Roberto, giovane marito di Ida che lo aspettava da tantissimo tempo e Mari, la cara sorella di Luisa, mia affezionata lettrice, precedono Sant'Erasmo e la sua impareggiabile ironia "pedagogica" - 09/03/2011

Roberto è il giovane marito di una mia lettrice che lo attendeva da molto tempo. Con amore dà consigli alla moglie ma anche a tutti noi, e sicuramente è collocato in un posto di luce, visto lo spessore del suo messaggio. Mari (diminutivo di Marilina) è invece la sorella di Luisa che ribadisce il fatto di avere accanto a sè, come guide, delle suore. Non è la prima volta che mi viene detta questa cosa, la mia zia Adriana, appena arrivata lassù, mi disse tramite il registratore che aveva avuto accanto una suora nelle prime fasi del suo passaggio. Appare serena, solare, consapevole della condizione in cui versa in questo triste periodo la nostra Terra. Infine Sant'Erasmo, con la sua impareggiabile e sottile ironia, in vena di farmi complimenti che mi hanno commossa, ma anche agguerrito contro gli idioti che popolano la nostra tv e che tanti danni arrecano nel diffondere opinioni che deviano dalla verità e principi amorali.

Entra e poi finestre per l’alto Erasmo le dà,....

ROBERTO

E v’ho lasciato aperto,
comunque più tessere farò a tutti,
sotto crescere testa, le mettete gambe?
Strage già vò, lì spinge serpe!
Entra e poi finestra per l’alto Erasmo le dà,
cuori è ingrati perché dubbi già allegati gira,
allungare vivere dà, e n’ha d’oro e trasportare!
C’ha, sai, l’Averno lì,
nastro del cuore c’ha qui ritmi,
Dottore è immenso e grazie,
e cor fà là Imma!
Direi: là a satira rinuncia, vista ammali!
Te vien trasmesso,
era scossa lì!
Dai Frà, bel naso sarò là!


MARI

C’è lì Mari,
c’ha lettere, urca, chi le ciappa?
Astri rispecchio,
c’amerà qui suore,
e a noi insegnar lì da dire,
l’è vero lì, l’è vero, so attrici mò!
Ce n’è distratti, e fa!
Io qui m’agito mai,
già qui nasco
e ai dogi torno!
C’è cinema, dischi, de cumprà è giù!
Ci s’ha, eh, mille voci, neh, mò!
C’è preti, far può!
C’era avo e via ir, su già va,
e lì Mari fa cenno dirlo lì.
Mar c’è goccia lì,
forza, giù legger fai
e fa sonnà,
munnezza è lì giù, so!


SANT'ERASMO

E là giù, se a circoli giunse parole,
se tutti me aprono,
badi, finì incubo: dormi!
Mandi sole sul tuo mondo,
ci dà lumino d’extra da qui!
Ah prenotai!
Frà, ah n’hai giù cuore,
la gente te vò giù bene,
qua credi,
tu hai onde, devi spianà,
quando fai Piero scende lì,
è la sua finestra qua.
Si, sai esce cd, vendere qua!
File farà lì giù,
e ride giù!
Lì idioti l’albero,
pure quota gli dà idioti in tv,
è chiaro figlia?

 


