Sergio è il cugino di un mio affezionato lettore, ucciso tragicamente l'anno scorso - segue il messaggio commovente di un bambino abortito dalla sua mamma e da lei richiesto- 28/08/2011

Sergio è stato assassinato brutalmente l'anno scorso e i suoi assassini sono ancora ignoti. Mi ha scritto suo cugino con la speranza di poterlo sentire, e Sant'Erasmo, come sempre, non ha deluso le attese. Sergio insiste molto affinchè suo cugino impari a contattarlo personalmente, lo sollecita facendo leva sulla sua ricca spiritualità e bravura tecnica, e credo che forse vorrà dire a lui cose più personali. Quello che posso dedurre dalla mia esperienza con le anime di lassù, è che forse Sergio, non essendo riuscito ancora a perdonare i suoi assassini così come ci richiede l'insegnamento cristiano, deve ancora compiere il suo cammino di purificazione e trasformazione interiore. Vi ricordate la storia del partigiano Ismano? (per chi non ricorda leggere qui). Egli, innocente, pur essendo stato assassinato a tradimento dai nazisti durante la Seconda Guerra mondiale, si trovava ancora nelle famigerate "grotte" quando mi diede la sua comunicazione, e ciò perchè ancora viveva nel rancore verso coloro che lo avevano strappato alla vita in maniera così feroce, non era riuscito a perdonare e trovare, così, nella sua anima, la necessaria pace per evolvere verso la Luce divina.
La seconda registrazione è davvero molto particolare. Elisabetta mi scrisse tempo fa, e la sua storia è simile a tantissime altre. Aveva abortito, anni fa, perchè non si sentiva in grado di tenere questo terzo bambino, problemi personali ed economici l'avevano spinta a quetsa dolorosa decisione, ma il pensiero di questo atto così drammatico e doloroso le è restato dentro, tornando a galla con tutti i suoi interrogativi. Elisabetta mi ha chiesto se il contatto con questo bimbo (o bimba) fosse permesso, se il Cielo poteva darle qualche risposta. E la mia sorpresa è sempre grande, perchè Sant'Erasmo ha portato nel mio registratore questo piccolo essere mai nato che ha parole davvero commoventi per la sua mamma dal Cielo dove si trova. Una registrazione che si commenta da sola, emozionante e straordinaria, per forma e, soprattutto, per il contenuto di grande insegnamento. Quanta strada dobbiamo ancora fare sulla via dell'amore totale che ci viene mostrato!

qua t’aspetta che non visse.....

SERGIO

Ma ce n’hai là di maglie e idee? Si?
Allora qui c’è a spiare, gli addita:
noi non conta ir!

E spià Oltre c’è, eh!
Elevo lodi spiriti:
vedo c’è terreno per te.
E là n’hai birra?
Giù uscire …e

E lì studi là, gli aiuti ti entra.
Sentì e veder già tenterai,
lì butta, fai le rapide,
così vai in Aldilà,
bravo, ah, benedetto a te!
E dei figli, si, dire lì pregi
te hai là!
E là dite: con la roba resisti lì,
e sii forte!

E i rei li schiaccerei: è il desiderio!
E Re su là, è lì!


BIMBO ABORTITO

Mi credi? Sono lì e lì Betta baci!
Signore dire qua con la mente:
“Non l’hai voluto crescere,
rendere qua figlio, in blu!
Nel Signore sta qua,
qua t’aspetta che non visse,
ha rose su in ali più,
e vi scopre lì!"

