Sant'Erasmo sa bene che nelle nostre società si stanno imponendo per legge presunti "diritti" che nascono da una visione relativistica dell'uomo e del suo rapporto con l'altro e ci esprime il suo sentimento per questo sfacelo morale che pare inarrestabile - poi è il turno di P., una donna veneta malata di tumore che qualche tempo fa ha scelto l'eutanasia in Svizzera - Infine zia Vincenza per sua nipote Rossella - 23/07/2013

Ben pilotate da potenti lobby e gruppi molto agguerriti sul piano della comunicazione, si stanno sempre più affermando come normali, anche tra i cattolici (per i quali sarebbe necessario leggere la lettera che papa Francesco scrisse in occasione dell'approvazione dei matrimoni gay in Argentina, cliccate qui se volete leggerla), idee che tendono a ribaltare totalmente l'idea di famiglia e di società che abbiamo avuto da sempre, dagli albori della storia fino ad oggi. Ce le fanno apparire "normali", "innocue", giustificandole in nome di un "amore" il cui concetto è molto personalizzato ed individualizzato, e facendole sentire necessarie in nome di una presunta dimenticanza delle nostre leggi che, secondo queste persone, non avrebbe strumenti giuridici per tutelare determinate persone da atti di discriminazione e violenza, mentre invece già esiste una regola costituzionale ben precisa a tutela della dignità di ogni persona e che punisce ogni forma discriminatoria verso chiunque. In base a questo criterio allora sarebbe giusto fare leggi ad hoc a tutela di ogni singola categoria: per gli obesi, per esempio, da sempre molto più discriminati degli omosessuali, per le persone di bassa statura, anch'essi discriminati e fatti oggetto spesso di goliardia offensiva, i vecchi, i portatori di handicap e così via. Ma col termine "persona" nella nostra Costituzione già si assicura a tutti la sacrosanta tutela che ad essa si deve in una società civile, senza alcuna distinzione di sesso, religione e nemmeno di orientamento sessuale. Evidentemente queste leggi fatte "ad hoc" per una categoria servono a preparare il terreno per ben altre rivendicazioni prossime a venire. La Francia ne sa qualcosa e a nulla sono valse le proteste di milioni di cittadini che sono scesi in piazza contro mutamenti così violenti dell'assetto sociale, imposti per legge e senza aver prima indetto un giusto referendum su una tematica così sconvolgente l'assetto sociale da sempre in essere. Di fronte a questi eventi S.Erasmo viene a portarci le sue sagge parole, con il solito pizzico di ironia che lo contraddistingue e la saggezza che ci invita a guardare oltre il traguardo terreno. Altro tema "scottante" viene toccato dalla persona che lo segue. Mi ha scritto una signora amica di questa donna che è venuta in registrazione, raccontandomi che questa persona, malata di cancro, ha scelto di sottoporsi al cosiddetto suicidio assistito in Svizzera, aiutata anche da un parlamentare appartenente alla parte politica che si batte perchè l'eutanasia venga resa legale e che, ovviamente, ha utilizzato per suoi fini ideologici la storia di questa persona. Questa donna mi ha lasciato un messaggio disperato, dal quale si evince che se potesse tornare indietro di certo non rifarebbe mai più quella scelta sciagurata. Ormai, dopo anni di registrazioni, ho capito che anche la sofferenza ha un suo preciso valore nel nostro cammino e non è affatto vero che è fine a se stessa come costei aveva dichiarato più volte ai giornali. Tutto serve alla evoluzione del nostro spirito, la vera vita è quella lassù, questa che viviamo qui è solo un paradosso illusorio, uno schermo che ci nasconde il vero, perchè siamo istintivamente convinti che questa vita terrena sia la sola che valga la pena di essere vissuta, che fuori di essa non ci sia più niente, ed è un grandissimo errore in cui cadiamo procurandoci dolori insormontabili e ferite inutili nell'anima. Chiude le registrazione Vincenza, zia di Rossella.

Perché non leggi?…medicine dell’uomo sta qua!.....

