Le dolci parole di un'entità angelica, il saluto della moglie di un amico e poi parole di Sant'Erasmo che ci fanno davvero riflettere - 01/12/09

Quando ho ricevuto la grazia di poter sentire parole pronunciate da entità angeliche, sono rimasta sempre un pò colpita dal loro linguaggio così complesso e ricco di metafore eppure intessuto di un amore semplice e totale. Ed è così che si presenta, in questa registrazione, anche questa entità che, ci dice, "costringe che passi serafini", quasi volesse indirizzarli verso di noi e la nostra terra per aiutarci e darci protezione. C'è finanche lo spazio per l'ironia quando egli dice che è venuto a mostrarci un suo "spot", spot a favore di Dio e con un pensiero rivolto ai suoi meravigliosi boschi terrestri che oggi sembrano in grave pericolo. Il richiamo alla protezione della natura e dell'ambiente in cui viviamo è costante, è quasi una condizione inscindibile dal nostro essere cristiani innamorati dell'opera sublime della Creazione, meraviglioso spartito in cui leggiamo la musica di Dio e superba poesia in cui alita il suo Logos senza tempo. L'angelo mi porta la moglie di un amico (che però non ho ben identificato, vista la tanta gente che Piero conosceva in vita) che vuole solo esprimermi il suo apprezzamento per Piero, nient'altro, solo informarmi che quanto egli sta facendo lassù è degno di apprezzamento. E se ricolleghiamo quanto Sant'Erasmo mi dice alla fine della registrazione alla semplice frase che questa signora viene a dirmi, possiamo comprenderne meglio il senso: a quanto pare egli ha strappato a Sant'Erasmo la promessa di "ridarmi l'anima" che avevo smarrito tra le vie illusorie del mondo e della falsa cultura, ovvero di riavvicinarmi alla fede che per tanti anni non ho avuto, persa nell'angoscia tenebrosa del nulla e dell'annichilimento personale. Dunque la buona notizia per tutti noi è che lassù i nostri cari possono ancora aiutarci, intercedere in nostro favore pregando per noi, mentre forse non possono farlo per se stessi: a questo dobbiamo pensare noi qui sulla terra, con le nostre preghiere per loro, e di questo ho già parlato anche nelle spiegazioni date per altre registrazioni. Le parole di Sant'Erasmo, in questa registrazione, potrei definirle senz'altro "sacre": dapprima egli ci mette sull'avviso per i pericoli delle armi nucleari che ancora minacciano il mondo, che gli uomini non si illudano in proposito, e questo lo dice con chiarezza, e poi chiarisce che ciò che egli ci dice è dettato dal Re, per cui a noi tocca ringraziare e fare silenzio, soprattutto in noi stessi e nella nostra anima, mentre le ascoltiamo, in segno di rispetto e ringraziamento. Ma la frase più bella ed indimenticabile egli ce la dice con una dolcezza quasi "materna": quando Gesù entra nelle nostre vite, egli dice, quando viene a chiedere di essere amato quasi implorando da noi, Lui che è il sublime Re dell'universo, altro non dobbiamo fare che togliergli le spine coi baci! I suoi tormenti per il buio che abita nei cuori degli uomini, per l'amore che non gli diamo, per le tante anime smarrite nei giochi di specchi dell'illusione, possono essere sedati solo con l'amore, con i baci, che sono l'espressione di un amore intimo, reale, ed è così che Cristo vuole amarci, è per questo che si fece uomo, per poterci parlare anche attraverso il linguaggio di quell'amore umano, darcene i segni, le gioie e le ansie, farsi divino specchio in cui quello stesso amore "umano" e "sensibile", possa trasfigurarsi in una forma di amore più compiuta ed elevata, quell'amore che solo nel profondo della nostra anima possiamo comprendere e provare. Madre Teresa di Calcutta ci ha insegnato cos'è la "sete" che Gesù ha di noi, e quella divina sete di essere amato da noi, infime creature, lui ce la comunica ancora una volta anche in questa bellissima frase detta da Sant'Erasmo; è con l'amore che si cancella l'oltraggio delle spine che noi gli abbiamo conficcato nella pelle, è col sigillo di un umanissimo bacio che chiuderemo le sue ferite aperte. Si può concepire un amore più grande?

Quando ti c'entra là in giù, con baci le spin levagli!....

ENTITA' ANGELICA

Costringo che pass(i) serafini,
tesori de cui a voi do il pack,
qui resti e ne allibivi di miei spot!
Ero a me fiero è ver!
Già i su boschi Deo aiuti là,
ha remi li e andrei a dirvi:
c’è qui mogli di amici là.


MOGLIE DI UN AMICO

Apprezzo il suo Piero!


SANT'ERASMO

Si, alti li osservi da lì!
In noi sta attenzione:
il mondo si illude, armi spire è lì!
Di noi sa Chiesa,
però nell’indugio arrende.
E Fra, quando: “Jesus torna?”
Si, dì si!

Ave, zitti labbra: Re giù vi detta!
Là ha visto, io so agire!
In giù qua io fo i raggi,
Quando ti c’entra là in giù
con baci le spin levagli!
Ma a un altro so di lei: piaceva!
So chi mo lì la cava l’esca:
chiede sposare!

Ti resi poi, giurando a chi ha i baffi,
l’anima:

ormai chiaro, leggi l’archivio!






