Massimo, il papà del giovane Valerio, e Donato, cognato di una mia lettrice morto prematuramente: in visita coi loro bellissimi messaggi. Donato porta, a sorpresa, anche i suoi genitori - 23/02/2011

Massimo è il papà di un lettore che mi scrive da Napoli, Valerio, il quale tempo fa mi scrisse una disperata lettera per chiederemi se mi era possibile mettermi in contatto con suo padre o con suo zio. Dopo una lunga attesa, dall'alto hanno deciso di mandare il papà, Massimo, che porta parole di incoraggiamento e di amore al figlio che ancora patisce molto per la sua morte e non da darsi pace. Questo papà appare molto sollecito nel tentativo di risollevare suo figlio da questo cupo dolore dal quale egli fa fatica a riprendersi e del quale, lassù, è ben consapevole. Donato è, invece, il cognato di Caterina, una mia lettrice, morto prematuramente. Donato arriva con una sorpresa: porta anche il suo papà e la sua mamma che sono con lui lassù e non erano stati richiesti. Io non sapevo che anche i suoi genitori fossero morti, e ho dovuto chiedere conferma a Caterina per avere conferma e ora so che Donato ha voluto portarli per dare ai suoi familiari una prova in più della sua identità. E devo dire che questi suoceri hanno avuto parole dolci ed anche la suocera, in particolare, che addirittura fa una dichiarazione d'amore a Caterina in diretta dal Cielo!

cara mia qua t’amo,....

MASSIMO

Si rivide Frà, da te battesimo!
Ah, po’ si fonà,
amore aggia mannà
ch’annaspa là, patisce giù!

Ah, dopo c’è truffa?
E concede te rotta,
e in mar carbura, nuoti!
E già stiam, si, ho lì già presa,
alè, ora andate a Messe!
Deh, eroi invia:
crede(re), vi illuminare!
E noi sperare già affetti de non scordare,
digli: bambini c’è qua Aldilà!
Fa all’altra un cargo,
oh, urrah alla terra, qui rido me!
Eroi fate e prendi leve,
dà spazi e dà le idee,
si narra buco porta era!
Erasm è, vibra, c’ha gusto qui,
era a tre vibrà: fanno a tv leggi
e megl’ è si butterà.
E ara cibo che c’è a nasce(re),
di meglio dai là a dire,
Ira è la e ritornavo io:
truffa? Lei qua è forte!
Core mai distruggere,
bisturi è là!


DONATO

Morte fa giri, tante attività,
oh signora, qua di vita conosco meglio.

Voce fuori campo:
Oh forza, passaggi là!

Donato:
Qua v’è madre, mi attirava,
respirar voglia!

Mamma:
Poi passa se c’è lamento,
cara mia qua t’amo,
e lì spasmo fa lì morire,
meglio quando giocavi,
noi siamo lì!

Donato:
Ah, vita c’ha dato il mondo,
qua però sperare: da là annoti!
Voglio fa magia:
papà, insisto e taccio, t’allenerò!
Lui spera giù dire.

Padre:
Qua dai Re credenza!
Minima portai di là credenza , mì!
Ah, qua spazio ci dà:
si butta lì assai!

Donato:
Ah c’è lì ori:
che sogno era la truffa!

Da uccidere tanta gente, farò conti!
Oh, mai morì integrale,
e rose n’ha!

E cerchi qua, per operà, mire!
A me, lì, dà lire Fra!