SANT'ERASMO

Ma si rivà giù! Quasi là mi piazzo, sa!
Oh spia e lì giri!
Oh stava giù zia, è vera qua.
Eran dei giorni! Lassù veglian, da tremà, Frà, si, e …lampi!
Ah, giù coi carri Messa, dì!
Aizzi: la cura ti dà! Frà, si, spacca, dici?
Chi è là, eh si, reagì,
e il fine era già l’Oltre, fa più quando là!
Poi davvero lì ci andava e van lì giurie,
e sono per la grandezza!
Brave, van dì: sfide!


P.

E di fare da se chiedono? Vai a porci, ciuchi!
E si merita, è vanita!
E’ là salato, specula!
Ah nasconne dal mondo, si!
Ah, fa, si, potrà chi ha rughe!
Già buttà Messa, poveretti!
E ne vuoi più?
C’era Oltre…è importante là vivere,
perché no leggi!…Medicine dell’uomo sta qua!
E c’è, si, limite, ma vari, qui!
A spanne benedici!
A dì più verrà: giù santo mise Re.
Sollievo è lì uscì,
forza, dì: ami il sole e sta laggiù!
A lei retta: qua severa sta!
Ah va, neh! Eh si, l’oro qui senti, neh!

 


VINCENZA

Ora cielo vola in giù: ce fa girà,
santo c’ha il Re!
Quassù perdona fede.
E mai sul palco c’è, oh, “yaya”, dì!
E qua si illude?

Nasca che l’oro va e giù due attira più!
E là vedo vari in questo male, si doveva!
Oh ci dà, se a dì venire so(no) giù!
Amici qua!

Basta udire: c’ha qua proprio!
Pure hai avuto,
reale, ah croce, ma più n’era per te!
Andemo, suono va qui, deh,
che non avevo: mise i dischi!
Qua misi là signora, neh, sollecitai!
Oh n’ha, e dillo qua!

 

 

