Si presentano Santina, la mamma di una mia lettrice, ed Egidio, il papà di un mio lettore. Conclude Sant'Erasmo con le sue note - 15/09/2010

In questa comunicazione si sono presentati, dopo la mia richiesta a Sant'Erasmo, Santina, la mamma di una lettrice, ed Egidio, il padre di un mio lettore che mi scrive dall'estero. Entrambi desideravano da tempo questo contatto coi rispettivi genitori, ed ecco che Sant'Erasmo li ha finalmente accontentati. Sia Santina che Egidio ci lasciano messaggi per i loro figli ma anche per tutti noi, nell'ansia di volerci raccomandare una condotta di vita più equa ed altruista. Chiude la comunicazione Sant'Erasmo che fa una tirata d'orecchi ai nostri "capi", ai nostri governanti che, ci dice, rubano e non fanno nulla di concreto e serio per i popoli che amministrano; evidentemente, e a questo penso spesso, quasi nessuno di loro è consapevole dell'esistenza di una vita dopo la morte e del fatto che lassù si regoleranno i propri conti, altrimenti credo che, perlomeno, ci penserebbero due volte prima di rubare e comportarsi in modi, talvolta, così squallidi.

E ho i miracoli fissi.....

SANTINA

Puoi credere, si,
poi si sudi, che lottino un po’!

Costanza provo a dì,
meglio che agì in fretta!

Fa figlia, mostri li vede là troppi,
gli eroi, lì succhia il cuore a essi!
Istigo dove serve a te,
ma ero a avvisà: cuore seren dovevi!

E tieni una rosa, lasci qui nuvola!
Giù una là metti,
c’è il regista che gira,
fili mò tre, si, DO ERRE I (d’ori)per me ha!
Ce stà là più i grigi,
dì più che allà mi c’entra i sordi!
E li divertirà, gli uscirò
che metti gli imbrogli in lavoro via, eh!

Così Re dà avviso che scopo poi si vedrà!
Giù in voli devi ndà,
a mosci arrivi..i..i.: di ufficiale ti mostro qui!
Un aiuto se radio è qui,
e ce n’hai lisce, giù son bravi!

E se me sparisci tiro lacci.
Decidere: dei razzismi nun poi fa giù lì!
Prima inizia.
Errò, più bussi e arrivo,
su l’ebbe chiamare,

poi giù che trova porta giù,
che col tram per me potrà!

E figli or de fa qui! Qui si vede!
Qui gli ha una linfa, vi succede che va lì!
Il lupo, falso, vota serpe,
meglio per tutti!

Lido vien, ho ginocchi belli,
perché noi starà pista,
e..ah, lo voglio: qua l’amici recuperai tutti!


EGIDIO

So chi era, qui registra!
E ho i miracoli fissi,
gli tiene Rai lì in prora stè rotte.

Tu hai lì giù, ma le danno vie
e spreco c’ho mai da lì!

Entro e paglia ‘è Vienna
là si porterà impresa!

E crepa puoi vaccinar tu lì!
Far divertire giungerò,
salivano a blu,
farò mire di là,
ti si dà, era il sole, converrà, pigli!
Di noi giù lì, l’è ver Oltre gira volti,
Ha retto cuori, dopo lì stanno liti e devi affrontà,
forza, i maghi sbarazza, eh già!


SANT'ERASMO

Si gira!
E’ un’impronta: a loro appare sì l’Oltre!

Oro c’è là, guarda d’aprì!
Pro figli suoi chiamar gruppo!
Folle da vizio e mò uscire là,
là basso ruba e gli ha capi infami,
E noi fare, digli, s’abbona là dì!
Pronto è taxi,
mi bussa: chi è là?








