Un'entità si presenta come Rossetti e racconta il suo dramma - un'entità senza nome sottolinea il grande valore delle comunicazioni con l'aldilà - due miei zii, esortandomi a stare serena, mi introducono Piero - 3/11/09

Molti sono i temi che vengono toccati in questa lunga ed articolata registrazione, e sono tutti molto interessanti. La prima entità che si presenta a parlare ci dice anche il suo cognome, Rossetti, e, con la leggerezza che è un pò tipica del linguaggio degli amici che ci vengono a parlare dall'aldilà, ci porta subito nel "freddo" che pervade il suo racconto, contrappasso al calore di una passione clandestina che, come ci viene fatto intendere, ha causato probabilmente un grave incidente di cui egli è colpevole. "Che notte che donai tradendo!" egli esclama riferendosi al fatto che, invece di una notte di passione, quella è stata una notte di tragedia donata a chi incolpevolmente è stato coinvolto (la famiglia che era sopra il "mezzo") e a chi forse ha scoperto il suo tradimento per via dell'incidente che ci viene solo accennato. La seconda entità che si presenta ci apre uno scenario di speranza che si concretizzerà, come dice, grazie alle comunicazioni dall'aldilà: con la certezza, sempre più diffusa, della nostra sopravvivenza dopo la morte scenderà più libertà sulla terra (libertà dai desideri materiali), la gente avrà più consapevolezza della verità e vi sarà più rispetto e stima per tutti, anche "per una bestia". Trovo questo messaggio davvero meraviglioso, una spinta ad avere grande speranza per tutti noi. Si presenta, poi, dapprima una mia zia (non so quale, però), che mi fa gli elogi di Piero, e poi un mio zio (anche qui, non so quale fra quelli che ho lassù) che prima mi esorta a stare più allegra e a ridere di più (ultimamente non lo faccio spesso), mi sottolinea il valore pedagogico degli errori, e poi mi introduce Piero. Le sue parole si incentrano su alcune raccomandazioni: bisogna aspettarsi e desiderare, egli dice, da chi viene a parlarci da lassù, parole che hanno sempre valore di insegnamenti profondi, insegnamenti che per noi sono come "pane" e "vera ricchezza". Mi predice poi delle cose che riguardano una persona a me molto vicina dalla quale ultimamente non ho avuto un buon trattamento, esortandomi a ricucire lo strappo nel momento in cui lei, come spero, si renderà conto degli errori commessi e magari concederà qualcosa di più in sincerità ed onestà intellettuale. Ricorda una cosa fondamentale a questa persona: la invita ad andare verso la Madonna, ad affidarsi a Lei con fiducia, a pensare anche al suo spirito perchè, come dice, non siamo nati solo per vestiti e creme, ma anche per esaltare e coltivare lo spirito. Mi rammenta i tempi in cui io, allora agnostica, mi chiedevo dov'era il senso della vita, e mi predice che ora che l'ho scoperto, grazie al dono incommensurabile delle comunicazioni che ricevo, allora anche altri con lo stesso dubbio mio di allora, si avvicineranno a questa realtà che è stata, ed è, altamente terapeutica per quel genere di mali dell'anima. Al solito, prevedendo un prossimo invito in una trasmissione, mi raccomanda di non tenere mai per me soldi che eventualmente mi venissero offerti per la partecipazione, ma di "girare" l'assegno in beneficenza, pena la chiusura dei contatti che mi hanno aperto con l'aldilà.

ho gli spazi là, visti e pietà di Dio!...

ROSSETTI

Brr! E io ero in macchina e
na famiglia era sovra il mezzo,

e il freddo lei incolpa!
Pare il patto eterno fare i matti,
il su nome è Rossetti,

che notte che donai tradendo!
Qui mi rivelo e dunque salva,
ohimà, qua febbri è,
e scrivr’!
E passo, donna.


ENTITA'

Può qui scoppiare lo scandalo,
libertà scenderè,

e scalda noi gambe e non si nasconde,
e a gente verrà occhi,
anche ad una bestia è stima.
E saggia i nostri cuori,
può il Protagonista,

sui veri v’è scherzo? Poi lì vede.
Con altri mai associarsi:
non è sicurezza che poi raggio arrivi!

Lo spazio governano le bande, là scoppia di mezzi
e ho purchè redige: riusciran  se vuol vivi,
ho gli spazi là, visti e pietà di Dio!

Dovete andare de la, zia aspetta, si.


ZIA

E’ onesto e fatica:
è lui a piangere, eccolo osserva!

Carte a Roma forse Piero macerò ma.. non lì sogni ha lasciati.
C’ha un albero e crescerà,
qui ci fo entrà zio.


ZIO

L’inverno freddo ti blocca i rami:
è inverno, che fa?

Vera stoffa hai, grande donna,
ma i permessi non rimetti a ridere, è vero, là.

Lo sbaglio a salire finanzia,
ti è permesso fare tema
ogni frase in quei dischi,

mò coi libri è sposata, ma qui, in alto!
Piero, hai Piero, e qua più firme già ha!