 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Scherzando il santo è contento di ritornare giù a registrare e dice che ora si "piazza" qui e non si muove più. Mi chiede di spiare lassù e poi girare a voi quello che mi viene detto. Con lui c'è una zia, Vincenza, quella che mi è stata chiesta e che ascolterete alla fine di questa registrazione. Che giorni state passando lì, dice il santo! Giorni decisivi per il vostro futuro, lassù vegliano su di noi italiani, ma c'è davvero da tremare per questo sconvolgimento morale che sta per investirci e quindi dal cielo arrivano "lampi" di ira per questo lassismo etico generalizzato che tutto relativizza e che sempre più giustifica, sul piano morale e legale, ogni desiderio individuale, con enormi rischi di una inarrestabile deriva. Bisogna far dire Messe a carri, ovvero tantissime, dice il santo, il momento è cruciale. Poi il santo scherza ancora (ma in realtà tocca un tema molto importante) e dice che ora aizzerò di sicuro gli animi riportando quello che lui mi deve dire, e cioè che Dio offre la cura alle persone omosessuali, un riequilibrio, se lo vogliono davvero e si incamminano in questo senso. Ma sa che io gli sto pensando che questo argomento spaccherà le coscienze e le infiammerà, so che è un argomento che non vuole essere nemmeno preso in considerazione da certe persone. Chi legge questi messaggi e conosce la verità deve reagire a questo stato di cose, riaffermare la verità senza paura, dire che il fine vero sarà la nostra vita ed il nostro stato nell'Oltre e bisogna cercare di fare più possibile finchè siamo su questa terra, sforzarci di vivere secondo la legge morale che Dio ci ha indicato mostrandocela senza alcun dubbio anche nella natura delle cose. Perchè, dice il santo, poi davvero lassù, un giorno, ci saranno le giurie celesti a giudicare chi ha accettato e permesso uno stravolgimento morale così profondo senza fare nulla per impedirlo e cedendo al pensiero dominante che è stato ben orchestrato ed imposto attraverso i media, da tanti anni a questa parte, dalle potenti lobby gay. Il santo ci ricorda che quelle giurie sono per la grandezza delle anime, ci sonderanno su quel terreno, su quello della rinuncia ad un comportamento che provoca divisione, al proprio egoistico desiderio rinunciando ad un fine più grande. Se non la troveranno quella grandezza, se non constateranno quell'eroismo (che evidentemente è la prova che determinate anime devono affrontare venendo su questa terra), la via per il Paradiso si allungherà di molto per loro. Sostengo questa mia personale "difesa" in favore della famiglia naturale e in questo sono stata aiutata, ieri, da alcune signore mie amiche, e il santo lo sa bene e ci dice che siamo state brave ad esporre il nostro pensiero senza aggredire, senza offendere e portando carità cristiana verso chi invece la pensa diversamente, in fondo, dice, anche queste sono sfide per chi segue Gesù.
Entra subito nel merito della questione questa donna che ha scelto di morire facendo ricorso al suicidio assistito in Svizzera col beneplacito di alcuni personaggi politici che l'hanno anche accompagnata alla morte. Fa presente subito, infatti, che chi chiede di fare da sè decidendo come e quando morire, anche se malato, lassù andrà tra i porci (è un'immagine simbolica per farci capire che queste persone andranno a stare tra spiriti che, avendo perduto la loro umanità, somigliano ormai ad animali) e in più chiama costoro "ciuchi" per sottolineare la loro ignoranza in materia spirituale. E lei è d'accordo con questo destino tragico che è toccato anche a lei nell'Oltre perchè capisce che questo comportamento maschera una grande vanità dell'anima che non teme Dio, lo ignora, e intende sfidarlo. Inoltre farsi uccidere in quelle cliniche dove dei medici che hanno prestato il giuramento di Ippocrate in difesa della vita invece uccidono persone, costa caro, è tutta una speculazione, dice P. e dovrebbero per la vergogna nascondersi al mondo. Inoltre la pratica, dice questa donna, verrà presto applicata anche a chi ha solo le "rughe", ossia è vecchio e non è malato (ho scoperto che è tutto vero e io non lo sapevo, c'è una donna, Alda Gros, che sta conducendo una battaglia per avere il suicidio assistito solo perchè è vecchia e non vuole assistere al suo declino fisico, e ricordo il recente caso di Pietro d'Amico, il magistrato italiano morto in una di queste cliniche e che poi, si è scoperto, non era affatto malato ma sanissimo). P. ci chiede di far dire delle messe per queste anime che lei chiama "poveretti" e che, evidentemente, nell'aldilà non stanno affatto bene e non sono riusciti a sfuggire ai loro dolori e alle loro sofferenze, anzi. Mi chiede se ne voglio ancora si più sul destino ultraterreno di quanti, in piena coscienza, scelgono questa via. La signora evidentemente è rimasta sorpresa dallo scoprire che davvero c'è l'Oltre e ci conferma, infatti, la sua realtà, e dice che è importante vivere qui, sulla terra, fino a quando è stabilito da Dio, è importante per il nostro spirito. E non sta nelle leggi che stanno degradando sempre più verso un grande relativismo etico la medicina che può curarci, la vera medicina è lassù, è Dio e la sua Parola. Ci sono limiti, e vari, al nostro libero arbitrio se vogliamo guadagnarci il Paradiso. Mi chiede di benedire "a spanne", tanto, per questo dono dei messaggi che ci svelano la verità dietro le illusioni delle leggi e dei diritti stravolti. Gesù ha messo S.Erasmo ad occuparsi di questo compito e il santo poi nel tempo verrà a dirci sempre di più. Per lei è un breve sollievo alle sue sofferenze quello di "uscire" e poter registrare (a proposito, chiarisco che, non essendo luoghi fisici gli stati dell'Aldilà, nessuna anima si sposta realmente dal Paradiso o dal Purgatorio quando viene a registrare, questi sono stati dell'anima e quindi nessuno può sottrarli a loro; dunque nessuna anima abbandona l'aldilà per stare sulla terra come qualche intelligentone che critica la metafonia sostiene, a costoro suggerirei di farsi una bella ripassata di teologia: la Madonna, quando è apparsa a Lourdes, non ha mica abbandonato il Paradiso, nell'Oltre non esiste nè spazio nè tempo, e lo ricordo ai tanti sapientoni che si immaginano che nell'Aldilà ci siano autostrade e vie per spostarsi). Mi chiede di dire con forza di amare il sole e di stare quaggiù sulla terra finchè è stabilito da Dio. P. invita a dar retta alle sue parole: è vero che lassù c'è severità per chi agisce come ha agito lei. Mi chiede di andare, ora e conferma che qui si sente davvero "l'oro" della verità.
Vincenza, quasi a voler confermare quello che ho spiegato prima circa gli "spostamenti" delle anime che vengono a registrare, dice che è il cielo, dunque tutto il loro ambiente che vola quaggiù e li fa girare sulla terra per un pò e per fini più grandi. Il Re ha un santo, Erasmo, ad occuparsi di tutto questo. Lassù perdonano tanti nostri peccati se abbiamo avuto fede, la fede ci giustificherà di tanti errori, ci insegna Vincenza. Su questo "palco" simbolico dal quale loro vengono a parlare non c'è un vuoto parlare a vanvera (lei lo definisce "yaya" come un balbettio infantile) e io di certo non illudo nessuno pubblicando mie invenzioni, è proprio vero che sono loro a parlare e di argomenti cogenti e importanti. Siccome ci sono tante persone che soccombono al male di questi tempi, loro dovevano proprio venirci in aiuto con le loro parole per svegliarci. Il cielo concede loro il permesso di parlare se devono farlo, loro sono spiriti amici, buoni. E basta prestare orecchio, udire: è proprio vero che qui ho le loro parole, non ci vuole tanto a capirlo. Dice a sua nipote che lei ebbe la sua croce in terra, ma che la croce fu forse più pesante per Rossella. Ora deve andare, ma spiega che qui arriva il suono delle voci che loro non hanno più (non hanno più la loro faringe terrena per poter parlare come facciamo noi), e ciò è possibile dal miracolo che Gesù rende possibile a loro agendo sul magnetismo del registratore e sulla base preregistrata da me. Mi ricorda che lei qui ha messo tutto ciò che poteva in termini di forza morale ed incoraggiamento e dice che è venuta a sollecitare gli animi al bene. Rossella ne ha di numeri e qualità e vuole che ora io qua lo dica mentre lei saluta.

