Si presenta una suora che mi ha educata nella mia infanzia – Sant’Erasmo mi riporta una richiesta del Maestro – Un tale Nello, coinvolto in politica, confessa di aver fatto un torto ad una collega di partito e di essere stato falso e bugiardo – 7/02/10

Mi capita, come credo a tanti di noi, di pensare qualche volta ai tempi dell'infanzia, a volte con nostalgia, come a voler cercare di fissare col ricordo il gusto dolce di certi momenti in cui il mondo era ancora tutto da scoprire, e spesso ho pensato alle suore della scuola che ho frequentato dall'asilo fino alla terza elementare, quando mi trasferii poi in un'altra scuola. Di qualcuna di esse ho il ricordo chiaro, di altre meno (forse perchè ero più piccola), e dunque non so con certezza quale di esse si presenta in questa registrazione per venire a salutarmi ricordandomi di avermi "lavato unghie e ginocchi". Ma in fondo sapere il suo nome non ha per me importanza perchè lei le rappresenta tutte, e ritengo questa registrazione un dono particolare che Sant'Erasmo ha voluto farmi.
Dalle parole di Sant'Erasmo traggo necessariamente, oltre alla bellezza paradisiaca che ci viene fatta intravedere all'inizio del suo discorso, il messaggio che egli dice di portarmi a nome del "Maestro": quello di dover indicare a tutti voi le tre "odi d'oro" (preghiere) che personalmente recito tutti i giorni, e qui viene sottolineata la grande importanza della preghiera che non dobbiamo mai dimenticare, quale mezzo privilegiato per difenderci dal materialismo ottenebrante di questo mondo e poterci così accostare alla salvifica carezza divina. Visto che mi viene chiesto di "fare un'insegna", ossia un avviso evidente, un "banner", che indichi queste preghiere, metterò nel menù principale una voce per chi le vuole conoscere, ed un link ad una pagina specifica che potrete trovare nella spiegazione sotto. L'ultima entità è quella di "Nello" che ci dona un racconto molto dettagliato di una faccenda in cui egli si è comportato in maniera vigliacca verso una sua compagna di partito, addirittura egli dice con chiarezza i nomi di due politici ancora in vita ed in attività che io, per difendere la loro privacy, riporto solo con l'iniziale del cognome. Ora Nello vede con chiarezza i propri errori, e questo lo abbiamo ormai capito: dopo la morte cadranno quei veli che la cattiva coscienza ci mette sull'anima per farci agire egoisticamente e senza rispetto umano, e allora saremo in grado di comprendere senza sforzo il male che abbiamo commesso e ne saremo addolorati in una maniera che ora ci è inconcepibile. Nello ci ricorda che se ci comportiamo in modo da avere in spregio qualcuno, i "Celesti", ovvero le Entità Superiori, ci vedono, è come se tutte le nostre vicende si svolgessero in un teatro sui cui palchi stanno, come osservatori imparziali ed infallibili, Dio e gli Spiriti Superiori. Se noi, quando stiamo per comportarci in un modo non proprio corretto, riuscissimo a formulare il pensiero "Dio mi vede" nella nostra testa, forse tante miserie ce le risparmieremmo!

e si udirà: "Pace a te!".....

SUORA

Si, ella avevi lì, a diritto entro,
dì noi fa lì!

C’è qui mezzi de Lui: suore!
Passi, eh, ti mette lame:
crepa uscio ha lì!

In noi di essa lavai unghie e ginocchi!
E a circhi ben nasci,
lì mostra e salva,

e..e basta accirere!
Farò passaggi di notte,
Ah, v’entra Lui!


SANT'ERASMO

Ce l’ha e fa ammirare là dimensioni:
e stà è quieta musica, e nostra Betty ispira qui,
e si udirà: “Pace a te!”
Ah, ne hai da me!
Però il Maestro a urlà qui era,
e uscirò a squillà lì:
“Tre odi dice d’or:
appendi lì, fa un’insegna!”.
Clero vò nastri,
e Roma a lei ha iscritta!
Così va a fa clandestina se va in Chiesa!
Lì giù lei imbroccai,
e ora uscirò, qui trovino mì stivali!
Ora qua è Nello,
brogli, si, costume ci rinvia, deh!


NELLO

Cò avidi di Roma vengo qui:
compagno V.
cercai invischiando,
forzando la B.

“Chiedi il mio attivo!” urlai giù
“e un chirurgo, s’apre un gruppo,
li vinci!” e infatti girò, eh!
E fu reietta, è terribile a me dirlo,
pure linciati ci distinguerà cuori lì,
io giacchè…..coniglio!

Avè gli spregi? Nei palchi stanno i Celesti, si, vero!
Su gli Angeli dà che mi ripet(a):
de là, s'onde fate, prestà a chi giura.
A Messa penserò qui….













