Giovanna Rosaria è la moglie prematuramente scomparsa di Franco - Stella è la mamma di Paola - Giovanna è la sorellina quattordicenne di Michele - infine ci saluta uno sconosciuto frate - 14/04/2011

Una carrellata di cari dall'altra dimensione che rispondono ai dubbi e alle incertezze circa la liceità e la possibilità di questi contatti ai loro parenti sulla terra. Tante persone, pur chiedendomi timidamente un contatto coi loro cari defunti, esprimono purtuttavia dei dubbi circa il fatto che questi cari lassù vengano "disturbati" da questa nostra richiesta, e si rifanno al passo della Bibbia nel quale si vieta l'interrogazione dei morti. Ora, a parte il fatto che qui non s'interroga nessun morto, ma li si ascolta negli insegnamenti che hanno da darci, ho già ampiamente risposto a questi dubbi nella sezione di questo sito intitolata "liceità della metafonia". In più i lettori più affezionati sanno benissimo che sono proprio loro a spingerci a contattarli più possibile perchè, testimoniando la realtà della vita dopo la morte, anch'essi ne ricevono vantaggi spirituali. Giovanna Rosaria è la moglie prematuramente scomparsa, credo per malattia, di Franco, Stella è invece la mamma di Paola, una mia lettrice, e l'ultima Giovanna è una ragazzina morta a soli quattordici anni nel 1968; suo fratello ancora desidera avere sue notizie da lassù. Incoraggiamenti, dunque, anche in questi tre nuovi contatti ai quali bisogna aggiungere il saluto finale di uno sconosciuto e simpatico frate che, da quanto ci dice, pare sia vissuto a Napoli. Ho un vago sospetto su chi possa essere, ma, siccome pare che voglia tornare a parlarci, magari ci confermerà lui stesso la sua identità.

volere e Spirito Santo va di lì giù!....

GIOVANNA ROSARIA

Cuore!
“Frasare” va archivio!

A chi ver cerca s’apre i muri!
Cò te giù lì, poco, si!
Sospiri e nodi giù, si, dimagrì!
Fa salì, e dire: è qui porte!
Ci manda, però qui adorà!
Ah, devo dire: si, di note razziare lì!
Era amica, per me farà lì,
qua timbro ci va.
A chiude(re) si va,
ah, più vivo qui,
d’altra patria connessa!

Più che si spaventa?
Qua v’apre Aldilà!


STELLA

Da lì c’è un prete mai?
Si Re, qui regnerà,
Figli, chiedo: che c’è lì, ingrati?
Per abortì le liste c’è giù!
E cerchi lady, lì, si, vale mò,
chi c’ha bisogno notizie va,
e via ha!

E là il dolor, dai lascia!
Mille fa lì giochetti ogni giorno.
C’hai prua a libertà, ahi, dormi?
Imma giù poi dà a testardi pè giocà, neh?
Avvio è lì prezioso
con gli esperti in registrà!

In mare, già giuro, gemma vedi!


GIOVANNA AGOSTINO

Anche sorellina risponde, ave dà!
Argento non sia padre, un Re ce s’ha!
Pare già di qui entra il bene,
qui sacro, e ritorna Re, ah, lì, vero!
E chiama lì, amati arriva,
volere e Spirito Santo va di lì giù!
E invita Re, ero lì!
Far già lì, già attesi da lì!
Per me è già tutto!


IL FRATE

San Gennaro, si, adorai di lì!
Il frate! E parla a te di cuore.
Me le fai rate?
E fede accà Re dà !
A chi morti?

 

 

 

 


 

 

