SANT'ERASMO
Là fiori Gesù ha,
e gemma dentro qui lascia,
lì devi reggere, vidi lì, o figlia,
con l’aiuto, poi vede lì fede,
Sire salvà!
Su, Frà, su, reagì lì, ohhhhh,
su, là sveglia e l’Amore ti dirà..uhm ahm
ah, vero, un velo s’apriva, il nero va!
Sto là, vedi?
C’è uno che c’ha un po’ fretta,
già premi il tasto, comincia!
SERGIO
Sfoglia, fai tu laggiù: mo conoscan lì!
Si è gli inviti è qua,
proibita l’ira, fai qui.
Al fare mò:
poi radio tenevo, tenemmo una recita.
Ah ti vien la Rai già, avrei da dì delle cose.
E fai che eredi verranno
e fate entrà qui i miei figli.
Dettò regista
de fare giù carte stracce,
oh, sta là risposta,
diretta avete, fa l’agenda.
Pesa morte,
però insieme, a sotterrà, viene Cristo!
Vi saluto, però,
fa Lazzaro gita!
Sono rapido: c’è noi pè sveglià!
Frà, dire: starò giù, qui!
Bravo vi si dica!
Era acido dietro, si leva,
sole, caro, giù qui!
E la “memmi” bacio, è un vizio di lì!
ANITA
Tomba si lascia, da te tornerò!
Fa là di più, è innocente,
là ti imbuco e di là fa però, c’è lucernai!
Ce stampa Dio e del nero vai blu,
andar via è rossa, la ragione,ah c’è!
C’è chi mali fa: ora è utile se dà lire?
E lì fa a gara a lire i nobili urne dotà(re):
in noi lire pezzi, grattature!
Vorrei di noi minor porta,
ma raggio fa sole all’ingegnere:
si regge in bocca l’acqua!
Po' andà là, o dove è, a dire,
racconti ne ha giù,
qui c’è Re dire né arrossire!
Ah, ci do i tesori
a dare di noi lì occhi!
Se ora provvederà girà de là
che l’oro hai,
di là è un bacio, bacetto ti lascio qui!
Sognai invito, vorrei allungare ad indugià lì!
Gira i mondi i più!
Fai giù le ossa,
mirate l’Ostia e là amà!
E noi leggere!
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Sant'Erasmo apre la registrazione ricordandoci che queste comunicazioni contengono "fiori" donati a tutti noi da Gesù e gemme, ossia verità preziose per chiunque sia alla ricerca della verità.
Si rivolge poi a me raccomandandomi di reggere nella determinazione di registrare con l'aiuto che mi arriva da lassù. Vedendo la fede che metto nel fare le registrazioni, il Signore mi aiuterà e mi salverà da questa situazione di sovraffaticamento mentale. Vedete come mi richiama il Santo? "Su", mi dice, reagire, svegliare le persone là sulla terra che dormono nelle loro errate convinzioni e allora sarà l'Amore divino che ti dirà cosa dire, che ti comunicherà forza per continuare. Con le registrazioni è come se un velo si aprisse ed il nero, l'ignoranza, che circonda noi esseri umani, svanisse come d'incanto. Mi rassicura, infine, la mia guida, che egli sta qui, con noi tutti, poi mi saluta facendo presente che c'è uno che ha fretta (Sergio) e che vuole parlare, non vede l'ora, e allora lo invita a "premere il tasto" e cominciare a parlare.