COMMENTO

So bene che toccare questi argomenti, oggi, è come toccare i fili dell'alta tensione. Sarebbe meglio tacere, adeguarsi al pensiero dominante, e far finta che nulla stia accadendo di importante intorno a noi. Sarebbe, anzi, meglio ancora arrivare ad accettare tutto pensando che in fondo siano cose giuste e che rientrino nel novero dei cosiddetti "diritti umani", che chiunque può essere libero di decidere della propria vita come meglio crede. Certo, è vero. Verissimo, se guardiamo da un punto di vista strettamente umano e terreno. Cioè se ci ferma a considerare la nostra vita solo da qui, da questo tempo e questa dimensione, e questo è il limite per chi non è capace di sollevarsi ad una prospettiva sovrannaturale o, più semplicemente, non gliene frega nulla, detto brutalmente. Ma P. è venuta da un'altra dimensione per darci un avvertimento importante: non rispondiamo solo a noi stessi, siamo nati senza sceglierlo consapevolmente e non possiamo scegliere liberamente come e quando morire, anche se siamo condannati da una malattia che, da questa prospettiva eterna, ha il suo scopo ed il suo significato nel cammino della nostra esperienza terrena. Difficile, si, lo so bene. Difficilissimo accettarlo per la nostra piccolezza umana, ma ciò non toglie che le cose stiano proprio così, che ci piaccia o no, e se non diamo ascolto a questi testimoni che dall'Oltre vengono a darci un avviso importante, allora siamo proprio come degli alpinisti ciechi che scalano l'Everest senza le corde di sicurezza che ci vengono offerte. E offerte con grande amore.

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