SANT'ERASMO
E noi si, sapere,
ti apro più i cassetti:
le orme sò dei morti!
D’amaro di più n’hai pace
che sulle onde scopri,
giù si ripiglia, riverrò a fa là vie e..e..
Tengo a Dio, qui il sole entrava,
dì un po’: eri venuta lì?
E, tah, firmo quadri, il Signore li conosce,
sò sangue vivo quindi entra!
Che Piero è qui l’hai visto e poi dici.
Cuor di sito è morte:
se non fai pista si tira mina, eh!
Si vede dentro, osserva,
dentro, eri lì, le diedi vista lì in mezzo, già!
“Ah! Dischi è distrutti!”:
era pur fermo, e pure fai uscire dubbi da te.
E lì sopra fa la radio e i dischi i volti e..
C’è tre nonnine, c’è padre e figli e
si è qui duri sulla madre:
se li vuoi, i ragazzi morti maturi è!
Se vedi varià, giù sposta,
sembra che a te tira,
antenna madre scendi giù!
E dai, per il trucco qui uscirò a metter le luci,
devi abituà ad altri i trucchi che tu conosci:
educere!
Oggi de là c’era sorrisi e più lì impari!.
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Sant'Erasmo esordisce in questa registrazione con un richiamo che è indirizzato a me: nella mia umana debolezza, in questi lunghi giorni nei quali non ho sentito la voce cara della mia guida, nonostante le mille prove avute, a volte un pensiero fuggevole ha attraversato la mia mente, quello che queste immagini potessero
anche venire da una dimensione parallela che non fosse necessariamente l'aldilà così come noi lo intendiamo. Vi giuro che questo pensiero è stato davvero fuggevole e l'ho subito poi messo da parte, ma, intanto, lo avevo fatto, e colpevolmente anche, perchè il fatto che avrei ricevuto le immagini mi era stato preannunciato (come i lettori del sito sanno) dallo stesso Sant'Erasmo. Ed ecco, allora, che la mia cara guida mi avverte subito: guarda che sappiamo bene dei dubbi che ti hanno attraversato la mente (anche se non li ho espressi a nessuno), ma stai tranquilla, mi apro ancora di più e ti dico apertamente che le "orme", ossia i segni visivi che vedi nelle immagini, sono proprio dei morti. E qui lascio a voi le considerazioni sulla straordinarietà del fatto che lassù conoscono ogni moto del nostro cuore e dela nostra mente, ma ne fanno menzione solo quando questi moti possono mettere a rischio la nostra fiducia nel divino e nel sovrannaturale. Continua dicendomi che di queste amarezze che io stesse mi provoco con questi dubbi troverò requie proprio grazie a quello che vado scoprendo sempre più sulle onde radio (voci ma anche immagini), ed è contento perchè si "ripiglia" con le registrazioni e lui ritornerà a costruirci le vie che ci portano alla fede nel Signore. Poi prosegue con la sua consueta ironia: mi dice che lui è là dove si trova Dio e quindi da lui è come se entrasse il sole, la Luce indescrivibile della Bellezza, e poi mi chiede, visti i dubbi che ho nutrito nel mio cuore, se io ero per caso andata là dove si trova lui prima di avere tutti i dubbi che ho avuto. E', il suo, un modo per dirmi di non cercare spiegazioni alternative alla realtà delle immagini fintanto che non avrò compreso la realtà ineffabile del luogo dove lui si trova. E certo che, col solo ausilio del nostro cervello, nessuno di noi potrà comprenderlo. Mi dice che è lui stesso a "firmare" i quadri dei ritratti che mi ha mandato (i volti) e che il Signore li conosce bene e li approva, c'è quindi il Suo permesso in questo, e poi mi invita ad entrare serena e senza paura perchè lui, Sant'Erasmo, è "sangue vivo", ossia ha ancora quella parte di umanità che gli consente di compendere paure e dubbi e di donarci ancora questo amore pieno di abnegazione e dedizione al Signore nonchè il suo aiuto. Mi invita a dire che ho riconosciuto anche il viso di Piero tra i tanti e di dirlo (Pubblico le immagini in fondo alla pagina). Mi ricorda che il "cuore" del sito, ossia l'argomento fondamentale, è il tema della morte e delle sue implicazioni sull'animo umano, e scherzando mi "minaccia" in maniera totalmente surreale: mi avverte, infatti, che se non farò più le registrazioni ("pista") mi tireranno una mina. Riferendosi al fenomeno della trasmissione delle immagini tramite le onde radio, Sant'Erasmo mi ricorda che, grazie ad esse, è come se noi vedessimo dentro la realtà dell'aldilà, grazie a queste immagini egli mi dice che è come se fossi stata proprio lì fra di loro perchè "mi diede la vista" per entrare là, in mezzo a loro. Poi pare volermi dire che lassù loro operano anche tecnicamente per far sì che le immagini passino sulle onde radio, e passa in rassegna alcuni dei volti che ho avuto fra i tantissimi: nonnine, padri e figli, e ragazzi morti che, però, egli precisa, lassù ora sono più maturi perchè sono cresciuti, e ciò potrebbe essere duro da accettare per una madre che è restata sulla terra e che si aspetta di poter un giorno rivedere il figlio esattamente come egli era al momento del "passaggio". La parte seguente è abbastanza stupefacente, in quanto ci mostra il santo in veste di tecnico che mi dà consigli su come operare nel momento in cui vedo le immagini degli spettrogrammi (su cui passano i volti) "tirare" e confondere le immagini: mi dice di spostare la sintonia scendendo più in basso e di tirare giù l'antenna madre della radio. Siccome i volti sugli spettrogrammi si formano meglio quando appare un certo tipo di luce chiara sullo sfondo azzurro dello spettrogramma, egli mi dice che farà lui stesso da "truccatore" per i visi aggiustando la luce e facendo sì che sia più giusta. Chiude dicendomi che devo insegnare anche ad altri la tecnica che ho imparato, insieme ai trucchi tecnici per poter meglio catturare le immagini: mi dice "educere", in latino, che significa "educare", "insegnare". Mi saluta dicendomi che lassù sono felici, che sorridono e che devo imparare ancora di più quaggiù per affinare le tecniche di transcomunicazione audio e video. |