Sergio inizia con un'esortazione a me, quella di sfoliare ancora più registrazioni e di fare di più, in modo che quaggiù la gente conosca questa loro realtà. Ci sono gli inviti del Cielo per queste registrazioni e che si ricordi che è proibita l'ira a noi esseri umani. Mi incoraggia a darci da fare e ci dà una strana informazione: lassù hanno anche loro delle "radio", radio in cui lui ha tenuto anche una recita. E siccome, dice, è come se ti venisse la Rai dell'Aldilà tramite queste registrazioni, vale la pena dire delle cose a cui egli tiene in particolar modo. Vuole che i suoi eredi, i suoi figli, si avvicinino alla conoscenza di queste registrazioni che provano l'esistenza della vita dopo la morte. Dice poi che gli dettò il regista, ovvero Sant'Erasmo, delle cose da dire ai suoi ragazzi, ossia di fare carta straccia di tante letture che li deviano da questa verità, dalla verità di Cristo, perchè la risposta ai loro quesiti interiori ce l'hanno già qui, in diretta dall'Aldilà, ed è la risposta che conferma la nostra fede cristiana in pieno. Si, dice Sergio. la morte pesa, è un momento difficile da affrontare per ogni uomo, però si deve tenere presente che giù nella tomba con noi ci scende Gesù Cristo che subito ci risolleva ad una nuova vita, quella dello spirito (trovo questa frase di Sergio davvero meravigliosa!). Saluta la sua famiglia e dice una frase scherzosa: ritenendosi simile a Lazzaro che risorse dalla morte, dice che anche lui, redivivo, ora fa una gita sulla terra per venire a parlare ai suoi. Ci ricorda rapidamente a cosa servono questi contatti con l'altro mondo: a svegliare le coscienze intontite della gente ipnotizzata dalla cultura dei nostri tempi, materialista e superficiale, piena di falsi valori. Mi raccomanda di dire ai suoi familiari che lui starà giù vicino a loro sempre, e si raccomanda ai suoi figli che gli altri possano sempre dire loro "bravi". Era "acido" tutto il dolore che hanno provato per la sua morte, ma ora, con questa registrazione, è come se si levasse in sole nuovo per loro. Saluta lasciando un bacio alla "memmi", e non so perchè chiami con questo nomignolo sua moglie, e ci dice che i baci a sua moglie erano un vizio per lui (evidentemente gliene dava tanti).
Nonna Anita, rivolgendosi a suo nipote, gli dice chiaro e tondo che per lei è possibile lasciare la tomba e tornare da lui, almeno tramite la metafonia. Poi, rivolgendosi a me, mi raccomanda anche lei di fare ancora di più nella diffusione di queste registrazioni perchè questi contatti con l'Aldilà sono innocenti; ora c'è proprio lei ad imbucare questo messaggio per suo nipote e in questi contatti ci sono come dei lucernai dai quali, appunto, possiamo prendere la luce di una maggiore conoscenza. Loro, dice nonna Anita, li "stampa" Dio, nel senso che permette che si stampino le loro parole, e proprio grazie ai loro messaggi noi possiamo passare dal nero dell'ignoranza almeno al blu di una schiarita che ci faccia intravedere finalmente la realtà dell'Aldilà. Andare via da queste registrazioni, dice nonna Anita, è "rossa", ossia è vietato, e di ciò c'è una chiara ragione evidente a tutti. Ci rammenta che sulla terra c'è gente che fa del male al prossimo, lo usa per il proprio utile e piacere e poi pensa di risarcirlo con del denaro, e così ella si chiede: costoro pensano davvero che i soldi siano utili a sanare questi strappi della propria anima? Inoltre quaggiù i "nobili", ricchi, fanno a gara per avere le urne più belle e sontuose: sappiano costoro che nel mondo dove ella ora si trova i soldi sono solo una grattatura di testa in più (una preoccupazione), pezzi di carta straccia ed inutile. Si rivolge poi a Francesco, suo nipote, e gli dice che le piacerebbe se lui crescesse la "minore", ossia la sua bambina, con la cognizione di queste verità che lui ora conosce e che gli fanno bene come un raggio di sole (lo chiama "ingegnere"). Però, lo striglia, la nonna, questo nipote che tiene l'acqua in bocca su queste verità con chi conosce, che ha scelto di non parlarne. Allora lei lo sprona di andare lì dove egli vive e dirlo, visto che di racconti da fare ne ha tanti, e deve anche dire che il Re c'è, esiste davvero e non deve arrossire per questo. La nonna ricorda che, dando a suo nipote questo suo punto di vista, gli sta donando un vero tesoro, tesoro che varrà in Cielo. A patto che il nipote provveda a fare ciò che ella gli raccomanda e a "girare" anche ad altri l'oro di questa conoscenza che lui ora possiede, lei gli lascia un bacio e glielo ripete due volte, un bacetto gli lascia qui. Nonna Anita sognò di ricevere un invito per venire a registrare e vorrebbe restare ancora di più a registrare. "I più", ossia i defunti (chiamiamo sempre l'Aldilà il mondo dei più) girano tra i due mondi, è proprio vero, e ce lo rammenta. Dice al nipote di farsi giù le ossa mirando all'Ostia, ossia a Gesù, e amando gli altri e lo saluta raccomandandogli di leggere sempre le loro registrazioni.
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