PIERO

Parola d’istruì là chiedere a chi passa,
quando c’entri qua noi vi si include pane e più ricco diventi!
Te giù muovi, salva,
ti raccomando, l’ho promesso,
però cucivi le rabbie se dà S.,
il R. sposerà,
annà da Madre Christi,
non si nacque pè vestiti, creme e vestiti!
Auguri!
Quando chiedevi: “dov’è il senso?”,

spiando che sei guarita verranno in mille
ogni dubbio, questi, qui retta ti dan.
Qui noi gira affare, per accenni:
entra tv, forza, qui cava il rischio,
togli l’assegno, gli dai il via e poi si gira!






 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Rossetti mi fa capire subito, con un "brr", che si trova in un posto freddo dove sta scontando gli errori commessi. Rammenta un momento importante della sua vita terrena quando egli era in macchina con una "lei" che, come ci viene fatto capire, era la sua amante e che ora continua ad incolpare il freddo per le loro sofferenze mentre dovrebbe forse incolpare solo se stessa e la sua leggerezza. In quel momento egli si è trovato di fronte ad una famiglia che era sopra un "mezzo" causando un incidente, forse distratto da qualche attenzione di troppo verso la sua amica. L'incidente viene fatto intuire quando egli stesso dice che pare un destino eterno della sua famiglia quello di fare pazzie e quando, sconsolato, afferma di aver donato una notte tremenda a quelle persone (e forse anche a se stesso) mentre la sua intenzione era quella di donare a se stesso e alla sua amica una notte di passione clandestina. Mi dice che, rivelandosi anche col nome, egli potrà salvarsi anche dalle febbri che lo tormentano (metaforicamente parlando, s'intende) e mi raccomanda di scrivere la sua storia. Mi saluta dicendo "passo" ed introducendo un'entità che non si è palesata col proprio nome ma che, come è probabile, è una guida, visto il tenore della sua comunicazione. Mi preannuncia che tramite anche questo sito può "scoppiare lo scandalo", nel senso che l'argomento sarà di sempre maggior interesse e tanti ne parleranno, loro lassù possono "scaldare le gambe", nel senso che possono venire quaggiù tra noi (con le registrazioni) senza nascondersi, e allora tra la gente ci saranno "occhi", cioè maggiore consapevolezza della nostra natura spirituale, e allora ci sarà maggior rispetto e stima per tutti ("anche per una bestia"). Dice che il Signore (il Protagonista), può saggiare i nostri cuori e se c'è ironia e scherzo sui "veri", ossia su coloro che già abitano nell'altra dimensione, allora Egli lo vede. Mi raccomanda di non associarmi mai con altri nelle registrazioni perchè non c'è certezza che poi il "raggio", ossia l' energia spirituale che serve per comunicare con noi, arrivi lo stesso. Questa entità ci ricorda che lo spazio è governato da una miriade di bande di frequenza delle onde radio e che noi abbiamo grandi quantità di mezzi per ricevere i segnali, per cui loro potranno sempre più comunicare con noi grazie al mezzo fisico delle onde radio, basta che lo vogliamo e che si "rediga", ossia si scriva ciò che viene comunicato, perchè loro hanno lo spazio, i permessi e la pietà di Dio che permette questo contatto. Poi mi dice che devo andare "di là" (in senso figurato) perchè c'è una zia che aspetta. Mia zia mi parla di Piero, dice che onesto e anche lassù "fatica", si dà da fare per gli altri e piange, ossia si duole per le cose storte che accadono a volte in casa. Poi mi parla di un fatto privato: qualche tempo fa ho saputo che la banca per la quale mio marito lavorava non ha concesso a noi familiari tutta la sua liquidazione, trattenendo una cifra consistente, e non riusciamo a sapere da loro per quale motivo (nemmeno con gli avvocati), visto che non ne hanno alcun diritto, ma non rispondono e si nascondono dietro tonnellate di carte e di astrusi trabocchetti per non darci ciò che spetta ai legittimi eredi (ah, le banche!). Lei dice che Piero è "macerato" da questo fatto (le carte sono a Roma, infatti), ma che però si consola pensando che, in fondo, non ci ha lasciato solo sogni ma anche qualcosa di concreto con cui poter vivere e far crescere il bimbo. Dice che in lui (nel figlio) ha un albero che crescerà e darà i suoi frutti, poi mi dice che fa entrare zio. Anche questo zio non so di preciso quale fra quelli che ho lassù sia. Zio si rivolge a me dicendomi che col freddo è come se mi si bloccassero i rami, continuando la metafora dell'albero che ha fatto la zia. Però poi mi dice si, è freddo, e allora che fa? Che importa? Non farti condizionare. Poi mi fa un complimento grande come una casa (sono stata indecisa se pubblicarlo, mi pareva troppo) e mi dice che ho della stoffa, però rido poco, sono spesso triste, e non devo visto che non ci rimetto certo i permessi di comunicare con l'aldilà se qualche volta mi lascio andare un pò di più all'allegria (ma che volete, è carattere...). Mi dice che gli errori "finanziano a salire", ossia danno la spinta a migliorarsi quando ci sono chiari nelle loro dinamiche, ed è per questo che loro, nelle comunicazioni, ce ne presentano così spesso, e a me è permesso fare tema di discussione su ogni frase che è contenuta nelle mie cassette con le registrazioni metafoniche, a scopo didattico. Mi dice che ora sono "sposata" coi libri, infatti ne leggo tantissimi e tutti di argomento spirituale, ecco perchè egli dice "qui, in alto", volendo sottintendere che i contenuti trattano di temi "alti" e spirituali, appunto. Poi mi dice ben due volte il nome di Piero presentandolo. Piero apre la sua comunicazione esortandoci a chiedere sempre una parola di insegnamento a coloro che passano a registrare da lassù: infatti, quando si "entra" col registratore, è come se loro ci donassero il "pane" vero, quello spirituale, e noi, così, diventiamo più ricchi interiormente. Mi raccomanda di smuovere le persone quaggiù più che posso, per salvarle dagli inganni del materialismo e del nulla, devo farlo perchè, dice, lui lo ha promesso lassù per me. Poi passa a parlarmi di una persona a me molto vicina con la quale ultimamente ho gravi problemi di incomprensione e mi raccomanda di superare la rabbia verso di lei se ella deciderà di "dare", di avvicinarsi a me, comprendendo così gli errori. Prevede che ella si sposerà e mi dice perfino il nome di questa persona (che non conosco). Fa però un'osservazione: dice di andare anche dalla madre di Cristo, di avvicinarsi a Lei con spirito umile perchè non si nacque solo per i vestiti e le creme. Mi fa gli auguri che tutto si risolva. Mi ricorda poi i tempi in cui io, allora agnostica e lontana da Dio, mi chiedevo spesso, abbattuta dalla fatica di vivere, dov'è il senso della nostra esistenza (lo chiedevo spesso a proprio a lui), adesso, spiando che sei guarita grazie alla verità che hai scoperto con la metafonia, tanti col tuo stesso dubbio di allora si avvicineranno e crederanno alla tua esperienza ricavandone grande gioia interiore. Mi saluta preannunciandomi che una tv mi inviterà (credo per una trasmissione, una l'ho già fatta per "Millennjum" su RTB canale 829 di Sky domenica 8 novembre: sarà visibile poi sul loro sito www.millennjum.com a breve). In questo "affare" mi sarà offerto un assegno: mi raccomanda di non tenerlo assolutamente per me (ricordate? Non devo ricavare nemmeno un centesimo da ciò che concerne queste registrazioni pena la perdita del contatto) e di "girarlo" in beneficenza, cosa che farò puntualmentee senza tema di dubbio.

