Luca è morto a soli 16 anni per un brutto male: è suo fratello Antonio che me lo ha richiesto - Lavinia è la zia di Rosy che, dopo anni di malattie gravi ed invalidanti, è tornata lassù - Sant'Erasmo ci dona la sua deliziosa ironia per richiamare gli eterni scettici e coloro che non sanno prendere una posizione ufficiale di fronte al fenomeno della metafonia - 05/10/2012

Luca si presenta per primo: è il giovane fratello di Antonio, morto per un brutto male. Ci porta un messaggio che potremmo definire "ecologista" ed è una delle poche volte che mi è capitato di sentire parole così dure da lassù verso le condizioni ambientali in cui abbiamo ridotto il nostro pianeta. Ma Luca ci parla anche della reale esistenza di satana, ben più pericoloso per tutti noi, per la nostra salvezza eterna, di qualunque inquinamento, e lo fa con semplicità e verità, per aiutare tutti coloro che non credono alla sua esistenza e che dunque ne diventano più facilmente vittime. Lavinia è, invece, la zia di Rosy, morta dopo anni di sofferenze e malattie che l'hanno resa invalida per molti anni della sua vita, certo ora la libertà di aver buttato via la sua "piera" (pietra), il peso che l'ha oppressa per anni con la malattia, è per lei impagabile. Chiude Sant'Erasmo che ci dona, con la sua ormai nota ed insuperabile ironia, verità e richiami che dovrebbero essere davvero oro colato per tutti noi.

La ricerca non manda, chiude, e di qua fallì.....

LUCA

A stento amor conosci,
fortuna, deh, se sognare!
Costaggiù, però, stette l’oro.
Si, con Re sbuffiamo qui:
se ucciderà, là strozzerà l’ape,
ahi, i laghi delle terre poi vi finirà,
è età per dirlo: Cristo vi vede!
Giusta dote naso…..uhm?
Ma vi do fatti,
che danno, ah, vera n’onda, vengono, dì, cd!
Voi scrive a terra una realtà.
Oh, spero a satana conosci lì,
l’orso terribile, bruti era, guardai lì,
ma, ah, lui gestiva l’inferno!
Però lì dischi, impara il cuore, son lì!
Che si dica: porta là, dì, i crudeli!
C’è mò dire e vor dire:
là dirige Erasmo, dì lì!

 


LAVINIA

Ora e sempre lì userai ardimento cuore.
C’è là, donai la “piera”, lì nessuno opera me.
Ah, come vi si apre lì porte!
Là a ipnosi lì va?
Hai di luce, chi nun vol cambiare buttar lì!
Per dirvi c’ero lì, pè tirà cò l’aiuto!
C’è di lì, si, ridere?
E audì: dirà lì hai un destino
qui se merda metti…..

giù tenimo orecchie per no ride….
Ah, d’oro è lì, è lì monelli da tirà!
Gira te, n’hai: vivo!
Né d’aver pesto è cuore.
C’è…ma là ha vergogna a sunà già qui?
Però lì dirò: osar neh!
Fai lì giù, la mì pietra porta!

 


SANT'ERASMO

Eh si, noi giù di voti non vale lì, dire!
Però ho ponti, eh, e giuro che c’è!
Sai onde dire è vere, è veri i vetri!
La ricerca non manda, chiude, e di qua fallì,
c’han croce, dice chi parla “là già imbrogli c’è qui!”
Il divorzio vittima, dì, porta allo sbando giù,
E radio, giuro, qui va.
E ho sveglià, sa? Di vedè rossi i tiepidi!
Ed in stile, là so fa così.
Poi va giù su lacrima luce, sarò là!

 

 

 

