Sergio è un "ex" amore di Cinzia, una mia lettrice, morto purtroppo alcoolizzato - Fabrizio è il figlio venticinquenne di Marcella, morto per un incidente in moto - 31/05/2011

Mi scrisse tempo fa Cinzia chiedendomi notizie di un suo ex amore morto poi, purtroppo, alcoolizzato. L'amore, i rapporti fra due persone, hanno vie tutte particolari da percorrere, e non sempre esso ha la faccia tranquilla di un rapporto sereno e senza scosse, anzi, pare che in alcuni casi esso abbia bisogno quasi di "tormentarsi", rendersi la via difficile per dichiararsi "vivo", per non soccombere alla noia, alla routine, o ai problemi legati alla quotidianità. Questo è uno di questi casi. Cinzia mi raccontò che Sergio era morto di cirrosi epatica dopo vent'anni che lei lo aveva lasciato, ben sapendo di essere il vero amore della sua vita. Erroneamente lei un pò si "incolpa" della prematura morte di Sergio, dimenticandosi che ognuno di noi ha la sua via da percorrere, nel bene e nel male, e il "vizio" di Sergio altro non è stato che un modo per accelerare consapevolmente la propria fine. La domanda a cui lei vuole risposta è dunque quella che si chiede se Sergio l'ha perdonata, se lui la ritiene in qualche modo "responsabile" della sua fine. Non ci sarebbe stato bisogno di scomodare l'Aldilà per rispondere a Cinzia: Sergio lassù soffre per i suoi stessi errori, per non aver saputo gestire la sua perdita e superarla in una prospettiva di maturità, non certo per colpa di Cinzia che pure ha fatto la sua scelta.
Fabrizio è il figlio di Marcella, mia lettrice, morto a 25 anni per un incidente di moto, come a tanti giovani succede purtroppo. Era un ragazzo solare, allegro, pieno di vita come è giusto che sia a quell'età. In questa registrazione egli ci dà l'immagine di un ragazzo scherzoso ma deciso nel cercare di convincere sua mamma a registrare anche lei e nel darle certezze sulla sua meravigliosa situazione nell'Aldilà: dice, infatti, di essere in Paradiso.

C'è qui Madre, si fa qui gli esami....

SERGIO

E studià c'è qui, dirà.
C'è qui la Madre, si fa qui gli esami,
e qui n'hai straziare,
ah, ci sto male, stella,
però oggi venero il blu.
Se venite c'è di là quel “no”?
Quindi rido, ah,

tirerò con distinguo mò qui botta!
Ah, si? Secondo te c'ho l'idea?
Entra, su, ci sta di lì cambi...
E rompe strada di piuma gli esseri,
piuma fa lì l'industria di qui.
Entravi lì? Dì ciao ad “ombre”!
E nave ne imposta, apre.
C'è lì dire a lei dà questo Re!


FABRIZIO

Oh, stammi ed entra!
Generai lì visore:
però mostrava:
prudente agì me!
E n'ha “Bizio” lì salute,
posson ora chiedere:
Paradiso è qua!

Fa saggi, lei, ragazze là,
spingo, così disco le usciva di là,
fibra, piroletta, si, ha Giulia!
Gettan vie:
anche tu verrai, delucido qua!
Sonà! A Roccia chiesi:
provo ad aprire?

Truppa ha giù l'onde!
Ce l'ha timidezze,
di là per vincere,

sarà qui dare poi!
Piangi? Libero da là,
fatti: lì sopra
stavo in Paradiso, tiè!
Entrare qua gente:
mò da lì me vol far Gilera!
Sai già mà?
S'ha l'uscite!

Ja, s'inquadra mistero!
Muscoli, da oggi, perciò!
A dribblar morte c'è!

 

