Un'entità scelta tra la folla di anime che si accalca intorno a Sant'Erasmo quando registra per noi, si presenta col suo cognome, "Cuomo": anche lui ci insegna qualcosa! - 14/10/10

Una breve registrazione che è anche l'occasione per donarci una scenetta di ciò che accade intorno a Sant'Erasmo quando egli registra per noi. E, come in un vero "reportage", l'entità scelta tra la folla che lo circonda lassù, tale Cuomo, ci racconta scherzosamente la ressa e le battute che le entità si scambiano fra di loro per rendere quella loro attesa curiosa un momento di "leggerezza". Ovvio che non manchino insegnamenti nemmeno in un'occasione come questa e infatti Cuomo sottolinea innanzitutto il suo "errore" terreno: quello di aver praticato l'ipnosi per scopi illeciti. Ovviamente invito tutti voi a fare una riflessione su questo argomento, tante volte trattato da tanti con superficialità e usato, oggi, non solo a scopi terapeutici, ma anche, secondo quanto affermano alcuni, per suscitare "ricordi" di presunte vite passate. L'ipnosi, quando non praticato da persone esperte e preparate e per scopi nobili e leciti, è senza dubbio una forma di violenza e prevaricazione, nonchè una porta pericolosamente aperta ad influenze negative. Un finale a sorpresa chiude questa breve e deliziosa registrazione.

Re, chi è d’essere, privo è de cause!.....

CUOMO

Che Dio appariglia
credi, vedi lì TV!
Ipnosi tossico portai!
Ai nati là votai:
Re, chi è d’essere,
privo è de cause!

Già prega lode,
tornate salvi a internet.
Fa biglietti le suore:
fatti in coda te!

Pagherò, sempre vecchio è Cuomo!
Fò cò affetto ammiratore buffo..
Patire estingui già, figlia, del nascere.
Metà beccavo in luce
chi era in loghi grandi!
A Martire vengono:
vela fè e ilare venni.

De lai non vengono che il Re v’è, preti!
Misteri, che forte!
Là è, vien la Rosanna

e zia,oh dove dan Rosi:
“che apra le mie porte che sta prigionier!”.





SPIEGAZIONE DEL TESTO

Cuomo, che si presenterà più avanti col suo cognome, ci invita a credere che Dio, da lassù, ci "appariglia" fra noi, ovvero ci accoppia con altre persone (nella vita in generale) a seconda delle lezioni che dobbiamo imparare in questa vita, e ci invita ironicamente a guardare la tv, anche lì affermano spesso questo concetto, no? Confessa subito il suo peccato: praticò l'ipnosi per scopi illeciti (lo definisce "ipnosi tossico") e dunque si trova in un livello ancora basso dell'aldilà. Dopo averlo appreso lassù, ecco che gira a noi, che siamo nati e dunque siamo ancora qui sulla terra, un concetto filosofico molto importante: Colui che è destinato ad essere il vero Re, Dio Onnipotente, è privo di cause, ossia non è stato mai generato nè creato, semplicemente è, tutto in se stesso, nell'eterno divenire. Segue l'invito ad innalzare lodi a Lui, anche per il fatto che, anche con questo sito, possiamo salvarci grazie ad internet, avere motivi di riflessione, e per una volta esso si mostra strumento positivo e di crescita spirituale. Ecco che si apre la scena su cosa sta accadendo intorno a Cuomo: egli ci dice scherzando che, per tenere a bada la calca intorno a Sant'Erasmo che effettua le registrazioni, delle suore "fanno biglietti" per assistere; poi, come se qualcuno tentasse di sopravanzarlo nella fila, dice a quest'ultimo di mettersi in coda. Assicura che pagherà, anche se, essendo vecchio, magari avrebbe diritto ad entrare gratis. Poi, per farmi capire che sta scherzando, mi dice che fa il mio ammiratore in maniera buffa, che vuole divertirmi. Afferma che, con queste registrazioni che diffondo, aiuto a rendere meno gravoso il "patire" di questa vita, ovvero la morte. Stando in questa fila per cercare di vedere Sant'Erasmo all'opera, Cuomo, riesce a vedere, anche se solo a metà, la luce fulgente di coloro che, di solito, stanno in luoghi più elevati del suo (come Sant'Erasmo, che è uno spirito molto evoluto) e che per questo possiedono una luce più chiara e splendente, che attira tutti quelli che, invece, non la possiedono ancora e stanno probabilmente in luoghi più oscuri. Dice che le anime vanno dal Martire (Sant'Erasmo, lo ricordo, è spesso chiamato così), perchè egli riuscì a fare una "vela" che li può ancora riportare, anche se solo con le registrazioni, sulla terra (è un'immagine metaforica), e quindi anche lui ci va "ilare", ossia contento di poterci parlare. Non arrivino lamenti dai preti, dice, sulle comunicazioni con l'aldilà, perchè dietro di esse vi è la volontà del Re, del Signore. Si meraviglia dei misteri che ci sono dietro queste registrazioni e poi mi dice che tornano Rosanna (una bellissima ragazza che mi fu chiesta a suo tempo da un giovane che era stato molto innamorato di lei e che mai è riuscito a confessarle il suo amore perchè, purtroppo, lei è morta prematuramente) e una mia zia, nonna del ragazzo che mi aveva a suo tempo richiesto Rosanna. Queste due donne hanno qualcosa da dare a Rosi, soprannome di questo giovane; hanno precisamente un messaggio che gli viene dato dalla stessa Rosanna: ella lo invita ad aprire le porte in cui lui ha rinchiusa la sua immagine nel suo cuore, e lo invita a farlo perchè, dice, si è reso prigioniero senza speranza di questo ricordo che non riesce a superare, e lei non desidera affatto questo.

COMMENTO

Immaginate: su cosa verterà questo mio commento? Voglio dedicarlo a Rosi, soprannome di quel giovane che, a suo tempo, mi chiese di contattare la sua bella e perduta Rosanna, scomparsa prima che il loro amore potesse concretizzarsi in una bella storia d'amore. Già aveva avuto questo stesso messaggio da Rosanna, quello di cercare di dimenticarla e andare avanti con la sua vita, ma, evidentemente, ella sa che non è facile per lui metter in pratica il suo consiglio, e allora, con sollecitudine, facendosi accompagnare anche dalla nonna di lui (che è anche una mia zia), cerca, dolcemente, di sospingerlo a liberarsi dell'idea fissa che lui ha di lei, e lo fa con delicatezza, anche se con fermezza, perchè sa che quella è la sola strada possibile per Rosi, la sola strada che egli può proficuamente percorrere per vivere serenamente e libero di innamorarsi ancora per dare completezza alla sua vita.

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