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Luca, rivolto al fratello, per fargli comprendere cosa sia in realtà l'Amore di Dio che potremo conoscere lassù, gli dice che lui solo a stento, sulla terra, conosce l'amore, ed è già una fortuna poterlo solo sognare quell'Amore divino per quanto è immenso ed inimmaginabile, certo non paragonabile all'amore umano. Però, con queste registrazioni, ci arriva veramente oro. Lassù, insieme al Signore (dunque Luca ci dice che è collocato in Paradiso), gli spiriti "sbuffano" scoraggiati per i nostri comportamenti verso l'ambiente e la natura che ci circonda, e dice che se l'uomo porterà alla distruzione le api (sapete che le api sono molto sensibili all'inquinamento), allora si seccheranno poi i laghi della terra, e ora è il momento di dirlo: Cristo vede i nostri comportamenti e i nostri delitti anche verso il pianeta Terra. Ed è una giusta dote avere il naso per sentire la puzza dei rifiuti tossici ed inquinanti che ormai ci circondano, giusta dote perchè dovrebbe permetterci di porre un rimedio. I fatti concreti che Luca ci indica stanno proprio nel fatto che questa onda che ci permette di comunicare con l'Aldilà è vera e realmente proviene da lassù, e grazie ad essa ci arrivano i loro "cd" (sapete che spesso chiamano così le registrazioni); grazie a quest'onda qui sulla terra io posso scrivere di un mondo reale che è dopo la nostra morte. Cambiando il tono del suo discorso, Luca, si augura che suo fratello (ma anche tutti noi, ovvio) conosca satana, sappia chi è, e lo definisce "l'orso terribile" accompagnato da bruti, e Luca lo sa perchè gli è stato concesso di poter guardare l'inferno, "gestito" proprio da satana. Però, come difesa contro il rischio di precipitare in quell'orrido abisso, ci sono anche questi "dischi", queste registrazioni, che educano il nostro cuore ad amare e a rispettare, Dio e il prossimo. Vuole che si dica che satana porta nel suo inferno i crudeli, coloro che hanno vissuto rifiutando Dio ed il suo amore e infierendo sui fratelli in qualunque modo, uccidendolo, truffandolo, togliendogli diritti e dignità. Bisogna dire, e Luca vuole dirlo chiudendo il suo messaggio, che a dirigere queste comunicazioni c'è proprio Sant'Erasmo.
Lavinia si rivolge a Rosanna e le dà un'indicazione: bisogna sempre vivere usando "l'ardimento del cuore", ossia facendosi trasportare dall'amore, quello vero, senza aver timore mai del giudizio degli altri. Lavinia dice che la sua "piera", la sua pietra, ovvero il suo calvario, la sua malattia, ora l'ha donata al Signore lassù, ne è libera, e nessuno più lassù dovrà più "operarla". Come ci aprono le porte grazie alla metafonia da lassù! E che non si pensi che sia utile l'ipnosi per ricevere messaggi dall'Aldilà, non serve affatto come queste registrazioni dimostrano. Ne riceviamo tanta di luce grazie a queste comunicazioni, e chi non vuol cambiare ascoltandole e meditandole, ebbene, Lavinia ci invita a "buttarli" via, ad ignorarli e continuare. Lei è venuta a registrare per portare aiuto ai suoi cari, alle sue nipoti, per "tirarle" verso la giusta strada col suo aiuto. C'è forse da ridere su queste comunicazioni, visto lo stato in cui si trova l'umanità oggi? Piuttosto ci chiede di ascoltarla: lassù avremo tutti il nostro destino, ed esso sarà infausto se quaggiù avremo accumulato peccati ed errori (usa il solito termine forte che da lassù spesso amano usare, ossia "merda"). Abbiamo orecchie noi quaggiù per ascoltare queste registrazioni metafoniche e non ridere affatto, ma meditare e cambiare. Riferendosi al figlio di Rosy che è un ragazzino, dice che è d'oro questo ragazzo ma che è un pò monello (chi non lo è alle soglie dell'adolescenza?) e va tirato verso la giusta strada. Chiede a Rosy di "girare", di cambiare il suo stato d'animo, anche perchè lei stessa lassù vive ancora. Che non abbia il cuore pesto per i suoi dolori, e che faccia metafonia, che si vergogna forse a "suonare" lassù? E che osi pure, le dice Lavinia! Le chiede di darsi da fare quaggiù dedicandosi anche lei a fare metafonia, e così potrà portare la sua pietra, il suo "mattone" alla grande costruzione che tutte queste registrazioni stanno innalzando alla verità.
Il santo inizia con una battuta davvero molto "forte": dice che loro, da lassù, non valgono nulla quaggiù perchè non portano voti, non possono votare nè far guadagnare voti, e così vengono ignorati dai media e dalle tv. Però lui ha tanti ponti che collegano con l'Aldilà, e giura che questi ponti ci sono davvero (il giurare è solo un modo per rafforzare quanto egli afferma, ovviamente). Bisogna dire che queste onde che ci arrivano da lassù sono vere e che i "vetri" simbolici che ci permettono di avere qualche notizia dell'altro mondo, sono veri pure essi. La ricerca scientifica non si interessa della transcomunicazione strumentale, o almeno non lo fa come dovrebbe, non manda nessun "cervello" a studiare questo fenomeno, ed ha fallito totalmente in questo campo il suo compito; gli scienziati hanno una vera e propria "croce" di fronte all'evidenza di questo fenomeno e così quei pochi che hanno il coraggio di esprimersi liquidano il tutto dicendo che sono tutti "imbrogli" (che poca fantasia, eh? Dicono sempre le stesse cose invece di studiare a fondo il fenomeno, ne hanno paura, come mi disse una volta mio padre in una registrazione? Paura di dover abbandonare le proprie convinzioni e posizioni materialistiche? Fatevi voi stessi la vostra opinione). Ci parla poi del divorzio, il Santo, e chiama "vittime" coloro che vivono questo strappo doloroso, e dice che poi costoro spesso vanno allo sbando (specie oggi, con questa crisi economica gravissima, il divorzio è una grande causa di povertà). Giura di nuovo, S.Erasmo, per dirci che davvero c'è una radio che dall'Aldilà giunge sulla terra, e grazie a questa "radio" egli ha potuto svegliare tante anime addormentate al punto da veder diventare "rosse" di passione tante anime che prima erano tiepide verso il Signore. E lui sa parlarci "in stile"con questo suo linguaggio aulico e particolare. Sulle lacrime lui vuole portare la luce della verità e a questo scopo sarà sempre qui con noi tramite il registratore.

COMMENTO

Il messaggio "ecologista" di Luca mi ha davvero colpita perchè poche volte mi è stato dato un così forte segnale di preoccupazione del cielo verso le condizioni ambientali in cui abbiamo ridotto la terra. Scomparse le api, diceva una frase attribuita ad Einstein (che però si dice lui non abbia mai pronunciato, in realtà), all'uomo resterebbero solo altri 4 anni di possibilità di vita sul pianeta, e così pare confermare Luca dicendoci che dopo le api, sparirebbero i laghi e poi chissà cos'altro, in una catena distruttiva che renderebbe impossibile la vita sulla terra. E' indubbio che oggi ai Dieci Comandamenti bisognerebbe aggiungere anche quello di rispettare la Creazione cercando di aiutarla a mantenersi nel suo divino equilibrio, e possiamo affermare che questo ipotetico undicesimo comandamento oggi è di certo uno dei più violati, in nome di un malinteso progresso economico e scientifico. Insuperabile davvero l'ironia di S.Erasmo che ha per le "teste dure" sempre parole affilate, seppur sempre rispettose, nel tentativo, spesso a vuoto, di aprire, oltre che le loro teste, anche i loro cuori.

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