Pino in vita è stato un generale, ed è il papà di Paolo, un mio affezionato lettore: chiede, fra l'altro,di abolire la guerra - Johanna è la mamma di Silvia, morta per una grave malattia - 20/06/2011

In vita Pino è stato un generale, dunque un militare. Detta da lui, dunque, la frase acquista più forza e senso: egli chiude, infatti, la sua registrazione con un'accorata esortazione, quella di abolire la guerra. Dalla "reggia" di quel Regno celeste in cui ora vive, Pino ha di certo un punto di vista dell'intera realtà che gli consente di avere una profonda consapevolezza della Verità. Colpisce il suo caratterino "vivace" e schietto: non si risparmia, infatti, nel criticare duramente le persone che fanno tante difficoltà nel credere alle verità fondamentali, come l'esistenza dell'Oltre e di Dio, e credono, invece, con molta superficialità e facilità, a tutte le sciocchezze ed ai falsi valori che quotidianamente ci propina la tv e alla falsa cultura materialista che oggi domina il mondo. Johanna ci contagia col suo entusiasmo per le meraviglie in cui è immersa, per il suo umorismo nel comunicare che lassù ha preso un bel "nove" dopo l'esame della sua vita, per cui oggi ella è in un cammino evolutivo che, sempre più, la farà "crescere in meraviglie", come ella stessa ci dice. Dunque, in questa registrazione, si presentano a noi due anime mature spiritualmente, e la loro luce pare oltrepassare quelle "serrature" che ci permettono di spiare, anche se solo per un attimo, la loro realtà, la loro nuova vita.

Ai morti, dico, qua registri da lì.....

PINO

Su, deh! E hai lì luce!
Là ce l’ha serrature,
nooo truffava!
Giù in nave l’anima esce da là,
quaggiù gli risponne.
Ah, ripeta: ogni strada e di più g'hò!
e mò che, deh, rosa gli diedi,
la prosa a lui, in terra,
Pino ve porta a legger!

Oh già l’Oltre, è giusto tema!
Andrai a muro, storie,
gente fa un po’ schifo,
oh, giù, che crede anche in tv,
quaggiù m’irrita!
E’ troppo, offrano a Re!
Reggia è, e noi sta a Re!
Poi là ricorda: abolisci guerra!


JOHANNA

Meglio sapè, ed ora va a dì:
e n’ha medicine!
Se m’apri, dischi là.
Ai morti, dico, qua registri da lì.
Mezz’ora tornava, pronte ad aprire?
Ch' avrò penne, dì!

Crescerò a meraviglie, venerà qua!
Se in giro deve sceglie là,
per il disco v’è prova!
Signore insegnà voi lì.
Hai visto? Ho nove là!
Prendere là: sorridi,
che sai reagì!
Sarò lì!
Tu, si, narra, dite:

han buste di là!

 

 

