Prima mio padre, inaspettato, e poi il dono che davvero non avrei creduto di poter ricevere, anche se l'ho chiesto intensamente per tutti noi: Piero, come osservatore, mi racconta i primi tristi momenti di Osama Bin Laden nell'Aldilà - 02/05/2011

Chi legge abitualmente le registrazioni che inserisco in questo sito sa benissimo che oramai da tempo il Cielo ci ha abituati a non sorprenderci più di nulla. Nonostante ciò, devo confessarvi che, nonostante avessi chiesto a Sant'Erasmo di dirci qualcosa della condizione di questo terrorista nell'Aldilà, non mi aspettavo proprio di poterne davvero avere notizie, dunque il riscontro positivo alla mia richiesta mi ha davvero sorpresa. Pensavo che la mia sarebbe passata per insana curiosità, anche se in realtà ho considerato che un eventuale messaggio riguardante la condizione di Bin Laden lassù sarebbe stato un monito per tutti coloro che perseguono la violenza e l'intolleranza religiosa con la speranza di trovare 40 vergini lassù pronte ad attenderli. Altro che 40 vergini! Li attendono, invece, confusione, tenebre, grande smarrimento e chissà quanti millenni di pena intessuta come una galera dalle proprie azioni e dai propri pensieri, eoni di tempo passati a ricostruire faticosamente e dolorosamente una visione corretta della Verità e dello scopo della propria esistenza. Provando, nel frattempo, su di sè, tutto il dolore causato ad ognuna delle proprie vittime (ricordo che secondo alcuni studi Bin Laden ha ucciso, nella sua vita, più mussulmani che non): quale lezione più efficace? Vivendo in prima persona la strage (noi immaginiamo quella dell'11 settembre 2001, ma ne ha compiute moltissime altre, ricordiamolo) immane che si è compiuta, soffrendo tutto l'immenso dolore che si è causato nella propria anima, in modi che ancora noi incarnati non riusciamo a comprendere, contemplando chiaramente lo sfregio fatto ad altri figli di Dio in nome di una visione folle e distorta di Dio. L'amore, al di là della religione che si pratica, al di là degli ideali che si hanno, deve essere la base comune che ispira la propria vita, solo così Dio non distinguerà fra cristiani e mussulmani, fra indù e buddhisti e così via. Piero chiarisce in questa registrazione un concetto molto importante: come già disse Gesù, la casa del Padre ha molte "stanze", ossia vari livelli; e infatti Piero stesso mi dice che egli sa che solo i cristiani (coloro che hanno degnato Cristo, dice) si trovano lì dove è lui, e quindi per poter comprendere cosa sta accadendo ad Osama Bin Laden lui deve spostarsi in un altro "luogo" per così dire, luogo dove, ci dice, Dio "affitta posti a studenti". E' un modo ironico per dirci che Dio permette anche alle anime in evoluzione che sono lassù di poter assistere alla revisione della vita di questi criminali allo scopo di trarne maggiori insegnamenti per elevarsi. Per cui, pare, è concesso di spostarsi da un livello all'altro per motivi, per così dire, di "studio". Nemmeno lassù si finisce mai di imparare! Mio padre, venuto a sorpresa, ci parla del perchè le anime trovano giovamento a venire da lassù per portarci insegnamento e consolazione, ed è davvero un altro messaggio straordinario.

In noi so che soltanto era chi degnava Cristo!......

MIO PADRE VINCENZO

A chiedere c’è qui gita.
Mò a tv sentirà,
ha lei di qua l’onde,
m’attira il bene, ah, lì!
Più che dì spero là e darò là!
Na mossa e và, lì spia Frà!
Rigiro i dati e primo lista!
C’è Rai, lady!
Signora Francy, va giù fiducia,
c’è sempre se ami,
giù lì fate che grido metto!
E dì: ma la gente che è al cimitero
che si giovan de lì uscire?
Sulle cifre è dimostrato:
al mondo aumenta radio,
che uno a cimiteri disegna a altri,
oh saggio gli risponde, figlia Francesca:
c’è più sfide, vedi?
Ire! Oh issa! Risale babbo,
si, disco nella bara c’era,
serratura appena messa?
Credere e l’apri! Vai!

 


PIERO

E lì hai, l’ingegnere devo qui zittire,
è Piero uscito.

Sua sabbia gli resti, sa, lui salva!
Duna Impresa!
Sondare di giù qui, in frasi già!
S’arretra, se lui chiama, una sua parente,
sembra tremare,
“Schiava tu cerchi?
Qui ti diam vera che
ha ghiera e fucile!”

Mò si vanta?
E’ lì, sai, dura!

Si retira, su una tazza è aspide!
In noi so che soltanto era
chi degnava Cristo!

E Dio affitta a studenti, si eh!
Oro mi prendi:
c’è di là perfin la strage che va!

E su c’è già troppo:
che se paga? Dio già creder!

Più qui per capire,
signora, c’è rimessa poscia lì!
Oh, spazzature brucerà su !