 












 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Sergio si rivolge a suo cugino facendo riferimento al fatto che egli è un uomo che ha sempre mille idee, tante quante sono le maglie che possiede. Gli dice che c'è da spiare l'Aldilà attraverso la metafonia e che non conta andarci (ir) personalmente per capire che è un mondo reale tanto quanto il nostro. Loda gli spiriti elevati che gli hanno concesso di parlare attraverso il registratore, e dice a suo cugino che questo della metafonia potrebbe essere un terreno sul quale egli può operare con successo. Chiede se ha birra per festeggiare il fatto che egli è potuto "uscire" da lassù, e invita suo cugino a studiare il modo migliore per comunicare con l'Aldilà, perchè poi, gli predice, arriveranno anche gli aiuti dal mondo spirituale. Gli chiede di tentare di sentire le loro voci e vedere le loro immagini, lo spinge a "buttarsi" , così potrà anche lui "andare" (in senso metaforico, ovvio), nell'Aldilà. Gli fa i complimenti, gli dice che è bravo e gli manda benedizioni. Gli chiede poi di dire ai suoi figli, a nome suo, che egli conosce i loro pregi (forse avrebbe voluto dirglielo mentre era ancora in vita e non lo ha fatto?). Credo che il seguente sia un avvertimento generico, rivolto a tutti coloro che sono schiavi di questo vizio, e sinceramente non so proprio quanto c'entri con le sue vicende terrene, lascio a suo cugino l'interpretazione; Sergio chiede di diffondere un avvertimento: quello di chiudere con la droga, di essere forti e tenerla lontana. Sappiamo che i drogati, quando arrivano lassù, soffrono ancora tremendamente per la dipendenza dalla quale non si sono liberati e sono spiritualmente bloccati nel loro cammino, si ritrovano ancora a vivere una sensazione di dolore "fisico" che li tiene ancora legati alla terra. Sergio si avvia a chiudere confessando che prova ancora il desiderio di "schiacciare" i colpevoli del suo omicidio, e ciò lascia pensare che egli non si sia ancora avviato verso un cammino di redenzione piena. Comunque ora egli sa che il Re c'è, esiste, ed è "su là", ossia a distanze ancora irraggiungibili per lui.
Questo piccolo bimbo (o bimba?) non nato, chiede di credergli, lui è proprio qui che ci lascia la sua registrazione e manda i suoi baci a Elisabetta (che chiama Betta). Ma ecco che accade una cosa straordinaria: attraverso di lui parla il Signore che gli comunica le Sue parole con la mente, telepaticamente. E il Signore parla a Elisabetta ricordandole che, non avendolo voluto crescere allora, è come se lo avesse restituito a Lui, al luogo "blu" dal quale egli proveniva. Ora il piccolo sta in Lui, e, non avendo avuto la possibilità di vivere in un corpo fisico, aspetta quella che sarebbe stata sua madre lassù. Il piccolo ha tante rose sulle sue ali (ci viene data l'immagine di un piccolo angelo) e ora, con questo messaggio, ci scopre questa realtà: i piccoli abortiti tornano al Padre e vivono nella Sua pienezza ed amore, pur se col grande rimpianto di non aver potuto sperimentare la grande scuola che è la vita su questa terra.

COMMENTO

Anche dopo la morte fisica, lo spirito deve continuare il suo cammino verso l'amore, la compassione, la comprensione piena del significato del perdono, non c'è scampo a questa realtà. Il perdono è il segnale più importante del grado di evoluzione di un'anima, del suo distacco dal proprio ego. La legge che guida le anime alla pienezza della comunione con Dio è ineludibile per tutti ed è universale, funziona al di là di qualunque credo, religione, convinzione, ed esige che l'anima sia purificata dalle scorie dell'egoismo, della violenza, dell'antagonismo prevaricatore. Sergio "ragiona" ancora secondo logiche terrene, ed ancora non ha avuto accesso ad una visione più ampia del disegno divino che ha riguardato anche la sua vita e la sua morte. Egli non ci dà informazioni precise sul suo attuale stato nell'Aldilà, ma proprio le sue parole ci fanno capire che egli avrà bisogno ancora di un lungo cammino di purificazione, e noi gli auguriamo che lo intraprenda al più presto e con costrutto. Davvero straordinaria, invece, la seconda registrazione, credo proprio che essa non necessiti di alcun commento, ognuno faccia le proprie riflessioni.

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