 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Sergio dice che c'è da studiare tutte le cose che riguardano l'Aldilà. Conferma a Cinzia che lassù c'è la Madonna e che si faranno gli "esami" dopo la morte, ossia saremo giudicati per come ci siamo comportati su questa terra. Le dice che la sua situazione è straziante perchè avrebbe voluto vivere diversamente e dice di starci male (chiama "stella" Cinzia), però oggi, lassù egli venera Dio (il blu è simbolo del Cielo), ora sa con certezza che Egli esiste e lo ama. Desumo che sia in un livello in cui si sta "rieducando". Sa che Cinzia si chiede se, "entrando" lassù per un contatto con lui egli si ricorda sempre del suo "no", ossia del fatto che Cinzia lo ha lasciato, e magari le porta rancore. Dice che ride a questa paura di lei e addirittura tirerà un botto per la felicità pur se con qualche "distinguo", magari qualche piccolo motivo di disappunto, ma niente di più, E' tutto dimenticato lassù, le cose terrene non hanno peso, lui sa che secondo Cinzia egli ancora ha quel rancore verso di lei, ma lui le dice che lassù ci sono pronti i "cambi" di vestiti, ossia si cambiano le prospettive e gli interessi, quel che è stato sulla terra lassù non conta più. Le strade chiuse che dividono i due mondi, dice Sergio, vengono "rotte", aperte, per noi dagli angeli. Ricordo, infatti, che è la loro energia che ci permette di ricevere le comunicazioni dall'altra dimensione e Sergio lo conferma, e aggiunge scherzosamente che sono le "piume", ossia gli angeli, a permettere che esista questa "industria" dei "dischi" metafonici. Quando si "entra" lassù, si dice "ciao" a delle "ombre", ossia a delle anime disincarnate. Ed è la famosa "nave" che ce li porta quaggiù, che manda la "posta" per i viventi proveniente da lassù e ci apre la porta. Chiude dicendo che deve dirci che è il Signore che ha permesso che Cinzia ricevesse questo dono.
Stammi qua ed entra, dice Fabrizio che pare eccitato dal fatto di poter finalmente parlare. In maniera un pò scherzosa dà invece una notizia importante: dice che lassù si è costruito un visore per riguardare il suo incidente e ha visto che egli è stato prudente, dunque non è morto per un suo comportamento imprudente, e questo tiene a dirlo soprattutto a sua mamma che, probabilmente, se l'è chiesto più volte.
Dandosi un nomignolo, "Bizio" dice che ora lassù egli è in piena salute e ora possono anche chiedergli dove si trova perchè, dice, è in Paradiso. Adesso dedica un ricordo ad una sua cuginetta, Giulia (non sapevo della sua esistenza, ho dovuto chiedere conferma alla sua mamma), dice che ella fa saggi (Giulia danza) e che lui da lassù spinge perchè anche lei venga a sapere della sua registrazione (disco); dice che lei ha "fibra" e che fa le pirolette (sta per piroette), figure di danza. Da lassù ci "gettano" vie per raggiungerli e Fabrizio predice alla mamma che anche lei potrà avere comunicazioni dall'Aldilà, le dà delucidazioni in merito. Chiede di "suonare" il campanello lassù, lui ha già chiesto alla "Roccia", ossia a Gesù Cristo, se poteva provare ad "aprire" le comunicazioni con sua mamma e ora la "truppa" di casa sua ha già le onde a disposizione per comunicare, Gesù gliel' ha concesso. Sa che sua mamma è timida, ha delle titubanze che però deve vincere, poi le daranno ciò che è necessario da lassù. Sa che la mamma piange per lui, ma egli dice che, se lei si farà sotto per ricevere le sue comunicazioni, lui la libererà dal cieco dolore. Poi fa una battuta proprio da "birbante": ripete che sta in Paradiso e lo fa con un "tiè" che è ovviamente scherzoso, lo fa per strappare un sorriso alla mamma. Racconta che sta entrando gente là dove egli si trova, amici che vogliono costruirgli una "Gilera", una moto, e ciò per ricordarci la sua passione per le moto. Poi chiede alla mamma (la chiama "mà"), se sa già che da lassù hanno delle uscite per venire da noi. Con un altro ironico "ja" (si in tedesco) , dice alla mamma che attraverso quelle uscite noi qui sulla terra possiamo farci un'idea del mistero che governa il mondo dell'Aldilà. E perciò, le dice, "muscoli", forza, che con la metafonia c'è da dribblare la morte, da scartarla, da lasciarla da parte, dietro le nostre spalle.

COMMENTO

L'immagine finale di Fabrizio è davvero meravigliosa: con queste comunicazioni e la fede possiamo "dribblare" la morte proprio come fa un grande campione per andare in gol, Noi la dribbliamo per raggiungere, con la consapevolezza che la morte non esiste se non come fatto puramente fisico, una visione più serena ed equilibrata della nostra vita. Capite perchè quasi tutti invitano i loro cari a fare metafonia? Perchè sanno che è un modo per donare loro la pace dello spirito e la certezza che un giorno li rivedranno. Rovesciamento totale di prospettiva che ci fa gettare uno sguardo diverso sulla vita, la colora di significati nuovi, le dona una scala di valori totalmente diversa da quella che oggi ispira la vita di tantissime persone che si ritrovano poi sole, vuote, insoddisfatte e incattivite dall'idea truffaldina che anche certa cattiva scienza ci dà: quella della vita materiale come sola ed unica forma della nostra esistenza. Quella dell'uomo come autoprodotto del nulla e di un'idea imperfetta e sempre incompiuta di evoluzione. Marcella ha avuto grandi prove da Fabrizio, come il fatto che ha nominato una cugina di cui io non sapevo nulla ed anche il fatto che ha detto che danza, cosa che ancor di più ignoravo. Cinzia e Marcella devono avere la certezza che i loro cari sono lassù, intatti nel carattere e nel modo di essere, solo che ora sono un pò più "evoluti" nella Luce che li circonda. E questa, si, che è la più importante forma di evoluzione dell'uomo.

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