le registrazioni) e ammette che loro lassù stanno troppo con me, mi impegnano tanto. Chiede a suo figlio "non butti via lo scoglio che ti tieni dentro?", riferendosi al rancore verso di lui, e gli ricorda che sulla terra poi si muore, dunque bisogna liberarsi da certi pesi prima di lasciare la propria esistenza terrena. Chiamandolo "figliù" in maniera affettuosa, gli consiglia di negoziare coi suoi sentimenti, di venire a patti anche con certe cose che gli fanno male, e gli chiede di pregare affinchè riesca a non portare questa "trave" pesante lassù. Lo saluta dicendo che ha "esportato" giù quello che aveva da dire.
Francesco ci tiene a sottolineare che lui dice la verità, che è tutto vero ed è proprio lui a parlare. Poi dice alla sua mamma (la chiama mamì affettuosamente) che la tv è rotta, è vero (non so se sia un segno che vuole dare a sua mamma o se invece, più semplicemente, sottolinea che la televisione è "rotta", nel senso che oramai è il mezzo attraverso il quale passa il degrado morale, così come tante volte dicono da lassù). Mi invita ad andare a dire all'"afflitta", ossia a sua mamma, che è proprio suo figlio che parla e a dirle anche di preparare tazze di cioccolata perchè lui ed i suoi amici da lassù, in gruppo, poi andranno a "sequestrargliele" per ghiottoneria; le dice anche la cifra di quanti amici ha ora, addirittura tremila! Invita la sua mamma a seguirlo nello scherzo che lui le sta facendo e poi la esorta a fare i dolci di carnevale ("di maschere") per la famiglia, a non starsene con le mani in mano. Poi le regalòeranno anche due fischietti da lassù per fare carnevale e vuole che lei avvisi al bar (potrebbe essere un modo per dire di avvertire i suoi amici sulla terra). Questo suo gruppo di amici celesti , dice Francesco, hanno con loro il Signore che è il centro motore di queste "onde" che permettono di portarci i loro messaggi, e sono davvero bei ragazzi, al punto, scherza Francesco, da far gola a tante! Poi chiede a sua mamma se vuole anche lei registrare e operare con loro, e a me chiede, invece, di dire ai suoi che lui sta bene lassù. Mi chiede se sento in onda i botti che lassù stanno sparando per la gioia di poter parlare a sua mamma, e fa un'osservazione molto spiritosa: dice infatti che loro sono i "morti" eppure sono arrivati fino a noi con le onde, segno dunque che non sono affatto morti come li immaginiamo noi, anzi! Poi mi dice che devo andare veloce e partire a scrivere e pubblicare perchè la sua mamma aspetta con ansia questo suo messaggio.

COMMENTO

L'importanza del perdono è il filo conduttore del messaggio di Leonardo, un'imortanza che non viene meno nemmeno nell'aldilà, anzi, Leonardo dice chiaro e tondo a suo figlio che preghi affinchè il Signore lo aiuti a non portarsi lassù questa "trave" che appesantisce oggi la sua vita e che è stato il suo cattivo rapporto col padre. Alla luce dell'eternità le cose che sono avvenute nel tempo umano si vedono in un'altra prospettiva, ed è per questo che Leonardo non perde tempo a vedere torti o ragioni, ma richiama subito a ciò che è davvero essenziale: il perdono. Con il messaggio di Francesco è la prima volta che "leggo" una simile allegria, pare proprio di vederlo in quella celeste comitiva di bei ragazzi che fanno gola alle ragazze da quanto sono belli! E' una cosa meravigliosa il dono della metafonia che permette a noi tutti di "intravedere" questo mondo di festa e d'allegria, di sentirne il dolce sapore e di pregustare già adesso la gioia che proveremo nel ritrovare i nostri cari lassù, intatti nella loro personalità, gioiosi e carichi di celeste amore.

image