Richiesta dalla mamma, una mia lettrice, arriva P., una giovane ragazza scomparsa per un tumore - A sorpresa viene Piero a salutarmi con tanto affetto e infine Sant'Erasmo porta il suo rassicurante saluto - 26/10/10

In questa breve registrazione Sant'Erasmo conduce a registrare P., la giovane figlia morta per un tumore di una mia lettrice che l'aveva richiesta molti mesi fa. P. deve dare un messaggio importante a sua mamma che ha subìto purtroppo non solo la sua perdita terrena, ma anche lei, a sua volta sta combattendo contro la stessa malattia di sua figlia. Questi eventi dolorosi e tragici hanno scardinato la forza d'animo di questa mamma che, probabilmente, si è abbandonata a comportamenti autolesionisti, e sua figlia cerca di "risvegliarla", di farle cambiare strada. A sorpresa anche Piero è venuto a dare un messaggio d'amore specialmente a nostro figlio che, negli ultimi giorni, sembrava soffrire particolarmente la mancanza di suo padre e del suo affetto. Chiude la registrazione Sant'Erasmo, con affetto ed anche ironia nei miei confronti, ma, soprattutto, con il suo instancabile richiamo alla fede rivolto a tutti noi.

ha il Re, di luce, mille facce......

P.

Con il Re, creder, c’ero lì!
sonai lì babbo:
si n’ha, e sempre, svestir fregatori!
Pure n’hai là del cosmo
se una morta là vivrà!

Apri, scegli mille poeti!
L’ebbi mai viaggiare e nuotare,
ballò pelata là!

Ah, leva lì dell’alcool
e smetti menù lì!

Si, Martire già,
anzi no, qui darà Piero qui!
Fo salti mò qua!


PIERO

Scavate, è Luce!
A chi là amare piacere vesti,
e noi schifi ve fa là?
Dillo, è grave!

Mi par che c’era già, sui figli,
da settembre zia Ida!

Allor scrivi di già:
ha il Re, di luce, mille facce,
e lì resti il mio cuor!
E pace ad Patrem,
e lì un segno si darà!

Ti do il Credo, credi, dà stile!
In culla la religio dà là!
Ah dischi: se Re dà,
chè nun vanno a Re?

Avè figlio mio cuore pè sempre,
ver’è, dei baci spedisco e con voi sempre!
E io ho qua di occhi, già dirà:
fai maglie, Selli era “mir”.
Morti v’è sempre,
sta lì suore, v’è taxi!


SANT'ERASMO

Ah mò si che si getta di baci qui!
Se onda hai là te, il disco ordinai
adattandosi in tre!

Ho lì cipria, copriti la faccia,
così, quando scegli nastro fare,
figlia, vedrai rider ci fa!
Portai ragazzi di più,
non metti bandiere là?

Ho in vista: tutti i nastri lì s’è sciolto,
trionfo! Raggi ne ha il Re!

Ah, lì insisti: né tassa ha il Re,
ciò avvisa lì!

C’è l’ha qui il meglio, voi gridà?
Col sangue, segreto è, si è più saggi!