 

 

 

 







 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Mio padre mi dice che viene in "gita" sulla terra perchè lo ha richiesto lui e che ora sentirò lui tramite questa Tv dell'Aldilà che io posso "captare" perchè ne ricevo le onde; viene attirato a me dal bene che gli voglio (dico sempre che occorre un rapporto d'amore per ricevere il contatto con un nostro caro). Spera di fare qualcosa più che parlare quaggiù e predice che darà altri segnali. Mi spinge a darmi una mossa e a "spiare" sempre di più lassù tramite il registratore. Poi, scherzando, dice che, per venire da me, ha "truccato" i dati della mia lista di attesa e si è messo primo in lista (è una battuta davvero molto simpatica). C'è la Rai di lassù che permette i contatti e me lo dice chiamandomi scherzosamente "lady" e subito dopo "signora Francesca" per dirmi che da lassù mi danno fiducia a patto che io continui a fare questo per amore, e chiede di fare tanto, anche gridandolo ("grido metto" dice). Ora ci dà la spiegazione ad una domanda che spesso qualcuno mi ha fatto: a che giova ai trapassati venire a "comunicare" con noi? Bene, mio padre mi dice che "la gente che è al cimitero", ossia i morti, con le loro comunicazioni hanno sortito l'effetto di far aumentare il numero delle "radio", ossia di coloro che fanno metafonia con la radio e che poi costoro, quando vanno al cimitero a visitare un proprio caro, magari, trovando qualcun'altro afflitto su altre tombe, possono "disegnare" anche a chi è nel dolore e nello smarrimento la tecnica che conoscono per alleviargli il dolore, per dare loro una speranza (anche se, caro papà, ci sono tante teste dure!). E poi uno spirito saggio che è vicino a lui (probabilmente Sant'Erasmo stesso) risponde che venendo a comunicare hanno creato ancora più sfide per l'intelletto e il cuore umano che deve ancora trovare risposta a questo fenomeno. Ire, ovvero andare, mi dice papà e con un ironico "oh issa" mi dice che ora deve risalire verso il posto dove sta, in alto. Si, dice scherzando ancora, nella sua bara c'era un disco attraverso cui lui ancora può parlarmi: poi si rivolge a coloro che hanno subito un lutto recente, che hanno appena messo una serratura ad una bara e dice loro che quella bara potranno metaforicamente "aprirla" se crederanno che il loro caro è ancora vivo. Quella bara non sarà più, dunque, un suggello definitivo e tragico sul nulla.
Piero mi dice che, per potermi parlare deve in qualche modo "silenziare" questa entità che è in qualche modo "vicina" a lui, e che egli definisce "ingegnere". Ho scoperto solo dopo la sua morte, ieri, che Bin Laden era laureato in ingegneria e che per anni ha lavorato nell'impresa di costruzioni di suo padre. E già da queste parole ho capito che mi avrebbe parlato di Bin Laden, come avevo chiesto Piero infatti dice subito. "e lì hai", cioè ottieni quello che hai chiesto). Mi dice che è uscito lui a parlare, Piero. Sant'Erasmo ha preferito affidare a lui, ad un "alunno", il compito di darci un piccolo quadro della situazione di questo terrorista appena disincarnato. Piero fa una considerazione: gli augura che gli resti solo la sua sabbia, quella simbolica su cui ha costruito la sua vuota di violenza, e ironicamente commenta che lui pensa che ora quella sabbia possa salvare la sua anima (i seguaci della jihad credono che fare violenza, in nome di Allah, verso chi non crede a Maometto dia diritto al paradiso e a quaranta vergini). Continua la metafora della vita costruita sulla sabbia effimera della violenza e dice che l'impresa di Bin Laden potrebbe chiamarsi, appunto, "duna", simbolo di qualcosa di mutevole, instabile, al contrario della roccia simboleggiata da Gesù Cristo e dalla Sua Parola. E questo, dice Piero, se sondiamo le frasi che tante volte ci hanno dato da lassù, è un concetto che potremo ritrovare altre volte nelle comunicazioni. Poi passa a descriverci una scena davvero incredibile: Bin Laden pare chiamare a sè una sua parente morta che ha ritrovato lassù, ma costei, dinanzi a lui, arretra impaurita e non va ad accoglierlo, costei addiritttura, dice Piero, sembra tremare di paura. Poi una voce fuori campo chiede al terrorista se sta cercando una schiava anche lassù, così come era abituato a fare sulla terra quando trattava le donne da negriero, e questa schiava, dice la voce, gliela daranno, solo che stavolta sarà armata di fucile e ghiera (credo sia una parte del fucile). E' ovviamente un'immagine simbolica che ci aiuta a capire come lassù i dsideri distorti prendano vita ritorcendosi contro noi stessi. Ora, dice Piero, volete sapere se ancora si vanta? Ma è dura per lui lì, quindi presumiamo che non si vanti di certo con nessuno. Poi ci viene data ancora un'altra immagine poco edificante di questo criminale: preso da grande confusione e smarrimento, cerca di ritirarsi su una tazza, credo voglia dire su un water, ma dentro c'è un aspide, simbolo del male che ora egli vede concretizzarsi intorno a sè. Piero ci dice che nella dimensione dove si trovano sia lui che gli altri coi quali ho avuto contatti finora, ci stanno solo quelli che in vita hanno onorato Cristo, per cui egli ha dovuto spostarsi per poter osservare quest'uomo, che si trova evidentemente su un livello destinato ai non cristiani. Infatti, dice ironicamente Piero, Dio affitta posti agli studenti che vogliono osservare per imparare anche in altri livelli dell'Aldilà. Dice Piero che gli sto prendendo oro con queste informazioni: ora, dice, di là, ossia nel posto dove si trova Bin Laden, "proiettano" perfino la strage che egli ha compiuto l'11 settembre del 2001. Lassù, un giorno, verrà mostrata a tutti noi la nostra vita in maniera olografica e tridimensionale, ma in un modo per noi inconcepibile, come se ci fossimo ancora dentro, e sentiremo su noi stessi tutto ciò che di bene o di male abbiamo causato agli altri. E' il modo più efficace per capire i nostri errori, ma anche il bene che abbiamo fatto agli altri. E' quello che sta accadendo a Bin Laden: egli sarà costretto a rivivere su di sè tutto il male e il dolore che ha causato ad ogni singola vittima dei suoi crimini, in maniera diretta e indiretta. E potete immaginare che non sarà una pena lieve e breve, anzi. Molti di noi potranno pensare che ci danno già troppo dal Cielo con queste strabilianti comunicazioni, e Piero dice che, se proprio chiederemo che si paga in cambio di questi doni, allora lui ci risponderà che possiamo ripagare credendo in Dio. Ascoltando i messaggi del Cielo più spesso possiamo capire molto di più e comprendere anche che, dopo la morte (poscia, ossia poi) c'è un'officina, una rimessa dove le nostre anime saranno rimesse in equilibrio (quello che chiamiamo Purgatorio). E lassù, dice Piero, la spazzatura sarà bruciata, ossia i nostri errori saranno purificati.