COMMENTO

Questa lunga registrazione mi ha impegnata moltissimo nella decifrazione e nella sistemazione dei file audio: però ne è valsa la pena, no? Loro lassù non ci deludono mai e anche in questa occasione hanno portato i loro succulenti frutti per tutti noi. Rossetti ci ricorda le nostre stesse umane debolezze che, però, spesso possono trasformarsi in vere e proprie tragedie già quaggiù. Ci viene sottolineata ancora una volta, dall'entità che è venuta dopo il Rossetti, l'importanza di queste comunicazioni dall'aldilà: esse potranno contribuire a portare più libertà a tutti noi, maggiore consapevolezza e rispetto, cose di cui c'è urgente bisogno su questa terra. E saranno le onde radio a permettere questa comunicazione che sarà sempre più frequente: ciò mi consola e mi fa felice perchè penso che più persone ci saranno a testimoniare la verità delle comunicazioni transtrumentali e più questa realtà sarà accettata. Mi hanno commmossa le parole di mia zia riguardo a Piero: mi pare di capire che lui, lassù, ha conservato il carattere che aveva quaggiù, carattere di gran lavoratore e di onestà profonda. La sua preoccupazione per questo aspetto materiale, che apparirebbe così estranea a tutto ciò, è sicuramente dovuta al pensiero verso i bisogni del suo bimbo, che comunque viene paragonato ad un albero che crescerà forte e robusto. Mio zio, dopo il grande complimento che mi ha fatto, mi tira un pò le orecchie perchè ultimamente sono un pò giù di morale, lassù ritengono che chi acquisisce consapevolezza della realtà del mondo spirituale non abbia più alcun motivo di abbattersi e hanno ragione, ma io sono ancora pur sempre dentro un corpo umano! Farò il possibile, zio!
Piero si presenta ricordandomi che dobbiamo leggere sempre un insegnamento nelle parole di chi viene a registrare e che quello è il vero pane e la vera ricchezza, quella eterna che ci porteremo lassù. La sua preoccupazione per i cattivi rapporti tra me ed una persona a me molto vicina è sincera e paterna, mi raccomanda comunque di non serbare mai rabbia nel caso in cui quella persona farà dei passi verso di me (me lo auguro di cuore). Il nòcciolo dell'importanza delle comunicazioni transtrumentali sta in quello che mi dice di seguito: il male di vivere, la noia, il senso dell'inutilità del vivere possono essere sconfitti anche grazie alla consapevolezza nuova che ci danno queste comunicazioni, ed io lo credo fermamente, per questo continuo con passione immutata a fare ciò che faccio.

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