 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Santina, rivolta a sua figlia, le dice che si, può credere che è proprio lei e che è tutto vero, e però poi afferma anche che noi, per avere una certezza interiore, dobbiamo un pò sudare, cercarcela, non aspettare la "pappa" già scodellata, ma impegnarci nella ricerca della fede. Ci vuole soprattutto costanza più che la fretta in questo cammino verso Dio. Le dice di fare, però sa che la figlia vede troppo "mostri", troppi pericoli anche inesistenti intorno a sè, e le consiglia di "succhiare" la forza dal cuore degli eroi che agiscono senza tanto pensare. Con amore le dice che la istiga proprio là dove le serve cercando di attenuare le sue paure immotivate, e infatti afferma che ella deve avere il cuore sereno perchè non ha nulla di cui aver paura. Le offre una rosa e poi la esorta a lasciare a lei le sue "nuvole", le sue preoccupazioni e a mettere giù, intorno a se stessa, questa rosa che le viene offerta. C'è Sant'Erasmo che gira per trovare ognuno di loro nell'aldilà, e lui le offre tre fili per collegarsi, tre fili che dice (scandendo lettera per lettera la parola) sono "d'ori". Quaggiù ci sono tante persone "grigie", tiepide nella loro fede, che non credono in nulla e Santina si augura che tanti di loro entrino, sempre più, nel sito per convincersi che tutto ciò è reale e vero. Ora, per divertirci, Santina avverte la figlia: se casomai pensasse che in questo lavoro che faccio io per registrare ci siano imbrogli, che se lo levi proprio dalla testa, metta via quest'idea assurda, non ci sono imbrogli. E', la metafonia, un modo col quale il Signore ci dà degli avvisi, dei segni, e poi si vedrà in futuro il vero scopo di questa attività voluta dal Cielo. In volo bisogna avvicinarsi a questo fenomeno straordinario, dice Santina alla figlia, spronandola ad arrivare ai "mosci", a coloro che non sono tonici nella fede e trascinano la vita senza un senso, per dire loro di tutto ciò, svegliandoli. Se è possibile avere una "radio" fra i due mondi è perchè essa è un aiuto per tutti, e poi, siccome giù siamo bravi a registrare, per chi chiede un contatto la cosa è "liscia", ovvero senza troppe difficoltà. Dice alla figlia che se dovesse sparire (allontanarsi dalla fede nell'aldilà), allora lei, da lassù, le tirerà dei lacci per riacciuffarla e non farla perdere. Invita a non avere razzismo quaggiù, poi pare che voglia dire alla figlia di iniziare a registrare perchè così se lei busserà lassù (con le registrazioni), lei arriverà perchè sua figlia ebbe la possibilità di "chiamare" lassù e di poter portare giù quello che vi trova. Le danno, perchè col "tram", ovvero un mezzo metaforico che li porta sulla terra, secondo lei sua figlia potrà farlo. Ora bisogna agire, anche perchè si può vedere lassù (con la metavisione). Lassù hanno una linfa benefica e se si agisce con loro poi questa linfa potrà scendere sulla terra. Riferendosi alla nostra attuale situazione politica e alla compravendita di parlamentari, fa una dura osservazione: dice che il lupo falso vota il serpe, e poi ci dicono che così è meglio per tutti per farci stare zitti. Saluta dicendomi che è venuta fino al Lido (dove abito) perchè ha bei ginocchi forti per camminare e perchè sa che io le farò una "pista", una registrazione, e se ne va dicendo a sua figlia che lassù ha ritrovato tutti i suoi cari e amici.
Egidio si presenta con una voce squillante ad allegra e mi dice che lo sa chi sono e che devo registrare. Gli pare che queste comunicazioni siano miracoli fissi, che accadono tutte le volte che essi vengono a registrare per noi, e la rotta di queste comunicazioni la tiene la "Rai" di lassù dalla prora della nave (sapete che scherzano sempre, definendo "Rai" la loro stazione di trasmissione verso la terra). Dice al figlio che ora ha questa grazia perchè mi danno vie per comunicare e queste comunicazioni non vengono mai sprecate perchè portano grandi doni e fanno bene a tutti noi. Fa un'affermazione un pò oscura che io ho interpretato così: la paglia di Vienna è quel particolare intreccio col quale si fanno le sedute di alcune sedie, e quindi lui dice che questa sua impresa di comunicare con noi è come un intreccio di tante cose attraverso le quali suo figlio lo riconoscerà). Dice a suo figlio che così, avendo la consapevolezza che si è vivi dopo la morte, si potrà vaccinare contro ogni crepa che eventualmente dovesse aprirsi nella sua fede. Viene con l'intento di far divertire suo figlio e chi lo legge, sa che, con la metafonia, è come se salissimo verso il blu del Cielo dove loro vivono, e allora lui, da lassù, farà mire giuste per il figlio, lo indirizzerà perchè loro danno il sole, ovvero conoscenza, e converrà a suo figlio che lo prenda questo dono. Gli conferma che è vero, che quaggiù arrivano volti dell'Oltre, che quelli che anche io ho raccolto nel sito vengono proprio da lassù. Credo che poi voglia riferirsi ad eventi privati della vita di suo figlio quando dice che, in un rapporto in cui egli è coinvolto, i cuori hanno retto, l'amore è saldo, anche se poi dovrà affrontare delle liti, ma lo saluta con una raccomandazione calorosa: deve sbarazzarsi assolutamente dei "maghi" a cui pensa di rivolgersi per risolvere qualche problema, e in ciò è molto deciso e chiaro.
Termina Sant'Erasmo chiarendoci il fatto che i volti che ci mandano da lassù sono "impronte" energetiche, non certo volti concreti e reali come quelli che loro avevano sulla terra poichè non hanno più un volto materiale. Ribadisce che in queste comunicazioni c'è oro, e mi raccomanda di aprire più che posso le comunicazioni e di chiamare, a vantaggio dei figli di Dio, un gruppo sempre più numeroso verso questa realtà. Con questa conoscenza si aiutano folle di persone ad abbandonare il vizio per una vita più improntata all'altruismo e al corretto comportamento, anche perchè quaggiù abbiamo "capi infami", governanti disonesti che rubano. Però se, cambiando mentalità, decidessero di darsi da fare per migliorare le cose, loro lassù sono disposti poi ad abbonare molti dei loro peccati e dei loro comportamenti scorretti. Mi saluta con la sua inimitabile simpatia: c'è il taxi pronto che lo deve riportare su e già qualcuno che parlerà nella prossima registrazione gli bussa e lui chiede: chi è?.

COMMENTO

Non è capitato spesso che Sant'Erasmo affermi con tanta durezza e chiarezza che i nostri capi, coloro che governano il mondo sono "infami" e rubano. Mi ha colpito tanta durezza; indica che davvero la situazione, a livello mondiale, non solo italiano, è davvero degradata a mero mercimonio e ruberia. Nessuna rivoluzione potrà cambiare le cose, tranne una: quella che Cristo già propose all'uomo più di duemila anni fa, la conversione dei cuori, il cambiamento interiore che conduce allo spregio delle cose mondane e alla ricerca di quelle divine e spirituali. Al convegno di Cattolica cui ho avuto l'onore di partecipare come relatrice, don Sergio Messina, un prete illuminato, ha presentato una relazione dal titolo significativo: "Dove regna l'amore non c'è volontà di potere". Appunto, e lo conferma anche Sant'Erasmo in questa registrazione.

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