COMMENTO

Sant'Erasmo è una guida straordinaria, alla quale Cristo ha concesso facoltà davvero speciali, e in questa registrazione possiamo renderci conto che ciò è proprio vero. Quando mi sono azzardata a chiedere se potevamo sapere qualcosa di Bin Laden lassù, l'ho fatto già rassegnata al fatto che non mi sarebbe stato concesso, anche perchè la mera curiosità non viene mai accontentata, anche se la mia non era solo curiosità, ma desiderio di mostrare il fallimento di chi, ad ogni latitudine, sceglie il male. Quindi la motivazione per cui l'ho chiesto era sincera, e forse questo ha permesso che fossi esaudita nella mia richiesta. Ci chiediamo tante volte, di fronte ai tanti criminali che infestano le nostre società, di fronte alla tirannia dei potenti, alla disonestà, al malaffare, all'egoismo, all'attaccamento patologico al potere e ai soldi di certi personaggi chiamati a governare, di fronte al disinteresse per i poveri e gli ultimi della terra, che fine faranno lassù questi personaggi. Non sempre ci è dato saperlo, ma in questo caso il velo si è un pò allentato per mostrarci un uomo che forse non ha ancora capito cosa gli è successo, non ha capito che di fronte a lui si trova un Ente Supremo diverso da quello che si aspettava di trovare, vendicativo, crudele, con 40 vergini in serbo per lui e la corona di gloria per gli assassini di altri suoi figli, contro il quale non potrà lanciare i suoi kamikaze, e che gli chiede conto del male che ha arrecato a tante vittime innocenti ed inconsapevoli della sua folle visione del mondo e della religione. Allah, dunque, non ha proprio la faccia che si aspettava, intorno a lui non vede nessun giardino con fiumi di latte che scorrono, e delle 40 vergini nemmeno l'ombra, vede solo la nemesi di una "schiava" armata per difendersi contro di lui ed un aspide che è l'immagine che prefigura il male che egli aveva dentro e che si sta via via materializzando intorno a lui come in un incubo senza fine. Lui stesso ha creato il brutto sogno in cui dovrà vivere e soffrire per milioni di anni o forse per sempre, alla fine il giudizio divino non ci è dato conoscerlo. A volte mi soffermo a pensare: come sarebbe bello che la malerba che infesta il nostro mondo ogni tanto leggesse le comunicazioni di questo sito per trarne insegnamento, ma poi mi domando se gli sarebbero comunque utili a cambiare vita o se, invece, come è più probabile, taccerebbero il tutto come frutto di pura fantasia, una frode o chissà cos'altro per non affrontare la questione del destino della propria anima (che, tra l'altro, essi non credono di avere), come un ronzìo fastidioso da silenziare col gesto di una mano e continuare a perseverare indisturbati nello stesso male in cui un giorno, lassù, saranno avvolti come in una invisibile camicia di forza, senza trovare vie d'uscita. Si appellerebbero al giudizio inappellabile degli scettici di professione che sono fissi in tv e che, sotto la corazza impenetrabile della certezza della loro "scienza", senz'altro condannerebbero tutto questo come frutto di un'allucinazione sonora, nel migliore dei casi.......ecco questi personaggi qua sono i veri poveri del mondo, secondo me.

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