SPIEGAZIONE DEL TESTO

Questo angelo quasi lo possiamo immaginare mentre "costringe" i serafini a passare vicini a noi, e ciò è un tesoro di cui egli vuole darci il "pack", ovvero il pacco, il dono. Mi dice che se resto ad ascoltarlo rimarrò sorpresa dallo spot che egli fa del suo "lavoro", compito di cui va fiero: quello di indirizzare verso la terra gli aiuti angelici. Si augura accoratamente che Dio aiuti i suoi boschi (notate: i boschi sono suoi, creature di Dio anch'essi), che sono in grave pericolo, in fondo è Lui che "rema", che conduce, quindi, anche la nostra terra, e poi, congedandosi, mi introduce la moglie di un amico che probabilmente ho anche io conosciuto, ma sinceramente non sono riuscita a capire chi ella fosse esattamente. La voce che mi saluta con brio mi dice semplicemente che ella apprezza il "mio" Piero, che non si abbia ad equivocare o a scambiarlo con qualcun altro!
Sant'Erasmo mi conferma che, da quaggiù, ho "osservato", metaforicamente, uno spirito elevato ("alti"), dunque mi conferma che era proprio un angelo a parlare poco prima. Mi dice che lassù sono in "attenzione" per le armi che ancora minacciano la pace del pianeta, il fatto che nessuno ne parli ancora più di tanto non deve illuderci, esse ancora riempiono gli arsenali e costituiscono un pericolo reale per l'umanità con le loro "spire", soffocanti come quelle del serpente nemico che probabilmente, ne ha ispirato l'ideazione. Poi mi dice che la Chiesa è a conoscenza di queste comunicazioni che loro lassù ci donano, però, nel dubbio circa la considerazione del fenomeno, essa si arrende, lascia perdere: eppure queste comunicazioni altro non fanno che rafforzare le verità di fede! Poi il santo mi chiede di rispondere di si, e con forza, nel caso in cui qualcuno mi chiedesse se Gesù tornerà di nuovo sulla terra. Questo accenno alla seconda venuta di Cristo non è il solo che ho ricevuto nelle comunicazioni, la cosa è, appunto, solo accennata come fatto che certamente accadrà anche se non ci viene detto altro (il quando, il dove ed il come). Ci chiede di pregare e restare in silenzio perchè è il Re stesso che ci detta le parole che egli mi sta dicendo. Lui ha visto che Sant'Erasmo ci sa fare con le comunicazioni e così è lui che pensa a fare i "raggi", ovvero a fornire l'energia necessaria perchè queste incredibili comunicazioni avvengano. Poi, invitando me, intende ovviamente fare una raccomandazione a tutti noi: quando sentiamo la presenza di Cristo nella nostra vita, altro non dobbiamo fare che togliergli le spine coi baci trasformando il suo dolore in gioia, col semplice atto di donargli il nostro amore. Come spesso accade, anche dopo un discorso di tale levatura, il mio Sant'Erasmo non può fare a meno di ironizzare un pò con me: in fondo la gioia, non dimentichiamolo, è l'attributo principale del paradiso ove egli si trova. Evidentemente egli legge anche le mie mail, perchè proprio qualche giorno fa ho ricevuto la mail di un lettore che, imbarazzandomi non poco, ha voluto farmi complimenti che esulano da quanto faccio e si è soffermato sul mio aspetto fisico, con parole da vero seduttore. Io ho cestinato subito lo scritto come una burla, ma il santo vuole scherzarci un pò e mi dice che sa che io piacevo a un altro che, presto, caverà la sua "esca" nientepopodimeno che.... chiedendomi di sposarlo! E ci mancherebbe pure questa! Ma vorrei invitarvi a riflettere sul fatto che nulla di quanto mi accade, sia esso qualcosa di serio o sia esso qualcosa di scherzoso, sfugge al mio carissimo Sant'Erasmo! La chiusa di questa registrazione è, per me, davvero commovente e non vi nascondo che mi ha smosso un bel pianto: Sant'Erasmo mi conferma quanto avevo tante volte pensato, ossia che sia stato Piero (definito come quello che "ha i baffi", che infatti aveva) ad implorarlo di aiutarmi a riavvicinarmi alla fede facendomi riacquistare, così, la mia anima, e il santo mi dice che, rileggendo le registrazioni precedenti ("l'archivio"), lo capirò ancora meglio.

COMMENTO

Sarete d'accordo con me se affermo che questa registrazione rimarrà nei nostri cuori per quel magnifico invito che Sant'Erasmo ci fa: ridare al nostro Re baci invece delle spine, confortarlo col nostro amore, quell'amore di cui Lui pare avere inestinguibile sete: mistero che atterrisce ogni cuore che solo si soffermi un attimo ed umilmente a riflettere sull'imparità tra Colui che brama questo amore e coloro che sono chiamati a gran voce a darglielo liberamente. E' grande e potente l'invito che il santo ci fa, e in quell'invito è racchiusa tutta la meraviglia ed il senso della nostra fede. Tenetelo nei vostri cuori questo invito, ricordatevene nei momenti difficili che dovrete affrontare, gioitene fin nel profondo della vostra anima e che essa possa nutrirsene ed abbellirsene con la stessa commozione che ci muove dentro e ci fa alzare lo sguardo al Cielo.

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