Rosa, l'amata zia di Gennaro, e Maria, la bisnonna di Annalisa: incoraggimenti e richiami per i loro cari - 04/05/2011

In questa registrazione breve ma ricca di "pathos" e affetto, si sono presentate (sempre dietro mia rischiesta in base alla cronologia della lista delle centinaia di domande di contatti che ho) Rosa, l'amata zia di Gennaro che mi scrive da Napoli, e poi Maria, la bisnonna di Annalisa, una mia lettrice. Potrebbe sembrare una richiesta particolare quella di una bisnonna, ma evidentemente un affetto particolare ha legato Annalisa a questa sua ava che le si rivolge esortandola ad essere più ferma e sicura nella fede dell'amore del Re divino. Due letterine d'amore che portano serenità e luce a tutti noi. Un avvertimento: purtroppo questi file audio sono un pò disturbati del solito, meno chiari che in altre occasioni, ho fatto il possibile per ripulirli del rumore di fondo, più di così non ho potuto fare.

E ci si metta: aprire lo sguardo, figli!....

ROSA

E ci si metta: aprire lo sguardo, figli!
E chi meno, torna fede.
E Martire sta qui vicino:
par vedere, dannoso c’ha!

Che capre che c’è!:
Di là chiesi un euro di lì?

Ci viene a pescare dei riccioli,
e spregio digiunate!
Mò c’ho anche stelle,
c’arrivo in alto!

C’è chiave mò catena,
forza amati!

Stà Rai di già metti:
verrà altro bene là!


MARIA

Metto te ora questi timbri,
Anna ti do: può drizzar sua penna,
e vista, vedo, ti torna.
E tu, pure strepiti tomba negavi?
Fa presto, che timbro c’hai mò!
E il Re, deh, vedrai!
Qui ti do l’addio
e permetti: mira, qua vedè!
Nì, prestiti sfuggire però lì!
Ed il nastro fugge.
Ritirà di qua:
altri jà bacià tu lì!
E modi d’entrà tu lì, cara, digli!

 

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Rosa si augura che Gennaro ci si metta anche lui a provare con la metafonia perchè essa aiuta ad aprire lo sguardo su un orizonte più ampio, che va oltre la nostra morte fisica. E poi aiuta chi non ha più fede a tornarci. La frase seguente è un piccolo avvertimento a me: Rosa dice di avere accanto Sant'Erasmo (il Martire) che controlla perchè vede uno spirito dannoso (che potrebbe intralciare la registrazione e crearmi problemi). Fa un'amara considerazione, forse pensando a quelle persone, probabilmente anche di famiglia, che non credono alla metafonia e dunque non crederanno alla veridicità di questo messaggio: le chiama "capre" e le invita a riflettere sul fatto che quete comunicazioni sono donate gratuitamente, nessuno chiede un euro, nè io nè loro da lassù! (lo dice con sarcasmo). Dice che a cercarli nel grande mare di anime che c'è lassù sono degli angeli (vengono spesso chiamati "riccioli" per l'iconografia classica che li vuole riccioli e biondi). Invita i suoi familiari a fare a meno dello spregio verso questo fenomeno, ossia a non disprezzarlo senza conoscerlo. Dà un'informazione preziosa per chi le vuole bene: lei sta in alto, tant'è vero che può arrivare alle stelle (è un'immagine simbolica per farci capire che è in un luogo davvero elevato). Forza, amati miei, dice, ora con queste comunicazioni è come se aveste la chiave della catena che vi lega (la paura della morte). Rivolta a Gennaro lo invita a mettere anche lui questa rai celeste, ossia a fare metafonia, così arriverà per lui altro bene da lassù.
Maria dice che mette dei "timbri" ad Annalisa. Credo che voglia dire che le manda un'energia particolare, una predisposizione d'animo verso una maggiore profondità di pensiero e sentire. La chiama Anna e la informa che la mia penna può aiutare a raddrizzare la prospettiva (nel senso che i messaggi che trascrivo possono aiutare le persone a "raddrizzarsi" sul giusto cammino), e leggendo questi messaggi, dice Maria, la giusta "vista" tornerà a sua nipote, ossia sarà in grado di "vedere" davvero con occhi nuovi la sua fede. Con una domanda rfa una considerazione: non bisogna negare questi "strepiti" che escono dalle tombe, ossia bisogna credere che i cosiddetti "morti" possono ancora far rumore e parlare da lassù, come questi messaggi dimostrano. Annalisa deve sbrigarsi però, ora il momento è favorevole per un cambio di mentalità, per vivere la propria fede in maniera più salda, e lo è grazie a quel famoso "timbro" di cui ho già parlato poco più su. La rassicura che poi lo "vedrà" davvero il Re nella sua vita, e lo vedrà attraverso le opere che lui compirà attorno a lei, nella sua vita. Le dà l'addio prima di congedarsi e le raccomanda ancora di tenere sempre la mira salda al Cielo. Le fa una raccomandazione "terrena" che molto raramente viene concessa: le raccomanda di non fare prestiti, forse perchè sarebbero controproducenti per lei nella sua vita (la chiam "nì", come per ninnè, bambina). Ma il nastro fugge, è già ora di lasciare la terra per tornare lassù, di ritirarsi, ma prima raccomanda Annalisa di baciare tutti gli altri della famiglia ("jà bacià", lo dice in dialetto napoletano, sa che lo capisco). E le chiede anche di spiegare loro il modo in cui lei è potuta "entrata" di nuovo sulla terra per parlare, ossia le chiede di spiegare loro cos'è la metafonia, com'è arrivato questo messaggio.

COMMENTO

La preoccupazione di questi parenti trapassati è fondamentalmente quella di assicurarsi che anche il resto della loro famiglia creda e conosca la metafonia perchè attribuiscono ad essa un grande valore: quello di poter ampliare il proprio sguardo e donare la fede. Nelle ultime registrazioni ho notato un incremento degli inviti a registrare, a praticare di persona la metafonia, lassù vogliono che diventi un fenomeno praticato da più persone possibili, perchè così sarà più difficile attaccarla da parte di chi è scettico e di sminuirla come semplici interferenze o illusioni uditive. Poi saranno loro lassù a vagliare chi è in grado e chi no, lo hanno detto in più di un'occasione, ma il Cielo è disposto a fare questo dono a sempre più persone, a patto, lo ripeto, di avere serietà di intenti, di agire solo per amore del prossimo con spirito di servizio, di essere umili e non avere voglie di protagonismo.

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