Maria è la zia di Maria - Erika è una giovane ragazza morta in un incidente, richiestami dalla sua mamma - 03/09/2012
Due brevi ma intensi e sentiti messaggi, quello di Maria, amata zia della sua omonima nipote, e quello di Erika, una giovane figlia morta in un incidente di moto mentre viaggiava come passeggera. Sempre più forte l'esortazione ad avere fede e a seguire Cristo, è davvero quello che più conta per i nostri cari lassù, è il dono più grande che possono portarci: la conferma dell'esistenza di Dio e della vita dopo la morte e la certezza della centralità del messaggio cristiano e in tempi come questi dove affermare la verità fa paura perchè si teme di essere tacciati come intolleranti, i nostri cari da lassù ci insegnano a non temere, a non essere politicamente corretti, perchè poi lassù questo atteggiamento non ci frutterà nulla. Non bisogna temere di proclamare che Gesù Cristo è la Via, la Verità e la Vita, semplicemente perchè non si scende mai a patti con la verità.
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Ce fa il Sole scalzà mostri....
MARIA
Per avvertì do’: a Messa!
C’è aborti il limite?
E’ santi che v’entra de là.
Figlie, è amara tv,
ma è vuotà giù dal male: quaggiù venite!
Lì, ma voglio, e qua voglio, affermare: era suora.
Qua attesa passerà,
ma qua dillo: c’è di laggiù da fa!
Portà di qui i tesori,
dì la norma: di là adorate
e importate ori!
ERIKA
Ha un prete suon di noi,
che lì metta in Dio gli dice figlia!
Non vide entrata cieca…..
Da qui, in onda, ti dice: mò hai Re!
Un verso….ah, libidine giù!
Ce fa il Sole scalzà mostri,
e decider, che hai? Là veloce!
Andò stelle lì giù!
E di lì giù troppe ha di rose figlia!
Anima lì, oh, può dì!
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Maria dice subito che deve dare un avvertimento a sua nipote: che vada a Messa! Rivolge poi, quasi sconsolata, un pensiero alla piaga degli aborti e si chiede se alla fine ci sarà un limite a questo dramma. Sono davvero santi che entrano attraverso questo registratore. Maria ci avverte che anche la tv oggi come oggi è un male, diffonde valori fatui, bisogna vuotare il mondo dal male, e allora, chiede, bisogna venire a conoscere i loro messaggi che ci aiutano a comprendere più giustamente. Maria fa poi un'affermazione che vuole ribadire: a quanto posso comprendere io credo voglia dire che c'è una suora vicina a lei, (spesso le suore aiutano le anime nella loro evoluzione lassù). Si rivolge a sua nipote e le dice che l'attesa passerà (non so a quale attesa si riferisca, sicuramente sua nipote comprenderà meglio), però c'è tanto da fare quaggiù! Bisogna innanzitutto portare ai fratelli i tesori che sono questi messaggi, farli conoscere di più a chi ci sta vicino, e poi mi chiede di dire la norma più importante per le nostre anime: bisogna adorare Dio e "importare" questi "ori" preziosi che il cielo ci mette a disposizione, ovvero bisogna interiorizzarli, farli nostri e viverli.
Erika dice che la possibilità di dare un suono alle loro parole e di farle così sentire a noi, gliela dà un santo, S.Erasmo, appunto. Lei, Erika, la figlia che è stata richiesta, dice a sua mamma di mettere tutto in Dio, di affidarsi a Lui, e di avere completamente fede in Lui, la sua mamma è come una cieca che non vede ancora l'"entrata" giusta, quella della totale fede in Dio, appunto. Erika le dice che ora c'è il Signore in onda attraverso queste comunicazioni e anche poter dire un solo verso per loro lassù è una "libidine", un grande piacere (Erika usa un linguaggio molto "giovanile"). Dio viene paragonato al sole e come il sole scalza i mostri che popolano le nostre tenebre, così Egli dissolve le nostre paure, per cui, dice Erika a sua mamma, che si decida, veloce, per la fede e per Dio più convinta, Egli solo può scacciare i suoi incubi e il suo dolore dando un senso anche alla sua morte. Attraverso questi messaggi cadono stelle quaggiù, cose preziose che ci illuminano. Erika dice a sua mamma di avere troppe rose (non comprendo bene se è lei a volerle dare simbolicamente a sua mamma o se si riferisce al fatto di avere troppi fiori sulla sua tomba). Saluta assicurando sua mamma che davvero la sua anima può parlare attraverso questo mezzo.
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COMMENTO
Spesso l'argomento televisione entra nelle parole dei nostri cari lassù, e vi entra sempre come un elemento negativo, che si è fatto veicolo di diffusione di falsi bisogni e valori, venendo meno, così, a quel grande potenziale che un siffatto mezzo potrebbe avere per farsi collante ideale di un sistema culturale e di valori più rispondenti ai bisogni dell'uomo di oggi. Dal punto di vista del Cielo, la tv è una "cattiva maestra", anche perchè spesso la subiamo passivamente, senza un adeguato spirito critico a cui ormai non siamo più allenati, e tantomeno lo sono i nostri giovani. La ripetizione ossessiva di certe tematiche, lo svisceramento fino all'esaurimento di certi argomenti che dovrebbero essere centrali nelle nostre vite (l'amore, la famiglia, l'amicizia, il tradimento, il lavoro, i problemi dei bambini e degli anziani) li ha alla fin fine banalizzati, evitando di darci un punto di vista più serio e utile nell'affrontarli poi nella nostra realtà. Non è per voler criticare sempre e ad ogni costo, ma spesso la tv ci allontana da noi stessi, dal dialogo interiore, ci sommerge di notizie, suoni e luci rutilanti, quasi a volerci far dimenticare che abbiamo una vita reale da vivere, con problemi veri, ogni giorno. Ed è così che mi sono accorta sempre di più che, per me, spegnerla è un'efficace terapia antistress. Che abbiano dunque ragione lassù?.
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