Sant’Erasmo, davvero arrabbiato, ci parla del batterio killer che in Germania ha già ucciso molte persone e ci dona anche altri insegnamenti - 08/06/2011

Abbiamo già udito Sant'Erasmo arrabbiato, per esempio nella registrazione in cui ci parlava della richiesta, da parte di una finlandese, di far togliere i crocifissi dalle aule scolastiche (per chi volesse rileggerla cliccare qui). Anche stavolta il caro Sant'Erasmo, raccontandoci la vera versione della faccenda che riguarda il batterio killer che sta interessando in questi giorni la Germania e l'Europa, si mostra arrabbiato, ed usa termini anche molto forti verso i responsabili del governo tedesco che, ci viene rivelato, non dicono la verità su quello che c'è sotto questa faccenda incomprensibile. Forse incomprensibile è per noi, e questa confusione è un effetto voluto dai responsabili del governo tedesco che intenzionalmente confondono le acque per nascondere la verità. Prima i cetrioli, poi i germogli di soia, adesso, dice il santo ironicamente, sarebbero capaci di dare la colpa perfino ai ravioli. Scherzi a parte (c'è poco davvero da scherzare), il Santo ci dice chiaramente che dietro questo fatto scandaloso non ci sono i "coli" come ci viene detto, ma si tratta di un attentato vero e proprio. Probabilmente un batterio "proibito" sfuggito (si fa per dire) a qualche laboratorio in cui si studiano batteri e virus per la guerra batteriologica. Verità adombrata già da qualche giornale ed ora confermata da lassù. Certo il Cielo ha milioni di motivi per essere adirato con lo squallore di questa umanità sempre più corrotta e chinata verso il basso; già in altre occasioni il santo ci ha parlato dell'ira giusta, quella che nasce dalla volontà di giustizia, quell'indignazione del cuore assetato di verità e pace, valori che sono sempre più lontani dall'orizzonte di questi governi incapaci di guidare i popoli con saggezza ed equilibrio e sempre più invischiati nella rete mortale degli interessi e delle logiche di mercato, uno scenario dove Dio è assente o, nel migliore dei casi, agonizzante.

Avvertenza importante: il giorno dopo aver pubblicato questa registrazione, un mio affezionato lettore, mi ha segnalato un importante articolo (scritto il giorno dopo la registrazione effettuata) che conferma le parole di Sant'Erasmo. Potete leggerlo cliccando qui. Per chi non lo trovasse nel sito "www.luogocomune.net", riporto qui una trascrizione in formato pdf. Una conferma incredibile.

Vuoi pane? La valigia ti vendo...

SANT'ERASMO

Roma! Diedi di lì con amore!
Oh, ir! Di giro là si è.
E' sgamati:
dì pure, via: cò ravioli verrà qui!
Stronzi dichiarare: “oh, oh...coli!”
e noi, si, attentato noi validiamo.
E lì...
e l'ira pensavo: che lampi, giù!
“Ah, si ha libertà? Ah, rompe!”
Vuoi pane? La valigia ti vendo
e il Regno t'ammiri,

poi lì chiede nascita,
vi si rammenta di là!
Ostaggi Lui salva, ci è garante.
Anche più qui v'è negri.
Dire: poi de lì c'allenamm'
e Filippo Neri va a 'mparà!

 

 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Il Santo si rivolge alla Chiesa di Roma (spesso dubbiosa sulla liceità dei contatti metafonici, a torto, se mi è permesso dire, e per capirlo basta guardare ai contenuti dei messaggi, l'ho detto già tante volte). Vuole rassicurare dicendo che egli ha dato a noi con amore i suoi insegnamenti. Su, dice, sono di giro io stavolta nel registratore, bisogna andare ("ir" è il diminutivo di "ire", forma letteraria che sta per "andare"). Entra subito nell'argomento che gli preme trattare: dice che lassù queste persone sono state già "sgamate", ora, dice con amara ironia, magari verranno fuori che la colpa del batterio killer è dei ravioli. Questi disgraziati (il santo, come avete visto usa anche qui un termine molto forte) hanno il coraggio di dichiarare che la colpa è dell'escherichia coli, mentre dal cielo viene "validato" (confermato) un vero e proprio attentato dietro questa vera e propria tragedia. E per tutto questo Sant'Erasmo avrebbe voglia di scagliare i fulmini della sua ira su questa gentaglia. Gli pare di sentire anche i loro eventuali commenti a questa sua affermazione: essi gli direbbero che hanno la libertà e dunque questa ira celeste "rompe". Capite? Avrebbero la sfacciataggine (potendolo davvero sentire) di rispondergli che non è più di moda l'ira divina, è una cosa che rompe le scatole, una cosa vetusta, da Dio del Vecchio Testamento. A tanto è arrivato il livello di corruzione spirituale e morale di certi individui. Cambiando argomento, se vogliamo davvero il pane, ossia il vero nutrimento spirituale, dice la mia guida, egli ce ne vende un'intera valigia con questi messaggi che con tanta dedizione viene a donarci, e grazie a questi stessi messaggi si può già ammirare un pò il Regno celeste, anche se in piccolissima parte. Da lassù ci chiedono di nascere nuovamente dentro noi stessi, ci chiamano ad una nascita spirituale, a trasformarci, e ce lo rammentano anche con questi messaggi. Gesù è venuto per salvare noi uomini ostaggi del peccato, è Lui il nostro garante dinanzi al Padre ed è questa la Verità a cui dobbiamo "nascere" di nuovo. Poi ci dice, anche, che in Paradiso, dove si trova Sant'Erasmo ci sono più persone di colore che bianchi, con ciò richiamandoci a riflettere sui nostri comportamenti verso i fratelli neri ma, più in generale, verso lo straniero. Siamo tutti figli uguali dinanzi a Dio, e questo la nostra società lo ha dimenticato. Sant'Erasmo ci dona una nota di allegria donandoci una piccola scena dell'Aldilà: dice che le guide come lui, preposte alle comunicazioni attraverso strumenti con la terra, devono allenarsi lassù, e ora c'è un altro santo che sta imparando per esercitare anche lui questo compito: è san Filippo Neri, grande santo del Cinquecento che introdusse gli oratori per poter portare aiuto ai ragazzi di strada e dare loro un futuro dignitoso. Abbiamo visto una fiction sulla sua vita di recente, interpretata magistralmente da Gigi Proietti.

COMMENTO

Un'altra dimostrazione dell'umana follia, dell'umana voglia di autodistruzione, che suscita la rabbia del "celesti". Ed anche, ovviamente, di quanti, fra noi, hanno ancora una visione "sana" della propria esistenza su questa terra. Al peggio non c'è mai fine, e fra i mille veleni in cui dobbiamo dibatterci, i mille attentati alla salute nostra e dei nostri figli, adesso ce n'è uno in più, subdolo ed incomprensibile per noi comuni mortali, creato dalla follia di una scienza senza valori, folle, sporca. Quella stessa scienza che solo perchè le è concesso di scrutare attreverso microscopi atomici e telescopi interstellari (mezzi che fra qualche tempo saranno definiti antidiluviani), pretende di dimostrare l'inesistenza di Dio. Ma chi ci dirà mai la verità su questa sporca faccenda?

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