 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

La suora si presenta dicendomi che entra nella comunicazione con "diritto", diritto che le deriva dal fatto che mi ha conosciuta quando era in vita: è una delle suore presso le quali ho frequentato l'asilo ed i primi tre anni delle scuole elementari. Ci dona poi una definizione delle suore che trovo davvero bella: ella dice che esse sono uno dei mezzi di Dio, mezzi attraverso i quali il Padre diffonde il Suo Amore nel mondo. Mi mette poi in guardia sulle "lame", ovvero i pericoli, che vengono via via messe sul mio operato, e con un'immagine metaforica dice che l'uscio attraverso il quale passo per avere le comunicazioni, ha una crepa, ovvero permette il passaggio anche a persone ed entità non ben intenzionate o che hanno il solo scopo di demolire quanto vado facendo. La frase seguente mi ha dato un pò di commozione: in effetti è vero che, essendo stata come tutti i bambini, un pò vivace, le suore erano poi costrette a lavarci le ginocchia e le mani perchè spesso ci sporcavamo nell'agitazione dei nostri giochi. Ben sapendo che parteciperò presto al Convegno di Reggio Calabria organizzato dal circolo dei Lions (i "circhi"), ella mi sprona a far nascere bene questa collaborazione e, mettendo loro a conoscenza delle comunicazioni, dare loro uno stimolo per riflettere sulla necessità della salvezza dell'anima. Ci ricorda, con un termine dialettale ("accirere" in dialetto napoletano, quello in cui ella si esprimeva in vita, significa "uccidere"), la necessità che l'uomo si ricordi che non bisogna mai uccidere.Mi saluta dicendomi che mi visiterà di notte, in spirito, per portarmi la sua vicinanza e mi dice che ora entra "lui", ossia Sant'Erasmo.
La sua comunicazione si apre con un'immagine serafica, quasi volesse farci partecipi di quanto egli stesso sta ammirando dalle altezze della sua beatitudine. Il Santo ci dice che Dio ha concepito diverse dimensioni per la realtà che costituisce il Creato e che lì dove si trova queste dimensioni possono essere ammirate nelle loro, per noi inconcepibili, diversità. Poi mi invita a "restare" con lui (magari!), in senso figurato, e mi informa che lì si ode anche una musica, una musica in questo caso ispirata da una "Betty" che non ci è dato conoscere, e su quella musica si udirà l'augurio bellissimo: "Pace a te", rivolto a tutti. Mi rammenta che ne ho di grazie da lui, compresa questa visione del Paradiso, e poi mi informa che c'era lì con lui il "Maestro", Gesù, che urlando gli chiede di darmi un messaggio: dice che siccome ho l'abitudine di dire tre preghiere particolari, che egli definisce "d'oro", che io le diffonda anche per altre persone facendo "un'insegna", ovvero un avviso sul sito. Chi desidera sapere di che si tratta e recitarle a sua volta clicchi qui. Poi mi viene detta una cosa che appare certamente incredibile: Sant'Erasmo dice che il clero romano è interessato ai nastri con le registrazioni, ragion per cui mi avrebbero iscritta forse in qualche loro nota, chissà; poi scherza dicendo che così, se dovessi andare per mostrare i miei nastri, farei la "clandestina" in Chiesa, ovvero la cosa sarebbe fatta di nascosto. Dico queste cose perchè come sapete non mi è dato nascondere comunicazioni o parti di esse. Dice che quaggiù ha "imbroccato" me per fare questo lavoro e poi chiedendo gli stivali, scherzosamente, dice che ora se ne andrà, non prima di avermi presentato il prossimo "comunicante", un tale Nello che, ci dice il Santo, ci parlerà dell'abitudine a fare brogli in politica.
Nello ci dice che viene in nome della categoria degli avidi di Roma, ovvero dei politici che pensano solo al proprio tornaconto, e poi subito ci racconta, con uno stile moderno e realistico, l'inganno che ha perpretato nei confronti di una collega del suo partito. Dice che ha tentato di arrivare ad un personaggio importante del suo stesso schieramento utilizzando questa deputata, cercando di trascinarla dalla sua parte raccontandole, in occasione di votazioni interne, di avere un gran numero di seguaci ed in più l'appoggio di un deputato chirurgo (lo dice falsamente). In poche parole, l'operato di questo Nello è stato vòlto ad imbrogliare questa collega di partito raccontandole falsità con la promessa di farla vincere mentre in relatà voleva solo tenerla fuori dai giochi. Per colpa di questo suo comportamento costei è stata poi reietta nel partito e a questo punto Nello dice una cosa molto importante: costei è stata linciata moralmente per le sue posizioni contrarie alla linea del partito, ma è proprio quando siamo linciati dagli altri, proprio in quei momenti che il cuore che abbiamo ci distingue dagli altri e dalla loro vigliaccheria, infatti Nello confessa di aver avuto un cuore da coniglio. Ci ricorda che ogni nostro comportamento in spregio della dignità degli altri viene visto dai "Celesti", ovvero da Dio e dagli Spiriti Superiori, perchè costoro stanno, dice, nei palchi ad assistere a tutta la nostra vita. Conclude dicendo che mi riporta una cosa che gli dicono gli Angeli, una raccomandazione: se registro per altre persone, devo farlo solo se queste giurano (credo sia un'esortazione a che le persone preghino prima di registrare). Mi lascia facendomi intendere che penserà molto ad una Messa, in poche parole che ne desidererebbe una in suffragio.

COMMENTO

Vedete come si rimescolano le cose del Cielo e quelle della terra? I cuori dei "Celesti" e quelli degli uomini, i sentimenti di tenerezza e di meraviglia a quelli del malanimo e della menzogna. E' il continuo rabboccamento che da lassù fanno con l'amore per diluire il male nostro, quello terra terra dei piccoli uomini capaci di guardare solo verso il basso. Sempre nelle registrazioni c'è questa vicinanza che un tempo mi pareva blasfema, stordente, generatrice di confusione, e invece è il senso stesso di queste registrazioni, la loro colonna sonora: mostrare l'Alto, anzi l'Altissimo, indicare magnanimità, altruismo, benevolenza, pazienza, disponibilità a fronte delle nostre sempiterne miserie. E' da quando esiste l'uomo che è così, lassù ci conoscono nel profondo, in ogni sfumatura, eppure continuano ad amarci, a chiamarci, instancabilmente, incessantemente.....proprio come farebbe un buon padre con un figlio perduto.

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