Pochi commenti per un dono davvero eccezionale che il Santo concede a tutti noi: Natuzza Evolo ci porta un messaggio straordinario dal Paradiso - un piccolo angelo abortito: il suo grandissimo amore, dalla Luce di Dio per la sua "mamma" mancata- 21/05/2012

Che dire? Giudicate da voi stessi il grande dono che Sant'Erasmo ha voluto concedere alle mie preghiere per tutti noi. Era già da un pò di tempo che desideravo, col permesso del Cielo, ricevere un cenno dalla grande mistica di Paravati e ora è arrivato per portare la gioia del Cielo ad ognuno di noi. Dal Paradiso in cui ella si trova, Natuzza ci porta un pò di quella luce per illuminarci in questi giorni così duri e tristi, e ci indica la strada maestra, il fine a cui tendere se davvero vogliamo un mondo migliore per noi ed i nostri figli: Cristo. Quel Cristo che l'ha accompagnata durante tutta la sua vita terrena, che le ha chiesto di aiutarlo a portare i milioni di croci che ancora oggi il mondo gli butta addosso senza riconoscenza, è ancora, e a maggior ragione, il faro illuminante che riempie di Sè il senso della storia, delle nostre vite e della nostra eternità. Dopo Natuzza c'è lo straordinario messaggio che un piccolo abortito porta per la sua mamma, Simona, un messaggio di grande amore e perdono, proprio perchè ora sa che la sua "mamma" adesso ha compreso ciò che ha fatto e ne porta ancora la ferita. Una grande lezione di misericordia di Dio.

Cielo ha Rabbi, lo guardino lì,....

NATUZZA

Qua, stella, dì: qua meglio stare,
qua nella Luce!

Cristo è di là fine!
Aiuta, c’è fame, là mò di giù è il Paradiso.
E vai a di lì:
giovedì una rosa metter lì,
vengo a disturbà!

Farò, di là c’hai là raggio, loda lì!
Che favor, poi chiesta là!
Da lì in aria ero lì,
che Gesù tenga, eh!
Cielo ha Rabbi, lo guardino lì,
c’hai porta lì, qua dì, e l'apre!

 


BIMBO ABORTITO DI SIMONA

Crebbe giù nei valori,
lì mò la fede!
Sta lì, ah, vocina, in voi, si!
Ma dormi? Aspetta “mitra” a lei!
Hai messo velo grigio,
ah, vabbè,
e te portava noi un abbraccio, l’amai neh!
Ah va lì col core bacià te!
E pace regna,
Padre me pensò,
e tu va sempre sopra lì:
e te già vedi Alfa!

 

 


 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Mi ha emozionato il fatto di sentirmi chiamare "stella" da Natuzza, mi ha ricordato che in una delle sue prime registrazioni anche mio padre mi chiamò così. Mi chiede di dire che ora lei sta meglio lassù (di quando era sulla terra) e ci credo, dice di essere nella Luce! Ci ricorda che Cristo dev'essere il fine della nostra vita. Mi incita a continuare ad aiutare chi ha bisogno di luce e certezze con quanto faccio, perchè, dice, sulla terra c'è fame di Cielo, di Dio, e dice che ora il Paradiso è quaggiù sulla terra per parlarci anche tramite questo mezzo, la metafonia. Poi Natuzza fa una richiesta che è per tutti coloro che vogliono ascoltarla: ci chiede di portare una rosa, giovedì, una rosa da dedicare alla Madonna, portarla innanzi a Lei, e quasi si scusa per questa richiesta d'amore verso la mamma celeste, dice che viene a disturbarci con questo suo desiderio. Son sicura che in cambio Natuzza effonderà grazie a coloro che porteranno questa rosa alla Madonna. Non saprei perchè proprio di giovedì. Infatti, con questo suo "farò", Natuzza pare voglia assicurare il suo celeste aiuto per chi la ascolterà nella sua richiesta. Mi dice che vede che imi è stato concesso il "raggio" divino che permette queste comunicazioni e per questa grazia devo lodare il Signore (non smetto mai di farlo). Umilmente Natuzza dice che le ho tributato un gran favore a richiederla in registrazione a Sant'Erasmo e questa sua umiltà è la stessa che lei aveva anche sulla terra. Dice che era "in aria" mentre registravo il suo messaggio e si augura che Gesù tenga il timone di queste comunicazioni che tanto sollievo portano a tutti noi. In Cielo c'è il "Rabbi", il Maestro, ovvero Gesù, così chiamato dai suoi discepoli, e Natuzza chiede che guardino a Lui da quaggiù. Mi saluta dicendomi che mi hanno dato una porta per parlare col cielo e che questa porta si apre, sempre e con gran misericordia.
Questo piccolo angelo mai nato sa bene che la sua mancata madre adesso è cresciuta nei valori da quando non volle farlo nascere, che lei ora ha più fede. Dice che la sua vocina sta proprio in mezzo a noi a registrare, e poi sollecita Simona a non dormire che Sant'Erasmo la aspetta, se vuole registrare (la "mitra" è il copricapo vescovile e Sant'Erasmo fu vescovo in vita). Dice che sua mamma ha messo un "velo grigio" di tristezza nella sua vita per questo aborto, ma vabbè, dice questo piccino, le portano comunque un abbraccio e le dice che l'amò. Pare quasi voler consolare lui questa mamma mancata e in preda al dispiacere. Le dice anche che lui viene col cuore a baciarla. La pace regna là dove lui si trova, fu Dio Padre che lo accudì quando la sua anima giunse anzitempo lassù senza aver raggiunto l'obiettivo di nascere per cui Dio l'aveva creata. Le raccomanda di elevarsi sempre verso l'alto, con la preghiera e la fede e così sarà come se ella già potesse vedere l'Alfa, ovvero Iddio.

COMMENTO

Vi prego di credermi, ma ho versato molte lacrime su questa straordinaria registrazione. L'emozione mi ha sopraffatta di fronte alla grazia ricevuta di poter sentire mamma Natuzza che ci porta davvero uno spicchio di Paradiso e di gioia con le sue parole semplici eppure così profonde. Il suo amore per Gesù e Maria lassù è ancora più profondo e vibrante ed è instancabile nel richiamarci a guardare a Gesù, nostro "rabbi" e salvatore. La mia rosa domani sarà dinanzi alla Madonna della mia chiesa così come mi ha chiesto Natuzza in segno di ringraziamento e di amore per le grazie enormi che vivo quotidianamente e la gioia che ho di poter sollevare il mio prossimo che è nel buio e nel dolore, pregherò che me ne diano sempre la forza ed il coraggio, secondo i loro disegni e la volontà di Dio. Altra intensa emozione credo che la proverete anche voi nel leggere lo straordinario messaggio di questo angelo mai nato, nelle sue parole semplici le note di un amore smisurato, capace di leggere nei cuori e di portare la pace del perdono là dove il velo grigio del rimorso ha coperto l'anima, un amore inconcepibile, capace di riempire di Sè ogni creatura che si trovi al Suo cospetto, perfezionando quello che manca alla nostra umanità, alla nostra incapacità di perdonarci e di amarci.

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