SPIEGAZIONE DEL TESTO

Giovanna Rosaria rivolge subito una parola affettuosa a suo marito chiamandolo "cuore". Gli raccomnda di mettere nel suo "archivio", nei suoi documenti importanti questa comunicazione (viene usato un termine molto poco consueto come "frasare" per indicare una raccolta di frasi). Una frase davvero "dantesca" e bellissima per dire che i muri che ci dividono dall'Aldilà si aprono dinanzi a chi cerca la Verità. Si rammarica di essere stata poco accanto a lui sulla terra, però gli raccomanda di diminuire i "sospiri" e i "nodi", i momenti difficili, che lui passa pensando alla sua morte. Lo informa che il Signore permette di "salire" lassù col registratore (metaforicamente), per cui bisogna dire a tutti che ci sono porte, nell'Aldilà, che è possibile attraversare. Il Signore manda le anime dei nostri cari ed anche per questo, dice Giovanna, bisogna adorarLo. Deve proprio darci un consiglio, Giovanna: quello di "razziare" addirittura i messaggi che ci arrivano da lassù, perchè essi sono preziosissimi per tutti noi. Dice a suo marito che io sono "amica" e che farò qualcosa per lei (questa registrazione) e su questa comunicazione ci va il timbro del Signore, il Suo permesso. Mentre si va a chiudere, dice Giovanna, lei è più viva lassù di quando era sulla terra, ed è connessa con noi da quella che, con una felice immagine, chiama "altra patria", la nostra altra patria comune, ossia l'Aldilà. Di cosa altro si spaventa suo marito? Che stia tranquillo, qui apre le proprie porte proprio l'Aldilà.
Stella si chiede come mai ancora nessun prete si è fatto avanti per informarsi meglio su queste comunicazione che stanno avvenendo fra la terra e il Cielo. Si, Gesù regnerà un giorno davvero su questa terra, e chiede a noi tutti perchè siamo così ingrati verso il nostro Creatore e Signore, visto che qui sulla terra ci sono liste lunghissime per poter compiere l'atto di spregio più odioso verso il Signore: l'aborto. Consiglia di cercare me (chiamata spesso "lady" da loro lassù): chi ha bisogno di notizie da lassù attraverso il mio registratore può trovare la via giusta. Stella, accoratamente, chiede alla figlia di lasciare il dolore che prova per lei, la invita a fare "mille giochetti" ogni giorno, a distrarsi, a essere più serena. Con la consapevolezza di questa realtà, dice Stella a sua figlia, è come se ella avesse la prua della sua vita in viggio verso la vera libertà, quella interiore, e quindi la esorta a non dormire, a svegliarsi a questa realtà, a coltivarla nel suo intimo. Non è per gioco, dice Stella, che la Madonna (chiamata spesso "Imma") appare così spesso sulla terra allo scopo di convicere i testardi che si rifiutano di credere in Dio ed in Cristo Gesù, Suo Figlio. Pare invitare Paola ad iniziare a fare metafonia con l'aiuto prezioso di gente già esperta e, in tal caso, giura, se riuscissse, vedrebbe un gemma preziosissima nel mare di queste onde che permettono le comunicazioni fra i due mondi. La gemma rappresenta gli insegnamenti che ci vengono sempre dati da lassù.
Anche l'entità che segue si chiama Giovanna, una ragazzina morta appena quattordicenne. E si qualifica subito come "sorellina" per farsi riconoscere nel momento in cui ci risponde da lassù. Giovanna avrà insegnamenti di tipo spirituale, il che ci fa supporre che si trovi ad un livello elevato di evoluzione. Il vero cvostro padre, ci dice, non sia il denaro (argento), ma ricordatevi che abbiamo un Re vero che ci è Padre lassù. Pare che attraverso questo registratore entri il bene, e queste comunicazioni sono sacre perchè attraverso di esse Nostro Signore può "tornare" sulla terra per darci insegnamenti. Dice a Michele di chiamare anche lui i suoi cari lassù, essi arriveranno, bisogna averne il desiderio forte, e così lo Spirito Santo scenderà su coloro che ne invocano l'aiuto. E' il Signore che invita le anime a parlare con noi, ed è così che Giovanna è davvero qui sulla terra mentre parla con noi. Invita il fratello a fare anche lui metafonia, lei già ha atteso tanto questo momento di potergli parlare.Chiude con un "per me è già tutto".
A sorpresa chiude un personaggio che non ci rivela la sua identità, però ci dice che in vita adorò San Gennaro (il che mi fa pensare che sia stato napoletano), e che era un frate, e mi parla col cuore (che caro!). Scherza e mi chiede se gli faccio fare una comunicazione a"rate", ossia se lo faccio parlare di tanto in tanto (ma certo!). In dialetto napoletano dice che "qui" (accà), il Re dona la fede, ossia con queste comunicazione il Signore vuole donare la fede a chi non ce l'ha. Ironicamente chiude chiedendomi: a chi dite morti? A noi? E pare dire: "ma se siamo più vivi di voi!".

COMMENTO

Un finale inatteso quanto splendido. Cosa riescono a fare queste entità con poche sillabe a disposizione! Il frate misterioso, con le poche sillabe a disposizione è riuscito a donarci un messaggio ricchissimo di significati ed informazioni. Vi invito ad una riflessione: ogni volta queste entità devono intessere i loro messaggi sul rovescio della base princisa, dunque su un insieme casuale di sillabe che, spesso, essendo rovesciate, formano un'accozzaglia incomprensibile. Loro cambiano solo alcune sillabe, alcune lettere, e, per sfruttare meglio l'energia che hanno a disposizione, cercano di utilizzare quante più sillabe possibili lasciandole così come sono. Io trovo tutto ciò un vero miracolo, la composizione perfetta di tantissimi puzzle complicatissimi che, ogni volta, ci dona l'armonia del messaggio compiuto ed anche poetico. Basterebbe questo per fra riflettere gli scettici di mentalità chiusa, no? Oltra a tutto il resto, ovvio.

image