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Questa giovane ragazza invita subito la madre a credere che è davvero lei che le sta parlando e che è venuta con l'aiuto ed il permesso del Signore. Vuole dare un segno anche a suo padre che, dice, come mestiere ha quello di dover smascherare persone che cercano di fregare (forse è un finanziere?). Fa poi una considerazione a sua mamma: le dice che, nonostante le prove a cui è stata sottoposta, il cosmo le fa comunque un grande dono se ora lei, che è morta, può vivere per un pò qui sulla terra, nel mio registratore. Le dice di aprire le pagine del sito che vi può trovare mille poeti che hanno lasciato i loor messaggi con le registrazioni. Ricorda che in vita non potè viaggiare nè nuotare, però lei, che con la chemio era diventata pelata, sulla terra si dedicò al ballo. Chiede alla mamma di abbandonare il vizio dell'alcool e di cambiare modo di alimentarsi cercando di seguire un'alimentazione più sana ed equilibrata. Poi, prima di salutarci, P. prima dice che parlerà il Martire, cioè Sant'Erasmo, poi si corregge avvertendomi che chi parlerà dopo di lei è Piero. Dice alla mamma che ora lassù lei sta bene e che può fare addirittura salti (può anche voler dire che fa salti di gioia per aver potuto parlare a sua mamma).
Piero ci invita tutti a "scavare" di più in questa ricerca dell'aldilà perchè lì vi è la luce della verità e della conoscenza. Mi invita a "vestire", cioè ad informare di questa realtà coloro che amano troppo i piaceri terreni, facendo capire loro che devono invece imparare a distaccarsi dai beni terreni. Mi chiede di dire che è grave il fatto che a qualcuno facciano schifo le cose che le anime ci dicono dall'aldilà. Poi mi dà una prova stupefacente che "loro" sanno sempre cosa ci accade nella nostra vita: egli infatti sa che mia mamma (che qui chiama affettuosamente "zia Ida"), è ospite a casa mia da settembre. Mi invita a scrivere che il Signore ha mille facce di Luce e si augura che il suo cuore resti sempre là, in quei meravigliosi volti di Luce divina. Predice poi, dopo aver augurato in latino pace al Padre celeste, che Egli ci darà un segno importante sulla Terra. Mi consiglia di pregare il Credo e, con un gioco di parole, mi invita a credere che questa preghiera può donarci un giusto stile di vita, poi invita tutti noi ad avvicinare alla religione i nostri figli fin da quando sono in culla. Si meraviglia poi che tanti, pur avendo avuto il dono del Signore di poter avere una registrazione da lassù, un contatto con un proprio caro, poi non vadano a ringraziarlo adeguatamente. PArlando poi di nostro figlio, dice che lui avrà il suo cuore per sempre, che è proprio vero, egli ci spedisce anche dei baci da lassù ed è sempre con noi (non vi dico quante lacrime di commozione ha versato mio figlio!). Per dare ancora ulteriore conferma del fatto che ci stanno vicini nella nostra quotidianità, Piero mi dice di sapere che sto facendo dei lavori a maglia (nelle ore dopocena, dedico mezz'ora a questo mio vecchio hobby) e che con mia figlia Selenia, detta in famiglia Selli, c'è ora un periodo di pace ("mir" in russo vuol dire proprio "pace"). Va via ricordandomi che mi dedico comunque sempre a loro lassù, ai "morti" come si definiscono, e poi mi saluta dicendomi che ora il "taxi" con le suore che lo portano via è venuto a prenderlo.
La mia cara guida, contento, mi dice che ora mi getta dei baci da lassù, e poi mi informa che, così come ho richiesto io per cercare di accontentare più persone possibili, lui cercherà di adattare le registrazioni (ove possibile) per tre persone alla volta. Facendo riferimento al fatto che la mattina avevo comprato un fondotinta (abitudine che lassù amano un pò canzonare), mi dice che, quando faccio una resgitrazione, se mi ci copro la faccia, allora lassù si metteranno a ridere (si vede che la nostra abitudine di truccarsi li fa sorridere). Per il fatto che lui mi ha portato sempre più ragazzi giovani nel registratore, vorrebbe che mettessi le bandiere per festeggiare questo avvenimento. Poi fa una considerazione che, anche se non sono in grado di comprendere fino in fondo, è comunque rassicurante: tutti i nodi circa le comunicazioni si sono finalmente sciolti, per loro è un vero trionfo, ed il Re, dice, ne ha di raggi per farci comunicare sempre più facilmente. Mi chiede di insistere e di avvisare tutti dicendo che il Re non ci fa pagare nessuna tassa se ci avviciniamo a Lui e gli chiediamo ciò di cui abbiamo bisogno. Il Signore, il meglio di ciò che ha creato ce l'ha lassù, in quel mondo che ci aspetta dopo la nostra morte, e Sant'Erasmo mi chiede di gridarlo questo meraviglioso concetto. Ci saluta facendoci riflettere su una cosa che spesso ci ha voluto dire: quando viene messo in gioco il nostro sangue, allora si diventa più saggi.

COMMENTO

Il nocciolo del messaggio di questa ragazza sta nel suo grande desiderio di richiamare sua madre a comportamenti più sani, a stili di vita che la aiutino a guarire nel corpo ma anche nell'anima. E' facile che un dolore così grande possa fare leva sulla nostra fragilità, è umano, si può capire; ma ciò non deve giustificarci, l'autolesionismo non è previsto nelle leggi di Dio, siamo sempre chiamati, anche nelle grandi prove, all'amore, all'amore verso noi stessi e verso chi ci sta intorno. Trovare spazio ad un dolore simile nella nostra esperienza di vita è sicuramente una prova che spesso ci mette al di sopra delle nostre possibilità, eppure ciò non deve tentarci a tirarci indietro, a nasconderci, ad annullarci. E' in quello spazio oscuro che dobbiamo cercare la Luce, lo dobbiamo alla nostra umanità ma anche alla nostra "divinità", a quell'alto richiamo che non si placa mai nel fondo dell'anima di ognuno di noi, la Luce è appena dietro quel velo buio, sempre, e noi abbiamo il dovere di imparare a sollevarlo. E quello che ci gridano da lassù, ovvero che il meglio della Sua Creazione Dio ce l'ha proprio lassù, che la parte più straordinaria di noi si paleserà dopo che avremo abbandonato questa materia pesante, questa piccola "aiuola che ci fa tanto feroci" e che è fatta di materia, malattie, dolori, bisogni e prove, deve aiutarci a sollevare il nostro sguardo e, con esso, anche il nostro dolore, ponendolo nella prospettiva di un progetto più alto che a tutto, infine, darà un perchè e che tutto comporrà nella mirabile armonia di un progetto che è l'unico possibile per ognuno di noi.

image