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Massimo dice che mi rivede e che ora può fare il suo "battesimo" con le registrazioni (vuol dire che è la prima volta che registra). Mi dice che il figlio può chiamare lui stesso (può "fonà", ossia "telefonare") loro lassù con la metafonia (so che era interessato a provare): lui deve mandargli tanto amore perchè sa che il figlio annaspa quaggiù e che ancora patisce troppo (parla in dialetto napoletano quando dice "aggia mannà", ossia "devo mandare"). E dopo tutto questo sarebbe una truffa, chiede Massimo? Dopo che egli dà prova di sapere delle condizioni psicologiche di suo figlio non si può affermare una cosa simile se non in malafede. E Dio, dice, concede anche a suo figlio la "rotta" per parlare con loro lassù, per cui lo invita a darsi da fare, a "nuotare" in questo mare di onde che permettono le comunicazioni fra i due mondi. Dice che già stanno vicini al figli, che hanno "presa" lì da lui e raccomanda ai suoi cari di andare a Messa. Scherza e dice che loro lassù, veri eroi, ci illuminano quaggiù coi loro messaggi. Loro sperano che gli affetti che ancora hanno in terra non li dimentichino e chiede di insegnare ai bambini che esiste l' Aldilà. Fanno per me ("all'altra") un cargo pieno di anime e lui grida "urrah" di gioia da questo cargo e ride addirittura. Chiede a noi qui di compiere un'azione eroica e di prendere in mano le leve che ci permettono di comunicare con l'Aldilà perchè lassù danno spazi ed idee: si dice che c'era un buco nella porta che separa i due mondi, dice scherzando, e noi possiamo spiare da quel buco, ci è ora concesso. C'è Sant'Erasmo che vibra di gioia con lui, perchè ora ha preso gusto in queste comunicazioni, vanno come lui desidera, però vibra anche di più e di sdegno mandandoci a dire una cosa: le leggi del vivere comune le fa ormai la tv, purtroppo, e sarenne meglio buttarla proprio, la cattiva tv. Consiglia al figlio di arare in questa vita per il cibo spirituale che gli servirà quando dovrà rinascere lassù, alla vera vita, e lo invita a dare alle persone argomenti migliori di cui parlare con la metafonia. Ora si arrabbia un pò e ritorna su quanto ha già detto più su: sarebbe una truffa tutto questo? No, dice facendomi un complimento, "lei è forte" ed ha davvero legami lassù. Non bisogna mai distruggere il proprio cuore e il bisturi per curarlo è proprio in queste comunicazioni ed in ciò che ci insegnano.
Donato parla sopra una musica che rende un pò più difficile la comprensione delle sue parole, per cui va ascoltato più volte. Iinizia in maniera scherzosa: ci dice infatti che, con loro, "la morte" fa giri qui sulla terra e tante altre attività, prova dunque che la morte del corpo non è la fine della nostra esistenza. Mi dice che ora, lassù, della vita conosce la parte migliore. Si sente poi una vocina fuori campo che pare invitare scherzosamente ad un mezzo che dà passaggi per la terra. Donato poi dice che lì con lui c'è sua madre che lo attira per parlare e che ha voglia di "respirare", (probabilmente di parlare) anche lei. La mamma si rivolge alla mia lettrice (ricordo che usa la voce che ho inciso nella base, per questo è di timbro maschile, non è la sua vera voce ovviamente) e le dice che se abbiamo motivi di lamentarci, bisogna ricordarsi che poi quei motivi passano, e le dice che la ama da lassù (non so nulla dei loro rapporti in vita). Gli spasmi, ovvero il preoccuparsi troppo delle cose della vita ci porta perfino a morire, era meglio quando sua nuora "giocava", ossia era più scherzosa e meno preoccupata, e che non tema, perchè loro sono lì vicini a lei e alla sua famiglia. Donato riprende la parola per dire che è vero che il mondo ci dà la vita materiale, quella del corpo, però bisogna poi sperare sempre nel Cielo e questo va annotato e ricordato. Poi preannuncia una "magia": si rivolge a suo padre che è lì con lui e gli dice che insiste che lui parli, lo "allenerà" lui per farlo parlare, lo aiuterà, anche perchè suo papà spera di poter dire qualcosa giù anche lui. E il papà ci tiene a raccomandare i suoi di credere al Signore qui sulla terra, e si rammarica per il fatto che in vita non ebbe una grande fede; dice che lassù danno spazio per poter comunicare con la terra e che ci "buttano" davvero molto da lassù. E infatti, dice Donato, come fanno quasi tutti, ci sono ori in queste comunicazioni e il pensiero che esse siano solo frutto di una truffa è un semplice sogno degli scettici. Poi scherza un pò e dice che questa gente, quelli che pensano alla truffa, andrebbe ammazzata e che ci farà lui i conti un giorno. Ci rammenta che non si muore mai integralmente con la morte fisica, e dice che mi portano rose da lassù per la possibilità che gli dò di potersi esprimere (sono sempre gentili e riconoscenti). Si raccomanda di cercare gli obiettivi per i quali vale la pena di agire lassù, nel mondo spirituale. Poi saluta con una battuta: per chi, in malafede, pensasse che io prendo soldi per queste comunicazioni (e tutti sanno ormai che faccio tutto gratuitamente, lo ripeto per la milionesima volta), ebbene si sappia che, invece, sono io che dò soldi a loro lassù per farli venire a parlare! (E' una battuta, ovvio).

COMMENTO

Una registrazione davvero bella, in cui mi ha colpita la sollecitudine di Massimo per il figlio che è ancora troppo abbattuto per la sua morte. Ciò ci invita a cercare, per quanto possibile, di non reagire in maniera troppo disperata alla morte di una persona cara, e in questo può esserci di grande aiuto la fede nel Signore e nella vita dopo la morte. I nostri cari lassù conoscono le nostre condizioni psicologiche e soffrono se la nostra sofferenza è davvero insuperabile. So che non è facile e che sto facendo un discorso che sfugge alla pura razionalità, però spesso da lassù arrivano messaggi simili, con la raccomandazione a non disperarsi perchè un giorno ci ritroveremo e capiremo che il tempo trascorso sulla terra è stato solo un lieve battito di ciglia in confronto all'eternità. Trovo poi eccezionale la "sorpresa" che Donato ha fatto a sua cognata portando anche suo padre e sua madre che, lo ricordo, io non sapevo fossero morti. Ho dovuto chiedere conferma alla mia lettrice che mi aveva chiesto il contatto con Donato morto a soli 45 anni dopo soli due mesi di malattia. Una prova ulteriore che ha voluto dare, evidentemente. E mi è piaciuto il suo tono scherzoso (doveva essere un tipo allegro in vita), soprattutto la battuta finale che mi ha strappato una vera e propria risata: sono io che pago loro per averli nel mio registratore, e non sono io pagata da nessuno! Dico grazie al Cielo per questi doni che valgono davvero più di tutto l'oro che potrei mai avere.

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