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Pino pare voglia incoraggiare suo figlio, e gli ricorda con orgoglio che dentro di sè ha tanta "luce", che è una persona positiva, con delle belle qualità. Gli conferma che il Signore ha delle "serrature" che ogni tanto apre per farci spiare davvero l'Aldilà, e dunque gli conferma che non sono truffe o trucchi banali, queste comunicazioni, che davvero ricevo comunicazioni genuine da lassù. Le anime escono da lassù per venire sulla terra con una "nave" (abbiamo trovato molto spesso il concetto metaforico di questa "nave" che indica il gruppo di spiriti che "naviga" sulle onde elettromagnetiche per poterci parlare), e quaggiù, poi, rispondono alle nostre chiamate. Mi chiede di ripetere un'importante informazione circa la sua condizione spirituale a suo figlio: ogni strada è a sua disposizione ora lassù, egli è libero, e tutte le possibilità, ed oltre ogni immaginazione, gli sono davanti (nota: Pino dice g'ho, in dialetto veneto). Dopo avergli dato una rosa simbolica come dono, vuole leggere a suo figlio la sua "prosa" (questo suo messaggio). Dice con chiarezza il suo nome per dare maggiore certezza a suo figlio (non lo fanno sempre). E un giusto tema da trattare, dice a Paolo, è proprio l'esistenza dell'Oltre, però, avverte, qualora egli volesse parlarne con altre persone, troverebbe un muro nell'incredulità altrui, storie varie e senza fondamento per negarlo, e questo, dice Pino, perchè la gente "fa un pò schifo" quando crede ai falsi miti che vede in tv e non alla Verità del mondo spirituale, e questo comportamento ancora lo irrita quaggiù. Dice che ora è davvero troppo, abbiamo raggiunto il limite e si augura che si decidano ad offire al Signore la loro fede. Dice che lì dove si trova è una vera reggia e che lui sta vicino al Re (è dunque in alto). Dobbiamo ricordare una cosa importante, dice Pino nel salutare, bisogna abolire la guerra.
Johanna esordisce dicendo che è meglio sapere la verità e dunque mi invita a dire a sua figlia che lassù, il Signore, ne ha di medicine, sia per curare le anime che sono nell'errore, sia per curare i corpi devastati dalle malattie terrene. Dunque ora lei sta bene. Dice a Silvia che se anche lei le "aprirà", ossia registrerà, avrà anche lei delle registrazioni e conferma che io registro proprio i morti nel mio registratore (non vi immaginate nemmeno quante persone sostengono che io, in realtà, parlo con gli alieni! Vere e proprie assurdità senza alcun fondamento!). Lei poteva tornare sulla terra per una mezz'ora, e domanda di aprirle il registratore. Mi invita a dire a sua figlia che presto lei diventerà un angelo lassù, che avrà le "penne" (è ovviamente un'immagine terrena quella di vedere gli angeli con penne e piume), che crescerà in "meraviglie", intendendo dire, con ciò, che man mano che la sua anima evolverà, ella sarà capace di vedere meraviglie sempre più grandi nel mondo spirituale. Dice a Silvia, sua figlia, che se proprio deve scegliere tra le varie argomentazioni a favore dell'esistenza dell'Aldilà, ebbene, che scelga le registrazioni metafoniche, perchè sono la prova più evidente ed immediata a favore del fatto che l'anima davvero sopravvive alla morte. Chiede a tutti noi di insegnare ai figli la parola del Signore, di accostarli alla fede. Poi, scherzando, dice a Silvia che lei ha preso un bel nove dopo il riesame della sua vita terrena, dunque ora è nella luce, e le dice di sorridere, la invita a considerare il fatto che ella sa di essere una donna che sa reagire bene alle contrarietà (Silvia dev'essere una donna forte, a quanto pare). Le dice che le sarà vicina, comunque, e la invita a dire a tutti che da lassù possono darci "buste", ossia messaggi, che i morti, in realtà, non sono tali e possono comunicare con noi.

COMMENTO

Il generale Pino ci invita a lottare per abolire la guerra, e questa, se lui fosse ancora sulla terra e nell'esercizio del suo ruolo, sarebbe una vera notizia. Un bel carattere deciso e diretto, quello di questo padre che, da lassù, ora vede con chiarezza tutta l'umana follia di fondare la propria fede sulla vanità, sulla sabbia delle illusioni e non sulla roccia che è il Signore Gesù. Una vera e propria indignazione, la sua, che nasce dal fatto di essere, ora, nell'evidenza della Verità. E verità, ci dice, sono anche queste comunicazioni, nessuna truffa, nessun inganno dietro di esse, ma solo la pura realtà del mondo spirituale che ha scelto questo modo (e non sappiamo perchè) per aprirci uno spiraglio ed aiutarci a credere per vivere meglio la nostra vita terrena. Spesso mi scrivono chiedendomi perchè mai il mondo spirituale abbia scelto un modo così difficile e contorto per palesarsi e non lo fa in maniera più chiara e diretta. Troppo facile sarebbe, rispondo io. Il Cielo non vuole violare il nostro libero arbitrio con un'evidenza incontrovertibile e così, per aiutarci comunque, ha scelto un modo che comunque richiede una ricerca, uno sforzo nel comprendere, una scelta se credere o non credere. E Pino viene a dirci che è proprio così che il Cielo ci parla ancora oggi. Di Johanna vorrei sottolineare la dolcezza ironica e distaccata, una serenità che traspare dal suo atteggiamento entusiasta ma fermo. Il suo è stato un bel voto lassù, e ricordiamoci che quello è l'unico voto importante che dobbiamo meritarci per godere di quelle crescenti meraviglie di cui ci parla Johanna senza riuscire a trattenere lo stupore e l'impazienza.

image