 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Roberto dice che, sebbene lui sia in un'altra dimensione, ha lasciato comunque aperto un canale di comunicazione con la terra e con la sua famiglia (si riferisce alla metafonia, ma anche, probabilmente, a quelche segno che ha dato a sua moglie dopo la sua dipartita). E comunque, dice, con il suo messaggio, farà ancora altre tessere utili a tutti per comporre il mosaico del mistero dell'Aldilà, con la speranza che qua sotto la nostra "testa" possa spiritualmente crescere. Ci chiede, infatti, se ci decidiamo a "mettere gambe", ossia a incamminarci lungo queste vie che ci innalzano allo spirito. Il serpe, cioè satana, spinge affinchè l'uomo faccia strage di altri uomini, affinchè si compiano efferati delitti (pensate, ad esempio, a quanto sta accadendo in Libia, ma anche qui da noi quotidianamente). Roberto dice che io entro effettivamente lassù dove lui ora vive perchè Erasmo mi dà "finestra" per scrutare l'Alto, però ci sono tanti cuori ingrati (anche fra coloro a cui ho portato i messaggi dei loro cari con fatica ed impegno) perchè in loro, come fossero un "allegato" della loro fede, ci sono sempre i dubbi (che non hanno alcun fondamento se non la propria insicurezza ed incredulità). Dio, dice Roberto, concede a noi di "allungare" la nostra vita nell'Aldilà, e attraverso queste comunicazioni ce n'è d'oro da trasportare sulla terra! Roberto conferma che c'è l'Averno lassù, ossia l'inferno, che esiste davvero, e poi, rivolto a sua moglie, le dice che questo nastro che lui sta incidendo ha gli stessi ritmi del suo cuore, ossia è fatto con tutto il suo amore, e ciò gliel'ha permesso Dio (il "Dottore") che è immenso e lui lo ringrazia. E il cuore di Imma, la Madonna, fa il resto. Ecco il consiglio che dà a sua moglie: probabilmente lei ha talvolta fatto della satira sulla effettiva possibilità di comunicazione fra i due mondi, spinta magari dallo scetticismo, e Roberto le consiglia di lasciare da parte questo atteggiamento che le "rovina la vista", le impedisce, cioè, di vedere e constatare con chiarezza la realtà del mondo spirituale e trarne le dovute conseguenze. Le dice poi che le viene trasmesso questo messaggio come "scossa" per risvegliarla a questa realtà, per farle abbandonare pessimismo e negatività. Nel lasciarci mi incoraggia a darmi da fare nel portare il suo messaggio e promette che lui si rivelerà "un buon naso" in questa registrazione, ossia si mostrerà intuitivo.
"C'è lì Mari" dice con estrema chiarezza per farsi meglio riconoscere. E' la sorella attesa da tempo da Luisa. Scherza e parla un pò in dialetto veneziano (che sa che io capisco) e dice che ha lettere, chi le prende? (ciappa significa prende). Ci dà subito una preziosa indicazione sul suo stato nell'Aldilà dicendoci che "rispecchia gli astri", dunque è in un luogo di luce, elevato. Ci saranno anche suore ad amarci lassù come nostre guide e amorevoli compagne, e sono state loro, dice, ad insegnare a tanti di loro lassù ad esprimersi con noi tramite il registratore ed hanno insegnato talmente bene che molte di loro ora sono diventate attrici (è molto scherzosa in questo commento). Ci sono tanti quaggiù che sono distratti sulle cose dello spirito, dunque mi invita a fare ancora per diffondere le registrazioni. Lassù è serena, dice, non si agita mai, è rinata lassù e ora torna a Venezia (dai dogi, dice, torna per registrare qui da me che vivo a Venezia). In questi contatti con l'Aldilà c'è stato dato sia dischi (registrazioni) che "cinema" (le immagini degli spettrogrammi), e questo cinema e questi dischi sono senz'altro da "comprare" perchè davvero importanti per tutti noi (ovviamente il termine "comprare" è scherzoso). Hanno mille voci da darci lassù, tutte diverse ed hanno preti (Sant'Erasmo che era vescovo, ve lo ricordo) che possono fare tanto per far funzionare queste comunicazioni. Con lei c'era un suo "avo", cioè un nonno, e vuole che io lo dica a sua sorella, anche se egli ora sta già ritornando in un luogo più elevato rispetto a dove si trova lei. Del grande mare del mistero divino, dell'Aldilà, qui ci arriva solo una goccia con queste registrazioni, Dio ha ben di più lassù. Forza, mi dice, ora fai leggere quel che ti ho detto e fai "sonnà", ossia sognare, visto che quaggiù, e lei lo sa, abbiamo tanta "monnezza" (morale e spirituale), in questo momento.
Se laggiù, dice il caro Sant'Erasmo, le mie parole sono giunte a circoli di persone che mi aprono il loro cuore, allora per loro è finito l'incubo della morte e dell'angoscia che essa ci porta e possono dormire tranquilli. Con queste comunicazioni, si augura il Santo, che Dio mandi un pò di sole sul mondo dove viviamo, con esse è come se ci donasse un piccolo lumino extra per illuminare il mistero della nostra esistenza, per cui anch'egli, Sant'Erasmo, dice scherzando, si prenotò per avere un messaggio da lassù (vi rendete conto della finezza della sua ironia?). E' in vena di farmi complimenti ed io arrossisco: mi dice che ho cuore e che la gente quaggiù mi vuole bene, e siccome ho il dono di ricevere queste "onde" da lassù, devo spianare un pò la strada per coloro che non conoscono nulla di questo mistero. Siccome era tanto che gli chiedevo di Piero che da un pò non sento più, il Santo mi dice che tutte le volte che mi metto a registrare, in realtà Piero scende per aiutare quelli che vengono a parlare da lassù, perchè questa "finestra" aperta con questo mondo tramite me è la sua "finestra", è stata assegnata a lui, è il suo compito (quindi sta sempre viucino anche se non si fa sentire nelle comunicazioni). Ed ecco che il Santo continua col suo buon umore e dice che con queste registrazioni lassù stanno per far uscire un cd e quaggiù faranno la fila per "comprarlo", tutti lo vorranno (sa che questa battuta mi ha fatto tanto ridere e lo dice). Ma l'albero degli idioti, dice Sant'Erasmo è piantato qui sulla terra e ne produce in continuazione, e in tv li pagano anche molto gli idioti, danno loro molto risalto e i risultati li possiamo vedere tutti. Mi lascia con un "è chiaro figlia?" per meglio sottolineare in che stato versa oggi il mondo televisivo. Meglio uscire a farsi una bella passeggiata se è possibile, dico io.

COMMENTO

E' un argomento caro a Sant'Erasmo quello della qualità dei programmi televisivi. E il motivo è molto semplice da comprendere: tutti noi sappiamo bene che molti modelli comportamentali ci vengono subdolamente imposti dalla televisione. Pensate al potere che essa ha avuto nel condizionare scelte politiche, consumistiche, ideali negli ultimi anni. Da quando si è compreso il suo potere di trasformare ed influenzare le coscienze, la tv è un campo di scontro continuo fra i poteri forti che davvero reggono i destini di una nazione. Ecco dunque che sarebbe urgente che da essa fossero veicolati valori profondi, concreti, veri, e non quelli effimeri che mettono i movimento tanto le catene di montaggio di beni superflui quanto comportamenti alterati in un'ottica superficiale e fine a se stessa, destinata a sfociare spesso in una profonda delusione esistenziale e nel fallimento delle vere istanze di ogni essere umano. Ecco perchè Sant'Erasmo insiste tanto, preoccupato specialmente dalle menti più influenzabili di giovani sempre più soli e spaesati, lasciati senza una valida guida morale davanti alle rutilanti luci onnivore dello schermo tv. Altro che mamma Rai....

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